Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2020/04/24
Grafici a torta: come funzionano? Ce lo spiega la Regione Sardegna
Caso mai a qualcuno venisse il misericordioso dubbio che “ma dai, si sarà distratto un momento”:
Una copia è archiviata qui su Archive.org.
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2020/02/08
Per il Corriere, il 5% equivale a uno su cinque
La gente mi chiede spesso perché svergogno pubblicamente le testate che scrivono bestialità come questa invece di contattarle in privato e segnalare educatamente l’errore. Semplice: perché se glielo dici in privato, se ne strafregano.
Luca Chiodini, un utente come tanti, ha segnalato questa castroneria al Corriere oggi nel primo pomeriggio:
@disinformatico Riusciamo a far correggere al @Corriere, che dovrebbe essere un giornale autorevole, questa scempiaggine che persiste nel titolo dopo un'intera giornata?— Luca Chiodini (@chiodiniluca) February 8, 2020
Mi rammarica comunque che non gli basti una gentile segnalazione ma serva ricorrere al pubblico ludibrio....
Niente da fare. La scempiaggine segnalata è ancora lì adesso, alle 21. Ho rimosso le pubblicità dallo screenshot per non regalare favori agli inserzionisti.
Trovate una copia permanente qui su Archive.org.
Vediamo che succede ora che l’ho mostrata pubblicamente:
Allora, @Corriere, visto che le segnalazioni garbate come quella di Luca Chiodini (@chiodiniluca) cadono nel vuoto, vediamo se una figuraccia pubblica vi fa schiodare e correggere questa cretinata da analfabeti numerici.— Paolo Attivissimo (@disinformatico) February 8, 2020
"Un italiano su 5" non è "il 5%". pic.twitter.com/B2tUtxTjea
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2019/01/17
Repubblica e gli eurodecimali: 0,0011 è di più di 0,009 ed è “poco più di un centesimo”
Produrre una moneta da un centesimo costa poco meno del suo valore: 0,00906 euro. Farne una da due è un po' più caro: 0,001136 (poco più di un centesimo).
Lo scrive Flavio Bini su Repubblica oggi. Nella sezione Economia. Li ho già avvisati, e so che mi leggono, ma la frase è ancora lì. Son piccolezze, ma una rilettura eviterebbe certi scivoloni.
Per gli increduli, ecco screenshot e copia permanente.
Fra l’altro, @GiantAnacond ha trovato i dati originali: 9,06 euro per 1000 monete da un centesimo e 11,36 euro per 1000 monete da due centesimi. Quindi un centesimo costa 0,00906 euro e la moneta da due cent costa 0,01136 euro.
2019/01/26: Dai commenti mi segnalano che l’errore è stato corretto.
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2015/11/02
Per Repubblica.it esistono gli aerei che volano a dieci volte la velocità della luce
Cari redattori di Repubblica, ripetete con me ancora una volta, con sentimento: la velocità della luce non è la stessa cosa della velocità del suono. Una è circa 300.000 chilometri al secondo, l’altra è circa 0,3 chilometri al secondo. Una è irraggiungibile dai nostri veicoli più veloci, l’altra no e viene raggiunta e superata dai jet militari che si chiamano, guarda caso, supersonici e non superluminali.
E magari siate un po’ meno pigri e imparate almeno a convertire le miglia in chilometri quando copiate ciecamente dai siti in inglese pur di accalappiare qualche clic.
Grazie a @Riccardodeias per la segnalazione.
2015/03/21
Il Corriere e il presunto aereo supersonico di Putin
La versione originale dell'articolo (credit: pgc) |
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Pretendono di essere considerati giornalisti e non sanno nemmeno fare i conticini. Elmar Burchia, dalle pagine del Corriere della Sera, partorisce una nuova bestialità che pone di nuovo la domanda: ma perché la redazione del Corriere butta nello sciacquone la reputazione di un giornale pubblicando panzane come queste?
Nell'articolo, intitolato “Ecco l'aereo supersonico di Putin (O è solo propaganda?)”, Burchia scrive che l'aereo “potrà trasportare un carico di 200 tonnellate, ossia fino a 400 carri armati da combattimento (quelli di ultima generazione del progetto russo Armata)”. Domanda da scuola elementare: quanto pesa dunque un carro armato secondo Elmar Burchia?
I commenti all'articolo fanno notare la fesseria, e allora viene inserita una correzione: “potrà trasportare un carico di 200 tonnellate, ossia (con un’intera flotta) fino a 400 carri armati da combattimento”. Bella forza: se costruisco una flotta sufficientemente numerosa, riuscirò a trasportare anche mille o diecimila carri armati.
L'errore fondamentale dell'articolo è che è copiato pari pari da questo articolo di Russia Today, organo di propaganda del governo russo, ed è pura fantasia, come segnala giustamente Business Insider ridicolizzando il progetto. Le sue specifiche sono infatti fantascientifiche: un aereo da trasporto supersonico con capacità di carico di 200 tonnellate non s'è mai visto nemmeno lontanamente.
Oltretutto questo colosso supersonico senza precedenti dovrebbe essere spinto da un sistema di propulsione ibrido elettrico totalmente sperimentale. In servizio entro il 2024? Passare dal progetto al metallo in assetto di volo in nove anni? Buona fortuna. Basta guardare il disastro di corruzione e ritardi della nuova base russa per i lanci spaziali di Vostochny, dove non c'è nemmeno da inventare nuove tecnologie, per capire quanto sia irrealizzabile un obiettivo come quello annunciato acriticamente dal Corriere.
