OpenOffice.org: versione 2.3, IBM si allea, Aqua alpha per Mac
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Grandi novità per chi usa OpenOffice.org e sostiene i formati liberi, in particolare il formato OpenDocument, lo standard ISO 26300 utilizzato da OpenOffice.org e da un numero crescente di programmi.
E' uscita la versione 2.3 di OpenOffice.org, per Windows, Linux, Solaris, FreeBSD e Mac. Le novità più significative sono riassunte qui in italiano: eliminate alcune vulnerabilità, potenziata la gestione delle estensioni (simili a quelle di Firefox, che permettono di aggiungere facilmente funzioni supplementari in maniera modulare, tipo l'esportazione automatica a Google Docs), una riscrittura completa della creazione assistita di grafici, e affinamenti alle funzioni di spreadsheet e scrittura. La versione italiana è scaricabile qui.
E' sceso in campo anche il peso massimo IBM, che ha presentato pochi giorni fa Lotus Symphony, suite gratuita basata su Openoffice.org, disponibile per Windows e Linux, e contribuirà allo sviluppo di OpenOffice.org.
Google, da parte sua, offre gratuitamente nel Google Pack StarOffice, altra variante di OpenOffice.org realizzata da Sun, e aggiunge a Google Docs la funzione di generazione di presentazioni in forma collaborativa.
A questo punto abbiamo tre grandi nomi dell'informatica che supportano attivamente il formato libero OpenDocument: Sun, Google, IBM. Con prodotti sia gratuiti, sia a pagamento, che garantiscono l'accesso dell'utente ai propri documenti senza dover dipendere da un singolo produttore, grazie appunto all'adozione di un formato standard ed esente da royalty.
Dall'altra parte c'è Microsoft, con il suo formato OOXML che non riesce ad essere approvato come standard ISO (ecco il comunicato ufficiale ISO in proposito). I tempi stanno davvero cambiando.
OpenOffice.org Aqua per Mac: niente X11, niente peso di Java
Sul versante Mac, è disponibile una versione Aqua per Mac. Non richiede X11, non è pesante e lenta come NeoOffice, ed è disponibile sia per processori Intel, sia per processori PPC. Attenzione: è software alpha, ed è indicato a chiare lettere che non va usato in ambiente di lavoro ma solo per sperimentazione, quindi prendetelo con le pinze.
Io lo sto provando, e finora sta comportandosi molto bene: veloce e scattante anche sul mio iBook G4 di tre anni fa, sia pure con qualche inciampo. Ecco alcuni dei bachi che ho trovato fin qui:
- come vedete nell'immagine, i menu sono ancora rudimentali nella grafica (ma funzionano)
- l'apertura di documenti dal Finder e il trascinamento dell'icona del documento sull'icona di OOo non funzionano (questo credo sia il difetto peggiore, fin qui)
- il trascina-e-molla per spostare una parola o un paragrafo non va
- ogni volta che si aggiorna una cella di uno spreadsheet, OOo si ferma a ricalcolare per vari secondi
- l'assegnazione delle funzioni ai tasti non è modificabile
- perlomeno sul Mac Intel, ci sono occasionali problemi di refresh della finestra e di gestione di alcuni font.
Conferenza italiana di OpenOffice.org
La Terza Conferenza Italiana di OpenOffice.org, la prima organizzata sotto l’egida dell’Associazione PLIO, si terrà a Firenze il 25 ottobre. Tutti i dettagli sono sul sito dell'associazione. Verranno presentate relazioni sullo stato del progetto, casi di successo nell'adozione di OpenOffice.org, e le caratteristiche della versione 2.3. Chi volesse contribuire con relazioni ed esperienze può contattare il PLIO per proporre presentazioni.
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