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2020/02/15
5G, stop ufficiale in Svizzera? No
Il Financial Times ha pubblicato un articolo secondo il cui titolo la Svizzera avrebbe sospeso l’attivazione della rete cellulare 5G a causa di preoccupazioni per la salute (Switzerland halts rollout of 5G over health concerns). Si tratterebbe, dice il testo, di una “moratoria a tempo indeterminato”.
L’articolo cita una lettera inviata dall’Ufficio Federale per l’Ambiente svizzero (BAFU) ai governi cantonali a fine gennaio, che avrebbe causato la sospensione. La lettera non è linkata nell’articolo, ma dovrebbe essere questa (ringrazio @samirguidi per averla trovata).
In realtà la lettera non parla di una sospensione totale dell’attivazione del 5G, ma riguarda soltanto un aspetto specifico del 5G, ossia la tecnica del beamforming.
Il beamforming è un metodo per ridurre l’energia emessa dalle antenne della rete, concentrandola nella direzione in cui si trova in quel momento l’utente. In altre parole, invece di disseminare onde radio in tutte le direzioni, comprese quelle in cui non c’è nessuno che ha bisogno del segnale, come si fa adesso, il beamforming permette di fornire segnale solo dove serve realmente, adattandosi in tempo reale alla situazione e quindi riducendo l’esposizione per chi non usa il telefonino.
La lettera spiega che non c’è sufficiente chiarezza tecnica sul metodo di calcolo dell’esposizione alle onde radio che verrebbe prodotta dal beamforming e che serve più tempo per ottenerla e quindi sapere se anche in modalità beamforming il 5G rimane, anche nel caso peggiore, sotto i severi limiti imposti dalla normativa (ORNI). In attesa di questi chiarimenti, l’uso del beamforming non viene autorizzato, ma la rete 5G può continuare a funzionare in maniera tradizionale.
Questo è chiarito sia da questo articolo di Ictjournal.ch, sia dal testo dell’articolo del Financial Times, che non menziona il beamforming ma lo descrive indirettamente (“New 5G communications technology means individuals are exposed to more concentrated beams of non-ionising radiation, but for shorter periods. Bafu must determine which legal standards to apply to this.”). È solo il titolo che è ingannevole.
Ringrazio @MrcLucien per aver reperito l’articolo di Ictjournal. Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
L’articolo cita una lettera inviata dall’Ufficio Federale per l’Ambiente svizzero (BAFU) ai governi cantonali a fine gennaio, che avrebbe causato la sospensione. La lettera non è linkata nell’articolo, ma dovrebbe essere questa (ringrazio @samirguidi per averla trovata).
In realtà la lettera non parla di una sospensione totale dell’attivazione del 5G, ma riguarda soltanto un aspetto specifico del 5G, ossia la tecnica del beamforming.
Il beamforming è un metodo per ridurre l’energia emessa dalle antenne della rete, concentrandola nella direzione in cui si trova in quel momento l’utente. In altre parole, invece di disseminare onde radio in tutte le direzioni, comprese quelle in cui non c’è nessuno che ha bisogno del segnale, come si fa adesso, il beamforming permette di fornire segnale solo dove serve realmente, adattandosi in tempo reale alla situazione e quindi riducendo l’esposizione per chi non usa il telefonino.
La lettera spiega che non c’è sufficiente chiarezza tecnica sul metodo di calcolo dell’esposizione alle onde radio che verrebbe prodotta dal beamforming e che serve più tempo per ottenerla e quindi sapere se anche in modalità beamforming il 5G rimane, anche nel caso peggiore, sotto i severi limiti imposti dalla normativa (ORNI). In attesa di questi chiarimenti, l’uso del beamforming non viene autorizzato, ma la rete 5G può continuare a funzionare in maniera tradizionale.
Questo è chiarito sia da questo articolo di Ictjournal.ch, sia dal testo dell’articolo del Financial Times, che non menziona il beamforming ma lo descrive indirettamente (“New 5G communications technology means individuals are exposed to more concentrated beams of non-ionising radiation, but for shorter periods. Bafu must determine which legal standards to apply to this.”). È solo il titolo che è ingannevole.
Ringrazio @MrcLucien per aver reperito l’articolo di Ictjournal. Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
2019/05/27
Paura del 5G? Facciamo chiarezza stasera a Manno
In Rete circolano messaggi di preoccupazione e allarmismo per il 5G, la tecnologia cellulare di prossima introduzione, e in molti paesi, Svizzera compresa, c’è chi chiede moratorie e maggiore chiarezza sulle installazioni delle apposite antenne.
Se volete conoscere i fatti per farvi un’opinione razionale, questa sera alle 20:30 a Manno (Canton Ticino), presso la Sala Aragonite, modererò un incontro pubblico informativo: per chi è su Facebook, i dettagli sono qui.
I relatori saranno:
L’entrata è libera e a fine serata ci sarà un rinfresco insieme alla possibilità di scoprire e sperimentare come si misurano i campi elettromagnetici con strumenti alla portata di tutte le tasche.
Se volete conoscere i fatti per farvi un’opinione razionale, questa sera alle 20:30 a Manno (Canton Ticino), presso la Sala Aragonite, modererò un incontro pubblico informativo: per chi è su Facebook, i dettagli sono qui.
I relatori saranno:
- Dr. med. Luciano Wannesson, Viceprimario dell’istituto di oncologia medica all'EOC (Ente Ospedaliero Cantonale);
- Angelo Consoli, dell’Istituto sistemi informativi e networking della SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana);
- Samantha Bourgoin, Deputata in Gran Consiglio per i Verdi del Ticino.
L’entrata è libera e a fine serata ci sarà un rinfresco insieme alla possibilità di scoprire e sperimentare come si misurano i campi elettromagnetici con strumenti alla portata di tutte le tasche.
2013/12/08
Disinformatico radio: l’NSA traccia 5 miliardi di posizioni di cellulari. Al giorno
La NSA (National Security Agency) statunitense raccoglie ogni giorno quasi 5 miliardi di informazioni su dove si trovano i telefonini di tutto il pianeta, secondo i dati riservati resi pubblici dall'ex consulente dell'NSA Edward Snowden e confermati da alcune dichiarazioni dei funzionari dell'NSA al Washington Post.
