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Il Disinformatico: liveblogging

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2014/11/10

Apollo 12, 45 anni dopo: livetweet e blog in tempo reale

Venerdì prossimo sarà il quarantacinquesimo anniversario della partenza per la Luna della missione Apollo 12, il secondo sbarco lunare di un equipaggio, che tentò di fare un atterraggio di precisione per andare a raggiungere una sonda automatica, la Surveyor 3, arrivata sulla Luna un paio d'anni prima. Il tentativo riuscì, ma altre cose andarono storte.

Visto il gradimento del livetweet che ho fatto a luglio per la missione Apollo 11, anche questa volta mi cimenterò, insieme all'appassionato e collezionista Gianluca Atti, nell'impresa di raccontare in tempo reale, minuto per minuto, le fasi salienti della missione Apollo 12 in un livetweet (seguitelo iscrivendovi ad @attivissimoLIVE) e nel blog Apollo 12 Timeline, ricco di fotografie ad alta risoluzione, che ha già aperto i battenti con alcune immagini dell'addestramento pre-lancio di Alan Bean, Pete Conrad e Dick Gordon, come quella mostrata in questo articolo.

2014/07/13

Si avvicina il 45° anniversario dello sbarco sulla Luna: gli orari italiani degli eventi salienti



Sto producendo un livetweet (già in corso su @AttivissimoLIVE) e un blog fotografico (Apollo 11 Timeline) per celebrare in tempo reale il quarantacinquesimo anniversario dello sbarco sulla Luna di Apollo 11, a partire dal decollo della missione il 16 luglio.

Se per caso avete intenzione di festeggiare in tempo reale le tappe salienti del viaggio, magari possono esservi utili alcuni orari italiani di riferimento, tratti dalla documentazione dell'epoca: quello che vedete qui sopra è un campione della mia collezione di giornali e riviste originali di 45 anni fa, donatimi gentilmente da Renato e Giorgio Villella e da Daniele Bolognari.

Fra l'altro, il quarantacinquesimo anniversario cade negli stessi giorni della settimana nei quali si svolsero gli eventi originali, per cui l'effetto “tempo reale” è ancora più forte.

– Decollo dalla Terra: 15:32 italiane, 9:32 della Florida, 8:32 di Houston di mercoledì 16 luglio
– Allunaggio: 22:17 italiane di domenica 20 luglio
– Primo passo di Neil Armstrong sulla Luna: 4:57 italiane di lunedì 21 luglio
– Ripartenza dalla Luna: 19:54 italiane di lunedì 21 luglio
– Riaggancio del modulo lunare Eagle al modulo di comando e servizio Columbia in orbita lunare: 23:34 italiane di lunedì 21 luglio
– Ammaraggio nell'Oceano Pacifico e fine della missione: 18:50 italiane, 11:50 di Houston di giovedì 24 luglio

2011/05/16

Shuttle, si ritenta oggi [UPD 15:20]

Endeavour pronto a partire alle 14.56 ora italiana


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Se vi interessa seguire il lancio dell'ultimo volo dello Shuttle Endeavour, con a bordo il comandante Mark Kelly, il pilota Gregory Johnson e gli specialisti di missione Michael Fincke, Greg Chamitoff, Andrew Feustel e Roberto Vittori, potete seguire lo streaming video offerto da Spaceflightnow, Yahoo o NASA (in HD qui). Io farò un liveblogging via Twitter.

Il conto alla rovescia ufficiale è qui; invece qui sotto c'è il feed HD della NASA.



15:20. Il lancio è riuscito perfettamente e lo shuttle Endeavour è ora in orbita per la sua ultima missione.

2011/05/10

Ancora complotti undicisettembrini a Matrix: liveblogging

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2011/05/11 00:40.

La puntata di stasera di Matrix torna a parlare di 11 settembre e cospirazionismi. Su richiesta della redazione ho preparato un breve servizio che dovrebbe chiarire le questioni dei presunti sosia di bin Laden e delle ipotesi cospirazionista che lo vorrebbero morto tempo addietro. Fra gli ospiti, Giulietto Chiesa, Alessandro Cecchi Paone e (in collegamento, stavolta via satellite) Massimo Mazzucco.

Ah, a proposito di presunti sosia, passatemi questa provocazione:
Sopra: due immagini di Osama bin Laden.
Sotto: Mazzucco (2007) e... Mazzucco? (2011)

Come potete notare, questa è la prova inequivocabile che Mazzucco è stato sostituito da un sosia che non gli somiglia per niente: la testa è molto più larga, la fronte è molto più ampia, e il colorito è completamente differente. Anche i capelli sono più radi o forse tinti. Sono passati solo quattro anni fra una foto e l'altra, eppure Mazzucco 2011 sembra il nonno di se stesso. O è un sosia realizzato maldestramente?

Scherzi a parte, è una dimostrazione semiseria di quanto sia facile che le conversioni video ripetute deformino le proporzioni di un'immagine e di come il cospirazionismo sia semplicemente ridicolo quando afferma di aver riconosciuto un impostore al posto di Osama bin Laden esclusivamente da un video, quando neanche i suoi parenti stretti si sono accorti della sostituzione.


22:05. Intanto che aspettiamo, vi segnalo un articolo di Brain_Use che mette in fila le dichiarazioni di Benazir Bhutto nelle quali parla di bin Laden ritenendolo molto, molto vivo dopo la sua presunta “rivelazione” della morte di Osama (così almeno la interpretano i cospirazionisti). La tesi di complotto si sbriciola miseramente di fronte ai fatti, tanto per cambiare. Ora vediamo quanto ci metteranno Chiesa e Mazzucco ad ammettere di aver preso un altro granchio sostenendo che la Bhutto aveva annunciato che bin Laden era morto.


23:00. Per chi fosse perplesso all'idea che Benazir Bhutto e Dick Cheney (citato da Mazzucco nella scorsa puntata) possano aver infilato lapsus così grandi, sottolineo che proprio Giulietto Chiesa, nel suo articolo di oggi, ha scritto “11 dicembre 2001” al posto di “11 settembre 2001”. Come se ci si potesse sbagliare su una data così memorabile (ho salvato la schermata del mega-lapsus qui).


23:40. Per chi invece avesse dubbi specifici sul lapsus di Cheney, qui su Archive.org trovate l'audio e la trascrizione integrale dell'intervista in questione. Le frasi significative:


Q: I want to be clear because I've heard you say this, and I've heard the President say it, but I want you to say it for my listeners, which is that the White House has never argued that Saddam was directly involved in September 11th, correct?

CHENEY: That's correct. We had one report early on from another intelligence service that suggested that the lead hijacker, Mohamed Atta, had met with Iraqi intelligence officials in Prague, Czechoslovakia. And that reporting waxed and waned where the degree of confidence in it, and so forth, has been pretty well knocked down now at this stage, that that meeting ever took place. So we've never made the case, or argued the case that somehow Osama bin Laden [sic] was directly involved in 9/11. That evidence has never been forthcoming. But there -- that's a separate proposition from the question of whether or not there was some kind of a relationship between the Iraqi government, Iraqi intelligence services and the al Qaeda organization.

[...]


Q: Okay. A couple of things, I think a couple of minutes ago -- I want to make sure -- you said Osama bin Laden wasn't involved in 9/11 planning. You meant Saddam Hussein, correct? That Saddam Hussein was not involved in September 11th?

CHENEY: Correct. Yes, sir.

Q: Okay.

CHENEY: Thanks for straightening that out. I didn't realize I'd done that.

Ecco un'altra “prova” di complotto che evapora non appena si verificano i fatti invece di fidarsi delle versioni tagliate ad arte proposte dai sostenitori delle tesi alternative. Stasera non perdetevi quello che dice Mazzucco a proposito di quest'intervista a Cheney.


23:55. Oops, trasmissione già cominciata. Chiesa sta accusando tutti i giornalisti del mondo di essere complici della cospirazione. Va in onda il mio servizio: l'audio è mio, le immagini sono state in buona parte montate da Matrix con qualche mio suggerimento. Il mio intervento è stato tagliato verso la fine, probabilmente per limiti di tempo (mi avevano chiesto 4 minuti, sono andato un pochino oltre). Manca una parte importante, che è questa:

E questo pone una domanda di fondo: è davvero possibile che tutti i giornalisti del mondo siano troppo stupidi per accorgersi della grande cospirazione o ne siano addirittura parte consapevole, e che solo i cospirazionisti siano così diversamente furbi da cogliere la verità che agli altri sfugge?

È indubbio che gli Stati Uniti stanno edulcorando e riconfezionando il resoconto degli eventi di Abbottabbad per ottenerne il massimo effetto mediatico, ma non è certo usando questi stessi metodi che si arriverà alla verità sull'11 settembre. Anzi, il rischio paradossale è che tutto questo fumo di tesi di complotto non faccia altro che favorire chi vuole evitare le vere domande scomode dell'11 settembre.

Splendido il gastrospasmo di Giulietto Chiesa alla fine del video. Dice che è tutto un trucco e che io impedisco la discussione screditando l'individuo invece di contestare i fatti. Ma io e i colleghi di Undicisettembre li contestiamo eccome, i “fatti” di Chiesa: il transponder che non si può spegnere, il buco al Pentagono, e tanti altri. Dice che tra qualche giorno i pachistani ci faranno vedere un'altra verità. Staremo a vedere.

Vinci chiede a Mazzucco se ha tolto dall'intervista di Cheney la correzione: “Ho messo quello che ho trovato”. Ha trovato poco, allora. Mazzucco dice che comunque la correzione non importa, perché l'FBI ha ribadito di non avere prove della colpevolezza di bin Laden (falso: “Come l'FBI ha detto sin dall'11 settembre, bin Laden fu responsabile dell'attacco... in quest'ultimo nastro ha riconosciuto ancora una volta la propria responsabilità. Questo dovrebbe aiutare a chiarire, per tutti i complottisti, ancora una volta, che l'attacco dell'11 settembre fu condotto da bin Laden e al-Qaeda”, Richard Kolko, portavoce dell'FBI, novembre 2007).

Mazzucco è stato colto a presentare, ancora una volta, un'informazione monca e tagliata in modo da ingannare lo spettatore e non ha neppure fatto un'inchiesta approfondita per verificare quello che ha presentato. Risponde alla critica di Vinci? No. Mi lancia una dichiarazione d'amore.

Sì, perché come altro posso chiamare il video-fiume La Demolizione Controllata di Paolo Attivissimo che Mazzucco mi ha dedicato e che ha invitato gli spettatori di Matrix a vedere? Quale altra ossessione può spingere una persona a studiare morbosamente ogni mia movenza e ogni mia parola, invece di dedicarsi al vero problema, che è l'11 settembre.

Chiesa: al-Qaeda è una “etichetta”. Cita una fonte, Alain Chouet, ex capo dei servizi segreti francesi, come testimone a suo favore (Chouet avrebbe detto che al-Qaeda era composta al massimo da una quarantina di persone). Cecchi Paone fa notare una cosa esilarante: è proprio Chiesa, quello che non si fida, a fidarsi di un capo dei servizi segreti occidentali, quando fa comodo alla sua tesi.

Sondaggio per le strade di Roma per sapere che ne pensa della gente sulla morte di bin Laden. I fruttivendoli che s'improvvisano esperti di DNA e medicina forense sono splendidi.

Discussione inconcludente sulla foto della situation room. Esempi di fotoritocchi ironici su questa foto. Decisamente si va sull'umorismo leggero. Ed è questo il senso della puntata: ormai il cospirazionismo fa ridere. E i cospirazionisti, che si credono paladini di chissà quali rivelazioni e impavidi lottatori contro il mainstream, sono invece i clown di quel mainstream. Il complottismo sull'11/9 è morto con Osama: fatevene una ragione.


00:40. Fine della parte dedicata all'11/9: si passa alla psicosi da terremoto per domani e al 2012. Cecchi Paone lancia strali a Giacobbo e Voyager (ma senza nominarli). A proposito di terremoto, domattina ho un aereo da prendere alle sette. Buonanotte!

2011/05/05

Stasera a Matrix faccia a faccia con Mazzucco e Giulietto Chiesa. Scene da non perdere e liveblogging

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2011/05/06 1:16.

Alle 23:30 circa andrà in onda su Canale 5 una puntata di Matrix dedicata al cospirazionismo intorno alla morte di Osama bin Laden. Fra gli ospiti, Giulietto Chiesa, Massimo Mazzucco e il sottoscritto.

Finalmente un faccia a faccia con due sostenitori delle teorie alternative. Abbiamo registrato oggi pomeriggio, ma non voglio guastarvi il finale. Aggiornerò man mano questo articolo: per ora vi posso solo dire che ci sono un paio di momenti di epic fail gustosi da parte dei cospirazionisti e vi posso consigliare di non perdervi la fine della puntata. Spero solo che non ci siano troppi tagli (aggiornamento: il video è disponibile qui se avete Silverlight).

Si conferma alla grande la regola che basta lasciar parlare un cospirazionista per rendere evidente il suo delirio. Suggerisco birra, popcorn o focaccia: è magnifico vedere che il cospirazionismo undicisettembrino è andato finalmente in vacca. Così finalmente noi debunker potremo occuparci di cose più interessanti.

23:45. Intanto che aspettiamo l'inizio della trasmissione, ricordo che le informazioni sul tema dell'11 settembre sono raccolte presso il blog Undicisettembre.info grazie al lavoro paziente di tutti i suoi autori. Aggiungo una chicca: al mio arrivo, negli studi di Mediaset a Milano 2 c'era una vera e propria scia chimica (non in cielo: dentro gli studi). Complotto? Non dico di più per discrezione. Chi c'era sa.

23:52. Lancio della trasmissione. La foto di Osama morto mostrata nella sigla è il classico falso già sbufalato. Prevengo l'inevitabile domanda che presumo arriverà nei commenti: no, non ho ricevuto compensi.

0:00. Sigla. Il servizio filmato riassume le notizie intorno alla morte di Osama bin Laden. Vengono mostrate le due foto false (niente paura, verranno indicate come false in seguito). Ospiti in studio: Giampaolo Pansa, Giulietto Chiesa, Pietrangelo Buttafuoco e Piero Sansonetti. In collegamento (via Skype): Massimo Mazzucco e il sottoscritto. Vengono presentati i rispettivi libri. Preciso che il libro La Cospirazione Impossibile non è solo mio, ma di tutti i suoi coautori. Io ho scritto i due capitoli sul World Trade Center e ho solo supervisionato gli altri.

Filmato con il sunto degli eventi recenti. Vinci chiede agli ospiti: bin Laden è davvero morto? Pansa: sì, e le foto andrebbero diffuse. Commenti sulla foto della situation room. Chiesa: foto da pubblicare perché le uniche fonti sono USA (uhm, ma anche le foto sarebbero di fonte USA). Non crede “assolutamente” alla versione USA [Aggiornamento: i Talebani hanno confermato il 7 maggio che Osama è stato ucciso nell'incursione di pochi giorni fa]. Buttafuoco: foto da pubblicare, perplesso sulla morte. Sansonetti: bin Laden morto, perplesso sul pubblicare le foto.

Mazzucco (i problemi di collegamento, fatto via Skype, sono stati tolti in sede di montaggio): gli viene chiesta la valutazione, ma parla d'altro, con una chilometrica “brevissima serie” di fatti (tutti da verificare) che secondo lui dimostrano che bin Laden ha negato ogni responsabilità (bella forza, Mazzucco ha citato solo le dichiarazioni di quando bin Laden era ancora ospite dei Talebani; poi, levatosi dai piedi in quanto ospite scomodo, ha rivendicato eccome) e le citazioni che, a suo avviso, indicano che bin Laden è morto nel 2001 ed è stato sostituito da un sosia, che però è poco somigliante. Mazzucco ripresenta ancora la bufala della presunta ammissione di Benazir Bhutto della morte di bin Laden. Mostra un confronto fra due immagini di bin Laden che a suo dire dimostrerebbero la sua tesi del sosia.

Voce di uno degli ospiti, forse Sansonetti, di fronte all'asserzione di Mazzucco sul sosia non somigliante: “Questi americani Photoshop non lo sanno usare”. EPIC WIN.

Io intervengo dicendo che sono contrario alla pubblicazione delle foto, perché tanto chi non vuol credere non crederebbe comunque, e faccio notare il fatto che è stato detto, nel sunto della situazione, che la figlia di bin Laden ha riconosciuto il padre ucciso. Chiedo io: come fa Mazzucco, investigatore via Youtube, ad accorgersi di un Osama sostituito da un sosia meglio di quanto faccia la stessa figlia di Osama?

Vinci pone la stessa domanda a Chiesa, che cerca di deformare i fatti negando la presenza della bambina; viene corretto da Vinci, poi glissa sul fatto che la figlia di bin Laden ha riconosciuto il padre e cambia discorso liquidando tutto con un “Verifichiamo”. Fuga facile. Notate che non mi nomina. Non lo farà, se non erro, per tutta la trasmissione. Sansonetti fa notare che è indubbio che i governi USA hanno mentito; solo che poi lo si è scoperto.

Discussione sulla foto della situation room. Spezzone del film Giochi di Potere (puramente riempitivo, non aggiunge nulla: non è certo mostrando le fantasie di Hollywood che si scopre la realtà).

Si divaga parlando di Salvatore Giuliano. Vinci chiede a Chiesa come è possibile che con tutte le persone coinvolte in una presunta cospirazione, nessuna spifferi? Chiesa fa paragoni incoerenti con il passato e dice che l'Italia vive in una situazione di perenne complotto. Cita il caso del Golfo del Tonchino, senza rendersi conto che sta descrivendo un complotto che è stato scoperto. Ossia si sta sbufalando da solo. Pubblicità.

00:40. Filmato con commento di Gianluca Nicoletti sui cospirazionismi d'ogni sorta, anche storici e sulle foto false pubblicate dai media. Due belle dimostrazioni dell'inutilità di presentare le fotografie di bin Laden come prova: le foto di Hitler morto e il video di Saddam catturato. Lunga discussione con Pansa sul suo libro (nulla di rilevante; i soliti discorsi berlusconocentrici). Vinci cita la foto della bandiera sovietica sul Reichstag dicendo che è una messinscena celebre: Chiesa nega categoricamente, lui quella foto ce l'ha in casa. Guarda caso, quando la fotografia è sovietica, è tutto vero; quando è americana no. Beata imparzialità.

Intervengo e chiedo a Mazzucco e Chiesa: c'è una prova che vi convincerebbe che avete torto con le vostre teorie di complotto? Mazzucco mena il can per l'aia. Io segnalo che sta eludendo la domanda. Chiesa evita la domanda. Ripropone la vecchissima bufala di Osama non ricercato dall'FBI per l'11 settembre (era ricercato eccome dal programma governativo Rewards for Justice e l'FBI ha detto che non ha dubbi che bin Laden sia colpevole; dettagli). Chiesa chiede il corpo di Osama, ma io obietto che potrebbe essere comunque un sosia e non si concluderebbe nulla.

Video riepilogativo degli eventi dell'11 settembre 2001 e delle teorie cospirazioniste. Vinci chiede a Mazzucco dove sono finiti i passeggeri dei voli dirottati secondo le sue teorie. Mazzucco cade nella cordiale trappola: gli aerei non erano quelli veri, erano sostituiti da droni. Facce attonite dei presenti. Faccio notare che sono stati trovati i resti dei passeggeri.

