
Microsoft ha rimediato alla magagna assegnando a questi video un dominio separato, explicit.bing.net, e includendo nella stringa di ricerca l'indirizzo del sito dal quale provengono i video, in modo da consentire agli amministratori dei filtri di bloccare selettivamente questi contenuti ma lasciare intatto il funzionamento del motore di ricerca. Tutti i dettagli sono nel blog di Bing.