Domani partirò in auto elettrica per fare Lugano-Spotorno (258 km) e ritornare l’indomani (altri 258 km): parteciperò infatti alla serata finale di Scienza Fantastica. Sarà un‘avventuretta interessante non solo per la distanza (il piano di viaggio è qui sotto) ma anche perché ieri sera mi è arrivato un aggiornamento software dell’auto. Sull’app dell’auto (una Tesla Model S del 2016 chiamata Tess, per chi non lo sapesse) mi è infatti comparso l’avviso della disponibilità di un aggiornamento:
È bello vedere che un’auto di quattro anni fa viene ancora aggiornata con nuove funzioni. È ancora più bello vedere che questo aggiornamento avviene gratuitamente e soprattutto senza dover portare l’auto in officina: Tess è infatti costantemente connessa ai server di Tesla via Internet e quindi sa quando c’è un aggiornamento pronto da scaricare e installare.
Vi racconto come funziona in pratica un aggiornamento di questo genere, che al momento è ancora una rarità nel settore automobilistico e quindi causa angosce a chi non ci è abituato. È sicuro? È obbligatorio? E se ho bisogno dell’auto, la posso usare mentre si sta aggiornando?
La risposta all’ultima domanda è già in questo screenshot: no, l’auto non può essere usata durante l’oretta scarsa richiesta per l’aggiornamento.
Ma se per caso avessi bisogno proprio in quel momento? Semplice: evito di avviare l’installazione in un orario in cui posso aver bisogno dell’auto. Che è esattamente quello che succede quando si pianifica di portare l’auto dal gommista per un cambio gomme o per manutenzione: non ci si va quando si ha bisogno dell’auto. Con la differenza che io qui posso pianificare l’aggiornamento per esempio per la notte, mentre sto dormendo.
Sarà informaticamente sicuro? La sicurezza assoluta non esiste: è questione di livelli. Ma rifletteteci un attimo: secondo voi sono più sicuri gli aggiornamenti che vi fanno alla centralina dell’auto in officina usando il laptop Windows 7 che usano anche per YouPorn, o quelli firmati digitalmente e scaricati direttamente dai server della casa madre su connessione criptata?
È obbligatorio? Assolutamente no. Posso rinviarlo finché mi pare, dal computer o dall’auto (come visibile qui sotto).
Ma se l’aggiornamento è bacato? Estremamente improbabile. Quando viene rilasciato agli utenti comuni come me, vuol dire che è già stato testato sui veicoli degli utenti collaudatori. In più io ho scelto la modalità di installazione Standard, non quella Avanzata, per cui ricevo solo aggiornamenti che sono già stati installati da molti altri utenti (quelli che scelgono l’opzione Avanzata per avere subito le ultimissime novità). Se ci fossero problemi, sarebbero già stati scremati da questi passaggi precedenti.
Per cui ho accettato l’installazione, comandandola direttamente dall’app, e ho lasciato che il software (più propriamente firmware) si installasse durante la notte. Dieci minuti dopo la procedura era già al 60%. Durante l’installazione, le Tesla fanno spesso un “balletto” di luci e suoni: il reboot dell’auto include un diagnostico che prova vari componenti dell’auto, che ovviamente non si muove dal suo posto ma può flettere i muscoli, per così dire.
Stamattina sono andato a vedere quali sono le novità: l’auto me le ha elencate sullo schermo.
La versione 2020.32.3 del software include varie funzioni nuove, elencate integralmente qui; non tutte riguardano la mia configurazione dell’auto (che non ha le otto telecamere, le sospensioni attive e l’hardware potenziato delle Tesla più recenti). Nel mio caso, stando all’elenco che ho sullo schermo principale di Tess, ho queste novità:
- Notifica se l’auto è lasciata aperta. L’app sul telefonino mi allerterà se rimane aperta per più di dieci minuti una portiera, uno dei due bagagliai, un finestrino o il tettuccio apribile.
- Cronologia delle notifiche. Ora posso riesaminare le notifiche ricevute in passato.
- Gestione ricarica con altri operatori. Se vado a caricare l’auto presso una colonnina CCS Combo 2 non-Tesla, il connettore sull’auto si sblocca automaticamente a fine carica. Questo consente di togliere il cavo più facilmente (anche a terzi che ne avessero bisogno).
- Vari miglioramenti minori e correzioni di bug.
Nuove funzioni nei menu: notifica sull’app se lascio aperta l’auto. |
Non so ancora se Tess supporta altri aggiornamenti interessanti, come la chiusura automatica dei finestrini quando si ferma il veicolo oppure le luci d’arresto dinamiche (se si frena bruscamente a oltre 50 km/h, gli stop lampeggiano rapidamente per avvisare gli altri conducenti che si sta frenando fortemente; se ci si ferma, le luci d’emergenza lampeggiano automaticamente).
Per gli utenti delle Tesla più moderne, l’aggiornamento include anche la regolabilità delle sospensioni attive, una maggiore velocità di carica (fino a 250 kW) presso le colonnine Supercharger V3 e il coordinamento con le batterie Tesla per accumulo domestico (le Powerwall).
Un aggiornamento fatto in questo modo, insomma, non comporta alcuna angoscia particolare e mantiene giovane l’auto. Un giorno, forse, tutte le automobili saranno fatte così. Intanto si affacciano già all’orizzonte la versione 2020.32.5 e la 2020.36.
E domani via, verso nuove avventurette! Il Piano A, suggerito da A Better Routeplanner (ABRP), è fare 232 km dal Maniero fino al Supercharger Tesla di Varazze, arrivandoci con circa il 25% di batteria residua, caricare per una ventina di minuti e arrivare a Spotorno; al ritorno, fare una tappa al Supercharger di Dorno per altri venti minuti, fare una deviazione vicino a Pavia per una visita di famiglia e poi andare direttamente fino al Maniero.
2020/08/31 7:45
Il viaggio di andata si è svolto molto regolarmente: siamo partiti con il 95% di batteria, arrivando al Supercharger di Varazze con il 23% di carica residua, leggermente meno della stima di ABRP. Abbiamo caricato per mezz'ora, portandoci al 71% (volevamo fermarci al 70%, ma il tempo vola quando si chiacchiera, ci si sgranchisce e si risponde a qualche mail), e poi siamo arrivati a Spotorno.
Lo scenografico Supercharger di Varazze, a 1,4 km dall’uscita autostradale. |
Da lì partiremo intorno alle 10 per tornare al Maniero come descritto sopra. Se volete seguire il viaggio in tempo reale, cercherò di postarlo su Glympse presso Glympse.com/!tess001 (non occorre installare software).
2020/08/31 23:15
Il ritorno è stato di tutto riposo: ABRP si è rivelato molto preciso nelle sue stime. Siamo partiti da Spotorno con il 61% di carica, sufficiente a portarci fino al Supercharger di Dorno (comodissimo, situato proprio sull'autostrada e accanto a un autogrill, ossia come è la norma nel resto d’Europa), a 145 km di distanza. Ci siamo arrivati due ore dopo (causa traffico) con ampio margine (17% residuo) e abbiamo caricato per mezz’ora mentre rispondevo a un po’ di mail e tweet e la Dama del Maniero si sgranchiva un po’.
Durante la coda causata da un incidente sulla tratta Spotorno-Dorno, ho apprezzato moltissimo la funzione di mantenimento automatico della distanza dall’auto che ci precedeva: ogni volta che l’auto davanti a noi avanzava di un paio di metri, Tess faceva altrettanto da sola e poi si fermava quando si fermava l’auto antistante. Tutto senza dover toccare marce, freno, frizione, acceleratore o altro. Se potete, scegliete un’auto (elettrica o a pistoni) con questa funzione: non ve ne pentirete perché toglie tantissimo stress alle code.
Terminata la mezz’oretta di carica a Dorno, siamo ripartiti con il 65% di carica, sufficienti per andare dalle parti di Pavia dai miei genitori e poi rientrare al Maniero (157 km in tutto), dove siamo arrivati con il 17% di carica residua. Ho messo subito sotto carica Tess con il nuovo caricatore UMC1, che permette di caricarla a circa 11 kW direttamente in garage.
Sì, il mio contatore regge 10 kW senza fare una piega. In Svizzera è normale. |
I viaggi lunghi, con un minimo di pianificazione e conoscenza del mezzo, sono insomma perfettamente fattibili. Abbiamo percorso in tutto 571 chilometri, consumando 104,7 kWh (183 Wh/km) e spendendo circa 8 euro di energia. Sì, perché ho pagato solo i kWh caricati a casa prima di partire: in Italia i Supercharger in questo periodo non addebitano nulla, per cui ho fatto Varazze-Spotorno-Pavia-Lugano gratis.
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