Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
2007/06/26
Il codice a barre di Satana?
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili
donazioni di “masdemma” e
“bel****.david”.
Un'accusa infamante, anzi diabolica, circola in Rete a carico dei codici a barre presenti sulle confezioni dei prodotti. Ne ha parlato recentemente anche Punto Informatico a proposito dell'iniziativa di un consigliere comunale svizzero che "sostiene che alcuni formati standard usati per i Codici a barre distribuiscano il numero della perdizione satanica."
In realtà tutto nasce da un equivoco di fondo: il "666" si anniderebbe, secondo i sostenitori di questa teoria, nelle coppie di righe sottili all'estrema destra, all'estrema sinistra e al centro di ogni codice esistente. Orbene, la cifra 6 viene indicata da due righe sottili: quindi "6-6-6". Giusto?
Sbagliato. Queste righe estreme e centrali, infatti, non rappresentano alcuna cifra all'interno del codice a barre: sono semplicemente le linee di riferimento che servono al dispositivo di lettura per capire dove inizia e dove finisce il codice. Visivamente somigliano in effetti a quelle usate per indicare la cifra 6, ma in realtà la loro spaziatura è differente.
I dettagli sulla struttura dei codici a barre sono disponibili nei link segnalati da Wikipedia e nel sito di George J. Laurer, inventore del codice, che ha un commento esasperato da fare a proposito di questa storia. Ne consiglio la consultazione prima di scorgere Satana annidato da qualche altra parte.
Fra l'altro, l'attribuzione del numero 666 come simbolo di Satana è tutt'altro che conclamata ed è in effetti una leggenda metropolitana dentro la leggenda metropolitana: una credenza tramandata per sentito dire, ma di cui nessuno va a controllare le origini.
Infatti, come si può leggere per esempio sulla Wikipedia in inglese, le primissime fonti bibliche usavano invece il numero 616 o 665, e molti studiosi ritengono che la Bestia non sia Satana, ma l'imperatore Nerone o Domiziano (il cui nomignolo derisorio era, guarda caso, "la bestia" fra i romani, i greci, i cristiani e gli ebrei).
Un'accusa infamante, anzi diabolica, circola in Rete a carico dei codici a barre presenti sulle confezioni dei prodotti. Ne ha parlato recentemente anche Punto Informatico a proposito dell'iniziativa di un consigliere comunale svizzero che "sostiene che alcuni formati standard usati per i Codici a barre distribuiscano il numero della perdizione satanica."
In realtà tutto nasce da un equivoco di fondo: il "666" si anniderebbe, secondo i sostenitori di questa teoria, nelle coppie di righe sottili all'estrema destra, all'estrema sinistra e al centro di ogni codice esistente. Orbene, la cifra 6 viene indicata da due righe sottili: quindi "6-6-6". Giusto?
Sbagliato. Queste righe estreme e centrali, infatti, non rappresentano alcuna cifra all'interno del codice a barre: sono semplicemente le linee di riferimento che servono al dispositivo di lettura per capire dove inizia e dove finisce il codice. Visivamente somigliano in effetti a quelle usate per indicare la cifra 6, ma in realtà la loro spaziatura è differente.
I dettagli sulla struttura dei codici a barre sono disponibili nei link segnalati da Wikipedia e nel sito di George J. Laurer, inventore del codice, che ha un commento esasperato da fare a proposito di questa storia. Ne consiglio la consultazione prima di scorgere Satana annidato da qualche altra parte.
Fra l'altro, l'attribuzione del numero 666 come simbolo di Satana è tutt'altro che conclamata ed è in effetti una leggenda metropolitana dentro la leggenda metropolitana: una credenza tramandata per sentito dire, ma di cui nessuno va a controllare le origini.
Infatti, come si può leggere per esempio sulla Wikipedia in inglese, le primissime fonti bibliche usavano invece il numero 616 o 665, e molti studiosi ritengono che la Bestia non sia Satana, ma l'imperatore Nerone o Domiziano (il cui nomignolo derisorio era, guarda caso, "la bestia" fra i romani, i greci, i cristiani e gli ebrei).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento