Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2019/07/20
Firefox e Chrome mi bloccano i video di Youtube. Safari no. Idee?
Ultimo aggiornamento: 2019/08/01 00:10.
Da parecchi giorni sul mio Mac Firefox e Chrome mi bloccano tutti i video di Youtube, compresi quelli senza alcuna restrizione geografica o di altro genere, come questo. Mi compare la dicitura Video non disponibile. Questo video è sottoposto a limitazioni. Prova a effettuare l’accesso con il tuo Account Google Apps.
Safari, sempre sullo stesso Mac, li visualizza senza alcun problema. Anche Chrome funziona se uso la modalità Incognito; Firefox, invece, non funziona neanche in una finestra anonima. Gli altri computer del Maniero (in particolare il mio PC Linux principale) visualizzano tutti i video (compreso questo) perfettamente.
Ho cercato informazioni online e il problema sembra essere abbastanza diffuso, ma nessuno sa fornire una soluzione. Avete idee?
2019/07/23 22:00 - Ho disinstallato F-Secure SAFE, l’antivirus che uso abitualmente sui miei Mac, e tutto è tornato a posto. Può darsi che qualche sua estensione protettiva per browser abbia causato questo malfunzionamento. Riprovo a installare, vediamo che succede.
2019/07/23 22:25 - Reinstallando la versione aggiornata di SAFE, funziona ancora tutto. Provando a installare la Browsing protection extension per Firefox, i video continuano a essere correttamente visibili. Mi arrendo al mistero; la cosa importante è che ora funziona. Grazie a tutti per i tanti suggerimenti.
2019/08/01 00:10 - La stessa cosa mi è capitata su un altro Mac: ho rimosso F-Secure SAFE, ma non è cambiato nulla. Ma quando ho rimosso la Browsing Protection Extension da Firefox tutto è andato a posto.
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
Da parecchi giorni sul mio Mac Firefox e Chrome mi bloccano tutti i video di Youtube, compresi quelli senza alcuna restrizione geografica o di altro genere, come questo. Mi compare la dicitura Video non disponibile. Questo video è sottoposto a limitazioni. Prova a effettuare l’accesso con il tuo Account Google Apps.
Safari, sempre sullo stesso Mac, li visualizza senza alcun problema. Anche Chrome funziona se uso la modalità Incognito; Firefox, invece, non funziona neanche in una finestra anonima. Gli altri computer del Maniero (in particolare il mio PC Linux principale) visualizzano tutti i video (compreso questo) perfettamente.
Ho cercato informazioni online e il problema sembra essere abbastanza diffuso, ma nessuno sa fornire una soluzione. Avete idee?
2019/07/23 22:00 - Ho disinstallato F-Secure SAFE, l’antivirus che uso abitualmente sui miei Mac, e tutto è tornato a posto. Può darsi che qualche sua estensione protettiva per browser abbia causato questo malfunzionamento. Riprovo a installare, vediamo che succede.
2019/07/23 22:25 - Reinstallando la versione aggiornata di SAFE, funziona ancora tutto. Provando a installare la Browsing protection extension per Firefox, i video continuano a essere correttamente visibili. Mi arrendo al mistero; la cosa importante è che ora funziona. Grazie a tutti per i tanti suggerimenti.
2019/08/01 00:10 - La stessa cosa mi è capitata su un altro Mac: ho rimosso F-Secure SAFE, ma non è cambiato nulla. Ma quando ho rimosso la Browsing Protection Extension da Firefox tutto è andato a posto.
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2017/03/17
Come disabilitare i video che partono da soli nei siti Web
I siti che contengono video che partono automaticamente, spesso a volume altissimo e per rifilarci pubblicità stupide e insistenti, sono uno dei tormenti della navigazione in Rete. Per fortuna esistono delle contromisure, segnalate per esempio in questo articolo di Kirkville.com.
