Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
Informativa privacy e cookie: Questo blog include cookie di terze parti. Non miei (dettagli)
Prossimi eventi pubblici – Sostegno a questo blog – Sci-Fi Universe
Cerca nel blog
2017/07/14
Dopo la fake news, la fake music? Gli inganni su Spotify
Spotify, il servizio di musica e video in streaming, ha oltre 140 milioni di utenti attivi e circa 50 milioni di abbonati paganti. Ma è anche un servizio che consente a molti truffatori o personaggi senza scrupoli di fare soldi alle spalle degl onesti.
Un recente articolo di Vulture.com ha fatto il punto di un giro di denaro basato sull’inganno citando per esempio il caso di Humble, la canzone di Kendrick Lamar che ha raggiunto il primo posto nella classifica di streaming di Billboard ed è stata ascoltata quasi 300 milioni di volte su Spotify. Accanto alla versione originale, però, su Spotify c’è anche Sit Down, Be Humble di un certo King Stitch, che si è aggiudicata oltre 300.000 visualizzazioni (con relativi incassi) solo per il fatto di imitare (anche nel titolo) l’originale di Lamar. Basta che un utente ascolti il brano per trenta secondi e Spotify paga.
Non è l’unico genere di trucco per fare soldi: su Spotify ci sono “artisti” come Happy Birthday Library, che offrono versioni personalizzate di Tanti auguri a te e così hanno incassato più di un milione di ascolti. C’è Chris Brown, che ha partorito un album, Heartbreak on Full Moon, che contiene ben quaranta canzoni. Non perché ha una vena musicale inesauribile, ma perché ha capito che più canzoni mette in un album più aumentano le possibilità che qualcuno le ascolti e quindi porti il suo album in cima alla classifica.
Prendete per esempio i Toilet Bowl Cleaners, la cui The Poop Song è stata ascoltata 400.000 volte. Dietro questa “band” c'è un uomo di nome Matt Farley, che ha al proprio attivo oltre 18.500 canzoni pubblicate su Spotify con questo e molti altri pseudonimi, come Guy Who Sings Songs About Cities and Towns, Wedding Proposal Music Song Band, Guy Who Sings Your Name Over and Over, Papa Razzi and the Photogs. È sempre lui, e tutte queste “band” cantano solo canzoni a tema: Papa Razzi, per esempio, canta solo di celebrità. Indovinate che cosa canta Guy Who Sings Your Name Over and Over. Diciottomilacinquecento canzoni non sono musica: sono spam.
E c’è di peggio: Sir Juan Mutant ha pubblicato 64 album, ciascuno con una cinquantina di brani. Ma molte canzoni sono ripetute usando però titoli differenti e sono poco più che strimpellamenti. Non mancano impostori come Bob Segar, che fa cover di Bob Seger e ha 1,2 milioni di ascolti di Turn the Page; come Brooks Stars Garth, che ha vari milioni di ascolti delle sue cover delle canzoni di Garth Brooks; come la band Imagine Demons, che ha 1,7 milioni di ascolti di Demons (come il brano degli Imagine Dragons).
L’articolo di Vulture.com porta molti altri esempi di come il sistema della musica a pagamento in streaming venga manipolato e fa un’osservazione deprimente: in tutto questo giro di soldi, alla fine, l’unico che ci perde è l’utente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento