Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
2010/06/01
Truffa alla nigeriana sfocia in rapimento
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "monti.fa*" e "brunetti".
Ma chi volete che ci caschi? Sento spesso questa frase quando racconto la truffa alla nigeriana o 419 scam: quella in cui la vittima riceve una lettera o una mail che l'avvisa di una vincita alla lotteria o di un'eredità da riscuotere in cambio di un piccolo acconto, versato il quale i soldi promessi non si materializzano mai con mille scuse che chiedono ulteriori anticipi.
Molti considerano questa truffa talmente evidente da trovare quasi simpatici i truffatori che passano ore a cercare un pollo da spennare e condannano la stupidità di chi ci casca. Certo, l'ingenuità di chi abbocca è forte, ma andiamoci piano prima di considerare questi truffatori come povera gente che sbarca il lunario in questo modo per fame. Questi sono criminali che non solo rovinano le famiglie alle quali tolgono i risparmi, ma arrivano anche a organizzare rapimenti.
Giunge infatti da Johannesburg la notizia (News24.com) di una donna americana tenuta in ostaggio per oltre un mese da una banda di questi malfattori. La banda, composta da tre nigeriani e una donna sudafricana, aveva iniziato a mungere la vittima l'anno scorso, dicendole via mail che aveva vinto un milione di dollari. Con questo espediente era riuscita a farsi dare ben 60.000 dollari dalla vittima. Ma i criminali non si sono accontentati del bottino.
Alcuni mesi dopo aver interrotto le comunicazioni, la banda s'è rifatta viva con la donna e le ha detto che doveva venire di persona in Sudafrica per riscuotere il premio, portando con sé altri 2000 dollari. Il 15 aprile la signora si è presentata in aeroporto in Sudafrica, dove è stata presa in ostaggio e sequestrata in una casa di Albertsdal, ad Alberton, fino al 22 maggio scorso, quando è riuscita a scappare. I criminali sono stati arrestati.
Ma chi volete che ci caschi? Sento spesso questa frase quando racconto la truffa alla nigeriana o 419 scam: quella in cui la vittima riceve una lettera o una mail che l'avvisa di una vincita alla lotteria o di un'eredità da riscuotere in cambio di un piccolo acconto, versato il quale i soldi promessi non si materializzano mai con mille scuse che chiedono ulteriori anticipi.
Molti considerano questa truffa talmente evidente da trovare quasi simpatici i truffatori che passano ore a cercare un pollo da spennare e condannano la stupidità di chi ci casca. Certo, l'ingenuità di chi abbocca è forte, ma andiamoci piano prima di considerare questi truffatori come povera gente che sbarca il lunario in questo modo per fame. Questi sono criminali che non solo rovinano le famiglie alle quali tolgono i risparmi, ma arrivano anche a organizzare rapimenti.
Giunge infatti da Johannesburg la notizia (News24.com) di una donna americana tenuta in ostaggio per oltre un mese da una banda di questi malfattori. La banda, composta da tre nigeriani e una donna sudafricana, aveva iniziato a mungere la vittima l'anno scorso, dicendole via mail che aveva vinto un milione di dollari. Con questo espediente era riuscita a farsi dare ben 60.000 dollari dalla vittima. Ma i criminali non si sono accontentati del bottino.
Alcuni mesi dopo aver interrotto le comunicazioni, la banda s'è rifatta viva con la donna e le ha detto che doveva venire di persona in Sudafrica per riscuotere il premio, portando con sé altri 2000 dollari. Il 15 aprile la signora si è presentata in aeroporto in Sudafrica, dove è stata presa in ostaggio e sequestrata in una casa di Albertsdal, ad Alberton, fino al 22 maggio scorso, quando è riuscita a scappare. I criminali sono stati arrestati.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento