Signor Whitman,
La sua lettera che esprime dubbi basati sugli scettici e sui sostenitori delle tesi di complotto mi lascia perplesso.
Queste persone vorrebbero farle credere che il governo degli Stati Uniti ha perpetrato un inganno gigantesco ai danni dei propri cittadini. Che i 400.000 americani che hanno lavorato a un programma non segreto siano tutti complici dell’inganno e che nessuno abbia rotto i ranghi e abbia ammesso il proprio raggiro.
Se è questo che lei crede, allora perché contatta me, che sono chiaramente uno di quei 400.000 bugiardi?
Confido che lei, come insegnante, sia una persona di cultura. Saprà come contattare persone esperte che non potevano far parte della frode.
Gli scettici sostengono che le missioni Apollo non andarono sulla Luna. Lei può contattare gli esperti di altri paesi che seguirono il volo sui radar (Jodrell Bank, in Inghilterra, o persino gli Accademici russi).
Dovrebbe prendere contatto con gli Astronomi presso l’Osservatorio Lick, che fecero rimbalzare il proprio raggio laser sul riflettore distanziometrico lunare [Lunar Ranging Reflector] pochi minuti dopo che io l’avevo installato. Oppure, se non li trova convincenti, potrebbe contattare gli astronomi presso l’osservatorio del Pic du Midi in Francia. Le potranno raccontare di tutti gli altri astronomi di altri paesi che stanno tuttora effettuando misurazioni tramite quegli stessi specchi -- e lei è libero di contattarli.
In alternativa, potrebbe andare su Internet e trovare i ricercatori nei laboratori universitari di tutto il mondo, che studiano i campioni lunari riportati dalle missioni Apollo. Alcuni di questi campioni non sono mai stati trovati sulla Terra.
Ma non dovrebbe chiederlo a me, perché io sono chiaramente sospetto e non credibile.
Neil Armstrong
Ottobre 2018: il docente non solo si è scusato con Armstrong nel 2005, ma ha anche comunicato al suo biografo, James Hansen, che ora a scuola presenta le argomentazioni dei complottisti insieme ai fatti presentati dagli esperti per aiutare gli studenti a capire il potere di seduzione delle tesi di complotto.
Fonte: A Reluctant Icon: Letters to Neil Armstrong, a cura di James R. Hansen, citato da Letters of Note.
Nessun commento:
Posta un commento