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2020/04/24
Fitness in clausura per geek: Beat Saber, The Climb e Supernatural
Uscendo pochissimo, come è necessario fare in questo periodo è difficile fare un po’ di moto e fare ginnastica in casa può essere particolarmente noioso. Con la tecnologia, però, ci si può ambientare altrove e fare esercizio fisico.
Io, per esempio, dopo una giornata di lavoro al computer mi sgranchisco con la realtà virtuale (ho un Oculus Quest, facile da installare ovunque senza accessori esterni) e in particolare con Beat Saber: due spade laser con le quali bisogna colpire, a tempo di musica e in modo coordinato per colore e direzione, dei cubi colorati che ti vengono incontro e scansare dei muri che si spostano, obbligando il giocatore a usare gambe e braccia per spostarsi a destra e sinistra e accucciarsi di scatto.
Beat Saber è disponibile per Quest, PlayStation 4 e Microsoft Windows ed è giocabile sia con la musica inclusa sia con i music pack aggiuntivi, che includono per esempio le canzoni degli Imagine Dragons. Se riuscite ad ascoltare tutto il loro album giocando a Beat Saber avrete fatto tutta la ginnastica che serve per il geek informatico medio.
Se avete ambizioni di spazi nuovi e sconfinati, però, potete provare The Climb, nel quale vi arrampicate a forza di braccia in montagna o lungo percorsi acrobatici, di giorno e di notte: esercizio e vertigine sono assicurati.
Inoltre tenete d’occhio Supernatural, che somiglia parecchio a Beat Saber come concetto ma aggiunge il fatto di doversi accucciare per attraversare delle cornici triangolari e di essere ambientato in luoghi spettacolari di tutto il mondo.
Al posto delle spade laser, gioia di qualunque fan di Star Wars, ci sono delle mazze da baseball virtuali, ma non si può avere tutto. Per il momento non è disponibile in tutti i paesi, salvo acrobazie (VPN e simili), ed è piuttosto costoso (19 dollari al mese dopo i primi 30 giorni di prova), ma si abbina anche agli smartwatch e allo smartphone per rilevare e registrare pulsazioni e altri parametri fisici del vostro esercizio.
Come sempre, le immagini della realtà virtuale mostrare in 2D su uno schermo normale non rendono molto bene l’effetto totalmente immersivo e avvolgente dell’esperienza effettiva. Non vi resta che provare di persona, se non l’avete già fatto.
Io, per esempio, dopo una giornata di lavoro al computer mi sgranchisco con la realtà virtuale (ho un Oculus Quest, facile da installare ovunque senza accessori esterni) e in particolare con Beat Saber: due spade laser con le quali bisogna colpire, a tempo di musica e in modo coordinato per colore e direzione, dei cubi colorati che ti vengono incontro e scansare dei muri che si spostano, obbligando il giocatore a usare gambe e braccia per spostarsi a destra e sinistra e accucciarsi di scatto.
Beat Saber è disponibile per Quest, PlayStation 4 e Microsoft Windows ed è giocabile sia con la musica inclusa sia con i music pack aggiuntivi, che includono per esempio le canzoni degli Imagine Dragons. Se riuscite ad ascoltare tutto il loro album giocando a Beat Saber avrete fatto tutta la ginnastica che serve per il geek informatico medio.
Se avete ambizioni di spazi nuovi e sconfinati, però, potete provare The Climb, nel quale vi arrampicate a forza di braccia in montagna o lungo percorsi acrobatici, di giorno e di notte: esercizio e vertigine sono assicurati.
Inoltre tenete d’occhio Supernatural, che somiglia parecchio a Beat Saber come concetto ma aggiunge il fatto di doversi accucciare per attraversare delle cornici triangolari e di essere ambientato in luoghi spettacolari di tutto il mondo.
Al posto delle spade laser, gioia di qualunque fan di Star Wars, ci sono delle mazze da baseball virtuali, ma non si può avere tutto. Per il momento non è disponibile in tutti i paesi, salvo acrobazie (VPN e simili), ed è piuttosto costoso (19 dollari al mese dopo i primi 30 giorni di prova), ma si abbina anche agli smartwatch e allo smartphone per rilevare e registrare pulsazioni e altri parametri fisici del vostro esercizio.
Come sempre, le immagini della realtà virtuale mostrare in 2D su uno schermo normale non rendono molto bene l’effetto totalmente immersivo e avvolgente dell’esperienza effettiva. Non vi resta che provare di persona, se non l’avete già fatto.
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