Se questo falso contatto fosse scattato per errore durante la discesa, la missione sarebbe fallita: gli astronauti sarebbero stati costretti a tornare sulla Terra senza allunare.
All’una del mattino, a Don Eyles venne proposta questa sfida: il software del computer che rileva quel falso contatto l’hai scritto tu. Riesci a correggerlo? Piccolo problema: tu sei sulla Terra, ma il computer che devi modificare è intorno alla Luna. E se sbagli, gli astronauti moriranno.
Eyles scrisse la correzione, la provò nel simulatore, e poi ne trasmise le istruzioni (ben 61 digitazioni estremamente precise, da non sbagliare assolutamente) all’astronauta Ed Mitchell, dettandogliele via radio, con i minuti contati. Mitchell le eseguì alla perfezione, e il computer funzionò correttamente, ignorando il falso contatto. Apollo 14 scese sulla Luna e la missione fu un grande successo.
La soluzione software di Eyles fu geniale: far credere al computer che il pulsante era già stato premuto e che quindi poteva ignorarne i segnali spuri.
Ve lo racconta lui stesso in questo video:
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