Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2017/12/29
Un anno di informatica in rassegna
Ultimo aggiornamento: 2017/12/29 16:05.
Sì, la questione informatica dell’anno che si sta chiudendo è sicuramente la fake news, ma il 2017 è stato caratterizzato da molti altri eventi digitali. la BBC ne riassume alcuni dei più significativi.
Per esempio, i televisori 3D, che dovevano essere una novità irresistibile, sono invece praticamente spariti dai cataloghi dei nuovi prodotti a inizio 2017. Chissà se gli schermi curvi, che sono la moda del momento, faranno la stessa fine.
C’è stato anche il ritorno del telefonino non-smart, quando Nokia ha presentato la versione aggiornata del suo classico 3310.
A marzo 2017 ha tenuto banco la storia che CIA ed MI5 avevano collaborato per violare le smart TV della Samsung in modo da registrare l’audio ambientale anche quando erano in apparenza spente e poi inviare le registrazioni ai server delle spie: il nome usato per l’operazione, Weeping Angel, ha fatto contenti i fan di Doctor Who.
Ad aprile è stato il turno di una frode da cento milioni di dollari ai danni di Facebook e Google, compiuta mandando alle contabilità di queste aziende delle mail che sembravano provenire da un fabbricante in Asia e fornivano invece le coordinate bancarie del truffatore, che si sospetta sia un lituano.
A maggio è arrivata la mazzata di WannaCry: un attacco di ransomware che ha toccato tutto il mondo, bloccando decine di migliaia di computer Windows e portando alla paralisi numerose aziende grandi e piccole e molti servizi pubblici, compresi alcuni ospedali, che non avevano aggiornato i propri sistemi informatici.
Il mese successivo un altro attacco informatico ha colpito l’Ucraìna e poi si è diffuso al resto del mondo attraverso un aggiornamento di un software fiscale. I danni ad aziende come Maersk, FedEx e altre sono stati enormi: si stima oltre un miliardo di dollari di danni.
A luglio i bitcoin sono stati sotto i riflettori per una scissione interna che aveva l’intento di risolvere i rallentamenti del sistema di gestione della criptovaluta, che all’epoca valeva 2400 dollari (oggi siamo oltre i 15.000). I rallentamenti non sono stati risolti: ora una transazione viene confermata in media in circa 24 ore.
Agosto, invece, ha visto un brutto caso giornalistico informatico: MalwareTech, l’utente anonimo che aveva sventato in gran parte l’attacco planetario di Wannacry, è stato identificato e smascherato dai giornali britannici ed è stato poi arrestato dall’FBI con l’accusa di aver sviluppato malware bancario vari anni fa. L’informatico è ora in attesa di giudizio e si dichiara innocente.
A settembre Apple ha visto trafugati i dati salienti del suo nuovo iPhone X prima del lancio ufficiale, nonostante l’azienda avesse assunto ex dipendenti FBI e NSA per impedire fughe di notizie.
Ottobre è stato un mese interessante per Amazon, che si è vista frodata per 1,2 milioni di dollari da un una coppia di truffatori che usava centinaia di identità false per ordinare merci e poi denunciava difetti inesistenti per avere un rimpiazzo intanto che rivendeva gli esemplari ricevuti inizialmente. La coppia è stata arrestata.
La guida autonoma ha vissuto un brutto momento mediatico a novembre, quando il servizio di autobus navetta senza conducente di Navya, a Las Vegas, ha avuto il primo (lieve) incidente meno di un’ora dopo il debutto. Per colpa di un altro conducente umano, ma fa niente.
Ed eccoci a dicembre: sta ancora tenendo banco il rallentamento intenzionale degli smartphone di Apple, con tanto di azioni legali dei consumatori, scuse di Apple, offerte di cambio batteria a prezzi ridotti e istruzioni per il fai da te. Staremo a vedere cosa ci riserverà il 2018. Buon anno.
Sì, la questione informatica dell’anno che si sta chiudendo è sicuramente la fake news, ma il 2017 è stato caratterizzato da molti altri eventi digitali. la BBC ne riassume alcuni dei più significativi.
Per esempio, i televisori 3D, che dovevano essere una novità irresistibile, sono invece praticamente spariti dai cataloghi dei nuovi prodotti a inizio 2017. Chissà se gli schermi curvi, che sono la moda del momento, faranno la stessa fine.
C’è stato anche il ritorno del telefonino non-smart, quando Nokia ha presentato la versione aggiornata del suo classico 3310.
A marzo 2017 ha tenuto banco la storia che CIA ed MI5 avevano collaborato per violare le smart TV della Samsung in modo da registrare l’audio ambientale anche quando erano in apparenza spente e poi inviare le registrazioni ai server delle spie: il nome usato per l’operazione, Weeping Angel, ha fatto contenti i fan di Doctor Who.
Ad aprile è stato il turno di una frode da cento milioni di dollari ai danni di Facebook e Google, compiuta mandando alle contabilità di queste aziende delle mail che sembravano provenire da un fabbricante in Asia e fornivano invece le coordinate bancarie del truffatore, che si sospetta sia un lituano.
A maggio è arrivata la mazzata di WannaCry: un attacco di ransomware che ha toccato tutto il mondo, bloccando decine di migliaia di computer Windows e portando alla paralisi numerose aziende grandi e piccole e molti servizi pubblici, compresi alcuni ospedali, che non avevano aggiornato i propri sistemi informatici.
Il mese successivo un altro attacco informatico ha colpito l’Ucraìna e poi si è diffuso al resto del mondo attraverso un aggiornamento di un software fiscale. I danni ad aziende come Maersk, FedEx e altre sono stati enormi: si stima oltre un miliardo di dollari di danni.
A luglio i bitcoin sono stati sotto i riflettori per una scissione interna che aveva l’intento di risolvere i rallentamenti del sistema di gestione della criptovaluta, che all’epoca valeva 2400 dollari (oggi siamo oltre i 15.000). I rallentamenti non sono stati risolti: ora una transazione viene confermata in media in circa 24 ore.
Agosto, invece, ha visto un brutto caso giornalistico informatico: MalwareTech, l’utente anonimo che aveva sventato in gran parte l’attacco planetario di Wannacry, è stato identificato e smascherato dai giornali britannici ed è stato poi arrestato dall’FBI con l’accusa di aver sviluppato malware bancario vari anni fa. L’informatico è ora in attesa di giudizio e si dichiara innocente.
A settembre Apple ha visto trafugati i dati salienti del suo nuovo iPhone X prima del lancio ufficiale, nonostante l’azienda avesse assunto ex dipendenti FBI e NSA per impedire fughe di notizie.
Ottobre è stato un mese interessante per Amazon, che si è vista frodata per 1,2 milioni di dollari da un una coppia di truffatori che usava centinaia di identità false per ordinare merci e poi denunciava difetti inesistenti per avere un rimpiazzo intanto che rivendeva gli esemplari ricevuti inizialmente. La coppia è stata arrestata.
La guida autonoma ha vissuto un brutto momento mediatico a novembre, quando il servizio di autobus navetta senza conducente di Navya, a Las Vegas, ha avuto il primo (lieve) incidente meno di un’ora dopo il debutto. Per colpa di un altro conducente umano, ma fa niente.
Ed eccoci a dicembre: sta ancora tenendo banco il rallentamento intenzionale degli smartphone di Apple, con tanto di azioni legali dei consumatori, scuse di Apple, offerte di cambio batteria a prezzi ridotti e istruzioni per il fai da te. Staremo a vedere cosa ci riserverà il 2018. Buon anno.
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