Si parla di telefonate dagli aerei: Mazzucco dice che i passeggeri hanno parlato all'FBI, non ai familiari. Ribadisco che è falso: basta leggere gli atti e le interviste ai familiari per scoprire che i passeggeri hanno parlato direttamente con i familiari (il completissimo articolo di John li elenca inesorabile). Qui c'è un taglio brusco di montaggio, ma mi pare si sia persa solo qualche sillaba: intervengo citando Mike Walter, giornalista americano che ha visto personalmente l'impatto dell'aereo contro il Pentagono e la cui testimonianza è stata tagliata da Mazzucco per far sembrare che sostenesse la tesi del missile (video). Ricordo che esiste una foto della vera breccia, non coperta dal fumo o dal getto degli idranti. Chiesa: “è completamente falso”. Falso? Gli mostro la foto in questione, che è questa:


Chiesa la ignora e farfuglia, poi cambia discorso. Parla del WTC7 (terzo grattacielo crollato a New York) e chiede cosa lo ha fatto crollare, segnala che il WTC7 non è citato nel rapporto della Commissione, dice che c'è nella polvere delle Torri residui di termite o nanotermite, che sarebbe una “bomba”. Mostro la mia dose di termite e segnalo che non è affatto un esplosivo: è una sostanza incendiaria. Non fa bum. Chiesa: “Attivissimo dice delle bugie”. Segnalo che il WTC7 è citato eccome nel rapporto, checchè ne dica Giulietto Chiesa. Per i pignoli: alle pagine 284, 293, 302, 305 (come “7 WTC”, non come “Salomon Building” come ho detto: errore mio).

Video dal film Sesso e Potere. Pubblicità.

1:16. Lunga parentesi sul libro di Giampaolo Pansa. Nulla di cospirazionisticamente significativo. Vinci chiede a Mazzucco perché gli americani avrebbero inventato tutto il complotto (anche qui i problemi di collegamento sono stati tagliati): e qui parte la Litania dell'Infinito Complotto. Perché Mazzucco non se ne rende conto, ma elencare così tanti (veri o presunti) complotti, come il Project for A New American Century dei neocon (che oggi non esistono più; se complotto c'era, è fallito miseramente), il Golfo del Tonchino, Pearl Harbor, l'incidente del Maine, l'affondamento del Lusitania, l'invasione del Kuwait, è un autogol: non fa altro che mostrare al pubblico che per lui tutto è un complotto.

Osservo, in conclusione, che ormai il cospirazionismo undicisettembrino è cosa passata: dopo otto inchieste, dieci anni senza che i migliori giornalisti del mondo abbiano trovato prove del presunto complotto, chiudiamo e andiamo avanti. Cito Obama, che ha preso per i fondelli Donald Trump sulla sua paranoia intorno al certificato di nascita del presidente USA, ricordandogli che è ora di occuparsi di cose più importanti, come per esempio... l'idea che non siamo mai andati sulla Luna (sì, Obama dice proprio così): un'altra delle tante tesi di complotto sostenute da Mazzucco.

La trasmissione finisce con un vivace battibecco fra Sansonetti e Chiesa, che fa per alzarsi ed andarsene. Vinci lo richiama all'ordine; Sansonetti dice “Ma dove l'avete preso, questo?” indicando Chiesa, che dimostra la sua innata passione per il cospirazionismo insinuando che “Questo è un trucco”. La versione andata in onda è un po' più corta di quella realmente accaduta: Chiesa a un certo punto s'inalbera e si alza, indignato perché, a suo dire, qualcuno in studio gli ha detto che deve andare dallo psichiatra. Né io né gli altri presenti abbiamo sentito nulla del genere. Forse i complotti gli piacciono così tanto che quando è a corto se li inventa da solo.

Per chi ha lo stomaco forte, suggerisco la lettura dei commenti degli utenti del sito di Mazzucco, Luogocomune.net. Illuminanti.

2009/10/28

Lancio Ares, si ritenta

Nuovo tentativo di lancio dell'Ares I-X



L'articolo viene aggiornato man mano che si evolvono gli eventi.

Dopo il fallimento di ieri, la NASA ritenterà di far partire il nuovo vettore sperimentale Ares I-X, sperando in corde meno recalcitranti, navi meno invadenti e nuvole più clementi. Seguirò l'evento qui a partire dalle 13 ora italiana.

Qui sotto trovate lo streaming offerto da Spaceflight Now [ora rimosso perché obsoleto]. Lo stream in alta qualità della NASA è qui.

10:10. I preparativi per il lancio sono in corso. Condizioni meteo accettabili.



12:10. Decollo previsto per le 14:15 ora italiana.

12:47. Il conto alla rovescia è fermo a 4 minuti. Questa è l'ultima pausa pianificata prima del decollo e normalmente dura 20 minuti, ma in questo caso durerà almeno un'ora per recuperare i ritardi accumulati nelle fasi precedenti.

12:55. Orario di decollo aggiornato: 13:30.

13:00. Decollo previsto non prima della 14, secondo il commentatore NASA. Bella e inconsueta l'immagine di un razzo alto cento metri e così snello, che sta in piedi senza essere sorretto dalla torre di lancio o agganciato ad essa, a differenza dei lanciatori tradizionali. E colpisce l'assenza della normale nebbia di emissioni gassose, che qui non c'è perché il combustibile è solido e non è superraffreddato.



13:10. I tecnici stanno lasciando la rampa.

13:23. Nuovo orario di decollo: 14:15.

14:06. Lancio rinviato a dopo le 14:15. Tutti i problemi tecnici sono stati risolti: l'unico motivo per il ritardo è il tempo meteorologico.

14:12. Nuovo orario: non prima delle 15:30. Conto alla rovescia sempre fermo a 4 minuti. Tempo meteo ottimo, con solo un velo di cirri che però è sufficiente a violare le regole sulla triboelettrizzazione.

14:55. Le condizioni meteo dovrebbero essere nei parametri accettabili intorno alle 16.

15:35. Tutte le condizioni meteo sono OK per il lancio in questo momento. I tecnici sono pronti. Cosa aspettiamo?

15:48. Condizioni meteo negative.

15:55. Nuovo orario di lancio: 16:08 ora italiana.

16:02. Meteo non accettabile per le 16:08.

16:03. Nuovo orario di lancio: 16:20.

16:13. Nuovo orario di lancio: 16:30.

16:36. LANCIO RIUSCITO. Scusate se non ho aggiornato, ero troppo preso a seguire il decollo. Separazione degli stadi regolare. Ora il veicolo è in caduta e si attende l'apertura dei paracadute.





16:38. Confermato ammaraggio dello stadio superiore. Ammaraggio primo stadio non ancora confermato.

16:42. Taglio della cravatta rituale per il nuovo Launch Director.


16:45. Confermato l'ammaraggio del primo stadio appeso ai paracadute.

17:10. Magnifiche le riprese dalle telecamere di bordo. Chiunque abbia fatto modellismo missilistico dinamico in questo momento si mangia le mani. Boys and their toys.



2009/10/27

Liveblogging: lancio dell’Ares I-X

Oggi il primo timido passo verso il ritorno alla Luna. Se non viene richiuso il portafogli



L'articolo è stato aggiornato progressivamente man mano che si evolveva la situazione.

Tra poche ore verrà lanciato il primo esemplare sperimentale del nuovo vettore Ares I, che dovrebbe o potrebbe riportare l'uomo sulla Luna. Ma sul progetto incombe la scure dei finanziamenti inadeguati e di chi obietta che il veicolo è nato male ed è superfluo per il ritorno alla Luna.

Seguirò il lancio (un volo suborbitale di due minuti) via Internet in tempo reale. Ecco intanto il feed TV dalla rampa di lancio, grazie a Spaceflightnow; la diretta di NASA TV è qui (e qui in alta risoluzione).

Sono decenni che sulle rampe della NASA non c'è un vettore così grande: nonostante il design discutibile, è comunque un bestione alto circa 100 metri. Il profilo della missione è documentato in dettaglio qui. La BBC ospita un bel grafico comparativo rispetto allo Shuttle e al Saturn V; The Register ha delle belle foto e uno schema del profilo della missione di oggi, che ho incluso qui sotto.



La partenza è prevista intorno alle 13 ora italiana (12:00 GMT).

[ho rimosso il link allo streaming, obsoleto]

Aggiornamenti (il più recente è in alto):

16:28. LANCIO ANNULLATO. Si ritenta domani. Sigh.

16:17. Nuovo orario: 16:24.

16:03. Nuovo orario: 16:14.

16:00. Nuovo orario: 16:19.

15:50. Nuovo orario: 16:04, vento e nuvole permettendo.

15:43. Il varco nelle nuvole si sta chiudendo. Troppo vento a terra. Conteggio sempre fermo a 4 minuti.

15:14. Nuovo orario di lancio previsto: 15:54 ora italiana.

15:00. Forse c'è un varco nelle nuvole stimato fra 50 minuti che durerà circa 15-20 minuti.

14:49. Lancio interrotto. Conteggio fermato a 2:39, poi riportato a 4 minuti causa condizioni meteo.

14:43. Si va di corsa al lancio! Ora di decollo 14:49.

14:41. Forse si riduce il rinvio.

14:33. C'è una nave cargo nell'area di ammaraggio. Lancio bloccato. Rinvio di 90 minuti.

14:30. OK anche per i limiti di triboelettrizzazione.

14:26. Decollo previsto per le 14:44.

A sinistra, l'Ares; a destra, lo Shuttle.

14:24. CORDA RIMOSSA! Applausi persino nei centri di controllo, cosa rarissima.

14:17. Protezione antipioggia rimossa, ma la corda che serviva per rimuoverla è incastrata in cima al vettore. Strattoni, strattoni, ma niente da fare. Il Velcro della NASA è troppo potente. Esilarante.

14:13. Lancio probabilmente posticipato di qualche altro minuto, ma c'è un buon segno: l'OK per togliere la protezione antipioggia ai sensori è stato dato, e siccome la protezione non si può rimettere una volta tolta, le intenzioni paiono serie.

14:01. Lancio sempre previsto per le 14:24. La finestra di lancio si estende comunque fino alle 17.

13:17. Lancio posticipato alle 14:24 ora italiana.

13:15. L'orario delle 13:29 non è più valido, ci sarà un rinvio a orario ancora da definire. Vento appena sotto il limite per il lancio.

12:55. Decollo annunciato per le 13:29.

12:35. Mezz'ora di rinvio probabile per il lancio. Il conto alla rovescia è fermo a 4 minuti, ma questo valore non include le pause preprogrammate.

11:52. Avviato lo sgancio del sistema meccanico di stabilizzazione del vettore, che trattiene il veicolo contro la spinta del vento. La triboelettrizzazione è un problema non discusso nei lanci precedenti perché trattandosi di un veicolo di prova, nel quale si è cercato di ridurre i costi, non si è utilizzata nessuna tecnica di scarico dell'elettricità statica.

11:40. La struttura laterale di supporto sta ruotando per predisporsi al lancio. Ma la previsione meteo per la triboelettrizzazione è negativa.

11.20. Qualche intoppo minore, ma l'orario di lancio non dovrebbe cambiare.

11:00. In questo momento le condizioni meteo sono favorevoli al lancio, ma la previsione ufficiale dichiara ancora un 60% di probabilità di violazione delle restrizioni meteo.

10:35. Nuovo bollettino meteo: "le regole meteo di lancio restano tutte favorevoli, inclusa la triboelettrizzazione e il volo attraverso precipitazioni".

10:05. 60% di probabilità di non lancio causa meteo avverso.

9:30. Condizioni meteo favorevoli. Unica preoccupazione, il possibile accumulo di elettricità statica se Ares dovesse attraversare pioggia o nubi: l'accumulo potrebbe interferire con la trasmissione della massiccia quantità di dati telemetrici, la cui raccolta è lo scopo principale di questo lancio.

2009/07/04

Liveblogging: a Roma per intervistare un astronauta lunare, Buzz Aldrin

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Mentre arrivano le prime immagini lunari di prova dalla sonda LRO che fotograferà in dettaglio i siti degli sbarchi sulla Luna avvenuti fra il 1969 e il 1972 (ne vedete una qui sotto), mi è stato confermato che lunedì 6 intervisterò per conto della RSI Buzz Aldrin, uno dei primi due astronauti a mettere piede sul nostro satellite (foto qui accanto). Non ci posso credere.

L'impresa è disperata: un mordi e fuggi on the road da Lugano verso Roma e ritorno l'indomani per avere otto minuti faccia a faccia, nei quali concentrare un'impossibile scelta di Sophie delle mille domande che, come fan dell'astronautica e del meraviglioso, mi porto dentro da una vita, e realizzare al tempo stesso un servizio che possa essere interessante per il grande pubblico. Ho le ginocchia molli già adesso.

Rinnovo l'invito a proporre nei commenti qui sotto le domande che vorreste fare ad Aldrin se foste al mio posto. Non che io sia a corto d'ispirazione, anzi, ma mi interessano anche le domande di chi non è malato di spazio come me, perché offrono una visione diversa di queste cose.

Se vi interessa seguire l'avventura spaziale romana, la bloggherò in diretta qui e/o su Twitter a partire da poco prima della mezzanotte di domenica (viaggio nella notte fra domenica e lunedì in auto con gli amici Andrea e Rodri). Le twitterate verranno pubblicate nella colonna di destra di questo blog.

