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Il Disinformatico

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2005/08/31

[IxT] Quei costosi castori dell’892.892

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di phoebe97, leonardo.fio**** e Marco Gremi****. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sta girando un appello che parla di "due castori, magri, ambigui, in tutine attillate rosso fiamma, un incrocio tra la Carrà e Japino, che fanno la pubblicità a un numero magico: l'892 892." e ne segnala i costi elevati e l'ingannevolezza della pubblicità.

L'892.892 è uno dei tanti servizi informazioni che da ottobre sostituiranno il vecchio 12 e 412. Ma i prezzi sono alti, e l'appello lo segnala senza inciampare in bufale: "Nel caso migliore, dal telefono di casa, 0,12 euro di scatto alla risposta e 0,03 euro al secondo. Cinque minuti per ottenere un numero di telefono costano 0,12 + (0,03 x 300 secondi), quindi 9,12 euro. Per un'ora di conversazione paghi 108 euro!!!"

La fonte dell'appello è il blog di Beppe Grillo, in un articolo pubblicato da Grillo stesso il 17 agosto 2005.

Non è una bufala: le affermazioni dell'appello sono sostanzialmente esatte e verificabili: per esempio, il numero e il sito citato esistono, la pubblicità è onnipresente, i due "castori" sono i personaggi dello spot televisivo e del sito 892892.it, e il servizio è una delle alternative al vecchio numero 12 del servizio informazioni di Telecom Italia.

Visti i costi, il consiglio dell'appello di usare Internet per acquisire informazioni telefoniche costituisce un'alternativa valida ed economica: ci sono molti siti che offrono informazioni di questo genere:

Ce ne sono sicuramente altri: se li conoscete, segnalatemeli scrivendomi al solito indirizzo topone@pobox.com.

Chiaramente i servizi d'informazione via Internet non saranno molto utili se siete in giro e non avete a portata di mano un computer collegato alla Rete, nel qual caso i servizi come l'892.892 costituiscono una soluzione costosa ma a volte preziosa. L'importante è essere consapevoli dei costi prima di usare questi servizi.

Sull'ingannevolezza del messaggio pubblicitario della InfoNXX è in corso una causa avviata da Telecom Italia, di cui parla Pier Luigi Tolardo su Zeus News.

Da parte mia ho pubblicato un'indaginetta antibufala con molti dettagli in più rispetto alla noticina che state leggendo. Spero che la troviate utile e risparmievole!

Ciao da Paolo.

2005/08/30

[IxT] FLASH: Codici di registrazione gratuiti per Opera fino a stasera!


Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "luigi.fracca****", "daniela" e "robdalmas".

Se usate il browser Opera, o se non lo usate perché vi infastidisce la presenza del suo striscione pubblicitario, avete tempo fino a stasera per procurarvi legalmente un codice di registrazione gratuito che elimina definitivamente lo striscione.

La Opera Software sta festeggiando oggi i dieci anni di attività, e nell'ambito di questi festeggiamenti distribuisce codici di registrazione gratuiti a chiunque visiti il sito e immetta il proprio indirizzo di e-mail.

Normalmente il codice di registrazione è a pagamento (34 euro), ma per oggi, e fino alla mezzanotte di stasera ora del Pacifico (quindi grosso modo fino alle sei del mattino del 31 agosto, ossia domani), è tutto gratis.

Non sto scherzando: basta andare alla pagina del sito di Opera dedicata all'evento e poi cliccare su "Go free now".

Nella schermata successiva, immettete il vostro indirizzo di e-mail e cliccate su Submit: compare sullo schermo una serie di codici di registrazione per i vari sistemi operativi supportati da Opera.

Copiate quello che fa al caso vostro e incollatelo nel menu di registrazione di Opera (se non avete ancora Opera, potete salvare il codice da qualche parte e poi immetterlo dopo che avete scaricato e installato Opera).

Buon divertimento!

Mandate il vostro nome su Plutone

Ultimo aggiornamento: 2019/01/01.

La NASA vi offre l'opportunità di inviare il vostro nome e cognome fino a Plutone e oltre, registrato su un CD installato a bordo della sonda New Horizons, che verrà lanciata a gennaio 2006 e arriverà dalle parti di Plutone a luglio 2015.

