La gente mi chiede spesso perché svergogno pubblicamente le testate che scrivono bestialità come questa invece di contattarle in privato e segnalare educatamente l’errore. Semplice: perché se glielo dici in privato, se ne strafregano.
Luca Chiodini, un utente come tanti, ha segnalato questa castroneria al Corriere oggi nel primo pomeriggio:
@disinformatico Riusciamo a far correggere al @Corriere, che dovrebbe essere un giornale autorevole, questa scempiaggine che persiste nel titolo dopo un'intera giornata?— Luca Chiodini (@chiodiniluca) February 8, 2020
Mi rammarica comunque che non gli basti una gentile segnalazione ma serva ricorrere al pubblico ludibrio....
Niente da fare. La scempiaggine segnalata è ancora lì adesso, alle 21. Ho rimosso le pubblicità dallo screenshot per non regalare favori agli inserzionisti.
Trovate una copia permanente qui su Archive.org.
Vediamo che succede ora che l’ho mostrata pubblicamente:
Allora, @Corriere, visto che le segnalazioni garbate come quella di Luca Chiodini (@chiodiniluca) cadono nel vuoto, vediamo se una figuraccia pubblica vi fa schiodare e correggere questa cretinata da analfabeti numerici.— Paolo Attivissimo (@disinformatico) February 8, 2020
"Un italiano su 5" non è "il 5%". pic.twitter.com/B2tUtxTjea
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