Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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Visualizzazione post con etichetta Dropbox. Mostra tutti i post
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2020/01/14
Se Dropbox si paralizza e state spostando tanti file, provate questo incantesimo
Uso Dropbox molto intensamente, con un account a pagamento, e ogni tanto ha qualche breve mancamento ma di solito funziona egregiamente, sincronizzando bene i dati sui miei computer Mac e Linux e sui miei smartphone. Ma qualche giorno fa si è completamente paralizzato, con l’icona della sincronizzazione permanentemente attiva ma nessun aggiornamento effettivo dei file.
È rimasto così per oltre due giorni, dandomi involontariamente la possibilità di riscoprire la sofferenza profonda di sincronizzare a mano computer multipli.
Le versioni grafiche di Dropbox sotto macOS e Linux non davano alcuna informazione utile. Idem l’help di Dropbox. Solo grazie alla riga di comando di Linux (sempre sia benedetta) ho scoperto la ragione del problema: stavo migrando una grossa quantità di file (alcune migliaia) e avevo superato il limite di default del numero di file gestibili.
Nel terminale di Linux ho dato i comandi
dropbox stop
dropbox start
per fermare e riavviare l’attività di Dropbox, che mi ha risposto con quest’informazione essenziale:
Unable to monitor entire Dropbox folder hierarchy. Please run "echo fs.inotify.max_user_watches=100000 | sudo tee -a /etc/sysctl.conf; sudo sysctl -p" and restart Dropbox to fix the problem.
Cosa che ho fatto subito, digitando poi dropbox start, e tutto ha ripreso a funzionare a meraviglia. Lascio qui questo appunto nella speranza che possa essere utile ad altri utenti di Dropbox.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
È rimasto così per oltre due giorni, dandomi involontariamente la possibilità di riscoprire la sofferenza profonda di sincronizzare a mano computer multipli.
Le versioni grafiche di Dropbox sotto macOS e Linux non davano alcuna informazione utile. Idem l’help di Dropbox. Solo grazie alla riga di comando di Linux (sempre sia benedetta) ho scoperto la ragione del problema: stavo migrando una grossa quantità di file (alcune migliaia) e avevo superato il limite di default del numero di file gestibili.
Nel terminale di Linux ho dato i comandi
dropbox stop
dropbox start
per fermare e riavviare l’attività di Dropbox, che mi ha risposto con quest’informazione essenziale:
Unable to monitor entire Dropbox folder hierarchy. Please run "echo fs.inotify.max_user_watches=100000 | sudo tee -a /etc/sysctl.conf; sudo sysctl -p" and restart Dropbox to fix the problem.
Cosa che ho fatto subito, digitando poi dropbox start, e tutto ha ripreso a funzionare a meraviglia. Lascio qui questo appunto nella speranza che possa essere utile ad altri utenti di Dropbox.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
2016/08/31
Dropbox: 68 milioni di account violati, ma password datate 2012
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2016/08/31 11:50.
Troy Hunt di HaveIBeenPwned segnala di aver confermato l’autenticità della collezione di circa 68 milioni di indirizzi di mail e corrispondenti hash di password di Dropbox che sta circolando nei bassifondi di Internet, perché vi ha trovato l’hash della password dell’account di sua moglie, che era stato generato da un gestore di password robuste.
Brutta storia: l’attenuante è che non si tratta delle password in chiaro ma della loro versione hash (che richiede un notevole impegno di calcolo per risalire alla password vera e propria) e che le password risalgono (a quanto risulta) al 2012, per cui se avete cambiato la vostra password di Dropbox dopo quella data siete in salvo da questo saccheggio di massa.
Dropbox sta avvisando via mail gli utenti coinvolti e li sta obbligando a un cambio di password quando accedono al servizio. Anche HaveIBeenPwned sta mandando avvisi agli utenti Dropbox che trova nella collezione e che si sono iscritti al suo servizio di notifica (come il sottoscritto).
