Stasera Voyager parla di messinscene lunari, bloggata in diretta
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Raidue trasmetterà, stasera alle 21 circa, una puntata di Voyager che si occupa degli sbarchi sulla Luna.
Fra gli ospiti è annunciato Roberto Pinotti, che stando alla presentazione della trasmissione evidenzierà "incongruenze e contraddizioni di una missione che doveva, a tutti i costi, essere un successo." Lunacomplotti, insomma, sia pure confezionati eufemisticamente. Che c'è, manca il coraggio di dire le cose come stanno?
Anche Pinotti viene presentato vagamente come "scrittore", senza dire che è ben più noto, ed è chiamato a Voyager, non perché scrive, ma perché è un ufologo, presidente dell'associazione privata Centro Ufologico Nazionale. Mestiere rispettabilissimo, per carità, ma questa riluttanza a qualificarlo correttamente fa sembrare che la redazione di Voyager sia pudicamente a caccia di una rispettabilità che sente di non avere.
Io sarò qui a bloggare durante la trasmissione, per vedere quali siano queste asserite "incongruenze e contraddizioni". Spero che la redazione si sia preparata molto, molto bene sull'argomento, perché quando sento parlare in prima serata, su una rete televisiva nazionale, di lunacomplotti e di gente che vuol rovesciare fango su una delle più grandi imprese umane, esplorative e tecniche della storia, mi prudono veramente le mani, come è già successo con Minoli e La storia siamo noi. Prudono in direzione della tastiera, s'intende (e più specificamente in direzione della casella di e-mail di Voyager, voyager chiocciola rai.it): ma chi ha realmente rischiato la pelle per compiere quella missione non è altrettanto tollerante.
Ecco infatti come Buzz Aldrin, l'astronauta che allunò insieme a Neil Armstrong, rispose al lunacomplottista Bart Sibrel che lo perseguitava e lo accusava pubblicamente di essere "un codardo, un bugiardo e un ladro".
Va detto che Aldrin, all'epoca del video, aveva 72 anni. Sibrel la metà. Che sia una lezione per chi vuol fare l'imbecille a spese di gente che non solo ha rischiato tanto, ma a volte ha anche perso tutto.
Andate alla Nasa, o ai familiari di Virgil Grissom, Roger Chaffee e Ed White, a dire che questa fu una messinscena. Questo è quel che restava dell'abitacolo della loro capsula dopo l'incendio in cui morirono.
La bloggata
Parte il teaser. Oh no, la sirenetta su Marte... cominciamo veramente alla grande. Prima falsità: la NASA si è pronunciata eccome. E non poteva mancare la panzana della bandiera senza ombra sulla Luna. Le ombre non sono parallele nemmeno sulla Terra. Se a qualcuno interessa la mia compilation di indagini lunacomplottiste, è qui.
Apollo prima di Gemini? Ma cosa si sono bevuti questi signori? No, no, no: Mercury, Gemini, poi Apollo (ne parlo nei commenti qui sotto).
Come mai sparirono i guasti tecnici? Perché a questo servono le missioni di prova, cari miei. Per eliminare progressivamente i problemi.
Ecco che arriva il complotto: prima fanno pubblicare a Thomas Baron il rapporto (di 500 pagine) e la testimonianza che denunciano i ritardi e le negligenze, poi lo fanno fuori, senza far sparire il rapporto. Far fuori chi parla troppo, prima che parli, parrebbe troppo intelligente? E tutti gli altri che avevano collaborato al rapporto li lasciano liberi come fringuelli?
Pinotti dice che Bill Kaysing, che sostiene che tutto sia stato simulato in studio, ha lavorato per la Nasa. E' una balla. Si va in pubblicità, e meno male, perché i conati stavano diventando incontenibili.
Fantastica la teoria del satellite che trasmetteva l'audio finto: mai sentito di effetto Doppler? Un satellite in orbita terrestre si sarebbe spostato rispetto alla Luna, e i radioamatori l'avrebbero notato. Oh, e magari l'avrebbero notato alcune altre persone che avevano molto a cuore sbugiardare gli USA e avevano le risorse tecniche più che adeguate: i sovietici.
