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2009/07/13
Corriere: morti Neil Armstrong e Michael Collins di Apollo 11. Ma anche no
Nuova esilarante perla del giornalismo italiano. Emilia Costantini firma sul Corriere della Sera del 7 luglio scorso un articolo nel quale dichiara che Buzz Aldrin è “l'ultimo astronauta sopravvissuto della missione Apollo 11”. In altre parole, a suo dire Neil Armstrong e Michael Collins sarebbero morti.
Un errore? Una svista? Noooo. Perché poco più sotto il concetto viene ribadito: Buzz Aldrin viene chiamato “il superstite”.
Purtroppo per il Corriere e per la Costantini (una delle persone presenti in sala al RomaFictionFest, di cui potete sentire gli exploit nel video della conferenza stampa alla quale ho assistito anch'io), e per fortuna dei diretti interessati, sia Neil Armstrong sia Michael Collins stanno benissimo, grazie. Tant'è vero che sono attesi per le celebrazioni del quarantesimo dello sbarco sulla Luna. Per saperlo, bastava usare Google News o Wikipedia. O bastava essere almeno vagamente competenti nella materia da trattare e che si è pagati per riferire correttamente ai lettori.
Qui sotto, per gli increduli che fanno fatica a credere che un giornale come il Corriere possa partorire bestialità di questo calibro, c'è la schermata della perla spaziale.
Non mi risulta che il Corriere abbia pubblicato una rettifica per dissociarsi dalla balla spaziale scritta sulle sue pagine dalla giornalista. Questo, perlomeno, si potrebbe fare per salvare la propria dignità. Perché la serietà di una testata non si misura dagli errori che commette, ma da come reagisce quando li commette.
Grazie a Marco per la segnalazione.
Un errore? Una svista? Noooo. Perché poco più sotto il concetto viene ribadito: Buzz Aldrin viene chiamato “il superstite”.
Purtroppo per il Corriere e per la Costantini (una delle persone presenti in sala al RomaFictionFest, di cui potete sentire gli exploit nel video della conferenza stampa alla quale ho assistito anch'io), e per fortuna dei diretti interessati, sia Neil Armstrong sia Michael Collins stanno benissimo, grazie. Tant'è vero che sono attesi per le celebrazioni del quarantesimo dello sbarco sulla Luna. Per saperlo, bastava usare Google News o Wikipedia. O bastava essere almeno vagamente competenti nella materia da trattare e che si è pagati per riferire correttamente ai lettori.
Qui sotto, per gli increduli che fanno fatica a credere che un giornale come il Corriere possa partorire bestialità di questo calibro, c'è la schermata della perla spaziale.
Non mi risulta che il Corriere abbia pubblicato una rettifica per dissociarsi dalla balla spaziale scritta sulle sue pagine dalla giornalista. Questo, perlomeno, si potrebbe fare per salvare la propria dignità. Perché la serietà di una testata non si misura dagli errori che commette, ma da come reagisce quando li commette.
Grazie a Marco per la segnalazione.
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