Le tecniche usate rendono vane le principali precauzioni, come usare SIM usa e getta e accendere il cellulare solo per fare chiamate.
È un problema solo per terroristi e criminali? Lo sembra, fino al momento in cui ci si rende conto che fino al 2008, nella lista americana dei terroristi, c'era Nelson Mandela.
I dettagli di questa storia sono in questo mio articolo sul sito della RSI.
Le tecniche usate rendono vane le principali precauzioni, come usare SIM usa e getta e accendere il cellulare solo per fare chiamate.
È un problema solo per terroristi e criminali? Lo sembra, fino al momento in cui ci si rende conto che fino al 2008, nella lista americana dei terroristi, c'era Nelson Mandela.
I dettagli di questa storia sono in questo mio articolo sul sito della RSI.
2013/05/20
Disinformatico radio, il podcast di venerdì
Scusatemi, sono stato un po' offline, preso da esercitazioni d'ingestione di focaccia a Spotorno (concluse con grande successo). Segnalo con colpevole ritardo la disponibilità del podcast della puntata di venerdì scorso del Disinformatico radiofonico che ho realizzato per la Rete Tre della RSI.
Questi sono i temi che ho affrontato:
Questi sono i temi che ho affrontato:
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2013/04/20
Le cose che non colsi - 2013/04/20
Trovate qui il podcast della puntata di ieri del Disinformatico radiofonico, in cui ho parlato dell'oscuramento di 27 siti di sharing in Italia e di come è assurdamente facile aggirarlo, di come sapere se un sito non risponde per colpa nostra o per colpa sua, per poi passare a una tripletta sui complotti: il Generatore Casuale di Teorie Complottiste, la sorprendente classifica delle credenze di complotto (alcune fondate, molte altre no; analisi qui) e la scoperta che Bart Sibrel, un lunacomplottista, è un rettiliano.
Dallo spazio (dalla Stazione Spaziale Internazionale) arriva questa splendida foto dell'Italia di notte (via @fragileoasis):
Una bambina recensisce Doctor Who (The Bells of St John). Lindalee è adorabile, se amate Doctor Who e conoscete l'inglese, e permette di capire come i bambini vedono questa serie che sta per celebrare cinquant'anni di vita. Santo cielo, Lindalee si ricorda la puntata meglio di me.
Si possono dirottare gli aerei col cellulare? Lo sostiene il ricercatore di sicurezza Hugo Teso durante Hack in the Box, dove presenta una demo sorprendente, ma la FAA e le agenzie per la sicurezza aerea dicono che è una bufala (BBC, InformationWeek, The Inquirer, The Register, Net-Security).
Forse Steve Jobs non rubò l'idea del Mac visitando la Xerox; la vide in TV. La Xerox è stata presa in giro per decenni per essersi fatta soffiare l'idea dell'interfaccia dello Xerox Alto (mouse, grafica, stampante laser nel 1979) facendolo vedere a un giovane Steve Jobs. Ma è emerso che l'Alto non era affatto un segreto ben custodito: c'era persino uno spot televisivo (Wired).
Come fu realizzato il Triceratops malato in Jurassic Park. Meraviglioso.
Whatsapp è sicuro? In termini di furto di dati, di furto d'identità e di spam, nel 2012 non lo era, secondo questa ricerca. Qualcuno sa come stanno le cose adesso?
Sirius, l'ufologia incontra i sostenitori delle energie esotiche alternative. C'è un complotto per nascondere il fatto che con soli sei milioni di dollari si potrebbe generare energia dal nulla – o meglio, dall'espansione dell'universo. Ma “loro” non vogliono farcelo sapere: stranamente si sono dimenticati di bloccare l'uscita del solito documentario che “rivela tutto” (recensione di Doubtful News).
Febbre da Bitcoin. Macchine ultrapotenti per generare Bitcoin. Impressionante, ma il rischio è che il costo del loro consumo di corrente superi il valore dei Bitcoin generati.
Ötzi, l'uomo dei ghiacci, era gay? The Straight Dope ha tutti i dettagli di questa diceria.
Come fa la Cina a censurare Weibo, la versione locale di Twitter, in tempo reale? Per forza bruta. 70.000 messaggi al minuto sorvegliati da un piccolo esercito di censori (Technology Review).
Malware che sfrutta gli attentati di Boston. Come previsto, la curiosità troppo morbosa viene punita da un trojan che usa come esca presunte immagini degli attentati (Naked Security).
Arriva Google Glass, come lo useremo? Male, secondo questo video umoristico: per far finta di seguire le conversazioni, per simulare di sapere più di quello che sappiamo davvero, per seguire le partite di nascosto.
Trovati pianeti molto simili alla Terra. La sonda Kepler ha trovato tre pianeti poco più grandi della Terra situati nella zona abitabile della loro stella (dove potrebbe esistere acqua allo stato liquido). Sono a 1200 anni luce da noi, nella costellazione della Lira (NASA, Slate). Siamo la prima generazione, in tutta la storia dell'umanità, che può dare una risposta scientifica alla domanda se siamo soli nell'universo. Fantastico.
Dallo spazio (dalla Stazione Spaziale Internazionale) arriva questa splendida foto dell'Italia di notte (via @fragileoasis):
Una bambina recensisce Doctor Who (The Bells of St John). Lindalee è adorabile, se amate Doctor Who e conoscete l'inglese, e permette di capire come i bambini vedono questa serie che sta per celebrare cinquant'anni di vita. Santo cielo, Lindalee si ricorda la puntata meglio di me.
Si possono dirottare gli aerei col cellulare? Lo sostiene il ricercatore di sicurezza Hugo Teso durante Hack in the Box, dove presenta una demo sorprendente, ma la FAA e le agenzie per la sicurezza aerea dicono che è una bufala (BBC, InformationWeek, The Inquirer, The Register, Net-Security).