E ti pareva: tirano in ballo Kubrick. Come se gli effetti di 2001: Odissea nello spazio fossero credibili rispetto alle immagini reali. Siamo seri. L'avete visto, 2001? Bello, fantastico, un capolavoro, ma ormai si vede lontano un miglio che non è realistico. Come si fa, in uno studio cinematografico, a proiettare la polvere secondo linee rette con i motori? Se ci fosse aria, invece di linee rette dovrebbe essere proiettata in volute. Ma nei filmati di allunaggio la polvere schizza via in linee rette. Niente volute.
Se ho visto bene, Voyager sbaglia a identificare gli astronauti: quello non è Michael Collins, è Buzz Aldrin. Dilettanti.
Le foto sono precise, signori di Voyager, perché fu scelto apposta un grandangolo, e poi le foto furono ritagliate per migliorare l'inquadratura prima della pubblicazione. Mica sono imbecilli, alla Nasa. Si sono resi conto dei problemi e ci hanno pensato prima.
La Nasa ha ammesso fotoritocchi? Ma in che film?
Ombre non parallele: mai sentito parlare di prospettiva?
Ecco di nuovo l'ombra mancante della bandiera. La Nasa non ha mai detto che la foto è falsa come asseriscono a Voyager. E poi scusate: se fosse falsa, vorrebbe dire che le foto erano state fatte davvero sulla Luna: altrimenti bastava tornare in studio, no?
Certo che se uno si mette a trinciar giudizi perché ha guardato le foto a bassa risoluzione sul sito Internet di un lunacomplottista e crede di sapere tutto, è facile dire scemenze. Ecco la foto, con l'ombra "mancante" dell'asta bandiera:
Ed ecco il dettaglio dell'ombra "mancante", che è in un avvallamento del terreno (è anche per questo che le ombre non sono sempre parallele):
Orizzonte troppo vicino? La Luna è più piccola della Terra, e l'orizzonte è appunto più vicino. C'è scritto anche nei libri di astronomia delle scuole medie. E senza l'atmosfera che smorza i dettagli, l'occhio non riesce a cogliere le distanze.
I riflessi "misteriosi" nelle foto sono semplicemente i riflessi interni delle lenti dell'obiettivo. Come nelle foto fatte in mille altre circostanze con il sole appena fuori dell'inquadratura. Ma possibile che non sappiano queste cose? E soprattutto che non vadano a chiedere a un fotografo qualunque prima di blaterare?
Manca il cratere sotto il modulo lunare: e allora? Dite che gli addetti alla messinscena se ne sono dimenticati? Ma allora il complotto l'hanno fatto fare a Stanlio e Ollio.
Perché la differenza di polvere con le altre missioni? Perché sono allunati in luoghi differenti. Cari autori di Voyager, ma avete mai guardato la Luna? Avete visto che ha zone di colori differenti? Che ci sono montagne, valli e crateri, e che quindi ci sono zone coperte di polvere e zone non coperte? Appunto. Patetico.
Pinotti tutto sommato non dice nulla di imbarazzante: è abbastanza equilibrato, come del resto l'ho visto essere in molte circostanze. Fossero tutti così, gli ufologi. Purtroppo scivola dicendo la sciocchezza dei filmati smarriti del primo allunaggio. No, Pinotti, no: si tratta semplicemente di copie di alta qualità di quello che abbiamo già visto. Non mancano immagini che non abbiamo visto. I dettagli sono qui.
Giacobbo conclude facendo la sparata chiedendosi perché non vengono mostrate le immagini ad alta risoluzione della Luna per mostrare i veicoli delle missioni Apollo rimasti lì. Perché, caro Giacobbo, finora non sono state scattate immagini con risoluzione sufficiente. Documentarsi, prima di lanciare domande insensate, costerebbe troppo? Tre secondi di Google restituiscono le immagini della sonda Clementine e la relativa risoluzione: non superiore a 20 metri per pixel. Troppo scarsa per vedere un modulo lunare largo nove metri da una zampetta all'altra. Anche la sonda giapponese Kaguya, attualmente in missione lunare, non ha una risoluzione sufficiente: basta leggere le FAQ.
Che tristezza. Lanciare domande senza fornire le risposte, risposte che ci sono e che fior di tecnici sarebbero disponibilissimi a dare se soltanto Voyager volesse essere obiettivo, è un trucchetto sleale che semina dubbi negli spettatori, e lo fa senza neanche prendersi il coraggio di fare affermazioni precise. Dubbi che resteranno a chi, comprensibilmente, non avrà tempo o voglia di documentarsi e ancora si fida di chi fa televisione per il solo fatto che parla in televisione.