Per esempio, se usate il browser Chrome (su Mac o Windows) potete installare il plugin gratuito Disable HTML5 Autoplay, che come dice il nome molto intuitivo blocca l’autoplay dei video e dell’audio in formato HTML5. Se usate Firefox, provate FlashStopper (Mac, Windows e Linux), anche se alcune recensioni indicano che a volte non funziona con le versioni più recenti di Firefox. C’è anche una soluzione per il browser Opera.
Se invece usate Safari su Mac è necessaria una procedura un po’ più complicata: bisogna chiudere Safari, aprire il Terminale e dare questo comando:
defaults write com.apple.Safari IncludeInternalDebugMenu 1
Riavviando Safari compare un nuovo menu, Debug, dal quale potete scegliere Media Flags e poi Disallow Inline Video (le voci di menu sono in inglese anche nella versione italiana).
2016/01/29
Safari in tilt anche senza visitare Crashsafari? Ecco come rimediare
Non è stata una settimana positiva per Apple: oltre a subire la burla pesante di Crashsafari.com, che manda in crisi il browser Safari, molti utenti sono stati afflitti da dei crash occasionali di questo browser visitando altri siti, sia sotto iOS, sia sotto OS X. Il problema è legato ai suggerimenti di Safari: quando si inizia a digitare il nome di un sito, quello che è stato digitato viene inviato ad Apple, che lo usa per proporre un completamento automatico del nome del sito.
Apple ha annunciato poche ore fa di aver risolto il problema del suo servizio, ma se vi capita ancora di avere crash casuali di Safari, potete provare i seguenti rimedi.
Sui dispositivi iOS, andate in Impostazioni - Safari e disattivate Suggerimenti di Safari. Se questo non basta, mettete il dispositivo in modalità aereo e poi rimettetelo in modalità normale: questo svuota la cache DNS che altrimenti può conservare traccia del problema.
Sui computer Apple, invece, andate in Safari, scegliete Preferenze e poi Cerca e infine disattivate Includi suggerimenti Safari.
Un’altra soluzione è usare la navigazione privata: sui dispositivi iOS, si va in Safari, si tocca l'icona in basso a destra (i due quadrati sovrapposti), si tocca Privata e poi Fine; sui Mac, si va in Safari, si sceglie il menu File e poi la voce Nuova finestra privata.
Fonti: 9to5mac, Ars Technica, The Inquirer.
Crashsafari.com manda in tilt Mac e iPhone
Scherzo informatico pesante per gli utenti dei prodotti Apple: i suoi smartphone e computer vanno in crisi semplicemente visitando con il browser Safari un sito, Crashsafari.com, e così molti burloni dispettosi hanno pubblicato sui social network il link a questo sito, spesso mascherandolo con gli abbreviatori di indirizzi come Bit.ly o Tinyurl.com, e poi hanno convinto gli utenti a cliccare sul link con un pretesto (per esempio una foto provocante o divertente).
Su un iPhone con iOS 9.2.1, ossia la versione più recente del sistema operativo per i tablet, iPod touch e smartphone di Apple, la visita al sito produce il blocco del dispositivo, che poi si riavvia come se fosse stato spento; su un Mac aggiornato (con OS X 10.11.3 e Safari 9.0.3), la stessa visita paralizza Safari e poco dopo blocca completamente il computer, obbligando a un riavvio che comporta la perdita di tutti i dati non salvati. Lo scherzo, insomma, può causare danni e perdite di tempo.
Il funzionamento di Crashsafari.com è spiegato da Sophos qui: in sostanza si tratta di una piccola serie di istruzioni in Javascript, presenti sul sito, che Safari esegue ripetutamente fino a esaurire la memoria disponibile.
In attesa che Apple aggiorni Safari per correggere questa falla, conviene evitare di cliccare sui link abbreviati; in alternativa si può navigare con un browser alternativo, come Firefox, che annaspa un po’ ma alla fine resiste a questo trabocchetto (Chrome, invece, va in crash). Inoltre alcuni programmi di sicurezza, come per esempio SAFE di F-Secure, bloccano l’accesso a Crashsafari.com. E se sono i vostri amici a mandarvi link mascherati per farvi uno scherzo pensando che sia divertente farvi perdere tempo e lavoro, cambiate amici.
