Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
2006/01/09
Pena lievissima per Sony e i suoi CD infetti
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "e.schiaroli", "tzurlo" e "francesco.moce****".
L'articolo è stato aggiornato rispetto alla sua pubblicazione iniziale.
Dopo aver infettato migliaia di computer in tutto il mondo con software illegale, spione e dannoso, Sony se la cava in tribunale con una punizione davvero modesta. Mi riferisco, ovviamente, al disastro causato dal sistema anticopia XCP di Sony, diffuso in molti CD musicali diffusi da questa marca.
The Inquirer riferisce infatti che dopo la class action avviata contro Sony dallo Stato di New York, la multinazionale si era impegnata a togliere dal mercato i CD infetti. Poi Sony ha proposto un accordo extragiudiziale: chi (solo negli USA) ha acquistato i CD infetti riceverà sette dollari e mezzo a e il diritto di scaricare da Internet un album. Il giudice di New York ha approvato quest'accordo.
Secondo BBC, l'accordo comprende anche alcune promesse da parte di Sony. Ritirerà i dischi infetti e li sostituirà con copie non infette; smetterà di usare il sistema anticopia XCP; annullerà le licenze d'uso (EULA) che limitano la fruizione dei CD infetti; per i sistemi anticopia futuri, renderà facilmente reperibile un programma di disinstallazione; e si consulterà con gli esperti di sicurezza alla ricerca di eventuali rischi derivanti dal sistema anticopia, impegnandosi a correggere eventuali falle prodotte dall'anticopia.
Sony, quindi, lascia il tribunale sostanzialmente impunita. Ha infettato migliaia di computer con del software che sapeva essere fallato e dannoso (era stata avvisata da F-Secure un mese prima che scoppiasse lo scandalo) e che apriva una falla di sicurezza in tutti i Windows nei quali veniva suonato uno qualsiasi dei propri CD anticopia protetti con il sistema XCP. Sette dollari e mezzo sono un insulto ai tanti che si sono trovati col computer menomato e hanno dovuto reinstallare tutto semplicemente perché hanno suonato un disco nel proprio computer. Per non parlare del fatto che tutti i legittimi acquirenti di CD Sony danneggiati da questo sistema anticopia fallato nel resto del mondo non si prendono un soldo.
Il documento (PDF) con tutti i dettagli dell'accordo è disponibile in Rete. Sony ha pubblicato un elenco dei dischi infetti con XCP.
Se uno spammer o un intruso informatico facesse una cosa del genere, quanti anni di carcere si prenderebbe?
L'articolo è stato aggiornato rispetto alla sua pubblicazione iniziale.
Dopo aver infettato migliaia di computer in tutto il mondo con software illegale, spione e dannoso, Sony se la cava in tribunale con una punizione davvero modesta. Mi riferisco, ovviamente, al disastro causato dal sistema anticopia XCP di Sony, diffuso in molti CD musicali diffusi da questa marca.
The Inquirer riferisce infatti che dopo la class action avviata contro Sony dallo Stato di New York, la multinazionale si era impegnata a togliere dal mercato i CD infetti. Poi Sony ha proposto un accordo extragiudiziale: chi (solo negli USA) ha acquistato i CD infetti riceverà sette dollari e mezzo a e il diritto di scaricare da Internet un album. Il giudice di New York ha approvato quest'accordo.
Secondo BBC, l'accordo comprende anche alcune promesse da parte di Sony. Ritirerà i dischi infetti e li sostituirà con copie non infette; smetterà di usare il sistema anticopia XCP; annullerà le licenze d'uso (EULA) che limitano la fruizione dei CD infetti; per i sistemi anticopia futuri, renderà facilmente reperibile un programma di disinstallazione; e si consulterà con gli esperti di sicurezza alla ricerca di eventuali rischi derivanti dal sistema anticopia, impegnandosi a correggere eventuali falle prodotte dall'anticopia.
Sony, quindi, lascia il tribunale sostanzialmente impunita. Ha infettato migliaia di computer con del software che sapeva essere fallato e dannoso (era stata avvisata da F-Secure un mese prima che scoppiasse lo scandalo) e che apriva una falla di sicurezza in tutti i Windows nei quali veniva suonato uno qualsiasi dei propri CD anticopia protetti con il sistema XCP. Sette dollari e mezzo sono un insulto ai tanti che si sono trovati col computer menomato e hanno dovuto reinstallare tutto semplicemente perché hanno suonato un disco nel proprio computer. Per non parlare del fatto che tutti i legittimi acquirenti di CD Sony danneggiati da questo sistema anticopia fallato nel resto del mondo non si prendono un soldo.
Il documento (PDF) con tutti i dettagli dell'accordo è disponibile in Rete. Sony ha pubblicato un elenco dei dischi infetti con XCP.
Se uno spammer o un intruso informatico facesse una cosa del genere, quanti anni di carcere si prenderebbe?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento