Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2015/05/15
Meerkat arriva su Android
Creare app che permettono di usare in modo semplice lo smartphone per trasmettere video in diretta streaming a un numero molto grande di utenti è un po' la tendenza del momento. Tutti si sono innamorati di Periscope, che però è disponibile soltanto per i dispositivi iOS. Chi ha Android s'è sentito tagliato fuori dalla nuova mania, ma adesso è arrivata la versione Android di Meerkat (termine inglese che indica il suricato), un'app gratuita che era già disponibile per iOS.
L'app va associata a un account Twitter e quando si avvia uno streaming provvede a postare automaticamente su Twitter un avviso che contiene un link allo streaming, che gli utenti possono commentare.
In Meerkat tutto è in diretta: non ci sono repliche o registrazioni, salvo quelle che chi avvia la trasmissione può conservare sul proprio telefonino. Inoltre lo streaming è visibile a chiunque ne conosca il link, per cui è importante evitare di pubblicare video potenzialmente imbarazzanti.
Sul mio vecchio telefonino (Samsung Galaxy S3) i risultati delle prove non sono stati molto incoraggianti: l'immagine è risultata completamente distorta e l'audio ha avuto ritardi anche di una trentina di secondi, nonostante l'uso di una connessione Wi-Fi invece della trasmissione dati su rete cellulare. Su un tablet Samsung Galaxy Tab 3 da 8 pollici, non proprio recente, le cose sono andate molto meglio. In entrambi i casi, comunque, il consumo di batteria è spettacolarmente alto, per cui se pensate di usare Meerkat per fare dirette streaming di eventi lunghi vi conviene tenere a portata di mano un alimentatore.
Il potenziale di queste app è straordinario: in pratica chiunque abbia uno smartphone recente e una connessione veloce a Internet (Wi-Fi o cellulare) può diventare reporter in tempo reale, eludendo censure e oscuramenti dei canali televisivi tradizionali. Mi sa che ne vedremo delle belle, soprattutto in campo giornalistico.
L'app va associata a un account Twitter e quando si avvia uno streaming provvede a postare automaticamente su Twitter un avviso che contiene un link allo streaming, che gli utenti possono commentare.
In Meerkat tutto è in diretta: non ci sono repliche o registrazioni, salvo quelle che chi avvia la trasmissione può conservare sul proprio telefonino. Inoltre lo streaming è visibile a chiunque ne conosca il link, per cui è importante evitare di pubblicare video potenzialmente imbarazzanti.
Sul mio vecchio telefonino (Samsung Galaxy S3) i risultati delle prove non sono stati molto incoraggianti: l'immagine è risultata completamente distorta e l'audio ha avuto ritardi anche di una trentina di secondi, nonostante l'uso di una connessione Wi-Fi invece della trasmissione dati su rete cellulare. Su un tablet Samsung Galaxy Tab 3 da 8 pollici, non proprio recente, le cose sono andate molto meglio. In entrambi i casi, comunque, il consumo di batteria è spettacolarmente alto, per cui se pensate di usare Meerkat per fare dirette streaming di eventi lunghi vi conviene tenere a portata di mano un alimentatore.
Il potenziale di queste app è straordinario: in pratica chiunque abbia uno smartphone recente e una connessione veloce a Internet (Wi-Fi o cellulare) può diventare reporter in tempo reale, eludendo censure e oscuramenti dei canali televisivi tradizionali. Mi sa che ne vedremo delle belle, soprattutto in campo giornalistico.
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