Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
Visualizzazione post con etichetta Russia Today. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Russia Today. Mostra tutti i post
2020/04/23
Perché dare dati a un’app di tracciamento è più rischioso di quello che già diamo a Internet?
Ultimo aggiornamento: 2020/04/24 15:25.
L’amico e collega Medbunker ha posto oggi su Twitter una domanda alla quale ho provato a dare una risposta rapida. Ricopio qui lo scambio, che magari è utile a qualcuno, con qualche nota e qualche ripulitura.
Per evitare equivoci: non sono contrario per principio alle app di tracciamento per le emergenze sanitarie; sono contrario a quelle fatte male. Scrivo questi appunti non per contrarietà alle app, ma per far capire quanto è dannatamente difficile fare un’app di questo genere in modo efficace e corretto.
Medbunker: Riguardo la app di tracciamento sono incompetente e probabilmente ho i dubbi di tutti. Percepisco un grande problema etico (dati sensibili importanti lasciati a privato). Chi ha competenza chiarirebbe se rischio reale per privacy superiore a quello ordinario di internet? Grazie.
Io: Provo a fare una sintesi. Premetto che il problema principale NON è la privacy, ma la sicurezza, e tutto dipende da _come_ è fatta l'app.
Per privacy:
1. vengono raccolti i tuoi dati di salute, giorno per giorno. Roba che fa gola a tanti. Industrie, marketing, governi rivali.
2. Viene raccolta la catena dei tuoi contatti con le persone. Quindi si sa se vai in moschea, se vai dal ginecologo ( :-) ) [Medbunker è appunto ginecologo], se vai dall'avvocato, se vai con escort/amante, se incontri un politico di nascosto, se ti raduni per fondare un movimento di opposizione.
3. Un governo può sapere (SE l'app è fatta male) esattamente chi ha partecipato a una manifestazione di civile protesta. Un potere che fa gola. Tu andresti a manifestare contro il governo se dovessi depositare un tuo documento in Questura per partecipare?
[NOTA: NSA fa già questo genere di raccolta dati con il suo strumento CO-TRAVELER]
4. Google, Apple, Facebook non hanno altrettanto potere. Nemmeno con i loro strumenti di analisi di quello che postiamo e con la localizzazione. Anche perché li possiamo usare senza dare informazioni personali (postando solo gattini e buongiornissimi, per esempio).
Per sicurezza:
5. Qui si tratta di dare a un'app un potere immensamente maggiore di Google/Apple/FB: quello di obbligarci a stare a casa se "risultiamo" positivi a un algoritmo (che non sappiamo quanto sbagli).
6. L'app ti dice: stai a casa, sei entrato in contatto con un positivo. E perdi il lavoro. Questo Google/FB/Apple non te lo fanno.
7. Un troll, un rivale, un terrorista circola in metropolitana con un telefonino che emette il segnale (vero o fasullo) "sono positivo". Risultato: migliaia di persone si auto-isolano. È come una bomba, ma invisibile e silente. Rischio per chi la usa: zero. Questo fa gola.
[NOTA: Chi obietta che il positivo risulta tale solo dopo diagnosi da parte di un medico e quindi non è possibile simulare la positività deve considerare che un troll o terrorista potrebbe anche farsi infettare per diventare realmente positivo. Chi pensa che nessuno sarebbe così pazzo dia un’occhiata al caso della setta coreana Shincheonji. O pensi al caso della persona che ragiona “sono positivo, ma se sto a casa perdo il lavoro e se lascio a casa il telefono i clienti non mi trovano”, dello studente che pensa “mi metto accanto a una positiva così l‘app mi obbliga a stare a casa da scuola, yay” oppure dello scemo che dice “sono positivo ma esco lo stesso e mi porto pure il telefono perché sono scemo fino in fondo”]
8. È brutto dirlo, ma c'è [presumo che ci sia] in ogni governo una stanza dove un funzionario sta facendo il conteggio di quanto si risparmierà in pensioni a causa della morìa degli anziani. E accanto a quella stanza ce n'è [presumo che ce ne sia] un'altra in cui si pensa come sfruttare la pandemia per indebolire il "nemico".