È una piccola grande occasione per immortalare il proprio nome tanto quanto quelli dei faraoni, dato che la sonda sarà al riparo da ogni eventuale cataclisma terrestre (Decimo Pianeta compreso) e tornerà da queste parti soltanto fra circa 50.000 anni.

Per registrare il vostro nome gratuitamente, è sufficiente visitare l'apposito sito Nasa. Avrete la possibilità di stamparvi un bel certificato e di far controllare agli amici che avete memorizzato presso la Nasa il vostro nome. Ma non rimandate, perché c'è tempo soltanto fino al 15 settembre. Io ho registrato tutti i nomi della mia famiglia, compreso quello del mio adorato gatto Biru, morto il 21 giugno scorso (grazie ad Alex per l'idea).

Già che ci siete, date anche un'occhiata al sito generale della missione.


2019/01/01: Il sito di archiviazione dei certificati è ora qui.

Geniale mossa antipirateria dei discografici: album sotto falso nome

In una nuova conferma della massiccia carestia di materia grigia che sta devastando l'industria discografica, Contactmusic.com segnala l'ultima, geniale trovata per combattere la pirateria musicale: far circolare sotto falso nome le anteprime degli album degli artisti famosi.

Le case discografiche, infatti, mandano solitamente ai giornali e alle riviste, con varie settimane di anticipo, alcune copie dei CD di prossima uscita, nella speranza di ottenerne una recensione. Il guaio è che se il CD è di un artista famoso, capita che finisca in anteprima nelle mani di qualcuno che provvede immediatamente a pubblicarlo nei circuiti di scambio P2P, col risultato che il CD è scaricabile illegalmente ancor prima di essere in vendita nei negozi.

Così è stata partorita l'idea di inviare i CD da recensire etichettandoli con nomi fasulli, così si evita (secondo Mitch Schneider, agente di Alanis Morissette e dei Depeche Mode) che qualcuno passi accanto alla scrivania del recensore, noti un CD etichettato per esempio "Alanis Morissette", e decida di "prenderlo in prestito".

Il piccolo, trascurabile difetto di questa portentosa iniziativa antipirateria è che, come prevedibile, si è venuto a sapere quali sono i nomi fasulli e quali sono gli artisti reali corrispondenti. Per esempio, le copie di anteprima del prossimo album di Paul McCartney recano la firma "Pete Mitchell"; Faith Hill ha lo pseudonimo Fern Holloway; Alanis Morissette viaggia sotto il nome di Arthur Moore e i Depeche Mode si fanno chiamare Black Swarm.

Naturalmente, l'altro aspetto che forse i geni del disco non hanno considerato è l'effetto confusorio della rietichettatura. E' facile immaginare che molti critici musicali, sommersi di CD da recensire, diano un'occhiata distratta all'anonimo CD etichettato "Pete Mitchell" e lo scartino o lo regalino a qualcuno, magari dicendo "tieni, io non me ne faccio niente, questo Mitchell non è per niente originale, sembra uno che imita Paul McCartney".

Apple prenota processori PowerPC fino al 2008

L'annunciato passaggio di Apple ai processori Intel, che ha fatto così tanto rumore nei mesi scorsi, non sembra destinato ad essere così repentino come dichiarato inizialmente.

Secondo EETimes, infatti, Apple ha stretto un accordo con la Freescale Semiconductor per la fornitura di processori PowerPC fino al 2008. La fonte è un documento inviato da Apple alla U.S. Securities and Exchange Commission.

Secondo il documento, Freescale è tenuta a fornire processori PowerPC ad Apple, ma Apple non ha l'obbligo di acquistarli salvo che per le attività produzione in corso al momento dell'accordo; quindi può darsi che sia semplicemente una mossa di prudenza per coprirsi le spalle qualora la migrazione a Intel non andasse liscia. Tuttavia contrasta con la dichiarazione precedente di Apple secondo la quale i processori Intel avrebbero "permeato l'intera gamma di prodotti Macintosh entro la fine del 2007".