Forse Steve Jobs non rubò l'idea del Mac visitando la Xerox; la vide in TV. La Xerox è stata presa in giro per decenni per essersi fatta soffiare l'idea dell'interfaccia dello Xerox Alto (mouse, grafica, stampante laser nel 1979) facendolo vedere a un giovane Steve Jobs. Ma è emerso che l'Alto non era affatto un segreto ben custodito: c'era persino uno spot televisivo (Wired).
Come fu realizzato il Triceratops malato in Jurassic Park. Meraviglioso.
Whatsapp è sicuro? In termini di furto di dati, di furto d'identità e di spam, nel 2012 non lo era, secondo questa ricerca. Qualcuno sa come stanno le cose adesso?
Sirius, l'ufologia incontra i sostenitori delle energie esotiche alternative. C'è un complotto per nascondere il fatto che con soli sei milioni di dollari si potrebbe generare energia dal nulla – o meglio, dall'espansione dell'universo. Ma “loro” non vogliono farcelo sapere: stranamente si sono dimenticati di bloccare l'uscita del solito documentario che “rivela tutto” (recensione di Doubtful News).
Febbre da Bitcoin. Macchine ultrapotenti per generare Bitcoin. Impressionante, ma il rischio è che il costo del loro consumo di corrente superi il valore dei Bitcoin generati.
Ötzi, l'uomo dei ghiacci, era gay? The Straight Dope ha tutti i dettagli di questa diceria.
Come fa la Cina a censurare Weibo, la versione locale di Twitter, in tempo reale? Per forza bruta. 70.000 messaggi al minuto sorvegliati da un piccolo esercito di censori (Technology Review).
Malware che sfrutta gli attentati di Boston. Come previsto, la curiosità troppo morbosa viene punita da un trojan che usa come esca presunte immagini degli attentati (Naked Security).
Arriva Google Glass, come lo useremo? Male, secondo questo video umoristico: per far finta di seguire le conversazioni, per simulare di sapere più di quello che sappiamo davvero, per seguire le partite di nascosto.
Trovati pianeti molto simili alla Terra. La sonda Kepler ha trovato tre pianeti poco più grandi della Terra situati nella zona abitabile della loro stella (dove potrebbe esistere acqua allo stato liquido). Sono a 1200 anni luce da noi, nella costellazione della Lira (NASA, Slate). Siamo la prima generazione, in tutta la storia dell'umanità, che può dare una risposta scientifica alla domanda se siamo soli nell'universo. Fantastico.
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2012/05/13
Cellulare Android con backdoor incorporata
Telefonino Android con backdoor segreta già a bordo
Credit: Phonedog.com. |
Mikko Hypponen segnala su Twitter che sui cellulari ZTE Score M, che usano Android 2.3.4 e sono venduti negli Stati Uniti, c'è un'applicazione il cui unico scopo è “fornire una backdoor a una shell di root sul dispositivo”. È sufficiente digitare la password, che è ztex1609523, come spiegato qui su Pastebin.
L'applicazione non ha un nome autoesplicativo (è sync_agent) e non è documentata ufficialmente. Non fa parte della normale dotazione di Android ed è stata presumibilmente installata da ZTE.
Chissà se altri telefonini hanno funzioni analoghe. Con una shell di root si ha accesso profondo a tutto il contenuto del dispositivo. Hmmm...
2010/05/06
Lego + telefonino vs cubo di Rubik (UPD20100515)
Robot di Lego pilotato da telefonino risolve cubo di Rubik
Sì, lo so, è marketing virale, ma quando è fatto così è irresistibile. Un robot creato dalla ARM usando il Lego Mindstorms e comandato da un cellulare Motorola Droid analizza (usando la fotocamera e un software apposito) e manipola un cubo di Rubik fino a risolverlo. In 25 secondi.
Avrei preferito una ripresa unica ininterrotta al posto del montaggio convulso, anche per sincerarmi che non ci siano stati trucchi o ritocchi, ma vale la pena lo stesso.
Aggiornamento: il video è stato rimosso dall'utente e non so dove recuperarne altre versioni. Nei commenti, però, trovate link ad altri video simili.
2010/01/05
Torna John Titor? No, è un bug di Windows Mobile
Ultimo aggiornamento: 2010/01/08.
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "marco" e "damy2000" L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Pensavate che il Millennium Bug, con la relativa angoscia planetaria per la gestione corretta del cambio di data fra il 1999 e il 2000 da parte dei computer, fosse solo un brutto ricordo o addirittura una bufala? È ancora fra noi.
Dalla mezzanotte del 31 dicembre scorso, i telefonini con Windows Mobile 6.1 e 6.5 e con altri sistemi operativi ricevono talvolta SMS dal futuro, datati 2016. La causa è probabilmente un errore nel software che interpreta i codici usati per rappresentare l'anno negli SMS: secondo i commenti su Slashdot.org, la data negli SMS è in formato BCD mentre altri campi sono in formato esadecimale, per cui è possibile che alcuni software per cellulari (o nei gateway degli operatori) interpretino il codice dell'anno trattandolo come un esadecimale. In alternativa, si tratta di un astutissimo piano per evitare la fine del mondo nel 2012, prevista dal calendario Maya, passando direttamente al 2016.
Su WMexperts c'è una prima possibile pezza non ufficiale (da usare a vostro rischio e pericolo).
In Australia, intanto, alcuni sportelli bancari automatici stanno rifiutando le carte bancarie dei clienti da Capodanno, secondo quanto riferisce il Brisbane Times, perché i Bancomat pensano che l'anno corrente sia il 2016 e quindi a loro risulta che tutte le carte degli utenti sono scadute. In Germania è andata molto peggio: secondo Ticinonline, sono inutilizzabili "oltre 20 milioni di carte di credito e debito... legate al circuito Eurocheque... Tra le banche più colpite ci sono la Postbank e la Commerzbank". Scusate se è poco. Ormai il problema è stato quasi risolto, dopo aver causato gravi disagi, ma secondo il Guardian costerà circa 300 milioni di euro alla società francese Gemaito che produce le carte. Il comunicato stampa dell'azienda insiste a definirla "world leader in digital security".
Anche gli antivirus sono vulnerabili al Baco del Millennio e Dieci: la suite di sicurezza Symantec Endpoint Protection rifiuta tutti gli aggiornamenti successivi al 31 dicembre 2009 perché li considera scaduti. Il rattoppo temporaneo di Symantec consiste nel pubblicare gli aggiornamenti tenendo la data del 31 dicembre 2009 e incrementando il numero di versione.
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "marco" e "damy2000" L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Pensavate che il Millennium Bug, con la relativa angoscia planetaria per la gestione corretta del cambio di data fra il 1999 e il 2000 da parte dei computer, fosse solo un brutto ricordo o addirittura una bufala? È ancora fra noi.
Dalla mezzanotte del 31 dicembre scorso, i telefonini con Windows Mobile 6.1 e 6.5 e con altri sistemi operativi ricevono talvolta SMS dal futuro, datati 2016. La causa è probabilmente un errore nel software che interpreta i codici usati per rappresentare l'anno negli SMS: secondo i commenti su Slashdot.org, la data negli SMS è in formato BCD mentre altri campi sono in formato esadecimale, per cui è possibile che alcuni software per cellulari (o nei gateway degli operatori) interpretino il codice dell'anno trattandolo come un esadecimale. In alternativa, si tratta di un astutissimo piano per evitare la fine del mondo nel 2012, prevista dal calendario Maya, passando direttamente al 2016.
Su WMexperts c'è una prima possibile pezza non ufficiale (da usare a vostro rischio e pericolo).
In Australia, intanto, alcuni sportelli bancari automatici stanno rifiutando le carte bancarie dei clienti da Capodanno, secondo quanto riferisce il Brisbane Times, perché i Bancomat pensano che l'anno corrente sia il 2016 e quindi a loro risulta che tutte le carte degli utenti sono scadute. In Germania è andata molto peggio: secondo Ticinonline, sono inutilizzabili "oltre 20 milioni di carte di credito e debito... legate al circuito Eurocheque... Tra le banche più colpite ci sono la Postbank e la Commerzbank". Scusate se è poco. Ormai il problema è stato quasi risolto, dopo aver causato gravi disagi, ma secondo il Guardian costerà circa 300 milioni di euro alla società francese Gemaito che produce le carte. Il comunicato stampa dell'azienda insiste a definirla "world leader in digital security".
Anche gli antivirus sono vulnerabili al Baco del Millennio e Dieci: la suite di sicurezza Symantec Endpoint Protection rifiuta tutti gli aggiornamenti successivi al 31 dicembre 2009 perché li considera scaduti. Il rattoppo temporaneo di Symantec consiste nel pubblicare gli aggiornamenti tenendo la data del 31 dicembre 2009 e incrementando il numero di versione.
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2009/10/30
BlackBerry spione
PhoneSnoop, software per trasformare in "cimice" un BlackBerry
Il CERT (Computer Emergency Response Team) statunitense, uno dei più stimati enti di sicurezza informatica, ha segnalato la disponibilità di PhoneSnoop, un programma che, installato sul telefonino BlackBerry della vittima, permette all'aggressore di chiamare il cellulare della vittima e attivarne il microfono per ascoltare a distanza quello che succede in prossimità dell'apparecchio.
Il CERT si limita laconicamente a consigliare agli utenti di scaricare applicazioni per BlackBerry soltanto da fonti fidate e di attivare la protezione con password del telefonino.
L'autore del programma, Sheran A. Gunasekera, è un po' più loquace e spiega che una volta installato PhoneSnoop sul cellulare della vittima (sottraendoglielo temporaneamente oppure usando le solite tecniche creative di ingegneria sociale), il programma attende una chiamata da un numero di telefono specifico: quello dell'aggressore. Quando la riceve, risponde automaticamente e mette il BlackBerry in modalità vivavoce, così l'aggressore può ascoltare conversazioni o altre attività rumorose in corso nelle vicinanze del telefono.
Va detto che PhoneSnoop non fa nulla per nascondersi: è software dimostrativo. E' visibile nell'elenco delle applicazioni del telefonino infettato e durante l'ascolto remoto lo schermo indica chiaramente che c'è una chiamata in corso.
In sé la disponibilità di software che trasforma il cellulare in cimice non è una novità: quello che però non ci si aspetterebbe è che siano gli operatori telefonici a iniettare questo software-spia. E' quello che è successo ai primi di luglio del 2009 a circa 100.000 utenti BlackBerry dell'operatore Etisalat degli Emirati Arabi, che si sono visti proporre dall'operatore stesso un aggiornamento che è risultato essere poi uno spyware diffuso intenzionalmente, che si nascondeva nel telefonino e inviava al suo gestore copie delle mail degli utenti. Gli utenti si sono accorti dell'alterazione perché i BlackBerry esaurivano la propria batteria molto più rapidamente del normale.
Gunasekera propone alcuni metodi per evitare questo genere di trappole, ma è veramente triste dover includere fra le fonti non fidate persino certi operatori cellulari. Ed è presumibilmente questo il genere di preoccupazioni che aveva causato tanta riluttanza nei servizi di sicurezza statunitensi quando Obama ha insistito per tenersi il proprio BlackBerry.
2009/06/12
SMS, perché proprio 160 caratteri?
Perché 160 caratteri per un SMS?
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Vi siete mai chiesti da dove deriva il limite di 160 caratteri per un SMS? Perché proprio 160 e non 150, 200 oppure 256? Il Los Angeles Times spiega la curiosa origine di questo limite intervistando uno degli inventori dei messaggini, Friedhelm Hillebrand.
Nel 1985, Hillebrand era presidente del comitato servizi extra-fonia del Groupe Spécial Mobile, il gruppo creato dall'associazione degli operatori di posta e telecomunicazioni europei (CEPT) che all'epoca stava definendo gli standard tecnici della rete cellulare digitale che poi prese appunto il nome di GSM. L'acronimo fu poi riformulato per rappresentare le parole Global System for Mobile communications.
Uno dei compiti di Hillebrand era appunto definire, insieme ai colleghi, le caratteristiche del servizio di brevi messaggi di testo (Short Message Service, da cui SMS) previsto dallo standard della nuova generazione di telefonini (che all'epoca erano poco "ini": erano più che altro radiomobili da installare in auto o valigette da viaggio; i palmari erano più fantasia che realtà).
