Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2020/05/26
App anti-coronavirus svizzera disponibile subito in anteprima
SwissCovid, l’app svizzera di aiuto alla gestione della pandemia da coronavirus, è disponibile subito in versione di anteprima qui sul Google Play Store. La versione iOS non è ancora disponibile nell’App Store di Apple.
La Svizzera diventa così il primo paese al mondo a usare un’app di tracciamento di prossimità basata sul supporto software sviluppato appositamente da Apple e Google.
Ne ho descritto le caratteristiche, i criteri e il funzionamento generale in questo articolo e in questo: vi consiglio di leggerli perché contengono già le risposte alle domande più frequenti, così eviterete di rifarle.
Ieri (25 maggio) è scattata la fase di test pilota ufficiale dell’app. Dal 28 maggio dovrebbe essere disponibile a tutti il codice sorgente definitivo per un test pubblico di sicurezza.
Queste sono le schermate iniziali di installazione (in italiano perché l’app usa per default la lingua usata dal telefono dell’utente), in ordine di apparizione.
Si comincia con una serie di schermate introduttive:
Poi viene chiesto di ignorare l’ottimizzazione della batteria in modo da consentire all’app di essere sempre attiva, anche quando è in background. Questo fa aumentare il consumo della batteria “soltanto leggermente”.
Ho dato il mio consenso:
Poi l’app mi ha chiesto il permesso di attivare il tracciamento:
Ho accettato:
L’installazione finisce ringraziando (“Grazie che ci aiuti a proteggere te e gli altri”) e chiedendomi di avviare l’app.
Al primo avvio c’è una segnalazione d’errore: “non ci sono dati aggiornati”.
Dettagli sull’errore e info di contorno:
Pochi secondi dopo l’errore scompare e il tracciamento si attiva.
Il tracciamento è disattivabile in qualunque momento andando nella sezione Incontri:
Toccando la I cerchiata nella schermata iniziale si possono leggere queste info sull’app, su chi la pubblica e su chi l’ha realizzata, insieme al numero di versione.
Vi terrò aggiornati se ci saranno novità.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
La Svizzera diventa così il primo paese al mondo a usare un’app di tracciamento di prossimità basata sul supporto software sviluppato appositamente da Apple e Google.
Ne ho descritto le caratteristiche, i criteri e il funzionamento generale in questo articolo e in questo: vi consiglio di leggerli perché contengono già le risposte alle domande più frequenti, così eviterete di rifarle.
Ieri (25 maggio) è scattata la fase di test pilota ufficiale dell’app. Dal 28 maggio dovrebbe essere disponibile a tutti il codice sorgente definitivo per un test pubblico di sicurezza.
Queste sono le schermate iniziali di installazione (in italiano perché l’app usa per default la lingua usata dal telefono dell’utente), in ordine di apparizione.
Si comincia con una serie di schermate introduttive:
Poi viene chiesto di ignorare l’ottimizzazione della batteria in modo da consentire all’app di essere sempre attiva, anche quando è in background. Questo fa aumentare il consumo della batteria “soltanto leggermente”.
Ho dato il mio consenso:
Poi l’app mi ha chiesto il permesso di attivare il tracciamento:
Ho accettato:
L’installazione finisce ringraziando (“Grazie che ci aiuti a proteggere te e gli altri”) e chiedendomi di avviare l’app.
Al primo avvio c’è una segnalazione d’errore: “non ci sono dati aggiornati”.
Dettagli sull’errore e info di contorno:
Pochi secondi dopo l’errore scompare e il tracciamento si attiva.
Il tracciamento è disattivabile in qualunque momento andando nella sezione Incontri:
Toccando la I cerchiata nella schermata iniziale si possono leggere queste info sull’app, su chi la pubblica e su chi l’ha realizzata, insieme al numero di versione.
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