Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2015/06/19
Antibufala: annunciato il primo film per adulti girato nello spazio
Moltissime testate hanno pubblicato la notizia secondo la quale un noto sito a luci rosse avrebbe intenzione di avviare una raccolta di fondi per girare un film per adulti nello spazio.
Si tratterebbe di una prima assoluta e di un “esperimento per comprendere come funzionano i rapporti” in assenza di peso, ma purtroppo le testate giornalistiche hanno abboccato all'ennesima trovata di marketing virale.
Infatti basta guardare l'esiguità della cifra da raccogliere (3,4 milioni di dollari) per rendersi conto che è assolutamente insufficiente a finanziare una vera missione spaziale, considerato che oggi portare un singolo astronauta nello spazio costa 60 milioni di dollari (tramite Roscosmos, l'ente spaziale russo che in questo momento è l'unico dotato di veicoli abilitati al trasporto in orbita di equipaggi) e che qui si tratterebbe di portare due attori più i tecnici di ripresa. Per non parlare del fatto che non c'è nessun accordo, nemmeno preliminare, fra il sito in questione e l'agenzia spaziale russa o altri operatori che nei prossimi anni offriranno voli spaziali orbitali o suborbitali con equipaggi.
Nonostante l'assurdità piuttosto evidente del progetto, parecchie persone hanno aderito alla raccolta di fondi, fatta tramite Indiegogo: al momento in cui scrivo sono stati raccolti circa 52.000 dollari da parte di 1163 partecipanti. Cinque di loro hanno scucito ben 500 dollari ciascuno. Va notato che la raccolta usa il modello del fixed funding, per cui se non viene raggiunta la cifra richiesta i soldi vengono restituiti ai finanziatori.
Insomma, gli ingredienti di un'astuta trovata pubblicitaria a costo zero ci sono tutti. Peccato che molti giornali abbiano abboccato all'amo, regalando promozione gratuita al sito a luci rosse. Per chi volesse invece approfondire seriamente la questione delle attività intime nello spazio, consiglio il libro Bonk di Mary Roach, che ha intervistato medici, specialisti e astronauti sull'argomento: vi farà passare ogni appetito di questo genere.
Si tratterebbe di una prima assoluta e di un “esperimento per comprendere come funzionano i rapporti” in assenza di peso, ma purtroppo le testate giornalistiche hanno abboccato all'ennesima trovata di marketing virale.
Infatti basta guardare l'esiguità della cifra da raccogliere (3,4 milioni di dollari) per rendersi conto che è assolutamente insufficiente a finanziare una vera missione spaziale, considerato che oggi portare un singolo astronauta nello spazio costa 60 milioni di dollari (tramite Roscosmos, l'ente spaziale russo che in questo momento è l'unico dotato di veicoli abilitati al trasporto in orbita di equipaggi) e che qui si tratterebbe di portare due attori più i tecnici di ripresa. Per non parlare del fatto che non c'è nessun accordo, nemmeno preliminare, fra il sito in questione e l'agenzia spaziale russa o altri operatori che nei prossimi anni offriranno voli spaziali orbitali o suborbitali con equipaggi.
Nonostante l'assurdità piuttosto evidente del progetto, parecchie persone hanno aderito alla raccolta di fondi, fatta tramite Indiegogo: al momento in cui scrivo sono stati raccolti circa 52.000 dollari da parte di 1163 partecipanti. Cinque di loro hanno scucito ben 500 dollari ciascuno. Va notato che la raccolta usa il modello del fixed funding, per cui se non viene raggiunta la cifra richiesta i soldi vengono restituiti ai finanziatori.
Insomma, gli ingredienti di un'astuta trovata pubblicitaria a costo zero ci sono tutti. Peccato che molti giornali abbiano abboccato all'amo, regalando promozione gratuita al sito a luci rosse. Per chi volesse invece approfondire seriamente la questione delle attività intime nello spazio, consiglio il libro Bonk di Mary Roach, che ha intervistato medici, specialisti e astronauti sull'argomento: vi farà passare ogni appetito di questo genere.
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