Fece un primo esperimento alla buona: si mise alla macchina per scrivere e batté frasi e domande a caso su un foglio, contando poi le battute di ciascuna. Erano quasi sempre meno di 160.
Era un dato importante, perché il sistema di messaggistica doveva sfruttare un canale radio secondario della rete cellulare, nel quale di solito non avviene nulla a parte qualche breve scambio di pochi bit per la gestione del traffico telefonico, e lo spazio a disposizione era sì gratuito, ma limitato, per cui la brevità era essenziale. Hillebrand e colleghi riuscirono inizialmente a far stare 128 caratteri nei formati predefiniti di questo spazio, ma 128 sembravano troppo pochi, così optarono per 160 caratteri di sette bit.
L'esperimento informale di Hillebrand fu poi confermato da un'analisi della lunghezza media dei messaggi mandati via Telex e tramite cartoline: si scoprì che nonostante in questi mezzi di comunicazione non vi fossero limitazioni tecniche di lunghezza, gli utenti tendevano comunque a comporre messaggi di meno di 160 caratteri.
Quello che non era previsto era il successo che avrebbero avuto gli SMS, pensati inizialmente come una funzione di nicchia supplementare della rete cellulare, una sorta di cercapersone evoluto per pochi professionisti, tanto che dovevano inizialmente essere gratuiti, visto che erano difficili da comporre sulla tastiera. Poi qualcuno si rese conto che far pagare per un servizio che non costa nulla è un ottimo modo per fare soldi, e il resto è storia.
2009/04/24
Dati sul cellulare, rischio salassi: se ne parla alla RSI [UPD 2009/04/27]
Questa sera alle 21.05 la trasmissione Pattichiari della Radiotelevisione Svizzera Italiana (RSI) si occupa dei costi della trasmissione dati tramite cellulare, sempre più diffusa grazie alle nuove generazioni di smartphone e all'iPhone. Ci sono clienti che accumulano bollette da migliaia di franchi senza accorgersene. Come è possibile, e cosa si può fare per difendersi? Nei giorni scorso ho fatto qualche esperimento, e sarò in studio in diretta con un rappresentante dell'operatore cellulare Sunrise per parlarne. A dopo!
Lo streaming della puntata sarà disponibile qui, dove sono già online i commenti. Tutte le puntate sono archiviate qui presso la RSI.
La puntata è disponibile in streaming in alta risoluzione e in bassa risoluzione, in formato Real.
Aggiornamento 2009/04/26
Lo streaming della puntata sarà disponibile qui, dove sono già online i commenti. Tutte le puntate sono archiviate qui presso la RSI.
Aggiornamento 2009/04/27
La puntata è disponibile in streaming in alta risoluzione e in bassa risoluzione, in formato Real.
2009/02/06
Google Latitude, tracciamento di amici, nemici e dipendenti
Google Latitude ti aiuta a localizzare gli amici, ma anche a farti spiare
Serie notevole di novità per Google in questo periodo: il 4 febbraio scorso ha presentato Google Latitude, un servizio di localizzazione per telefonini e PC. L'idea è consentire il tracciamento e la localizzazione di amici, familiari e dipendenti e di offrire ai medesimi la possibilità di fare altrettanto con noi. Ovviamente il servizio si presta sia a usi positivi, sia a forme di sorveglianza che faranno impensierire molti.
Google Latitude funziona con qualunque dispositivo che supporti Google Maps for Mobile 3.0 (per esempio i Blackberry, buona parte dei cellulari basati su Windows Mobile 5.0 o Symbian S60. E' prevista a breve l'aggiunta di iPhone e persino di un dispositivo non cellulare come l'iPod touch. Latitude supporta anche qualunque PC (Linux, Mac o Windows) a patto di usare il gadget Latitude di iGoogle.
Il servizio di localizzazione è in grado di funzionare anche con dispositivi privi di funzioni di localizzazione interne (GPS) usando la triangolazione basata sui servizi cellulari o wifi che vengono "visti" in un dato istante dal dispositivo. In tal caso, la precisione del servizio scende a circa 200 metri.
L'utente può scegliere con chi condividere le proprie informazioni di localizzazione, ma questa è un'opzione soltanto in termini tecnici: se un datore di lavoro, o un genitore preoccupato, chiedono di avere le informazioni, le pressioni per concederle potrebbero essere pesanti. Ma questo non è compito di Google.
2009/01/08
Cellulari Symbian vulnerabili, SMS bloccati
Symbian e la Maledizione del Silenzio
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "amotta" e "ebay".
Sembra il nome di un romanzo d'avventura, ma è una magagna abbastanza seria per i possessori di telefonini. I cellulari che usano il sistema operativo Symbian S60 Second e Third Edition
L'unico rimedio (a parte l'installazione di un antivirus) è un reset profondo del telefonino, che comunque rimane in grado di fare e ricevere chiamate. L'attacco è stato chiamato pittorescamente "Curse Of Silence", ossia "la maledizione del silenzio".
Secondo l'advisory del Chaos Computer Club tedesco, si tratta di un denial of service (demo video qui) basato su un difetto nella gestione di un particolare tipo di SMS. All'aggressore basta creare un SMS contenente un indirizzo di e-mail lungo più di 32 caratteri seguiti da uno spazio e inviare l'SMS avvelenato specificandone il tipo come "Internet Electronic Mail". Per tutte le versioni del sistema Symbian tranne la 3.1 basta un singolo SMS per completare l'attacco: per i cellulari con versione 3.1 è necessario un invio ripetuto varie volte. Non occorre che il destinatario legga il messaggio.
Sono immuni a questa forma di attacco i cellulari che usano Symbian S60 Third Edition Feature Pack 2, Symbian S60 Fifth Edition e Symbian OS 9.3. Per sapere se il vostro cellulare usa Symbian e una sua versione vulnerabile, consultate il manuale del telefonino.
Le probabilità di finire vittima di questa "maledizione" sono scarse e l'attacco
Fortinet e F-Secure hanno già predisposto antivirus su misura.
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2008/12/30
Arrivano i cellulari da polso?