Vado a studiare la biografia di Aldrin (un uomo che è tornato non solo dagli abissi dello spazio, ma anche da quelli dell'alcolismo) e a preparare l'attrezzatura: intanto vi propongo una bella intervista tecnica a Aldrin su Wired e, sul blog Complotti Lunari, un breve sunto di alcune delle tante cose che andarono male durante le varie missioni Apollo e che rivelano un quadro ben diverso dalla visione mitica d'infallibilità e di superuomini che molti ebbero all'epoca.


Una delle foto recentissime della Luna scattate dalla sonda automatica LRO mostra un'area di 1400 metri di lato del Mare delle Nubi. L'oggetto più piccolo distinguibile misura circa 3 metri. L'originale ad alta risoluzione è qui.



Dietro le quinte del video rap Rocket Experience di Buzz con Snoop Dogg.



Un'immagine poco conosciuta di Aldrin, scattata nello spazio durante la sua passeggiata spaziale nel corso della missione Gemini 12. E' una delle pochissime nelle quali si vede il volto dietro la visiera.


Missione riuscita: le prime foto


Sono le 2.15. Prima di schiantarmi volevo regalarvi almeno un paio di foto di Buzz scattate durante la conferenza stampa e l'intervista: dieci minuti di un fiume in piena che vi racconterò domani (fra qualche ora).


Foto di Rodri Van Click.



Foto di Rodri Van Click.



Foto di Rodri Van Click. Alcune calzature sono state rimosse dall'immagine per non offendere la sensibilità stilistica dei lettori.

2009/04/25

Liveblogging: gli Scettici Allegri al convegno ufologico di Lugano: difendersi dai rapimenti alieni con un sorriso (e qualche ospite a sorpresa)

L'articolo è stato ampiamente aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2010/07/09 (reimpaginazione 2022/07/04). Photo credit: AT = Studio Fotografico Andrea Tedeschi, per gentile concessione.

Come preannunciato, oggi a Lugano Paradiso si tiene un convegno nel quale, fra le altre chicche, ci saranno Tom Bosco (Nexus Italia), che parlerà di scie chimiche, Antonio Urzi, che parlerà di UFO e flotillas e Giorgio Pattera, che parlerà dei rapimenti alieni a ripetizione subiti dal signor Zanfretta.

Io e alcuni membri della Società degli Scettici Allegri saremo lì per ascoltare pacificamente cosa si dice in questi convegni, vedere quale tipo di persona li frequenta e raccontarvi il tutto dal vivo in questo blog.

Se vi interessa partecipare al convegno, il programma è qui; se volete unirvi a noi, ci troveremo alle 15 davanti all'Hotel Eden di Riva Paradiso 1, a Paradiso. Dopo le relazioni degli oratori ci sarà tempo per mangiare un boccone insieme e poi partecipare alla sessione di domande del convegno dalle 20.30 in poi.

I sostenitori più accesi delle scie chimiche minacciano incursioni decisamente meno allegre della nostra; staremo a vedere se vogliono rendersi ridicoli da soli e screditare anche l'ufologia seria. Sì, perché esiste un'ufologia seria: quella che non corre in giro gridando al mistero come un gallina decapitata per ogni manciata di pixel sgranati e per ogni tafano che passa davanti all'obiettivo, ma esamina, documenta, cataloga, chiede i documenti originali e pubblica e condivide il materiale. E sbufala i cialtroni che si presentano spacciando per UFO le sorprese della Kinder invece di abbracciarli senza esitazioni (qui l'analisi di un fototecnico professionista).

Nel frattempo gli sciachimisti offrono una bella dimostrazione di apertura al dialogo e di tolleranza delle opinioni altrui:

  • Il "Comitato Tanker Enemy", ossia Rosario Marcianò, richiede a Youtube di rimuovere i video che ne rivelano comportamenti e affermazioni imbarazzanti adducendo inesistenti violazioni del copyright, con l'intento di far rivelare a Youtube i nomi di chi li ha pubblicati e inserirli nelle tragicomiche liste di proscrizione dei sostenitori delle "scie chimiche", come potete leggere nei commenti qui sotto (i dettagli saranno in un articolo separato);
  • ci accusano di furto (come se a noi interessasse rubare la loro paccottiglia);
  • e fanno sospendere, adducendo motivazioni inesistenti, anche l'asta di beneficenza su eBay in cui ho offerto il mio cappellino CIA indossato dal loro guru, Rosario Marcianò, il cui ricavato sarebbe andato all'AMREF e al RAWA. La richiesta di sospensione viene specificamente da Marcianò, che se ne vanta pure:

Un'altra bella serie di autogol, insomma. Nessun problema: i video e l'asta torneranno (aggiornamento qui sotto), insieme a qualche sorpresa; sempre all'insegna della scienza divertente, perché il miglior antidoto contro questi menagramo che vogliono incutere terrore è una sana risata in compagnia, condita dal piacere della conoscenza e da una buona mangiata. A dopo!

15:45

Non ci prendiamo troppo sul serio e vogliamo rassicurare tutti sulle nostre intenzioni non ostili.

Eccoci arrivati in sala e collegati a Internet. La sala è quasi piena, molto più di quella di Milano di pochi giorni fa. È chiaro che abbiamo sbagliato mestiere: a dieci franchi svizzeri a testa (circa sei euro), gli ufologi hanno capito tutto.

Siamo chiaramente attesi. Alcune delle persone presenti al convegno di Milano, in particolare Max (l'organizzatore del convegno milanese) e Vibravito, ci hanno già dato il benvenuto riprendendoci ossessivamente con dozzine di telecamere, manco fossimo degli alieni. Ops, paragone sbagliato.

Lo spettacolo comincia subito: sta parlando un ufologo che dice che Eisenhower incontrò gli alieni. E chi glielo va a dire che l'immagine è tratta dal Weekly World News, una delle più belle pubblicazioni-burla della storia, paragonabile come credibilità a Novella 2000 o Stop? Io no di certo, e infatti nessuno del pubblico lo fa notare. Il font e la grafica sono riconoscibilissimi.

Ecco una pagina classica del mitico Weekly World News: Hillary Clinton sceglie Bigfoot come candidato alla vicepresidenza USA, telecamere montate su mosche, alberi che fumano sigarette, e altre perle.

16:00

Pausa. La sala si vuota. Fa un caldo impossibile.

16:15

Ha iniziato a parlare Tom Bosco. La sala non è più piena come prima, ma il pubblico è comunque ragionevolmente numeroso e tanto ormai l'incasso è fatto.