Già si era capito che la transizione sarebbe durata anni e che quindi non ci sarebbe stata un'improvvisa carenza di software (c'è un parco macchine di decine di milioni di unità basate su processori PowerPC da soddisfare), ma questo dettaglio dovrebbe tranquillizzare chi temeva di acquistare oggi un computer Apple e trovarsi con un computer subito obsoleto.

2005/08/29

Luca non ce l’ha fatta

Chi legge da qualche tempo questo blog ricorderà la storia di Luca, il bambino di Settimo Torinese malato di panencefalite. Ne avevo parlato appunto nel blog e in una pagina del Servizio Antibufala, dato che molti avevano sospettato che l'appello diffuso via e-mail per Luca fosse una delle tante catene di Sant'Antonio in favore di bambini inesistenti.

Purtroppo il caso di Luca era vero, e ha avuto una conclusione molto triste. Ho ricevuto dal giornalista Marco Accossato, che aveva seguito il caso per La Stampa, la notizia che Luca è morto ieri (28 agosto) ad Atene.

Alla famiglia di Luca vanno le mie condoglianze di padre, per quanto possano valere quelle di uno sconosciuto.

I canali della BBC saranno trasmessi anche via Internet

La BBC ha confermato che tutto il contenuto dei propri canali televisivi sarà offerto anche via Internet. L'iniziativa, denominata MyBBCPlayer, consentirà ai telespettatori di scaricarsi legalmente sette giorni di programmazione a partire dal 2006.

Il canale televisivo BBC One o BBC Two sarà anche ritrasmesso in tempo reale via Internet, e il MyBBCPlayer consentirà anche di accedere agli archivi audio e video dei programmi della rinomata emittente nazionale. Tramite il sito della BBC sarà anche possibile acquistare programmi e brani musicali di cui la BBC detiene i diritti.

L'idea è stata stimolata dalla diffusione anticipata su Internet, nei circuiti di scambio non autorizzati, della prima puntata della serie fantascientifica Doctor Who (e poi dicono che la pirateria fa male).

Il canale trasmesso in tempo reale sarà accessibile soltanto agli utenti del Regno Unito (ma immagino già le orde di proxy non ufficiali per ridiffonderlo all'estero). Già ora alcuni programmi della BBC vengono pubblicati su Internet prima ancora di andare in onda.

Speriamo che mamma Rai segua l'esempio.

2005/08/24

[IxT] Zio Bill finanzia la “progettazione intelligente” o la pseudoscienza?

Zio Bill e il Creazionista Occulto


Essere seduti su una montagna di soldi è sicuramente un problema invidiabile ma pur sempre un problema, soprattutto quando si tratta di decidere a chi donarli. E' il caso di Bill Gates e di un curioso incidente della sua fondazione benefica, che ha infatti donato oltre nove milioni di dollari al Discovery Institute, il cui sito sostiene la dottrina dell'"Intelligent Design" o "progettazione intelligente".

Chiarisco subito per i maligni: la "progettazione intelligente" non è quella del software di zio Bill, sulla quale calo ovviamente un velo pietoso (basta considerare il recente pasticcio del Windows Genuine Advantage), ma quella dell'intero universo.

Sta infatti prendendo piede in USA, ed è favorita dal presidente Bush, la tesi secondo la quale l'evoluzione non sarebbe sufficiente a spiegare tutti i fenomeni naturali osservabili, ergo è necessario presumere che dietro a certi fenomeni ci sia un "progettista". Questa dottrina, secondo una recente dichiarazione di Bush, andrebbe insegnata a scuola accanto all'evoluzione, come teoria scientifica di pari dignità.

Me ne occupo in questo articolo non soltanto perché c'è di mezzo Bill Gates, ma perché nei mesi a venire sarà un tema sul quale inevitabilmente circoleranno molte bufale ed equivoci: il problema, infatti, è che la "progettazione intelligente" non è una teoria scientifica, anche se viene propugnata come se lo fosse. E' un assunto religioso o filosofico, rispettabile in quanto tale, ma fuori luogo in un contesto scientifico.

Alla "progettazione intelligente" mancano infatti i requisiti per farne una teoria scientifica. Per esempio, una teoria scientifica deve poter essere messa alla prova e deve fare delle previsioni verificabili; se non lo fa, non è una teoria scientifica, punto e basta. Le regole del gioco sono queste.