Telefonini da polso, forse stavolta ci siamo
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "stramacere" e "paolo".
Vi hanno appena regalato per Natale un telefonino super? Primitivi. Stanno per debuttare i cellulari da polso: orologi che contengono un intero telefono GSM/UMTS, un lettore MP3, uno schermo tattile, un vivavoce e una videocamera. Roba da James Bond (o da Dick Tracy, per gli intenditori). Un gadget che farà gola a molti informatici e ad altrettanti guardoni.
LG ha annunciato il modello LG-GD910 (foto qui accanto; notate la vistosa photoshoppatura del display).
E' un telefono 3G con HSDPA (7,2 Mbps teorici). Ha uno schermo tattile LCD da 3,6 cm, una videocamera per foto e videochiamate (funzione che si presta molto allo spionaggio spicciolo), un lettore MP3, una connessione Bluetooth (comodo per l'auricolare), riconoscimento vocale e sintesi vocale (text-to-speech) e un vivavoce.
Lo spessore è di 13,6 mm: come sei Swatch Skin uno sopra l'altro, che non è poco (dite addio ai polsini delle camicie). Dovrebbe essere venduto inizialmente in Europa e Corea nel 2009, ma al momento in cui scrivo non sono state fornite date precise e non è noto il prezzo.
Se non ve la sentite di aspettare, Phenom offre subito cellulari da polso, come lo SpecialOps e l'MI5 (foto qui accanto). Sono modelli GSM anziché 3G, probabilmente per allungare l'autonomia della batteria, che sarà il vero tallone d'Achille di questi gingilli. Niente videochiamate, quindi, ma è integrata una videocamera per registrare video. Entrambi hanno un lettore micro-SD e sono in grado di riprodurre MP3 e video MPEG4; lo SpecialOps ha una tastiera fisica sul cinturino. I prezzi sono sotto i 300 dollari.
Fonti (con altre foto del modello LG): The Register, Gizmodo, Electronista, Akihabara News, Physorg, Unwired View.
2008/07/08
Scarica una puntata di telefilm in vacanza: bolletta da 40˙000 euro
Attenti alle vacanze in roaming
A furia di bollette pesanti, molti proprietari di telefonino stanno cominciando a capire che usare il cellulare in roaming, ossia fuori dalla propria rete nazionale, ha dei costi molto alti, sia per le chiamate ricevute, sia per quelle uscenti.
Un aspetto che non ha ancora raggiunto una soglia di consapevolezza diffusa è invece il costo della trasmissione dati quando si è in roaming. In queste circostanze, cadono tutte le convenzioni e agevolazioni forfetarie che si hanno sulla propria rete cellulare nazionale e si va incontro a bollette stratosferiche.
Giunge infatti dal Regno Unito, precisamente dal Manchester Evening News, il racconto della disavventura capitata al trentaquattrenne Iayn Dobson, che durante un viaggio in Portogallo ha usato il proprio cellulare per scaricare una puntata della sua serie TV preferita, Prison Break, e alcune canzoni.
Al suo ritorno a casa ha ricevuto dal proprio operatore telefonico una bolletta di 31.500 sterline, pari a circa 40.000 euro o 64.000 franchi svizzeri.
Ci son voluti mesi di trattativa con l'operatore cellulare e l'intervento non certo gratuito di un avvocato per ottenere un ricalcolo della bolletta, che è stata poi ridotta a 229 sterline (290 euro, 465 franchi).
Chi sta pensando di usare l'iPhone, con le sue esigenze di trasmissione dati continua, farà dunque bene a stare attento quando va all'estero, o almeno a leggersi il manuale per sapere come disattivare queste funzioni all'occorrenza.
La stessa raccomandazione vale anche per qualsiasi altro cellulare dotato di GPS: spesso questa funzione include il servizio A-GPS, che usa la trasmissione dati GPRS per migliorare il rilevamento della posizione: come mi segnala Lorenzo, l'autore del programma gratuito di localizzazione Eriadne, "è quindi fortemente consigliabile di cercare questa impostazione e disattivarla per i viaggi all'estero in quanto il traffico dati roaming è tassato fino a 10 volte di più che nel proprio paese."
2008/06/24
Popcorn e cellulari, spot virale che rivela l’analfabetismo tecnologico
Il telefonino non cuoce il popcorn, ma rivela quanta gente cotta c'è in giro
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Ne avevo già parlato nella puntata del Disinformatico radiofonico del 10 giugno scorso, ipotizzando che si trattasse di una campagna di marketing virale, e sono stato facile profeta: i vari video comparsi recentemente su Youtube che mostrano come produrre popcorn facendo squillare quattro cellulari intorno a dei chicchi di mais sono infatti una bufala.
Più precisamente, sono falsi realizzati per una campagna pubblicitaria di una marca di auricolari, come mostra attualmente la pagina apposita del sito della marca in questione.
La pagina in questione precisa che "il contenuto di questi video è costituito da illusioni ottiche fittizie e umoristiche concepite come intrattenimento. Nulla in questi video è inteso a suggerire che i telefoni cellulari possano produrre popcorn e la Cardo Systems, Inc. ("Cardo") nega specificamente che questi video contengano una rappresentazione di fatti o commenti riguardanti la sicurezza. Cardo si solleva da qualunque responsabilità per le informazioni presenti in questi video".
Legalese a parte, si è trattato insomma semplicemente di una finzione a scopo pubblicitario, uno spot sotto mentite spoglie, secondo una tattica sempre più diffusa in Rete. Una tattica che funziona, visto che i vari video sono stati visti oltre 11 milioni di volte (almeno così dice chi li ha prodotti) e hanno generato infiniti contro-video di sbufalamento e di presa in giro, come quello che genera il popcorn usando tre banane o quello che fa il popcorn dentro un iPhone. L'importante è far parlare di sé.
A prima vista possono sembrare superflui i contro-video di quelli che hanno ritenuto necessario addirittura fare la verifica sperimentale, come questo della redazione di Le Post, ma questa campagna pubblicitaria ha messo in luce un fenomeno sconsolante: c'è tanta gente che ci ha creduto, nonostante il fenomeno sia manifestamente impossibile, come può capire chiunque abbia un minimo di conoscenza tecnica.
Infatti un cellulare genera al massimo 2 watt di segnale, per cui mettendone insieme quattro si arriva al più a 8 watt; un forno a microonde genera 1500 watt o più, e lo fa in un ambiente chiuso che concentra le microonde, eppure ci mette un buon minuto a fare i popcorn. Pensare che ci possano riuscire quattro cellulari significa non solo non capire un'acca di tecnologia, cosa preoccupante in un mondo in cui la tecnologia è alla base della nostra vita, ma anche non avere capacità critica: se davvero fosse possibile cuocere il popcorn con quattro cellulari, le vostre orecchie dovrebbero bollire ogni volta che usate il telefonino.
Uno degli esempi più patetici di quest'analfabetismo tecnologico mi è arrivato oggi. Lo pubblico anonimizzato per obbligo professionale, ma gente di questo tipo, che mette in allarme amici e colleghi per niente, andrebbe secondo me messa alla gogna.
I: Caro amico salviamo il salvabile , A E MANDA QUESTA MAIL ATUTTI GLI AMICI A CUI VUOI BENE
A: [lista di destinatari, ovviamente rigorosamente in chiaro]
I pop corn si cucinano con le radiazioni del cellulare ,, e il nostro
cervello ?, prova a casa tua.
se apri questo smetterai di telefonare ?
http://it.youtube.com/watch?v=AcLS2WJERQ0
E' importante leggi tutto .
Sono anni ormai che usiamo il cellulare e ci han detto che non fa male ..
Scienziati amici e giornalisti ,dicono il contrario ,
l 'industria paga giornalisti e scienziati per non allarmare.
Mentre molti miei amici hanno malattie sconosciute all'udito e non solo
..
Vorrei pregarti di usare il mio cellulare con parsimonia
1) aL CELLULARE sii telegrafico
2) SE RIESCI è MEGLIO UN SMS
3) MEGLIO CHIAMARMI AL MIO FISSO DI UFFICIO [omissis] (9-18)
O DI CASA 06 [omissis]
ECCO PERCHE' VEDITI UNO DI QUESTI FILMATI E TI CONVINCERAI
http://it.youtube.com/watch?v=AcLS2WJERQ0
http://it.youtube.com/watch?v=lg_dyD0Nsjw
LE RADIAZIONI FANNO MALISSIMO
E GLI INTERESSI DELLE INDUSTRIE E DELLE COMPAGNIE TELEFONICHE
SONO PIU GRAND DELLA NOSTRA SALUTE,
CIAO H[omissis] G[omissis]
Attenzione ai bambini , non dormire vicino a cellulari, i bambini
subiscono
danni maggiori degli adulti.
Il telefono fisso è gratuito , riscopriamolo
Non ho parole. Ditemi che è una burla.
Gli autori spiegano in dettaglio il trucco
A metà luglio 2008, gli autori dello spot sono stati intervistati dalla CNN per spiegare come è stata realizzata la serie di video: molti hanno pensato alle tecnologie fisiche pù ardite, ma come in ogni buon trucco, la semplicità è l'ingrediente vincente. I dettagli sono in questo mio articolo di aggiornamento.
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2008/03/04
Antibufala: occhio ai cellulari esplosivi
Usare il cellulare mentre si ricarica è pericoloso?
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "whmfan" e "valentino.gar****".
Sta impazzando nelle caselle di posta una presentazione PowerPoint, intitolata "MAI mentre si ricarica!!!.pps", che mette in guardia contro i presunti pericoli dell'uso di un telefonino mentre è sotto carica. Ecco il testo e le immagini.
X FAVORE, FAI CIRCOLARE!
ATTENZIONE: è risaputo che le batterie dei telefonini cellulari possono talvolta esplodere, quello che non si sapeva, è che il rischio di esplosione aumenta considerevolmente se il cellulare viene usato mentre è sotto carica!
NON USATE MAI DICO MAI E RIPETO MAI IL TELEFONINO MENTRE RICARICATE LA BATTERIA, NEANCHE PER GLI SMS. Quando lo ricaricate SPEGNETE completamente il cellulare.
BATTERIA ESPLOSA MENTRE ERA SOTTO CARICA E CELLULARE USATO A LETTO...
(PENSA A COME PUò ESSER RIDOTTA LA TESTA DELL’UTENTE…)
QUESTO STAVA USANDO IL CELL SOLO PER GLI SMS, MA ERA SOTTO CARICA...
SONO EFFETTI DEVASTANTI DI CUI NESSUNO CI AVEVA AVVISATO...
QUINDI, RIPETO, PER FAVORE:
NON USARE MAI MA PROPRIO MAI IL TELEFONINO MENTRE RICARICHI LA BATTERIA, NEANCHE PER GLI SMS.
Quando lo ricarichi SPEGNI completamente il cellulare.
Secondo il sito antibufala Snopes.com, la serie di foto (di origine ignota) è stata aggiunta a novembre 2007 a un appello che circola già dal 2004. In sintesi, è falso che usare il cellulare mentre è sotto carica sia particolarmente pericoloso; ma è vero che vi sono stati dei casi di batterie non originali che sono esplose mentre erano sotto carica.
In particolare, nel 2003 vi fu una raffica di incidenti riguardanti telefonini Nokia (una quarantina di casi in tutto il mondo, su circa 400 milioni di utenti cellulari). Secondo le indagini di Nokia, le batterie erano tutte non originali e avevano in molti casi subito una caduta che le aveva danneggiate.
Esiste un mercato della falsificazione delle batterie, e chi fabbrica i falsi gioca al risparmio omettendo le funzioni di sicurezza che servono proprio a impedire surriscaldamenti e rischi d'incendio o esplosione, come per esempio il fusibile che apre il circuito in caso di temperatura troppo alta.
Le foto che accompagnano l'appello sono invece un buon promemoria del fatto che un cellulare, come qualsiasi apparecchio a batterie ricaricabili, si scalda parecchio durante la ricarica e ha quindi bisogno di ventilazione: metterlo sotto carica appoggiandolo su un cuscino o una coperta non è un'idea intelligente, e lo stesso vale ancor di più per i computer portatili.