9. La campagna antivaccinista, quella anti-5G, quella sulle "scie chimiche" sono tutte alimentate (anche) dai dipartimenti di propaganda di vari paesi. Non è una novità; è semplicemente [la strategia vecchia] confezionata diversamente. Info su @STRATCOMCOE.
10. Logicamente, [è ragionevole presumere che] alcuni governi stiano considerando quale vantaggio strategico possono ottenere indebolendo i rivali tramite canali digitali come appunto i falsi positivi dell'app anti-Covid-19.
11. So che questi discorsi profumano facilmente di complottismo, ma è sufficiente ripassare un po' di storia (non solo informatica) recente per vedere che questo tipo di strategia esiste da decenni. Cambridge Analytica, RT.com, Voice of America... così fan tutti.
[NOTA: Lolita di Nabokov fu sponsorizzato dagli Stati Uniti come arma contro l’Unione Sovietica per fiaccare il morale e indebolire la propaganda governativa. L’URSS sponsorizzava direttamente o indirettamente i cantanti italiani che si esibivano nei Festival de L’Unità e i cantautori che cantavano cose tristi, deprimenti e sovversive perché criticavano il potere e l’ordine sociale. Così fan tutti]
12. Cina con i dati dell'OPM americano: en.wikipedia.org/wiki/Office_of…. E ovviamente tutte le cosine simpatiche rivelate/confermate da Snowden.
13. Svizzera con la crittografia farlocca (en.wikipedia.org/wiki/Crypto_AG), eccetera. Per questo parlo di rischio sicurezza più che di privacy: perché mi aspetto, logicamente, che qualcuno stia già studiando come sabotare quest'app per indebolire il paese rivale.
14. In fin dei conti, perché spendere in bombardieri e carri armati quando mi basta insinuare nella popolazione del paese bersaglio il dubbio che i vaccini facciano male? Si vaccineranno di meno, moriranno di più, e i costi sanitari saliranno, rendendo quel paese più debole.
15. Per questo gli esperti hanno chiesto in coro di poter verificare che l'app rispetti tutti i criteri di sicurezza oltre che di privacy. Per questo, e per evitare che l'app dia troppo potere al governo locale. Che oggi ti piace, ma domani come sarà? (v. IBM e nazismo).
16. Con questo ho auto-Godwinizzato il thread e quindi mi autozittisco :-)
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
L’amico e collega Medbunker ha posto oggi su Twitter una domanda alla quale ho provato a dare una risposta rapida. Ricopio qui lo scambio, che magari è utile a qualcuno, con qualche nota e qualche ripulitura.
Per evitare equivoci: non sono contrario per principio alle app di tracciamento per le emergenze sanitarie; sono contrario a quelle fatte male. Scrivo questi appunti non per contrarietà alle app, ma per far capire quanto è dannatamente difficile fare un’app di questo genere in modo efficace e corretto.
Medbunker: Riguardo la app di tracciamento sono incompetente e probabilmente ho i dubbi di tutti. Percepisco un grande problema etico (dati sensibili importanti lasciati a privato). Chi ha competenza chiarirebbe se rischio reale per privacy superiore a quello ordinario di internet? Grazie.
Io: Provo a fare una sintesi. Premetto che il problema principale NON è la privacy, ma la sicurezza, e tutto dipende da _come_ è fatta l'app.
Per privacy:
1. vengono raccolti i tuoi dati di salute, giorno per giorno. Roba che fa gola a tanti. Industrie, marketing, governi rivali.
2. Viene raccolta la catena dei tuoi contatti con le persone. Quindi si sa se vai in moschea, se vai dal ginecologo ( :-) ) [Medbunker è appunto ginecologo], se vai dall'avvocato, se vai con escort/amante, se incontri un politico di nascosto, se ti raduni per fondare un movimento di opposizione.
3. Un governo può sapere (SE l'app è fatta male) esattamente chi ha partecipato a una manifestazione di civile protesta. Un potere che fa gola. Tu andresti a manifestare contro il governo se dovessi depositare un tuo documento in Questura per partecipare?