Attenzione ai falsi messaggi di avviso, che verranno sicuramente disseminati dai truffatori per tentare di rubare gli account.
Se non l’avete già fatto, attivate l’autenticazione a due fattori anche su Dropbox. Non dimenticate che se qualcuno prende il controllo del vostro account Dropbox, non solo può leggere tutti i vostri dati e documenti, ma può anche cancellarli dai vostri computer.
Troy Hunt di HaveIBeenPwned segnala di aver confermato l’autenticità della collezione di circa 68 milioni di indirizzi di mail e corrispondenti hash di password di Dropbox che sta circolando nei bassifondi di Internet, perché vi ha trovato l’hash della password dell’account di sua moglie, che era stato generato da un gestore di password robuste.
Brutta storia: l’attenuante è che non si tratta delle password in chiaro ma della loro versione hash (che richiede un notevole impegno di calcolo per risalire alla password vera e propria) e che le password risalgono (a quanto risulta) al 2012, per cui se avete cambiato la vostra password di Dropbox dopo quella data siete in salvo da questo saccheggio di massa.
Dropbox sta avvisando via mail gli utenti coinvolti e li sta obbligando a un cambio di password quando accedono al servizio. Anche HaveIBeenPwned sta mandando avvisi agli utenti Dropbox che trova nella collezione e che si sono iscritti al suo servizio di notifica (come il sottoscritto).
Attenzione ai falsi messaggi di avviso, che verranno sicuramente disseminati dai truffatori per tentare di rubare gli account.
Se non l’avete già fatto, attivate l’autenticazione a due fattori anche su Dropbox. Non dimenticate che se qualcuno prende il controllo del vostro account Dropbox, non solo può leggere tutti i vostri dati e documenti, ma può anche cancellarli dai vostri computer.
2013/10/06
Dropbox e la cache da 40 gigabyte su disco
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “c.bocc*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Disco pieno. Su un MacBook Air, che ha un disco a stato solido da 128 GB, può capitare. Quello che non mi aspettavo è l'origine del riempimento: la cache di Dropbox, che aveva assunto la ragguardevole dimensione di 40 gigabyte. In una cartella nascosta, oltretutto, per cui non avrei mai scoperto la causa dell'intasamento se non avessi usato Disk Inventory (utility gratuita sostenuta dalle donazioni).
Una cache gigantesca del genere mi è capitata probabilmente perché ho un Dropbox da 100 gigabyte, che però non sono tutti occupati e non sono neanche tutti condivisi sull'Air, quindi magari a voi non capiterà mai. Ma vi segnalo comunque l'episodio, caso mai dovesse capitarvi o semplicemente se volete dare un'occhiata alle dimensioni della vostra cache Dropbox su un Mac: andate nel Finder e (con il menu Go) scegliete di andare alla cartella ~/Dropbox/.dropbox.cache. Visualizzatela, cancellatene il contenuto e sarete a posto, come descritto nell'help di Dropbox (solo in inglese).
Disco pieno. Su un MacBook Air, che ha un disco a stato solido da 128 GB, può capitare. Quello che non mi aspettavo è l'origine del riempimento: la cache di Dropbox, che aveva assunto la ragguardevole dimensione di 40 gigabyte. In una cartella nascosta, oltretutto, per cui non avrei mai scoperto la causa dell'intasamento se non avessi usato Disk Inventory (utility gratuita sostenuta dalle donazioni).
Una cache gigantesca del genere mi è capitata probabilmente perché ho un Dropbox da 100 gigabyte, che però non sono tutti occupati e non sono neanche tutti condivisi sull'Air, quindi magari a voi non capiterà mai. Ma vi segnalo comunque l'episodio, caso mai dovesse capitarvi o semplicemente se volete dare un'occhiata alle dimensioni della vostra cache Dropbox su un Mac: andate nel Finder e (con il menu Go) scegliete di andare alla cartella ~/Dropbox/.dropbox.cache. Visualizzatela, cancellatene il contenuto e sarete a posto, come descritto nell'help di Dropbox (solo in inglese).
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