Candida Mammoliti e Tom Bosco. Credit: AT.

Il repertorio della relazione è il solito. Anche Bosco sostiene che l'umidità relativa atmosferica debba essere del 70% per formare scie di condensa, il che è falso: per formarle, a patto che la temperatura atmosferica sia abbastanza bassa, è sufficiente il vapor acqueo che si crea nei motori col processo di combustione. Afferma di aver misurato la quota degli aerei e di averla trovata a 2500-3000 metri. Cita le "misurazioni" telemetriche di Marcianò, ma senza farne il nome. Dice di essere pilota con "brevetto di pilota commerciale americano." E di essere un ex militare. E allora come ci possiamo fidare?

Come fa a misurare le quote degli aerei? A occhio, perché lui è un ex militare allenato a stimare la quota degli elicotteri. Che per lui è la stessa cosa. Sarà.

Dice che in Europa le scie chimiche sono iniziate nel 1999 e che in Croazia sono iniziate proprio quando il paese ha chiesto di entrare nella Nato.

Mostra la famosa foto dell'interno del tanker, ma ha il buon gusto di dire che è una cantonata (video qui grazie a il Peyote). Non dice che gli sciachimisti l'hanno ammesso soltanto dopo che sono stati sbugiardati dagli scettici che loro tanto disprezzano, ossia da coloro che s'informano prima di dire scemenze e fanno la cosa più banale del mondo: cercare di non farsi prendere per il naso.

Mostra una foto sgranata di un aereo e ne indica un "pod", un oggetto misterioso appeso sotto le ali, circa a metà della loro lunghezza, come quello che ci sarebbe stato sotto uno degli aerei dell'11 settembre. Santo cielo, Bosco è ancora fermo alla teoria del "pod" che persino i complottisti come Mazzucco hanno abbandonato da tempo (lo sbufalamento di Undicisettembre è qui).

Peccato che l'aereo mostrato da Bosco sia semplicemente un aereo di linea russo, per esempio un Tupolev Tu-154 come quello qui sotto, noto guarda caso per il fatto che il vano del carrello è un oggetto allungato grosso modo a metà delle ali. Strano che un pilota non sappia nulla di una delle più famose categorie di aerei di linea, in servizio da decenni.

Anche i "cani solari" e i "fenomeni di diffrazione decisamente singolari" dovrebbero essere rarissimi ma non lo sono alle nostre latitudini, e questo è "sinistro". Quantificare questo fenomeno? Dare dei dati precisi, del tipo "prima era così, adesso è cosà"? Neanche per sogno.

La Nasa pubblica libretti progettati per l'"indottrinamento" dei bambini, che dicono che le scie persistenti sono normali. Vengono introdotte immagini di scie anche nelle pubblicità e e persino nei cartoni animati, come Cars e La Gang del Bosco, così la gente "a livello subliminale registra queste immagini" e s'indottrina.

Lamenta che la sua auto è coperta spesso da pulviscolo e che questo è strano. Trattenere le risate è difficile.

Credit: AT.

Sali di bario e solfato d'alluminio sarebbero i principali componenti di questa polvere. Non viene mostrata nessuna analisi.

Anche lui presenta i filamenti strani, dicendo che Pattera li spiegherà. Sarebbe "materiale insolito" e sicuramente "tecnologico".

Arriva HAARP. Sarebbe un "cannone ionosferico", che servirebbe "tra le altre cosucce" a "influenzare il clima" fino a produrre siccità e innescare terremoti. Produrebbe "gigawatt".

Immagini di hole punch cloud. Sfida "qualunque meteorologo" a spiegarle. Già fatto.

Immagini di nubi mammatus:

Bosco passa al cambiamento climatico. Che c'entra con le scie chimiche? Non lo sapremo, perché gli finisce la batteria del laptop. Sarà colpa degli Ufo che prosciugavano l'energia della batteria, come raccontava il relatore precedente a proposito della sua videocamera?

Dice che sono in corso cambiamenti climatici sul Sole, su Saturno e su Marte. Cosa vuol dire, che anche lì passano gli aerei chimici dei militari americani? Accidenti quanto sono avanti!

Corre per evitare che gli muoia la batteria del PC. Quella del suo puntatore laser è già andata. L'organizzazione del convegno è decisamente dilettantesca. Mostra foto di Ufo in concomitanza con scie. Sono solo puntini, nessun dettaglio, ingrandimenti esasperati. Potrebbero essere mosche, uccelli, qualunque cosa, ma Bosco mostra soltanto un F-117 Stealth come possibile forma corrispondente. Corrispondente a una macchiolina informe? Il pubblico frena a stento l'entusiasmo:

Credit: AT.

Parla di aerei mascherati e di scie senza aerei. Cita l'auto invisibile dei film di James Bond come prova. Fa collegamenti con l'11 settembre: anche lì visti Ufo e velivoli fermi in cielo.

17:00

Fine relazione. Pausa. Parla un relatore francese, che si esprime in inglese e viene tradotto (si fa per dire) da Tom Bosco. Già la relazione è soltanto una serie di aneddoti; sentirla al ralenti e due volte a causa della traduzione è di una noia mortale.

18:00 - Il rapimento alieno

Inizia Pattera, che parla del caso di Pier Fortunato Zanfretta (metronotte che dichiara di essere vittima di rapimento alieno ripetuto) presentando un filmato d'epoca della Rai, che ci viene chiesto di non riprendere con la videocamera. Obbediamo riprendendo il pubblico, anche se come giornalista il diritto di cronaca e di citazione mi consentirebbe comunque la ripresa.

Il filmato è una soporifera ricostruzione del "rapimento alieno" di Zanfretta che sembra un incrocio fra Star Trek turco mischiato a una telenovela, con una recitazione trash impagabilmente quanto involontariamente tragicomica. Ma davvero la Rai partoriva spazzatura di questo genere? A parte i momenti trash, con tanto di mostro alieno di cartapesta (foto qui sotto), resistere al sonno è difficile. Almeno Marcianò fa ridere.

Immagini pubblicate in forma degradata e in conformità all'Art. 10 della Convenzione di Berna (diritto di citazione).

Alcuni brani sono da antologia. Vengo richiamato fulmineamente perché ne riprendo uno spezzoncino particolarmente demenziale. Ma almeno qualche foto fatta allo schermo ve la devo presentare, altrimenti nessuno crederà quanto sia ridicola la proiezione. Sarà mica questo il vero motivo per il quale non consentono riprese? La storiella del diritto d'autore che hanno addotto è infatti una sciocchezza bella e buona. Se finisce su Youtube, la responsabilità è di chi la mette su Youtube, mica di Pattera o Mammoliti.

