Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2019/01/11
Campanelli digitali, video visibili a sconosciuti
Se avete acquistato un campanello digitale Ring di Amazon, tenete presente che i video registrati da questo dispositivo possono essere stati condivisi con sconosciuti e guardati dallo staff dell’azienda.
Secondo le indagini di The Intercept e di The Information, i video acquisiti da campanelli e telecamere di sorveglianza internet di questa marca venivano accumulati nel cloud di Amazon e messi a disposizione dei dipendenti in Ucraina e dei dirigenti negli Stati Uniti, senza crittografia per ridurre i costi e facilitare l’accesso. Per accedere a quello che vedevano le telecamere degli utenti era sufficiente conoscere il loro indirizzo di mail.
Inoltre la vantata “intelligenza” di riconoscimento delle immagini di queste telecamere era in realtà basata sull’instancabile e frenetico lavoro di un gran numero di dipendenti che esaminavano manualmente i video per valutarli. A giudicare dalle inserzioni su LinkedIn, questa prassi continua tuttora.
Secondo le fonti di The Intercept, “i dipendenti di Ring si scambiavano i video che stavano etichettando e descrivevano alcune delle cose che avevano visto, come persone che si baciavano, sparavano con armi da fuoco e rubavano”.
Di fronte a queste notizie, la maggior parte della gente reagisce dicendo “ma io non ho niente da nascondere”. Pensateci la prossima volta che vostra figlia torna a casa con il suo partner.
Secondo le indagini di The Intercept e di The Information, i video acquisiti da campanelli e telecamere di sorveglianza internet di questa marca venivano accumulati nel cloud di Amazon e messi a disposizione dei dipendenti in Ucraina e dei dirigenti negli Stati Uniti, senza crittografia per ridurre i costi e facilitare l’accesso. Per accedere a quello che vedevano le telecamere degli utenti era sufficiente conoscere il loro indirizzo di mail.
Inoltre la vantata “intelligenza” di riconoscimento delle immagini di queste telecamere era in realtà basata sull’instancabile e frenetico lavoro di un gran numero di dipendenti che esaminavano manualmente i video per valutarli. A giudicare dalle inserzioni su LinkedIn, questa prassi continua tuttora.
Secondo le fonti di The Intercept, “i dipendenti di Ring si scambiavano i video che stavano etichettando e descrivevano alcune delle cose che avevano visto, come persone che si baciavano, sparavano con armi da fuoco e rubavano”.
Di fronte a queste notizie, la maggior parte della gente reagisce dicendo “ma io non ho niente da nascondere”. Pensateci la prossima volta che vostra figlia torna a casa con il suo partner.
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