Il Tampa Bay Times riferisce che uno degli addetti all’impianto stava monitorando i sistemi quando ha visto che il cursore del mouse si stava muovendo da solo e che qualcuno lo stava usando per cambiare la quantità di idrossido di sodio (soda caustica) da 100 parti per milione a 11.100 parti per milione. L’operatore ha subito ripristinato il valore originale. La vicenda viene ora investigata dall’FBI oltre che dalle autorità locali.
A prima vista sembrerebbe un attacco molto sofisticato, opera di terroristi o altri grandi malfattori. Ma leggendo il resoconto ufficiale delle autorità emerge un quadro ben diverso: gli intrusi sono entrati facilmente perché la gestione remota dell’impianto usava un semplice TeamViewer che permetteva di accedere a tutti i computer usando la stessa password di accesso remoto, e i computer erano collegati direttamente a Internet senza alcuna protezione (firewall o simili). Inoltre tutti i computer erano connessi al sistema SCADA di gestione dell’impianto e usavano ancora Windows 7.
Come se non bastasse, l’impianto aveva smesso di usare TeamViewer sei mesi fa, ma l’aveva lasciato installato.
Insomma, un disastro annunciato. Probabilmente si tratta di un ex dipendente oppure di qualcuno che pigramente ha usato i motori di ricerca che trovano gli impianti lasciati aperti online, come Shodan, e fra i tanti honeypot (trappole) ha trovato quel bersaglio assurdamente facile.
Fonti aggiuntive: The Verge, AP.
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