Prova e previsioni sono invece impossibili con la "progettazione intelligente", che sostanzialmente si limita a dire "il mondo è così perché qualcuno l'ha fatto così". Può anche darsi, ma è una congettura per nulla utile alla maggiore conoscenza della natura. E' come rispondere alla naturale curiosità di un bambino dicendogli sempre "perché sì, e non discutere".

Paradossalmente, anche se Bush ritiene che questa dottrina sia un modo rispettabile per introdurre il creazionismo religioso come materia obbligatoria di studio (alla faccia della separazione fra stato e religioni), non c'è nulla nella "progettazione intelligente" che specifichi o dimostri che il "progettista" è il Dio cristiano, ebraico o islamico o un'altra divinità: più semplicemente, la "progettazione intelligente" rifiuta l'idea che la vita si sia evoluta per caso e "risolve" il problema postulando un imprecisato "progettista intelligente", che potrebbe pertanto essere benissimo un extraterrestre, il Grande Puffo o il Mostro Volante di Spaghetti.

La "progettazione intelligente", insomma, di per sé non appoggia la religione in alcun modo (anche se i suoi sostenitori ammettono apertamente che si tratta di un cuneo, un Wedge come lo chiamano loro, per imporre il creazionismo), ma semplicemente confonde le acque: è pseudoscienza ed è anche cattiva religione, perché mina il concetto di fede (che diventa inutile se ci sono le prove scientifiche dell'esistenza di Dio).

Ma sto divagando: torniamo all'incidente di Zio Bill. La sua fondazione benefica probabilmente era all'oscuro di tutta quest'attività pseudoscientifica del Discovery Institute, dato che la donazione è stata fatta a favore di un progetto di ricerca per lo sviluppo equilibrato dei sistemi di trasporto negli USA organizzato dal Discovery Institute stesso. Però un'occhiatina al sito, prima di cacciar fuori tutti quei milioni, poteva anche darla, magari immettendo "evolution" come parola chiave e trovandovi decine di sermoni anti-evoluzionisti che c'entrano decisamente poco con la politica dei trasporti.

Speriamo sia semplicemente un incidente di percorso: altrimenti, di questo passo, c'è il rischio che comprando prodotti Microsoft si finanzino involontariamente movimenti pseudoreligiosi, santoni, sensitivi e cartomanti. Dopo Windows Vista, avremo Windows Veggenza?

Aggiornamento


Siccome quest'articolo ha sollevato alcuni dubbi da parte di credenti, chiarisco un paio di concetti:
  • l'evoluzione è stata dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio. C'è una massa di dati schiacciante di origine genetica, fossile e storica che la conferma. Basta prendere un ceppo di batteri e lasciarlo evolvere in laboratorio sottoponendolo a stimoli ambientali differenti. Le zanzare di oggi, giusto per fare un esempio che ci coinvolge spesso, sono più resistenti agli insetticidi dei loro progenitori per via della selezione naturale.
  • l'evoluzione non è incompatibile con un disegno divino. Anzi, personalmente trovo molto più affascinante e grandiosa l'idea di un Creatore talmente bravo da creare un universo primigenio che già contiene tutto il necessario (leggi fisiche, energia, materia) dal quale scaturirà la vita in infinite varietà, piuttosto che un Dio che crea il mondo e gli animali direttamente (e mette i fossili nelle rocce per farci un dispetto?). Immaginate un giocatore di biliardo che con una sola, magistrale stoccata iniziale manda tutte le palle in buca, e uno che invece le prende una per una e le infila a mano nelle buche. Qual è più grandioso e ammirevole?

2005/08/22

[IxT] Altra falla critica in Internet Explorer grazie ad ActiveX

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "grami", "stefanocob****" e "a.villa".

Visto che gli eventi dei giorni scorsi hanno dimostrato che ormai il tempo che passa fra l'annuncio di una falla informatica e l'attacco che la sfrutta è sempre più breve, c'è notevole preoccupazione per una falla di Internet Explorer annunciata dal CERT il 18 agosto scorso.

