Immuni, l’app italiana di ausilio contro i contagi da nuovo coronavirus, è pronta da scaricare per iPhone e telefonini Android sui rispettivi store. Gli smartphone Huawei non-Google non sono ancora coperti.
Ho riassunto le caratteristiche principali di Immuni in questi articoli: uno, due. Non dimenticate di leggere le risposte alle domande più frequenti presenti sul sito di Immuni.
Anche se vivo in Svizzera e ho già installato l’app svizzera (SwissCovid), ho installato anche Immuni sul mio telefonino Android. Non possono funzionare contemporaneamente: devo attivare una o l’altra.
Dato che è obbligatorio indicare una provincia, ho scelto Pavia, visto che lì c’è buona parte della mia famiglia. Immuni non ha fatto una piega nonostante il mio telefonino sia in questo momento in Svizzera.
Ho notato inoltre che Immuni disabilita la possibilità di fare screenshot (perlomeno nella versione Android). Curioso. Inoltre ha un limite di età: bisogna dichiarare di avere almeno 14 anni, per questioni legali italiane. Nell’app svizzera non c’è nessuna distinzione di età.
Immuni contiene anche un’altra cosa che manca all’app svizzera: un avviso che mette in guardia contro messaggi ingannevoli di provenienza truffaldina.
Per contro, non mi sembra che abbia un’opzione per disattivarla temporaneamente, che invece è presente nell’app svizzera [aggiornamento: è stata aggiunta nella home intorno al 6 giugno 2020]. Su Android (perlomeno sul mio Samsung A40 con Android 10) si può comunque andare in Impostazioni - Google - Notifiche di esposizione al COVID-19 - Disattiva notifiche di esposizione e scegliere Disattiva. In alternativa si può sempre disattivare completamente il Bluetooth oppure spegnere il telefono.
Ricordo a tutti che l'app Immuni è in fase sperimentale e funziona solo in alcune regioni.
Ricordo inoltre che sui telefonini Android l’app deve chiedere formalmente il permesso di geolocalizzazione per poter usare il Bluetooth nella modalità di scansione continua usata da Immuni, ma è solo perché Google ha abbinato i permessi GPS e Bluetooth nella configurazione di Android. Non vuol dire che Immuni faccia geolocalizzazione e non vuol dire che l’app faccia aumentare il consumo di batteria accendendo il GPS. Lo dice chiaramente anche Stefano Zanero:
Non se ne fa nulla. In Android come già spiegato un gazzillione di volte SIA il GPS sia BLE richiedono il permesso geolocalizzazione. Non significa che l’app usi il GPS.— Stefano Zanero (@raistolo) June 1, 2020
Immuni è open source e quindi liberamente ispezionabile. Possiamo inoltre verificare che l’app corrisponda davvero al codice sorgente pubblicato:
Si, vedansi le indicazioni Reproducible Builds per #Immuni su https://t.co/rJ7vEkqh1E .— RAW (@relationsatwork) June 2, 2020
Non ancora applicabili per build iOS. OK invece - allineando ambiente di build e condizioni - per quelle Android = la release pubblicata ieri sul Play Store corrisponde alla 1.0.0 #1000975 . pic.twitter.com/eEmkgYP2ZN
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