Google vi porta a passeggio virtualmente per le città, ma non è un po' troppo ficcanaso?
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Google ha lanciato il 25 maggio una nuova estensione del proprio servizio di mappe, denominato Google Street View. Se usate Google Maps, potete esplorare in tre dimensioni le città di New York, San Francisco, Miami, Denver e Las Vegas a livello stradale, "guardando" a destra e a sinistra. Si vedono le vetrine dei negozi, le case, il traffico, le vedute panoramiche dai ponti... ed è proprio lì il problema. Si vede troppo.
La nuova funzione è assolutamente ipnotica, perché sembra di volare invisibili fra la gente e ha un'utilità indubbia per chi vuole orientarsi in una città che si accinge a visitare o vuole dare indicazioni a qualcuno per farsi trovare. Ma il dettaglio estremo con il quale sono mostrate le immagini (riprese da una serie di automobili dotate di un gruppo di fotocamere) pone anche dei problemi di privacy non indifferenti.
Certo, le immagini non sono in tempo reale, e Google offre la possibilità di far oscurare dettagli indesiderati, ma come si fa a sapere di essere stati ripresi? Per esempio, questo fantasma che si scaccola sarà contento di essere stato colto in flagrante? E queste persone colte a visitare negozi per adulti o a scavalcare un'inferriata in modo sospetto? O questa colta a orinare per strada?
La qualità delle immagini di Google Street View è tale che sembra quasi di sbirciare nelle case degli altri. Essendo immagini acquisite dalla strada, sono perfettamente legali, ma non mancano di destare perplessità in molti utenti. Per esempio, come racconta il New York Times, Mary Kalin-Casey ha scoperto che le immagini della propria abitazione a Oakland, in California, riprendevano persino il suo gatto Monty.
Aggiornamento: il link a Monty è stato disattivato poche ore dopo che avevo scritto l'articolo. Una foto di Monty è su Boing Boing, che ha anche un'immagine delle auto con fotocamere usate per generare le foto di Google Street View.
Si sono già scatenate le classifiche delle chicche in Google Street View, come quella di Wired, e ci si diverte anche con i curiosi effetti della composizione automatica delle panoramiche, come lo sbarco di E.T. (con testa aliena che spunta e raggio laser inceneritore) o l'incredibile microcefalo. Ma man mano che si estende la portata del servizio, mi sa che si estenderanno anche le polemiche. Potrebbe essere l'occasione per una discussione seria sulla validità degli attuali diritti alla privacy e sull'intrusività della sorveglianza, anche per chi non ha nulla da nascondere.
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