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2016/09/16
Samsung e le batterie incendiarie del Galaxy Note 7
Il Galaxy Note 7 ha dei problemi notevoli con la batteria: sono già stati segnalati numerosi casi, circa una quarantina, di incendio spontaneo dovuto a surriscaldamento della batteria che hanno causato danni e lesioni. Il problema è causato da un difetto di fabbricazione di un lotto limitato di batterie.
Associazioni di consumatori, enti per la sicurezza dei trasporti e dei voli hanno invitato gli utenti a non portare a bordo questo modello di smartphone e in generale a smettere di usarlo e ricaricarlo. L’allarme ha fatto perdere a Samsung circa 26 miliardi di dollari in termini di valore di mercato.
L’azienda ha pubblicato la richiesta “a tutti coloro in possesso di un Galaxy Note7, di spegnerlo e di tornare ad utilizzare momentaneamente il telefono precedente all’acquisto, fino alla consegna di un nuovo Galaxy Note7 già prenotato, a partire dal 19 Settembre” (in Italia) o di “spegnere il proprio terminale e di riconsegnarlo al più presto al rivenditore presso il quale l'avevano acquistato [e] contattare il vostro rivenditore affinché possa prestarvi uno smartphone fin quando il nuovo Galaxy Note7 non sarà disponibile.” (in Svizzera) e ha attivato un programma di sostituzione. Chi vuole sapere se il proprio esemplare è a rischio può chiamare il numero verde apposito (diverso da paese a paese). C’è anche una pagina web nella quale gli utenti possono immettere il numero IMEI del proprio Galaxy Note 7, ma non è chiaro se sia utilizzabile per IMEI non statunitensi.
Gli smartphone coinvolti sono circa due milioni e mezzo. Per incoraggiare gli utenti a restituirli per la sostituzione, Samsung ha annunciato che diffonderà (almeno in Corea del Sud) un aggiornamento software che limiterà la capacità di carica della batteria al 60%. La speranza è che questo riduca il rischio di surriscaldamento incendiario e produca un disagio sufficiente a spingere gli utenti più pigri a farsi sostituire il dispositivo.
Fonti: Engadget, Ars Technica.
Associazioni di consumatori, enti per la sicurezza dei trasporti e dei voli hanno invitato gli utenti a non portare a bordo questo modello di smartphone e in generale a smettere di usarlo e ricaricarlo. L’allarme ha fatto perdere a Samsung circa 26 miliardi di dollari in termini di valore di mercato.
L’azienda ha pubblicato la richiesta “a tutti coloro in possesso di un Galaxy Note7, di spegnerlo e di tornare ad utilizzare momentaneamente il telefono precedente all’acquisto, fino alla consegna di un nuovo Galaxy Note7 già prenotato, a partire dal 19 Settembre” (in Italia) o di “spegnere il proprio terminale e di riconsegnarlo al più presto al rivenditore presso il quale l'avevano acquistato [e] contattare il vostro rivenditore affinché possa prestarvi uno smartphone fin quando il nuovo Galaxy Note7 non sarà disponibile.” (in Svizzera) e ha attivato un programma di sostituzione. Chi vuole sapere se il proprio esemplare è a rischio può chiamare il numero verde apposito (diverso da paese a paese). C’è anche una pagina web nella quale gli utenti possono immettere il numero IMEI del proprio Galaxy Note 7, ma non è chiaro se sia utilizzabile per IMEI non statunitensi.
Gli smartphone coinvolti sono circa due milioni e mezzo. Per incoraggiare gli utenti a restituirli per la sostituzione, Samsung ha annunciato che diffonderà (almeno in Corea del Sud) un aggiornamento software che limiterà la capacità di carica della batteria al 60%. La speranza è che questo riduca il rischio di surriscaldamento incendiario e produca un disagio sufficiente a spingere gli utenti più pigri a farsi sostituire il dispositivo.
Fonti: Engadget, Ars Technica.
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