“Loro dicono che il proiettile Shrapnel (esploso) è come il nostro e non è come quelli Israeliani”. Scrive così Repubblica oggi (copia permanente), trattando un argomento serissimo come la distruzione di un ospedale pieno di persone nella guerra Hamas-Israele. Ma nella frase originale “tradotta” da Repubblica la parola Shrapnel non è un nome proprio e non indica un tipo di proiettile.
Il termine “shrapnel” indica semplicemente le schegge prodotte dalla frammentazione di qualunque ordigno esplosivo. Il senso corretto della frase “They are saying that the shrapnel from the missile is local shrapnel and not like Israeli shrapnel” è “Stanno dicendo che le schegge del proiettile [o razzo] sono schegge di tipo locale e non simile alle schegge israeliane”.
Non è chiaro, inoltre, se quell’“esploso” tra parentesi voglia essere una traduzione (sbagliata) di Shrapnel o una precisazione per spiegare che la conversazione riguarda l’ordigno che ha colpito l’ospedale.
Chiunque abbia tradotto quel dialogo dall’inglese all’italiano è un incompetente, che qualcuno in redazione ha però piazzato a scrivere la cronaca di una delle notizie più importanti del momento.
Questo è il modo in cui si lavora nelle redazioni dei giornali in Italia. Questo è il motivo per cui leggere le testate generaliste è una totale perdita di tempo. Questi sono i giornali che dovrebbero difenderci dalle fake news e invece sembrano impegnatissimi a fabbricarle. Che pena.
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