Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2020/01/24
Cartelloni pubblicitari digitali vulnerabili anche a Lugano
I cartelloni pubblicitari digitali sono molto pratici: niente carta da stampare e incollare, colori sempre nitidi, possibilità di animazioni e soprattutto aggiornamenti facilissimi senza dover scollare il poster precedente e attaccare quello nuovo.
Ma questa praticità richiede anche alcune attenzioni alla sicurezza che non tutti stanno applicando: sono arrivate segnalazioni, anche da Lugano, di cartelloni pubblicitari sui quali è comparsa la schermata di TeamViewer, un programma per la manutenzione remota, con tanto di nome utente e password in vista.
Come è possibile? Questi cartelloni sono in sostanza dei monitor collegati a normali computer Windows e comandati da remoto via Internet usando applicazioni come appunto TeamViewer. Se l’operatore addetto agli aggiornamenti non sta attento, la finestra di gestione di TeamViewer viene visualizzata sul cartellone e quindi diventa visibile a qualunque passante, potenzialmente con tutti i dati necessari per prenderne il controllo e proiettarvi qualunque cosa.
La soluzione più semplice e affidabile sarebbe avere un comando remoto di spegnimento del monitor/cartellone, in modo da spegnerlo durante le attività di manutenzione, e magari una webcam che permette all’operatore remoto di vedere cosa viene mostrato al pubblico. Ma queste cose costano, e quindi spesso la sicurezza viene tralasciata in cambio di un risparmio che potrebbe costare caro qualora qualcuno decidesse di approfittare della situazione.
Ma questa praticità richiede anche alcune attenzioni alla sicurezza che non tutti stanno applicando: sono arrivate segnalazioni, anche da Lugano, di cartelloni pubblicitari sui quali è comparsa la schermata di TeamViewer, un programma per la manutenzione remota, con tanto di nome utente e password in vista.
Come è possibile? Questi cartelloni sono in sostanza dei monitor collegati a normali computer Windows e comandati da remoto via Internet usando applicazioni come appunto TeamViewer. Se l’operatore addetto agli aggiornamenti non sta attento, la finestra di gestione di TeamViewer viene visualizzata sul cartellone e quindi diventa visibile a qualunque passante, potenzialmente con tutti i dati necessari per prenderne il controllo e proiettarvi qualunque cosa.
La soluzione più semplice e affidabile sarebbe avere un comando remoto di spegnimento del monitor/cartellone, in modo da spegnerlo durante le attività di manutenzione, e magari una webcam che permette all’operatore remoto di vedere cosa viene mostrato al pubblico. Ma queste cose costano, e quindi spesso la sicurezza viene tralasciata in cambio di un risparmio che potrebbe costare caro qualora qualcuno decidesse di approfittare della situazione.
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