Non è un caso che questo “aereo di Putin” sia documentato esclusivamente da un po' di grafica al computer: è un mero esercizio di “vorrei, ma non posso”, soprattutto in un’economia con le pezze al sedere come quella russa. Propinare al lettore questa fuffa spacciandola per una notizia significa prendere in giro il lettore e sprecare il suo tempo.
2013/06/12
Infografica del Corriere: Facebook fattura 550 MILIARDI di dollari
Secondo il Corriere cartaceo di oggi, che vedete qui sopra nella foto tweetata da @RadixOM, Facebook fattura 550 miliardi di dollari. Undici volte di più di Google. E non è un refusino sepolto in un articolo: è un elemento fondamentale in una infografica che copre mezza pagina.
La cifra reale del fatturato 2012 di Facebook è circa 5 miliardi di dollari, non 550 (che è un importo paragonabile all'intero budget militare USA). Gonfiando il fatturato di Facebook di cento e passa volte, l'intero senso dell'infografica viene falsato e il lettore viene ingannato completamente invece di essere informato.
Davvero nessuno, nella filiera di produzione dell'infografica del Corriere, si è chiesto se quel dato così spropositato fosse credibile?
Certo che se uno cerca d'informarsi sul mondo digitale attingendo ai giornali generalisti, con svarioni del genere ne ricava una percezione un tantinello distorta. Meno male che questi sono Veri Giornalisti. Mica come quei cialtroni dei blogger che pubblicano qualsiasi cretinata. Bah.
Grazie a @RadixOM per la segnalazione.
2011/07/07
Il Corriere risolve il problema dei rifiuti: ne fa stare tredicimila tonnellate in un solo container
Errore del titolista? Macché: “Per anni oltre tredicimila tonnellate di rifiuti tossici... sono stati lasciati in un container sulla banchina del porto di Palermo”. E ancora: “I magistrati cercheranno di capire perché i liquidi, altamente inquinanti, sono rimasti chiusi in un container senza essere smaltiti”.
Quello non è un container: è un TARDIS. Complimenti alla redazione online del Corriere per la bella dimostrazione di discalculia e grazie a JohnnyWolf per la segnalazione.
Aggiornamento (13:30): l'articolo è stato riscritto e ora parla di “cassone” e non di “container”.
2009/06/08
Astrocastronerie svizzere: asteroide passerà a 67.000.000 km dalla Terra, ma per i giornalisti "sfiorerà" il nostro pianeta
Esiste un termine italiano efficace e conciso per identificare l'analfabetismo numerico, ossia l'incapacità patologica di capire anche solo vagamente il significato dei numeri? Gli anglofoni hanno il magnifico innumeracy, coniato sullo stampo di illiteracy (analfabetismo). Ho trovato discalcolia o discalculia, che suona un po' come una malattia intestinale imbarazzante, e in effetti è un'assonanza piuttosto calzante.
Lo chiedo perché oggi m'è capitata sott'occhio l'ennesima dimostrazione che la discalculia è una tara diffusissima fra i giornalisti, e comincio a pensare che vi sia una sorta di selezione darwiniana alla rovescia: ma per ora non mi è chiaro se si diventa giornalisti perché si è discalculitici (essendo precluso ogni altro sbocco), oppure si diventa discalculitici perché si è giornalisti.
Se quelli italiani ci hanno allietato — si fa per dire – con le loro perle sul mondo dell'aviazione nel caso del disastro dell'Airbus francese e con Lilli Gruber che ha chiesto se i pannelli fotovoltaici funzionano soltanto di giorno (grazie a Mattia per il video), quelli svizzeri non se la cavano molto meglio.
Oggi è infatti uscita la notizia che è stata ufficializzata l'identificazione del quarto asteroide di tipo NEO (Near Earth Object) scoperto dagli astronomi svizzeri. Denominato 2009 KL2, con un diametro di 800 metri, è il primo scoperto dagli astronomi amatoriali di questo paese. Un bel risultato.
Peccato che secondo Ticinonline l'asteroide a settembre "sfiorerà il nostro pianeta a 67 milioni di chilometri di distanza". Il concetto viene ribadito con un titolo che sembra un preludio alla catastrofe: "L'asteroide "2009 KL2" sfiorerà la Terra".
Ma come si fa a scrivere che un coso che passa a sessantasette milioni di chilometri ci "sfiorerà"? 67 milioni di chilometri sono 170 volte la distanza dalla Terra alla Luna. Sono poco meno della metà della distanza dalla Terra al Sole. Sono il doppio della distanza minima fra il pianeta Venere e la Terra.
Scrivere che l'asteroide "sfiorerà" la Terra è come dire che un ruttino di Carla Bruni a Parigi mi scompiglierà i capelli a Lugano.
Purtroppo i miei colleghi della RSI (Radio Svizzera di lingua italiana) non se la cavano meglio: anche per loro "Un enorme asteroide s'avvicina alla terra" e "Il corpo celeste dovrebbe sfiorare la terra -ad una distanza di 67 milioni di km- ad inizio settembre."
Va meglio con il Corriere del Ticino, ma soltanto dopo l'intervento del giornalista scientifico Marco Cagnotti, dal quale ricevo i parametri orbitali aggiornati dell'asteroide forniti dal Minor Planet Center: indicano un MOID (distanza fra i punti più vicini delle orbite di due corpi celesti) di 0,1595 unità astronomiche, pari a 23,8 milioni di chilometri, ossia un sessantina di volte più distante della Luna.
Poi non lamentiamoci se c'è gente che crede che nel 2012 arriverà di soppiatto un intero pianeta, Nibiru, a farci una visita a sorpresa con cataclismi annessi.