Rick Astley, fatti da parte: arrivano i professionisti dei virus
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Il provider olandese XS4ALL ha infatti scoperto che alcuni suoi clienti dotati di iPhone sono infettati da un programma che tenta attivamente di intrufolarsi negli iPhone altrui, saccheggiando i loro archivi di SMS alla ricerca di messaggini usati per autenticare le transazioni bancarie.
L'attacco funziona soltanto sugli iPhone che sono stati sbloccati dagli utenti usando i vari sistemi di jailbreaking disponibili in Rete per potervi installare software (in particolare SSH) senza dover passare dalle autorizzazioni (e dalle casse) di Apple, e soltanto se l'utente è stato così malaccorto da non cambiare la password di root standard del telefonino.
Le vittime si trovano il cellulare comandato da ordini che arrivano dalla Lituania: il worm provvede inoltre a cambiare la password di root dell'iPhone, in modo che il legittimo proprietario non possa riprenderne facilmente il controllo, e assegna un identificativo unico a ciascun iPhone infetto.
Il rimedio consigliato, in caso d'infezione, è un reset del telefonino usando l'apposita funzione di iTunes, che naturalmente annulla anche lo sblocco effettuato intenzionalmente dall'utente. Maggiori dettagli sul worm sono disponibili presso Sophos.com e F-secure.
E intanto, ironia della sorte, il creatore del primo worm per iPhone, il ventunenne Ashley Towns, trova impiego: è stato assunto da una società australiana che sviluppa software per il cellulare con il logo della mela morsicata.
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