Assicuratevi sempre di lasciare una ventilazione sufficiente intorno agli elettrodomestici sotto carica, e usate batterie originali. E magari leggete il manuale del fabbricante, invece di fidarvi di una presentazione Powerpoint scritta da chissà chi.
2008/03/03
Cellulari esplosivi in ricarica
Allarme per i cellulari che esplodono sotto carica
Da alcuni giorni sta impazzando una presentazione Powerpoint che segnala il presunto pericolo dell'uso dei cellulari mentre sono sotto carica. Alcune delle foto a corredo della presentazione sono piuttosto impressionanti.
Tratterò in dettaglio l'argomento nella puntata di domattina del Disinformatico radiofonico, ma nel frattempo posso anticipare che si tratta di una mezza bufala. L'uso durante la ricarica di per sé non comporta rischi di esplosione: le cause dei fenomeni descritti nell'appello sono altre, per cui è inutile e disinformante diffondere la presentazione. I dettagli saranno qui domattina.
2008/02/18
Quanto costa davvero un SMS?
SMS, 465 euro al megabyte
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "br1tad" e "bernardo". L'articolo è stato corretto dopo la pubblicazione iniziale.
Belli, gli SMS. Comodi e discreti. Una nuova forma di comunicazione, adorata dalle giovani generazioni che sembrano avere pollici geneticamente modificati. Ma una miniera d'oro per gli operatori telefonici, alcuni dei quali ne ricavano utili fino al 90%. Gli SMS, da soli, costituiscono il 20% del loro fatturato. A pochi centesimi a messaggio, ci sembra di spendere poco. Ma forse stiamo pagando troppo.
Facciamo due conti. Secondo l'analisi di Gthing.net, un SMS contiene un massimo di 140 byte (1120 bit) di dati. I 160 caratteri massimi di un SMS ci stanno in 140 byte perché gli SMS usano una codifica a 7 bit.
Se un SMS costa 10 centesimi di franco ed è sfruttato integralmente (composto da 160 caratteri), un bit viene a costare 10/1120 = 0,0089 centesimi. A questi prezzi, trasmettere un megabyte di dati (1.048.576 byte di 8 bit), ossia grosso modo un minuto di canzone MP3 o un libro, verrebbe a costare circa 750 franchi. Avete letto bene: settecentocinquanta. Lo stesso ragionamento vale anche con gli euro al posto dei franchi, ovviamente.
Nota: nella prima stesura di questo articolo avevo sbagliato i calcoli, e anche parecchio. Sono come i vecchi processori Pentium: ho la tendenza a randomizzare le cifre decimali e parcheggiare in doppia file il punto decimale. Chiedo scusa, prometto di non fare più calcoli dopo l'una del mattino e ringrazio Matteo per avermi corretto.
Anche acquistando pacchetti di SMS a un prezzo apparentemente vantaggioso (per esempio 1000 SMS per 19 franchi), il costo per SMS scende a 1,9 centesimi, ma un megabyte, o un minuto di MP3, costerebbe comunque ben 142 franchi e spiccioli.
Eppure le offerte di trasmissione dati dei medesimi operatori consentono di trasmettere 50 di quegli stessi megabyte per meno di dieci franchi, e si può scendere ancora con gli abbonamenti dedicati, che offrono trasmissione illimitata per pochi franchi al giorno. Le offerte sul mercato italiano sono strutturate allo stesso modo. Chiaramente qualcosa non va. Perché lo stesso bit trasmesso in un modo costa 300 volte di più che in un altro?
Facciamo un altro confronto. La trasmissione della voce sulla rete GSM è anch'essa una trasmissione di dati, che utilizza normalmente un codec a 9,6 kilobit al secondo (esistono anche l'Half Rate a 5,6 kb/s e il Full Rate a 13 kb/s, ma lo standard è 9,6 kb/s). In altre parole, un minuto di conversazione trasmette 576.000 bit, pari a 514 SMS. Quindi se la voce seguisse le tariffe degli SMS, un minuto di telefonata cellulare ci costerebbe 51 franchi e spiccioli.
La disparità diventa ancora più evidente se si considera che quel minuto di telefonata (che costa pochi centesimi) deve essere recapitato a destinazione immediatamente, mentre un SMS può arrivare anche con comodo. Paghiamo un bit pigro di un SMS centinaia di volte di più di quel che paghiamo i bit velocissimi delle telefonate. Non sorprende, allora, che secondo dati di Forrester Research citati dall'International Herald Tribune ci siano appunto margini di utile del 90% da parte degli operatori.
E' eccessivo? L'Unione Europea si sta muovendo per far ridurre i costi della trasmissione dati e degli SMS in roaming, come riferisce Reuters, entro luglio, perché i ricarichi praticati in roaming sono in conflitto con il concetto di mercato unico dell'UE. Ma l'iniziativa mira soltanto ad equiparare i costi degli SMS inviati in roaming con quelli inviati sulla propria rete cellulare: i costi degli SMS in sé restano stratosferici in termini di prezzo al bit.
C'è chi propone soluzioni per arrangiarsi, come Skebby, Cellity o JackSMS, che usano i contratti forfetari di trasmissione dati per collegarsi ai servizi di invio SMS oppure creano una sorta di messaggistica istantanea, ma non è un servizio universale come lo è l'SMS. In Svizzera c'è anche l'originale smartphone Ogo, che permette di avere la chat di MSN sempre in tasca a canone fisso mensile, ma permette di chattare soltanto con altri utenti MSN (senza allegati): anche qui gli SMS si pagano a parte. Sembra proprio che nessuno voglia mollare la gallina dalle uova d'oro.
2008/02/08
Le Iene e cellulari, NON riproviamo stasera
Niente cellulari in volo stasera
Questa sera dovrebbe andare in onda il servizio de Le Iene dedicato alla pericolosità dei cellulari in aereo. Visto il rinvio, è stato girato del materiale aggiuntivo che dovrebbe essere molto interessante. A stasera!
Aggiornamento
Come non detto: la redazione mi ha appena avvisato che il pezzo non andrà in onda stasera. Sigh.
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