[NOTA: NSA fa già questo genere di raccolta dati con il suo strumento CO-TRAVELER]
4. Google, Apple, Facebook non hanno altrettanto potere. Nemmeno con i loro strumenti di analisi di quello che postiamo e con la localizzazione. Anche perché li possiamo usare senza dare informazioni personali (postando solo gattini e buongiornissimi, per esempio).
Per sicurezza:
5. Qui si tratta di dare a un'app un potere immensamente maggiore di Google/Apple/FB: quello di obbligarci a stare a casa se "risultiamo" positivi a un algoritmo (che non sappiamo quanto sbagli).
6. L'app ti dice: stai a casa, sei entrato in contatto con un positivo. E perdi il lavoro. Questo Google/FB/Apple non te lo fanno.
7. Un troll, un rivale, un terrorista circola in metropolitana con un telefonino che emette il segnale (vero o fasullo) "sono positivo". Risultato: migliaia di persone si auto-isolano. È come una bomba, ma invisibile e silente. Rischio per chi la usa: zero. Questo fa gola.
[NOTA: Chi obietta che il positivo risulta tale solo dopo diagnosi da parte di un medico e quindi non è possibile simulare la positività deve considerare che un troll o terrorista potrebbe anche farsi infettare per diventare realmente positivo. Chi pensa che nessuno sarebbe così pazzo dia un’occhiata al caso della setta coreana Shincheonji. O pensi al caso della persona che ragiona “sono positivo, ma se sto a casa perdo il lavoro e se lascio a casa il telefono i clienti non mi trovano”, dello studente che pensa “mi metto accanto a una positiva così l‘app mi obbliga a stare a casa da scuola, yay” oppure dello scemo che dice “sono positivo ma esco lo stesso e mi porto pure il telefono perché sono scemo fino in fondo”]
8. È brutto dirlo, ma c'è [presumo che ci sia] in ogni governo una stanza dove un funzionario sta facendo il conteggio di quanto si risparmierà in pensioni a causa della morìa degli anziani. E accanto a quella stanza ce n'è [presumo che ce ne sia] un'altra in cui si pensa come sfruttare la pandemia per indebolire il "nemico".
9. La campagna antivaccinista, quella anti-5G, quella sulle "scie chimiche" sono tutte alimentate (anche) dai dipartimenti di propaganda di vari paesi. Non è una novità; è semplicemente [la strategia vecchia] confezionata diversamente. Info su @STRATCOMCOE.
10. Logicamente, [è ragionevole presumere che] alcuni governi stiano considerando quale vantaggio strategico possono ottenere indebolendo i rivali tramite canali digitali come appunto i falsi positivi dell'app anti-Covid-19.
11. So che questi discorsi profumano facilmente di complottismo, ma è sufficiente ripassare un po' di storia (non solo informatica) recente per vedere che questo tipo di strategia esiste da decenni. Cambridge Analytica, RT.com, Voice of America... così fan tutti.
[NOTA: Lolita di Nabokov fu sponsorizzato dagli Stati Uniti come arma contro l’Unione Sovietica per fiaccare il morale e indebolire la propaganda governativa. L’URSS sponsorizzava direttamente o indirettamente i cantanti italiani che si esibivano nei Festival de L’Unità e i cantautori che cantavano cose tristi, deprimenti e sovversive perché criticavano il potere e l’ordine sociale. Così fan tutti]
12. Cina con i dati dell'OPM americano: en.wikipedia.org/wiki/Office_of…. E ovviamente tutte le cosine simpatiche rivelate/confermate da Snowden.
13. Svizzera con la crittografia farlocca (en.wikipedia.org/wiki/Crypto_AG), eccetera. Per questo parlo di rischio sicurezza più che di privacy: perché mi aspetto, logicamente, che qualcuno stia già studiando come sabotare quest'app per indebolire il paese rivale.
14. In fin dei conti, perché spendere in bombardieri e carri armati quando mi basta insinuare nella popolazione del paese bersaglio il dubbio che i vaccini facciano male? Si vaccineranno di meno, moriranno di più, e i costi sanitari saliranno, rendendo quel paese più debole.
