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2020/04/03
Houseparty è pericoloso? Come nasce un allarme bufala
Da fine marzo gira in Rete un allarme rimasto finora privo di qualunque conferma: secondo alcuni utenti Houseparty, l’app per le videochiamate di gruppo offerta da Epic Games (quella di Fortnite), sarebbe pericolosa.
Sui social network si sono diffusi messaggi secondo i quali Houseparty permetterebbe ai criminali di rubare le password di altri servizi, come per esempio Spotify o Netflix, o ruberebbe essa stessa queste password.
La diceria si è diffusa in maniera così esplosiva, grazie anche ad articoli su The Sun e sul Mirror (due tabloid sensazionalisti britannici), che Epic Games ha annunciato che darà un milione di dollari alla prima persona che porterà prove di quella che chiama “campagna diffamatoria commerciale pagata”.
Di fatto, finora nessuno è riuscito a dimostrare che Houseparty faccia quello di cui è accusata. Le testimonianze raccolte fin qui, per esempio dalla BBC, puntano tutte nella stessa direzione: un utente di Houseparty riceve un messaggio che lo avverte del presunto allarme, poco dopo gli viene rubato in altro modo un account di qualche altro servizio, e mette erroneamente in relazione le due cose.
Non c’è motivo di temere furti di password da parte di Houseparty, che è stata esaminata dagli esperti e proviene da un’azienda di buona reputazione. Usatela pure, ma è importante tenere presente che nessuno regala niente, per cui Houseparty va tenuta d’occhio perché raccoglie dati personali, come per esempio la geolocalizzazione. Tuttavia è possibile disabilitare la geolocalizzazione, usare uno pseudonimo, scollegare Houseparty dalle altre app social e usare una modalità “privata” per impedire a estranei di unirsi a una conversazione, come segnala Techcrunch.
Fonti aggiuntive: Graham Cluley.
Sui social network si sono diffusi messaggi secondo i quali Houseparty permetterebbe ai criminali di rubare le password di altri servizi, come per esempio Spotify o Netflix, o ruberebbe essa stessa queste password.
La diceria si è diffusa in maniera così esplosiva, grazie anche ad articoli su The Sun e sul Mirror (due tabloid sensazionalisti britannici), che Epic Games ha annunciato che darà un milione di dollari alla prima persona che porterà prove di quella che chiama “campagna diffamatoria commerciale pagata”.
Di fatto, finora nessuno è riuscito a dimostrare che Houseparty faccia quello di cui è accusata. Le testimonianze raccolte fin qui, per esempio dalla BBC, puntano tutte nella stessa direzione: un utente di Houseparty riceve un messaggio che lo avverte del presunto allarme, poco dopo gli viene rubato in altro modo un account di qualche altro servizio, e mette erroneamente in relazione le due cose.
Non c’è motivo di temere furti di password da parte di Houseparty, che è stata esaminata dagli esperti e proviene da un’azienda di buona reputazione. Usatela pure, ma è importante tenere presente che nessuno regala niente, per cui Houseparty va tenuta d’occhio perché raccoglie dati personali, come per esempio la geolocalizzazione. Tuttavia è possibile disabilitare la geolocalizzazione, usare uno pseudonimo, scollegare Houseparty dalle altre app social e usare una modalità “privata” per impedire a estranei di unirsi a una conversazione, come segnala Techcrunch.
Fonti aggiuntive: Graham Cluley.
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