Pubblicazione iniziale: 2021/08/31 9:27. Ultimo aggiornamento: 2023/04/06
22:50.
Da qualche giorno impazza non solo tra gli appassionati e gli specialisti ma
anche nei media di massa una notizia secondo la quale il prossimo iPhone, il
13, sarà dotato della capacità di telefonare via satellite.
ANSA, per esempio,
parla
di “connettività satellitare LEO”, dove LEO sta per
Low Earth Orbit (orbita terrestre bassa), e precisa che si tratterebbe
di “connessione internet” da fornire
“in luoghi che non dispongono ancora di torri trasmittenti”, quindi di
un sistema satellitare bidirezionale. Ne parlano anche
Punto Informatico,
Engadget,
Gizmodo,
HDBlog,
Business Insider,
The Verge,
CNBC,
Slashdot
e tanti altri.
La notizia, però, si basa esclusivamente sulle dichiarazioni di un singolo
“analista esperto di affari di Apple, Ming-Chi Kuo”, contenute in una
nota agli investitori e descritte da
MacRumors, che a loro volta si basano su una sua deduzione riguardante la presenza,
nei prossimi iPhone, di uno specifico componente (il modem Qualcomm X60) che
include funzioni per le comunicazioni satellitari. Questo, secondo lui o
secondo l’interpretazione data dai media alle sue parole, rivelerebbe
l’intenzione di Apple di usare le reti satellitari per i propri telefoni. La
fonte originale della notizia, MacRumors, parla proprio di fare chiamate e
inviare messaggi (non di connettersi a Internet):
“to make calls and send messages in areas without 4G or 5G coverage”.
Ma c’è un fatto tecnico che indica che si tratta molto probabilmente di una
bufala generata da un equivoco, a meno che Apple abbia realizzato almeno un
paio di miracoli tecnologici.
Il fatto tecnico è che un telefonino che faccia comunicazione satellitare
bidirezionale ha bisogno di un’antenna piuttosto ingombrante, che non
può essere miniaturizzata più di tanto.
I telefonini satellitari attuali, quelli capaci di fare e ricevere telefonate
e connettersi a Internet collegandosi a satelliti, hanno antenne come
questa:
Ci sono anche dispositivi satellitari con antenne meno mastodontiche, ma non
consentono di fare chiamate o di connettersi a Internet: sono i
cercapersone satellitari, come
questo di Garmin, che
consentono di inviare e ricevere brevi messaggi di testo, e sono i dispositivi
di localizzazione di emergenza via satellite (PLB o
Personal Locator Beacon), come
questo
o addirittura integrati in
orologi da polso, che
non possono mandare neanche messaggi ma si limitano a inviare ai satelliti di
localizzazione un semplice segnale radio che dice soltanto
“io sono qui”.
Sono estremamente compatti, ma hanno comunque un’antenna cospicua e sporgente,
che va estratta per usarli. Riuscite a immaginare un iPhone con un bozzo
antiestetico del genere? O due fili penzolanti? No, vero?
A scanso di equivoci, aggiungo che è vero che gli attuali iPhone
comunicano con i satelliti GPS, ma è una comunicazione
unidirezionale, non bidirezionale. Per usare il GPS i telefonini si
limitano a ricevere segnali dai satelliti, ma non ne trasmettono (cosa
che richiederebbe appunto un’antenna piuttosto ingombrante). Qui la diceria
parla di trasmettere e ricevere. Addirittura di fare chiamate a voce.
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Ci sono varie
ipotesi
sulla genesi di questa storia: una è spiegata
qui
da Sascha Segan. In ogni caso, sembra che tutto sia
iniziato
dal fatto che un chip presente a bordo dell’iPhone 13 sarebbe in grado di
usare la banda di trasmissione denominata b53/n53 (a 2,4 GHz), che Globalstar
vuole
adoperare per potenziare le comunicazioni cellulari, e siccome Globalstar è
nota per le comunicazioni satellitari qualcuno ha immaginato che questo
volesse dire che l’iPhone 13 potrà fare telefonate via satellite.
Un’altra ipotesi è che, come segnala
Mark Gurman su Bloomberg
sulla base di indiscrezioni, Apple stia lavorando all’idea di offrire funzioni
di sola messaggistica satellitare nelle versioni future dell’iPhone, non nella
versione 13 (“the features are unlikely to be ready before next year [...] The features could also change or be scrapped before they’re released”). Questo potrebbe aver portato al malinteso.
Nel frattempo, MacRumors, la fonte iniziale della notizia, ha
corretto il tiro, precisando che
“la banda n53 di cui parla Kuo è spettro terrestre... Globalstar non
commercializza o offre spettro nella Banda 53 o n53 per le comunicazioni
satellitari -- è solo per copertura terrestre”. In altre parole, è assai probabile che i satelliti non c’entrino nulla.
Sapremo come stanno realmente le cose tra un paio di settimane, alla
presentazione dell’iPhone 13, che intanto grazie a questa diceria ha ricevuto
montagne di pubblicità gratuita.
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2021/11/15. L’iPhone 13 è uscito e
non è affatto in grado di fare telefonate satellitari.
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2023/04/06. L’iPhone 14 consente messaggi di testo inviati dal telefono alla rete satellitare Globalstar e viceversa in caso di emergenza. Non consente telefonate satellitari.