Fonte: Blueplanetheart. |
Nel pomeriggio del 9 maggio il pianeta Mercurio transiterà sul Sole. Durante un transito un corpo celeste si interpone tra tra un osservatore e un altro corpo, di solito più grande. In questo modo la sagoma del primo rimane proiettata sul secondo.
Nel nostro sistema solare i transiti possibili di oggetti naturali sul Sole sono ovviamente solo quelli dei pianeti interni. I transiti si verificano molto di rado: il prossimo di Venere, per esempio, avverrà l'11 dicembre 2117. I successivi di Mercurio invece si verificheranno più a breve ma comunque con periodicità assai dilatata.
Sono fenomeni astronomici affascinanti e relativamente facili da osservare. Il transito di Mercurio, a differenza di quello di Venere, non è visibile senza strumenti ottici, date le minori dimensioni angolari del pianeta (video): occorre come minimo un ottimo binocolo, a patto ovviamente di utilizzare un filtro solare fabbricato con materiale di qualità. Soluzioni artigianali come pellicole nere o vetri affumicati sono da evitare per la incompleta capacità di trattenere le radiazioni solari. Come è ovvio, il filtro deve essere posizionato tra i raggi solari e l’obiettivo dello strumento, non tra l’oculare e l’occhio dell’osservatore.
Il fenomeno inizierà poco dopo le 13 (ora italiana) e terminerà più o meno al tramonto.
Da Sky and Telescope aggiungo alcune altre info salienti: Mercurio passa fra la Terra e il Sole ogni quattro mesi circa, ma a causa dell’inclinazione della sua orbita rispetto a quella della Terra non capita spesso che Mercurio passi proprio davanti al Sole dal punto di vista terrestre. Il pianeta si sposta rapidamente nello spazio, a circa 173.000 chilometri orari, ma ci metterà circa sette ore e mezza ad attraversare il disco solare (dal punto di vista di noi terrestri). L’evento sarà visibile dall’inizio alla fine in buona parte del continente americano e nella zona occidentale dell’Africa e dell‘Europa; il resto del pianeta vedrà il transito solo in parte.
La sagoma circolare di Mercurio sarà soltanto 1/160 del diametro del Sole e si staglierà netta, a differenza delle macchie solari, che hanno contorni irregolari e sfumati. I momenti più interessanti si avranno quando il pianeta attraverserà i bordi del Sole (un evento che durerà circa tre minuti e mezzo). In questi momenti si potrà notare l’effetto “goccia nera”: una zona scura che unisce il pianeta al bordo del Sole, dando a Mercurio la forma apparente di una goccia: non è un’illusione ottica ma un fenomeno reale, dovuto al fatto che il bordo del Sole ci appare più scuro del resto del disco ma lo notiamo soltanto quando c’è un oggetto che lo evidenzia. Il prossimo transito di Mercurio avverrà l’11 novembre 2019.
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