15. Per questo gli esperti hanno chiesto in coro di poter verificare che l'app rispetti tutti i criteri di sicurezza oltre che di privacy. Per questo, e per evitare che l'app dia troppo potere al governo locale. Che oggi ti piace, ma domani come sarà? (v. IBM e nazismo).
16. Con questo ho auto-Godwinizzato il thread e quindi mi autozittisco :-)
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
2018/03/09
UFO in Antartide? No. Come al solito
Varie testate giornalistiche, come il Daily Mail e Russia Today (link intenzionalmente alterati), hanno pubblicato la foto satellitare di un presunto “UFO” che sarebbe precipitato in Antartide e che comparirebbe nelle immagini di Google Earth.
La scoperta è attribuita* a un gruppo di ufologi che si fa chiamare Secureteam10 e pubblica su Youtube video nei quali annuncia incredibili scoperte ufologiche.
In realtà, come nota Space.com, l’oggetto misterioso di forma allungata che emerge dalla superficie liscia della distesa antartica ed è accompagnato da una scia rettilinea è semplicemente un blocco di ghiaccio che è sceso lungo un pendio durante una valanga, come si può notare allargando l‘inquadratura partendo dalle coordinate dell’oggetto, che sono 54°39'44.6"S 36°11'42.5"W in Google Maps (cliccate sulla visualizzazione satellitare). Ma il video che ne parla in termini sensazionali ha raccolto un milione e mezzo di visualizzazioni.
Si può capire, umanamente, che cosa spinga un gruppo di ufologi a pubblicare un video che sostiene le loro teorie. Ma che questo video palesemente basato sul nulla venga pubblicato e condiviso dalle testate giornalistiche è molto meno perdonabile.
E come regola generale, se vedete in una foto qualcosa di anomalo, la spiegazione “veicolo extraterrestre precipitato” dovrebbe essere davvero in fondo alla vostra lista basata sul buon senso.
UFO of Interest e HoaxEye segnalano che il video ufologico di Secureteam10 contiene materiale video stranamente identico a quello di un altro video spagnolo. O Secureteam10 ha avuto il permesso di usare quel materiale, oppure l’ha copiato senza permesso. In ogni caso si è preso il merito della “scoperta” togliendolo agli ufologi spagnoli.
La scoperta è attribuita* a un gruppo di ufologi che si fa chiamare Secureteam10 e pubblica su Youtube video nei quali annuncia incredibili scoperte ufologiche.
In realtà, come nota Space.com, l’oggetto misterioso di forma allungata che emerge dalla superficie liscia della distesa antartica ed è accompagnato da una scia rettilinea è semplicemente un blocco di ghiaccio che è sceso lungo un pendio durante una valanga, come si può notare allargando l‘inquadratura partendo dalle coordinate dell’oggetto, che sono 54°39'44.6"S 36°11'42.5"W in Google Maps (cliccate sulla visualizzazione satellitare). Ma il video che ne parla in termini sensazionali ha raccolto un milione e mezzo di visualizzazioni.
Si può capire, umanamente, che cosa spinga un gruppo di ufologi a pubblicare un video che sostiene le loro teorie. Ma che questo video palesemente basato sul nulla venga pubblicato e condiviso dalle testate giornalistiche è molto meno perdonabile.
E come regola generale, se vedete in una foto qualcosa di anomalo, la spiegazione “veicolo extraterrestre precipitato” dovrebbe essere davvero in fondo alla vostra lista basata sul buon senso.
*Nota
UFO of Interest e HoaxEye segnalano che il video ufologico di Secureteam10 contiene materiale video stranamente identico a quello di un altro video spagnolo. O Secureteam10 ha avuto il permesso di usare quel materiale, oppure l’ha copiato senza permesso. In ogni caso si è preso il merito della “scoperta” togliendolo agli ufologi spagnoli.
Labels:
Daily Mail,
giornalismo spazzatura,
nufologia,
Russia Today
Iscriviti a:
Post (Atom)