Quel terremoto annunciato via Facebook
Segnalo brevemente questa vicenda perché non se ne perda la memoria: per il 12 marzo scorso era stato annunciato un terremoto nella zona di Napoli. Da chi? Non si sa: la notizia ha iniziato a girare su Internet grazie al passaparola degli incauti. È stato fatto il nome di Giampaolo Giuliani, quello che avrebbe previsto il terremoto in Abruzzo, ma Giuliani ha smentito categoricamente.
Perché la gente ha mandato in giro questa idiotissima catena di Sant'Antonio? Perché è ignorante. Perché viene imbottita di scemenze da trasmissioni che spacciano gli oroscopi per fatti assodati, raccontano di rapimenti alieni come se fossero realtà conclamata, blaterano di scie tossiche lasciate dagli aeroplani. Perché viene attivamente incoraggiata ad abbracciare l'antiscienza. Ad usare la tecnologia (perché per diffondere scemenze via mail, Facebook o Youtube bisogna saper maneggiare il PC), ma non a capirla. Capre tecnologiche.
Così, quando qualche cretino diffonde l'annuncio della previsione di un terremoto, la gente non si ferma a dire "Aspetta un momento, ma si possono prevedere i terremoti? Se sì, perché i giapponesi non lo fanno?" o qualunque altra considerazione di buon senso, come per esempio chiedersi come mai non ne parlano i telegiornali. Una dimostrazione di una stupidità che non impedisce di andare online a diffondere il passaparola, ma blocca dall'usare Internet per consultare, per esempio, l'Osservatorio Vesuviano, che pure ha pubblicato una chiara smentita: "Da numerose telefonate pervenute da persone residenti nell’area vesuviana si è appreso che circolano voci allarmistiche riguardo detta area, in particolare per la giornata di venerdì 12 c.m. A tal proposito si comunica che queste voci non trovano nessun riscontro nei dati geofisici e geochimici di monitoraggio. I dati infatti non evidenziano alcuna variazione significativa dell’attività del Vesuvio. Questa attività dal punto di vista sismologico è rappresentata da alcune centinaia di piccoli terremoti per anno, raramente avvertiti dalla popolazione".
E così, almeno dal giorno prima della data fatidica, scatta il panico nella zona di Napoli: le notizie parlano di centralini dell'Osservatorio sovraccarichi, scuole vuote, supermercati svuotati per fare provviste, persino insegnanti che ne parlano agli allievi e li mandano a casa.
Questi sono i risultati di una cultura che non combatte ma anzi promuove l'antiscienza. E chi lascia che continuino ad andare in onda Voyager e Mistero e gli oroscopi e i sensitivi nei programmi più disparati non faccia finta di niente: è colpevole della diffusione dell'ignoranza. Vergogna.
Fonti: Gialli.it, Napoli Today, Italia-News, La Stampa, ADNKronos, Corriere.it.
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