Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
2015/02/08
Oggi nuovo tentativo di atterraggio per SpaceX
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “nikyat1*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.
Oggi alle 23:10 GMT (00:10 italiane di domani), un paio di minuti dopo il tramonto locale, SpaceX tenterà di nuovo di recuperare il primo stadio del suo razzo Falcon 9 facendolo atterrare su una chiatta nell'Atlantico. Il tentativo precedente, svoltosi il 10 gennaio scorso, si era concluso con uno schianto spettacolare ma aveva dimostrato la capacità di rientrare in modo controllato e di localizzare e raggiungere con precisione il punto di atterraggio.
Il lancio di oggi avverrà dalla rampa SLC-40 della base militare di Cape Canaveral, in Florida, e ha come obiettivo primario la messa in orbita del satellite DSCOVR (Deep Space Climate Observatory), gestito dalla NOAA, dalla NASA e dall'aviazione militare USA. Il satellite verrà posizionato nel punto di librazione L1, a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, per monitorare il clima terrestre e l'ambiente spaziale, in particolare le tempeste solari.
Mentre il secondo stadio del Falcon 9 proseguirà la propria corsa per piazzare in orbita il satellite, il primo stadio, non più necessario, tenterà di frenare e rientrare, riaccendendo i propri motori a circa 130 km di quota per poi rallentare aerodinamicamente e manovrare fino a raggiungere la chiatta che lo attende nell'oceano, a circa 370 miglia a est-nordest di Cape Canaveral.
Questa volta la velocità di rientro è superiore a quella del tentativo precedente, per cui SpaceX continua a dichiarare prudenzialmente che le probabilità di successo sono circa il 50%. Il razzo dovrà lottare, all'atterraggio, con il fatto che la piattaforma si alza e abbassa fino a circa un metro e venti a causa delle onde e con il vento, che soffierà a circa 10 nodi.
La chiatta, fra l'altro, è stata battezzata Just Read the Instructions (“Basta che leggi le istruzioni”) in onore delle astronavi senzienti create dallo scrittore di fantascienza Iain M. Banks nei suoi romanzi del ciclo della Cultura. Esiste anche un'altra chiatta analoga, destinata al recupero dei razzi che verranno lanciati dalla costa ovest degli Stati Uniti: anch'essa porta un nome ispirato da Banks, ossia Of Course I Still Love You (“Ma certo che ti amo ancora”).
La cronologia del lancio, in minuti e secondi, è la seguente:
0:00. Decollo. Si accendono i nove motori Merlin del primo stadio del Falcon 9.
1:13. Il Falcon 9 raggiunge la velocità del suono.
1:23. Punto di massima pressione aerodinamica (Max Q).
2:44. Spegnimento dei motori principali (MECO).
2:48. Separazione del primo stadio, che inizia le manovre per il tentativo di rientro controllato (accensione dei motori per frenare, caduta libera in atmosfera per rallentare da circa Mach 5, estensione delle alette di manovra quando la velocità scende a circa 900 km/h, riaccensione del motore centrale per ridurre a zero la velocità, estensione delle zampe, appontaggio).
2:55. Accensione del secondo stadio per circa 6 minuti.
3:36. Separazione della carenatura, alta circa 12 m e larga 5, che racchiude il satellite.
8:44. Spegnimento del secondo stadio (SECO 1) dopo aver completato la prima di due accensioni necessarie per inserire il satellite DSCOVR in traiettoria.
9:00. Possibile atterraggio del primo stadio.
30:09. Riaccensione del secondo stadio per proseguire l'inserimento in traiettoria di DSCOVR.
31:07. Spegnimento del secondo stadio.
35:08. Separazione di DSCOVR dal secondo stadio.
Io farò un livetweet: se vi interessa, seguitemi sull'account Twitter @attivissimoLIVE.
Intanto SpaceX ha pubblicato un bel video che mostra, attraverso un'animazione digitale, cosa spera di riuscire a fare in futuro con il suo prossimo lanciatore, il Falcon Heavy.
Aggiornamento (2015/02/09 00:30). Il lancio è stato rinviato due minuti e mezzo prima del decollo a causa di due problemi, uno a un sistema di telemetria a bordo e uno a un radar di tracciamento situato a terra. Si ritenterà domani intorno alla stessa ora.