2010/08/28
Privacy nei browser? Mica tanto
Le modalità private dei browser non sono private
Secondo una ricerca (PDF) presentata recentemente allo Usenix Security Symposium a Washington, le funzioni di navigazione privata offerte dai principali browser (Internet Explorer, Firefox, Chrome e Safari) non funzionano come promesso e possono dare un falso senso di sicurezza.
In teoria queste funzioni dovrebbero consentirvi di visitare un sito Web senza lasciarne traccia sul vostro computer, ma non è così. Per esempio, quando un utente visita in modalità privata uno dei tanti siti che usano certificati di sicurezza SSL, se usa IE, Firefox e Safari questa visita viene registrata comunque in un file sul suo computer. In Firefox, la modalità privata lascia tracce ogni volta che un utente imposta delle preferenze specifiche per un sito oppure usa un plug-in o un'estensione (componente aggiuntivo del browser) o visita un sito che usa le funzioni avanzate dell'HTML5. Internet Explorer è invece colto in fallo dai siti che effettuano query SMB per qualsiasi motivo.
In generale, i browser non isolano correttamente le sessioni di navigazione privata da quelle non private, per cui un sito appositamente predisposto può tenere traccia dei visitatori che lo consultano prima in modalità pubblica e poi in modalità privata. Gli autori della ricerca hanno trovato inoltre il modo di consentire a un sito di sapere se i suoi visitatori usano la modalità privata: basta l'uso attento di un IFRAME e di un po' di Javascript.
Cosa ancora più interessante, i ricercatori hanno usato questo sistema per sapere in quali situazioni viene usata la navigazione privata. Anche se i produttori reclamizzano queste funzioni come soluzioni per acquistare regali senza che il destinatario lo venga a sapere in anticipo, in realtà l'uso più comune della navigazione privata riguarda i siti a luci rosse. Questo risultato statistico probabilmente non sorprenderà nessuno. La vera sorpresa è che la percentuale di utenti che adotta la modalità privata nei siti osé è molto vicina a quella di coloro che la usano per fare shopping o per la navigazione generica: rispettivamente l'8% e il 6%.
L'altro aspetto interessante è che c'è molta variabilità da un browser all'altro. Gli utenti di Internet Explorer sono quelli che usano meno le funzioni di privacy (il 2%, compresi i siti pornografici), mentre gli utenti di Safari sono all'estremo opposto con un notevole 14%. Il problema fondamentale è che a prescindere dal tipo di sito visitato, la ricerca mostra chiaramente che la fiducia degli utenti nelle funzioni pro-privacy dei programmi di navigazione è mal riposta. Qualunque cosa facciate online, è meglio sapere di essere osservati che credere di essere invisibili.
Fonti: The Register, The Inquirer, Gizmodo, Ars Technica.
2009/03/20
Gara: Firefox, IE8, Safari bucati in pochi secondi
Browser colabrodo bucati: dei tre grandi non si salva nessuno, neanche IE8
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Anche quest'anno si tiene a Vancouver il CanSecWest, una conferenza annuale sulla sicurezza informatica che include una gara, chiamata Pwn2Own e organizzata dalla società di sicurezza informatica Tipping Point, che invita i concorrenti a prendere il controllo da remoto di un computer pienamente aggiornato agendo esclusivamente attraverso il suo browser. Chi ci riesce si porta a casa il computer posseduto e un premio in denaro.
E' andata malissimo. Il ricercatore di sicurezza Charlie Miller ha ripetuto il successo dell'anno scorso (segnalato qui): in una manciata di secondi è riuscito a entrare in un MacBook Apple dotato di tutte le patch di aggiornamento semplicemente inducendo l'utente del MacBook a cliccare su un link visualizzato in una pagina Web tramite il browser Safari. Si è portato così a casa il MacBook e 10.000 dollari, come da regolamento.
In cambio, la Tipping Point acquisisce i diritti sulla falla e sulla tecnica utilizzata per sfruttarla e si coordinerà con Apple per il rattoppo. I dettagli della tecnica verranno pubblicati solo quando sarà pronto l'aggiornamento che tura la vulnerabilità.
Anche il nuovissimo Internet Explorer 8 di Microsoft non ha resistito. Un ricercatore che si è identificato soltanto come Nils ha ripetuto lo stesso tipo di attacco contro Windows 7, che include IE8, e si è portato a casa il Sony Vaio che aveva bucato e un po' di dollari, sotto gli occhi probabilmente lucidi del team di sicurezza di Microsoft.
Nils è poi riuscito a bucare Safari e Firefox, completando la terna delle umiliazioni. Dopo il primo giorno di gara, soltanto Chrome (il browser di Google) era imbattuto.
Non c'è insomma da stare tranquilli, a prescindere dal sistema operativo che usate: molti pensano che il Mac sia invulnerabile, ma la realtà è che anche un Mac può essere violato semplicemente convincendo l'utente a visitare un sito-trappola. Per questo siete voi la prima linea di difesa del vostro computer.
2008/03/25
Safari 3.1, Internet Explorer 8, Firefox 3 (beta)
Nuove versioni per i principali browser
Apple ha presentato la nuova versione di Safari, la 3.1, disponibile per Mac OS X (naturalmente) e per Windows qui. Come tutti gli altri concorrenti, promette di essere il più bello e il più veloce.
Una delle nuove funzioni più interessanti è la possibilità di ridimensionare le caselle di testo, che spesso sono troppo piccole (per esempio quelle per i commenti di Blogger, come mostrato qui accanto).
C'è qualche polemica intorno alla versione Windows, perché viene installata automaticamente a chiunque usi iTunes, e questo sa un po' di concorrenza sleale. E' anche vero che la versione precedente di Safari per Windows era una mezza schifezza inguardabile e bacata, per cui correggere automaticamente la gaffe è quasi un dovere. Ma imporla è una scelta commercialmente delicata.
Anche zio Bill non se ne sta con le mani in mano: ha presentato Internet Explorer 8 beta 1, per Windows XP SP2 e Vista. Essendo classificato come beta, non è ancora pronto formalmente per l'uso in ambienti di produzione, ma è scaricabile gratuitamente per collaudarlo. Fra le novità, vale la pena di citare un sistema di recupero automatico delle pagine Web in caso di crash (IE riparte da dove eravate, insomma, come fanno già altri browser) e un sistema visivamente più intuitivo per segnalare all'utente i siti-trappola usati dai truffatori della Rete.
Cosa più importante, rispetto al passato Internet Explorer 8 è più compatibile con gli standard veri di Internet, invece di tentare di imporre i propri (avete presente i famigerati siti "ottimizzati per Internet Explorer"? Appunto). Il problema è che deve liberarsi dei retaggi d'incompatibilità precedenti, per cui IE8 visualizza le pagine Web in modo diverso da IE7 (la versione attuale), che a sua volta le visualizza diversamente da IE6. Chi ha realizzato pagine Web utilizzando le particolarità di IE6 e IE7 avrà parecchie grane da sistemare, insomma.
Per finire la terna, è stato rilasciato anche Firefox 3, in versione beta 4. E' disponibile per Windows, Mac OS X e Linux; oltre a una veste grafica radicalmente semplificata e ripulita, offre una funzione molto comoda per chi deve catturare schermate di siti da mostrare per esempio nei blog: lo zoom di tutto il contenuto della pagina. Invece di ridurre soltanto le dimensioni del testo, come nelle versioni precedenti, Firefox 3 rimpicciolisce proporzionalmente tutto, immagini comprese, come vedete qui accanto.
La versione 3 beta 4 sembra molto stabile ed è decisamente meno avida di memoria rispetto alla versione 2 attualmente offerta come versione di produzione, ma ha il difetto che molte delle estensioni o add-on (utili per ampliare o personalizzare il funzionamento del browser) sono per ora incompatibili. Se lo provate, fate attenzione.
Labels:
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