Sono rientrato ieri da una bellissima (e golosissima) tappa in Abruzzo di Ti Porto La Luna, che ha permesso a Luigi Pizzimenti, ideatore e responsabile del tour, e al sottoscritto di portare fra la gente una roccia lunare proveniente dalle missioni Apollo.
La Luna è arrivata in Abruzzo grazie al lavoro eccezionale degli organizzatori locali (Biagio Cimini, Antonio Moretti e Valerio Galiffa) e delle amministrazioni locali, che si sono rivelate capaci di fare quello che località più grandi si sono invece lasciate sfuggire tra le dita per burocrazia o pretenziosità personali. E così oltre mille persone di tutte le età hanno visto la Luna da pochi centimetri e hanno conosciuto, nelle conferenze che ho tenuto insieme a Luigi, la storia di chi l’ha raccolta e l’ha portata sulla Terra. Ecco qualche foto e due video pubblicati dalla TV locale.
Controguerra
#Tiportolaluna in Abruzzo: prima tappa con gli studenti di Controguerra! @disinformatico @LuigiPizzimenti pic.twitter.com/YLmt9076ym— Biagio Cimini (@BiagioCimini) 29 aprile 2016
J News TV
Ancarano
— Luigi Pizzimenti (@LuigiPizzimenti) 30 aprile 2016
— Luigi Pizzimenti (@LuigiPizzimenti) 30 aprile 2016
— Luigi Pizzimenti (@LuigiPizzimenti) 30 aprile 2016
Sant’Omero
Foto di Grafico Designer Arti Visive - Marco Arduini. Altre immagini sono qui. |
Torano Nuovo
#Tiportolaluna a Torano Nuovo successo di pubblico! @BiagioCimini @disinformatico @PaoloDan pic.twitter.com/8wH4Yxaoa8— Luigi Pizzimenti (@LuigiPizzimenti) 30 aprile 2016
Valerio Galiffa, Biagio Cimini e Antonio Moretti si godono il meritato momento con la Luna tra le mani. |
Altre foto, anche del tour precedente (2015), sono su Twitter con l’hashtag #tiportolaluna.
E se fosse stata una tappa in auto elettrica?
Rivedendo sullo schermo le immagini delle auto elettriche usate dagli astronauti sulla Luna nelle missioni Apollo 15, 16 e 17 mi è venuto spontaneo pensare che fra un paio d’anni, se tutto va bene, anch’io viaggerò in un’auto elettrica. Non sulla Luna, ovviamente, ma dovrò essere in grado di affrontare anche trasferte come questa in Abruzzo. Così sto tenendo traccia dettagliata dei viaggi che faccio e sto provando a simularli come se dovessi farli con la Tesla Model 3 che ho prenotato. Finora la trasferta abruzzese è il primo caso, dall’inizio dell’anno, in cui le limitazioni di autonomia e ricarica dell’auto elettrica mi avrebbero obbligato a cambiare drasticamente il piano di viaggio rispetto a un’auto a carburanti fossili.
Il viaggio da Lugano a Torano Nuovo, in Abruzzo, è lungo circa 610 chilometri. Li ho percorsi, con la mia attuale auto a benzina, in poco più di sei ore (compresi 50 minuti di sosta per pranzo e rifornimento di benzina). Come sarebbe andata con una Tesla Model 3? Male.
Con l’attuale rete di ricarica veloce Tesla (i Supercharger) e stimando prudenzialmente 300 km di autonomia della Model 3 (rispetto ai 350 dichiarati), avrei potuto fare il tragitto di 250 chilometri da Lugano fino a Modena, dove c'è un Supercharger lungo la strada che dovrei comunque percorrere. Ma poi avrei dovuto affrontare la tratta da Modena a Torano, che è di 360 km e non ha attualmente alcun punto di ricarica Tesla. Con una Model 3 non ce l’avrei fatta (con una Model S sì, a patto di poter ricaricare all’arrivo, all'agriturismo dove ero alloggiato, nel corso della notte). Tuttavia per fine 2016 sono previsti due Supercharger sulla costa adriatica, che mi permetteranno in futuro di completare un viaggio come questo con due tappe di ricarica da circa 40 minuti l'una. Certo, allungherò il tempo di viaggio (ma soltanto di una quarantina di minuti, visto che una delle soste che avrei dovuto fare con la Model 3 l’ho fatta comunque con l’auto a benzina); in compenso viaggerò senza inquinare e risparmierò 135 euro che avrei speso in carburante per l’andata e il ritorno.
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