Fonti aggiuntive: Spaceflight Now.
Oggi alle 23:10 GMT (00:10 italiane di domani), un paio di minuti dopo il tramonto locale, SpaceX tenterà di nuovo di recuperare il primo stadio del suo razzo Falcon 9 facendolo atterrare su una chiatta nell'Atlantico. Il tentativo precedente, svoltosi il 10 gennaio scorso, si era concluso con uno schianto spettacolare ma aveva dimostrato la capacità di rientrare in modo controllato e di localizzare e raggiungere con precisione il punto di atterraggio.
Il lancio di oggi avverrà dalla rampa SLC-40 della base militare di Cape Canaveral, in Florida, e ha come obiettivo primario la messa in orbita del satellite DSCOVR (Deep Space Climate Observatory), gestito dalla NOAA, dalla NASA e dall'aviazione militare USA. Il satellite verrà posizionato nel punto di librazione L1, a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, per monitorare il clima terrestre e l'ambiente spaziale, in particolare le tempeste solari.
Mentre il secondo stadio del Falcon 9 proseguirà la propria corsa per piazzare in orbita il satellite, il primo stadio, non più necessario, tenterà di frenare e rientrare, riaccendendo i propri motori a circa 130 km di quota per poi rallentare aerodinamicamente e manovrare fino a raggiungere la chiatta che lo attende nell'oceano, a circa 370 miglia a est-nordest di Cape Canaveral.
Questa volta la velocità di rientro è superiore a quella del tentativo precedente, per cui SpaceX continua a dichiarare prudenzialmente che le probabilità di successo sono circa il 50%. Il razzo dovrà lottare, all'atterraggio, con il fatto che la piattaforma si alza e abbassa fino a circa un metro e venti a causa delle onde e con il vento, che soffierà a circa 10 nodi.
La chiatta, fra l'altro, è stata battezzata Just Read the Instructions (“Basta che leggi le istruzioni”) in onore delle astronavi senzienti create dallo scrittore di fantascienza Iain M. Banks nei suoi romanzi del ciclo della Cultura. Esiste anche un'altra chiatta analoga, destinata al recupero dei razzi che verranno lanciati dalla costa ovest degli Stati Uniti: anch'essa porta un nome ispirato da Banks, ossia Of Course I Still Love You (“Ma certo che ti amo ancora”).
La cronologia del lancio, in minuti e secondi, è la seguente:
0:00. Decollo. Si accendono i nove motori Merlin del primo stadio del Falcon 9.
1:13. Il Falcon 9 raggiunge la velocità del suono.
1:23. Punto di massima pressione aerodinamica (Max Q).
2:44. Spegnimento dei motori principali (MECO).
2:48. Separazione del primo stadio, che inizia le manovre per il tentativo di rientro controllato (accensione dei motori per frenare, caduta libera in atmosfera per rallentare da circa Mach 5, estensione delle alette di manovra quando la velocità scende a circa 900 km/h, riaccensione del motore centrale per ridurre a zero la velocità, estensione delle zampe, appontaggio).
2:55. Accensione del secondo stadio per circa 6 minuti.
3:36. Separazione della carenatura, alta circa 12 m e larga 5, che racchiude il satellite.
8:44. Spegnimento del secondo stadio (SECO 1) dopo aver completato la prima di due accensioni necessarie per inserire il satellite DSCOVR in traiettoria.
9:00. Possibile atterraggio del primo stadio.
30:09. Riaccensione del secondo stadio per proseguire l'inserimento in traiettoria di DSCOVR.
31:07. Spegnimento del secondo stadio.
35:08. Separazione di DSCOVR dal secondo stadio.
Io farò un livetweet: se vi interessa, seguitemi sull'account Twitter @attivissimoLIVE.
Intanto SpaceX ha pubblicato un bel video che mostra, attraverso un'animazione digitale, cosa spera di riuscire a fare in futuro con il suo prossimo lanciatore, il Falcon Heavy.
Aggiornamento (2015/02/09 00:30). Il lancio è stato rinviato due minuti e mezzo prima del decollo a causa di due problemi, uno a un sistema di telemetria a bordo e uno a un radar di tracciamento situato a terra. Si ritenterà domani intorno alla stessa ora.
Fonti aggiuntive: Spaceflight Now.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento