Pubblicazione iniziale: 2022/11/15 2:02. Ultimo aggiornamento: 2023/03/01 11:15.
È arrivata anche sui media italiani la notizia di un incidente mortale
avvenuto in Cina alcuni giorni fa. Per come ne parla per esempio
Repubblica, una Tesla Model Y avrebbe
“iniziato a correre all'impazzata in strada”, come se l’auto avesse
fatto tutta da sola. Lo stesso articolo descriveva inizialmente Elon Musk come
un “magnate russo” [sic], come si vede nello screenshot qui accanto,
quindi potete immaginare con quanta cura sia stato redatto.
Dell’incidente parla anche la Rai in un
servizio
che parla di una “Tesla che provoca un incidente mortale”, anche qui
come se il veicolo avesse agito in totale autonomia. Ma in realtà c’era un
conducente a bordo.
Né Rai né Repubblica, dopo aver mostrato il video impressionante e
acchiappaclic dell’incidente, hanno ritenuto utile informare i loro lettori
dei dettagli tecnici della vicenda, limitandosi a uno scarno riassunto che
include il triste bilancio di due morti e tre feriti. Questa scelta lascia
facilmente nel lettore l’impressione che l’auto sia impazzita e che per
estensione i veicoli elettrici a guida assistita (spesso erroneamente
descritti come “a guida autonoma”) siano pericolosi e incontrollabili.
Provo a chiarire come stanno realmente le cose.
Ho scelto di non incorporare qui il video ma di descriverlo, perché è davvero
spaventoso e non voglio attirare clic morbosi. Chi vuole esaminarlo può farlo
per esempio
qui oppure
qui. Il video mostra
l’intera sequenza dell’evento, ricostruita montando le riprese delle
numerosissime telecamere di sorveglianza situate lungo il percorso dell’auto.
Nel video si vede che la Model Y dapprima accosta a bassa velocità, quasi si
ferma al lato della strada, e poi ritorna in carreggiata, accelerando
bruscamente e quasi investendo un ciclista, scansando con una violenta
sterzata una persona in scooter e poi sfrecciando a velocità sempre più
sostenuta lungo la strada rettilinea che attraversa il centro abitato,
investendo in pieno un motociclista e di striscio un ciclista e poi colpendo
frontalmente un furgone. La collisione la fa sbandare e concludere la propria
corsa contro degli oggetti sul ciglio della strada dopo circa due chilometri e
mezzo. L’intera sequenza dura una trentina di secondi.
L’incidente è avvenuto a Chaozhou, nella provincia di Guangdong, nella Cina
meridionale. Il video riporta la data del 5 novembre 2022.
Nel video non si vede nessuna accensione delle luci posteriori di frenata. Un
membro della famiglia del conducente (che è un uomo di 55 anni, che ha
riportato delle ferite) ha dichiarato che il pedale del freno dell’auto non
rispondeva e che anche quando il conducente ha cercato di mettere l’auto in
Park il veicolo ha continuato la propria corsa.
Tesla, che ha i dati di telemetria dell’auto, dichiara invece (secondo Tesmanian) che non è vero
che i freni non funzionavano. La telemetria, dice, indica che l’acceleratore è stato
premuto a fondo e che il conducente non ha agito sul pedale del freno. Gli
stessi dati indicano anche che il conducente ha premuto quattro volte il
pulsante Park e che le luci di frenata si sono accese e spente brevemente.
Sulle Tesla, tenere premuto a lungo il pulsante Park mentre si è in moto
produce l’arresto del veicolo.
Secondo i media locali (Cnevpost; Global Times), che pubblicano altre foto dell’incidente, il conducente aveva accostato
davanti al negozio di materiali da costruzione che gestisce e quando ha
premuto il pedale del freno ha notato che era troppo duro per consentire di
fermare completamente l’auto. Gli ultimi 1400 metri circa sarebbero stati
percorsi dopo che la gomma anteriore sinistra era scoppiata. Il conducente è
un ex camionista e la Tesla distrutta è la sua. La polizia locale ha escluso
che il conducente fosse sotto l’effetto di alcol o farmaci.
Questi sono i fatti noti fin qui.
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Le congetture intorno all’incidente abbondano. Molti hanno ipotizzato che si
sia trattato di un malfunzionamento del sistema di guida assistita (non
autonoma), il cosiddetto Autopilot, ma né il conducente né Tesla hanno
dichiarato che il sistema fosse attivo. In ogni caso, l’assistenza di guida
non può assolutamente comportarsi nel modo che si vede nel video. Gli
sbandamenti e le accelerazioni violente che si vedono nelle immagini non sono
compatibili con l’Autopilot, e comunque qualunque pressione sul pedale del
freno avrebbe disattivato immediatamente l’assistenza di guida.
Un’altra ipotesi è che l’auto abbia iniziato ad accelerare per qualche suo
guasto profondo e la potenza del motore abbia reso vano l’uso dei freni. Ma
dal video si vede che gli stop non si sono accesi se non fugacemente, e di
fatto i freni di qualunque autoveicolo sono progettati per superare anche la
massima potenza del motore.
Una terza ipotesi è che qualche grave difetto nel software di gestione del
veicolo abbia fatto “impazzire” la Tesla, dando massima potenza al motore e
inibendo i freni. Per capire quanto uno scenario del genere sia implausibile,
bisogna tenere presente tre cose:
-
I freni sulle Tesla sono un sistema completamente meccanico, che funziona
anche senza alimentazione elettrica semplicemente premendo il pedale
apposito. Il software non ha alcun modo fisico di “inibire” i freni. Può
solo dare comandi di attivazione della frenata, ma non può scavalcare
il pedale del freno. Il rilascio del pedale è un meccanismo a molla: gli
attuatori comandati dal software possono solo agire premendo sul
pedale.
-
Per l’accelerazione, il software ha una serie di controlli incrociati
severissimi. Qualunque manovra che comporti per esempio accelerazioni
eccessive, livelli di potenza erogata non accettabili o qualunque altra
condizione anomala viene semplicemente respinta. In casi estremi, il sistema
di gestione della batteria (BMS) può addirittura staccare
completamente l’alimentazione elettrica dei motori tramite un
fusibile pirotecnico non riattivabile.
-
Tesla stessa
spiegava
già nel 2020 che
“l’auto accelera se, e solo se, il conducente le dice di farlo, e
rallenta o si ferma quando il conducente agisce sui freni... i pedali
dell’acceleratore delle Model S, X e 3 hanno due sensori di posizione
indipendenti, e se si verifica qualunque errore il sistema ha come default
l’azzeramento della coppia del motore. Analogamente, se si agisce
contemporaneamente sul pedale del freno e su quello dell’acceleratore,
l’input dell’acceleratore verrà scavalcato e la coppia al motore verrà
azzerata, e a prescindere dalla coppia una frenata persistente fermerà
l’auto.”
La quarta ipotesi circolante (senza la minima prova) è che Tesla abbia alterato la registrazione della
telemetria in qualche maniera per esonerarsi. Il problema di quest’idea è che
il modo in cui sono scritte queste registrazioni (i log) è
serializzato, ossia una riga dipende dal contenuto della precedente, e le registrazioni contengono moltissimi parametri ripetuti e riferimenti incrociati
(l’accelerazione, per esempio, viene registrata dall’accelerometro, dai
pedali, dal sensore di coppia, eccetera); ho visto personalmente questi file (della mia Tesla Model S e di altre Tesla) e sono complicatissimi da leggere anche dopo la decodifica.
Qualunque alterazione dei log sarebbe
complicatissima, con effetti a cascata che la rivelerebbero, e andrebbe fatta
anche sulla copia dei dati registrata localmente nella memoria dell’auto
dopo che il veicolo è stato distrutto dall’incidente (o la memoria
locale dovrebbe essere azzerata per “dimenticare” cosa è successo). Una
strategia non impossibile, ma tecnicamente troppo onerosa e con il rischio di
essere smascherati pubblicamente (come dimostrato dal Dieselgate).
Ma allora come si potrebbe spiegare quello che si vede nel video?
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Premetto che quanto segue è semplice congettura ragionata, sulla base dei dati
disponibili finora, e come tale andrà sicuramente riesaminata quando saranno
disponibili gli esiti delle perizie esterne già commissionate.
A mio avviso, la spiegazione meno irragionevole è che il conducente abbia
semplicemente premuto per errore l’acceleratore pensando di premere il freno e
poi, vedendo che l’auto continuava ad accelerare, preso dal panico abbia
continuato a premere a fondo l’acceleratore credendo di agire sul pedale del
freno. So che a mente fredda questo può sembrare impossibile, ma va
considerato che ogni anno negli Stati Uniti avvengono
oltre 16.000 incidenti causati da conducenti che scambiano
l’acceleratore per il freno, secondo
dati dell’ente NHTSA del 2015. E questo avviene senza che ci siano di mezzo veicoli elettrici o sistemi di guida assistita.
In media, insomma, 43 volte al giorno un automobilista americano preme l’acceleratore
al posto del freno e causa un incidente. Capita anche in Europa, come mostra
per esempio
questo incidente a Roma. Non si tratta di una Tesla.
Gli stessi dati dell’NHTSA notano che in 40 anni di indagini sugli episodi di
accelerazione improvvisa non intenzionale
“non sono mai stati identificati difetti del veicolo che possano causare
avarie improvvise sia dell’acceleratore sia dei freni”. La colpa è risultata sempre un errore del conducente, causato da
distrazione, calzature non adeguate, cattive abitudini di posizionamento del
piede sul freno che lo fa scivolare dal pedale del freno verso quello
dell’acceleratore, e così via.
Per esempio, Toyota fu al centro di una
serie di casi di accelerazione improvvisa involontaria dal 2009 al 2011: le indagini appurarono che c’erano difetti nei tappetini e nei pedali che
in alcune circostanze potevano facilitare errori, ma i casi esaminati
risultarono essere imputabili soprattutto a un errore di azionamento dei
pedali da parte del conducente.
Tuttavia un‘intervista al conducente, pubblicata in inglese su Cnevpost.com, gli attribuisce delle dichiarazioni precise che ribadiscono la sua tesi:
- Non era al telefono.
- Quando ha accostato, ha tolto il piede dall’acceleratore e lo ha messo sul freno, ma ha avvertito che la frenata elettromagnetica rigenerativa (il “freno motore” delle auto elettriche) era differente dal solito e quindi ha iniziato a premere il freno, sentendolo duro. Ha premuto il pedale due volte, senza successo. A questo punto il veicolo stava ancora procedendo molto lentamente.
- Avvertendo che l'auto stava funzionando in modo anomalo, ha premuto il pulsante Park. È a questo punto che l’auto ha accelerato.
- Ha premuto il freno con tutte le sue forze e ha sterzato per evitare un motociclista.
- Ha tenuto il piede sul freno, sperando che riprendesse a funzionare e cercando un ostacolo contro il quale fermare la corsa del veicolo, ma a questo punto stava procedendo già a oltre 100 km/h e quindi non ha potuto fare altro che tentare di evitare gli altri occupanti della strada.
- Ha perso i sensi dopo lo schianto.
- Ha effettuato un esame del sangue appena ricoverato in ospedale.
- Il rumore di clacson che si sente nel video non è suo; aveva entrambe le mani sullo sterzo e con le dita stava premendo il pulsante Park sulla levetta che sporge dal piantone.
Se le dichiarazioni del conducente corrispondono a quanto effettivamente accaduto, restano aperte le ipotesi di un difetto intrinseco dei veicoli di questo tipo che si manifesta solo in occasioni molto rare, di una modifica effettuata o di un danno subìto inavvertitamente. Ma resta da capire come un difetto, una modifica o un danno possano avere un effetto così catastrofico e contemporaneo sul sistema di guida e sull’impianto frenante.
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2023/03/01 11:15. Su Twitter è stata pubblicata quella che sembra essere la perizia sull’incidente. Secondo i tweet che la descrivono, l’acceleratore è stato premuto a fondo per tutto il tempo e i freni non sono stati mai azionati. Sembra la tipica situazione di errore del conducente; l’alternativa è ipotizzare che la perizia sia falsa o che Tesla abbia alterato i dati.
Fonti aggiuntive:
Reuters,
Teslarati,
RSI, Jason Hughes,
Electrek.