La falla consente di creare un sito ostile che, se visitato con Internet Explorer in condizioni abbastanza comuni, consente di prendere il controllo del computer del visitatore. Il CERT dice che sono già in circolazione le istruzioni e il codice per creare pagine ostili di questo tipo.

Tutto ruota intorno a un componente di Windows, la Microsoft DDS Library Shape Control COM object (msdds.dll). Questo componente non è normalmente installato in Windows, ma vi viene aggiunto da vari prodotti Microsoft, come alcune versioni di Office (XP e Pro 2003) e di Visual Studio .NET.

Per il momento non è disponibile un aggiornamento di sicurezza, ma Microsoft ha pubblicato una pagina informativa che indica in dettaglio quali versioni di Office e Visual Studio .Net possono installare il componente vulnerabile.

Per sapere se siete vulnerabili, il SANS Institute consiglia di cercare se avete installato nel vostro Windows un file di nome "msdds.dll" nella directory Program Files\Common Files\MicrosoftShared\MSDesigners7 (le versioni italiane di Windows hanno "Programmi" al posto di "Program files" e "File comuni" al posto di "Common Files"). Le versioni vulnerabili di "msdds.dll" sono la 7.0.9064.9112 e la 7.0.9446.0; le successive non hanno questa falla.

Se non avete questo file, non siete vulnerabili a questa magagna.

Se l'avete e volete turare la falla, potete disattivare Active X, smettere di usare Internet Explorer per navigare in Rete (sostituendolo per esempio con Opera o Firefox) e/o disattivare il componente "msdds.dll" seguendo le istruzioni pubblicate da zio Bill nella succitata pagina informativa. Alcuni antivirus, inoltre, potrebbero già rilevare eventuali pagine contenenti il codice molto specifico che attiva questa vulnerabilità. Il codice, fra l'altro, è una vecchia conoscenza, essendo basato sui CLSID che avevo descritto a suo tempo.

Ancora una volta, ActiveX e Internet Explorer si trovano al centro di una falla, confermando la validità di usare browser alternativi e di non usare ActiveX. Fra l'altro, questa vulnerabilità ricorda un po' due bufale di qualche tempo fa, quelle che chiedevano di controllare se avevate nel vostro Windows il file JDBGMGR.EXE (quello con l'icona dell'orsacchiotto) o il file SULFNBK.EXE, segnalati come pericolosissimi ma in realtà innocui componenti standard del sistema operativo Microsoft. Stavolta, invece, l'allarme è autentico e il componente non è standard, ma è pericoloso sul serio.

Ringrazio lopo e asepty per le correzioni fornite.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
(C) 2005 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

2005/08/20

C’è il P2P annidato in Windows Vista

Secondo quanto riferito da The Register, Windows Vista ha integrata una funzione P2P (peer-to-peer) simile a quella usata dai circuiti di scambio di musica e film che i discografici e Hollywood amano così tanto da volerli soffocare col loro abbraccio. Nelle versioni beta di Vista attualmente in circolazione, inoltre, la funzione è attivata per default. Se ne sono accorti alcuni beta tester quando hanno rilevato traffico di rete anomalo sui propri PC.

Il sistema P2P di Microsoft si chiama Peer Name Resolution Protocol (PNRP) e serve per interconnettere i computer aggirando, secondo News.com, le limitazioni degli attuali sistemi di NAT (traduzione degli indirizzi di rete) che impediscono per esempio a molti programmi di messaggistica istantanea di funzionare automaticamente quando ci sono più computer collegati a Internet tramite un unico punto di accesso. L'intenzione di zio Bill sarebbe fornire servizi di rete senza richiedere la presenza di un server.

Nelle versioni beta di Vista, il sistema operativo accede automaticamente alla rete P2P all'avvio. Microsoft dice che nella versione definitiva di Vista la funzione sarà disattivata per default. Da un lato, questa funzione poco pubblicizzata potrebbe essere una credenziale positiva per il peer-to-peer, che non potrebbe essere più chiamato "malvagio" (se lo usa Microsoft, non può essere cattivo, no?); dall'altro, la presenza di un servizio P2P incorporato in Windows, anche se disattivato per default, rischia di essere un grattacapo di sicurezza in più e un varco supplementare per i vandali.
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