Vengono mostrate, sempre nel filmato Rai, le sessioni di ipnosi regressiva alle quali Zanfretta fu sottoposto dopo il "rapimento" per farglielo rievocare, con tanto di spilloni che gli trapassano la pelle della mano. Persino il medico che conduce le sessioni d'ipnosi specifica chiaramente che il paziente è sincero nel descrivere quello che crede di aver visto, ma si guarda bene dal dire che Zanfretta ha davvero visto i mostri alieni.

Aggiornamento 2010/07/09. La registrazione integrale della trasmissione Rai mostrata al convegno è disponibile qui su Rinodistefano.com. Se è disponibile lì a chiunque, perché fare tante storie sul diritto d'autore per vietare le riprese? Mah.

18:40

Finalmente termina il filmato. Pattera fornisce ulteriori dettagli, ma è tutta una serie di "si dice", "un amico di cui non posso rivelare il nome", "un procuratore di cui non ricordo il nome" (citazioni non letterali): di dati concreti nulla.

La perla finale? Pattera afferma che è importante che il lavoro di ricerca sul caso Zanfretta non sia "un tentativo di fare un libro che porti a casa dei soldi a qualcuno". E se lo dice lui, c'è da fidarsi:

Pattera al banchetto di vendita del suo libro a 18 euro, durante il convegno di Lugano. Photo credit: Rodri Van Click.

Pattera aggiunge che Zanfretta "non ci ha guadagnato niente, ci ha solo rimesso". Altri sembrano essere stati più fortunati.

18:55

Fine relazione. La Società degli Scettici Allegri va a cena a commentare e stare in compagnia.

21:10

Rientriamo in sala per la sessione finale. La sala è semideserta. Manca persino Candida Mammoliti, padrona di casa e organizzatrice del convegno, o almeno così dice Pattera. Dell'astronauta Paolo Nespoli, la cui presenza era prevista dal programma con un furbesco "possibile" di precisazione, manco l'ombra. La prossima volta che faccio una conferenza, devo ricordarmi di annunciare la "possibile presenza" di Cicciolina e di Brad Pitt.

Tom Bosco è presente e ascolta Pattera che presenta altri dettagli degli esami psicologici svolti sul povero Zanfretta, ipnosi compresa. La descrizione è talmente soporifera che alcune persone (non dei nostri) chiacchierano fra loro. Il programma prevedeva che dopo cena ci fosse lo spazio per un dibattito, non un monologo dei relatori.

Pattera mette in relazione i colori con i livelli spirituali, con un discorso farcito di termini psicologici e neurologici a vanvera che fa inorridire la psicologa degli Scettici Allegri.

Sala quasi deserta. Credit: AT.

21:30.

Pattera continua a parlare senza concludere nulla di significativo. Si sofferma anche a disquisire sul numero di ventose che avrebbero gli alieni di Zanfretta sulle mani rispetto agli alieni di Roswell. Non sembra proprio che qui si voglia dare spazio alle domande, neanche a quelle del pubblico amico, figuriamoci a quelli dei dubbiosi. Un ottimo metodo per non dover fare i conti con un contraddittorio. Il tedio ha il sopravvento su alcuni presenti.

Credit: AT.

Pattera dice che Zanfretta ha un oggetto che gli è stato consegnato dagli alieni. Lo tiene in una caverna che secondo Pattera è un passaggio verso "un'altra dimensione". Mostra un disegno che ricostruisce la forma l'oggetto, che sempre secondo Pattera doveva essere consegnato a "Heineken". Giuro.

Si blocca. Ha un dubbio. Non ricorda il nome. A lungo. Poi finalmente gli sovviene il nome giusto: "Hynek!". Che è soltanto il nome del più illustre ufologo della storia. È come se un insegnante di storia si dimenticasse il nome del piccoletto che ha perso a Waterloo. La fetta ancora cosciente del pubblico ride.

Pattera cita come fonte probatoria il National Enquirer (altro giornale scandalistico famosissimo; tanto vale citare Le Ore come manuale di ginecologia) e altri articoli di giornale. Ma se c'è l'oggetto alieno, perché perderci con tutti questi dettagli vaghi? Non possiamo esaminare l'oggetto e tagliare la testa al toro? Avremmo in mano la prova provata, oggettiva, tangibile, delle visite aliene; gli ufologi dimostrerebbero all'universo mondo che hanno ragione e che gli scettici avevano torto. Infatti è quello che all'alba delle dieci meno dieci gli chiede il pubblico quando finalmente viene dato spazio alle domande, dopo l'applauso più tiepido della storia.

Pattera tergiversa e adduce una serie di spiegazioni assurde: gli alieni hanno vietato ad altri di vedere l'oggetto, alcune persone hanno provato a pedinare Zanfretta verso la caverna ma sono state seminate. Pattera dipinge il povero Zanfretta come un imbecille, dicendo che è incapace persino di usare una macchina fotografica per documentare l'oggetto. Si scaglia tanto contro gli scettici che non credono alla sua storia, ma forse non si rende conto che il primo a dare dell'idiota a Zanfretta è proprio lui.

Qualcuno del pubblico formula la stessa domanda che era venuta spontanea a uno dei miei figli nel raccontargli la storia di Zanfretta: ma perché gli alieni continuano a rapirlo e poi rilasciarlo subito dopo, invece di tenerselo una volta per tutte? Risata generale. Pattera risponde seccato con una battuta: preferirebbe che rapissero qualcuno del CICAP, per levarselo di torno. Autogol: una buona metà dell'esiguo pubblico ribatte "Almeno!", visto che un rapimento alieno di un membro CICAP permetterebbe anche agli scettici di confermare le tesi ufologiche e di non essere più bersagliati da insulti per aver osato chiedere prove concrete.

Io a questo punto me ne devo andare per sopraggiunti limiti di tedio*, ma altri amici più resistenti di me rimangono. Quello che succede in mia assenza dovrà aspettare l'arrivo dei resoconti video. Garantisco, stando alle prime voci, che ne vale la pena. Intanto godetevi le altre immagini scattate dal fotoreporter Andrea Tedeschi, qui.

* Non avrei voluto scriverlo perché la mia vita privata è affar mio, grazie, ma visto che ci sono anime piccole che mi accusano di essere fuggito pavidamente per evitare il periglioso confronto, aggiungo che dovevo andare a prendere mio figlio Liam a una festa a quell'ora e avevo ingenuamente osato sperare che la sessione di domande non sarebbe iniziata con quasi un'ora e mezza di ritardo sul programma.

L'ospite che non fu: il colonnello Giuliacci

La prolissità interminabile degli oratori e la scelta molto discutibile di differire tutte le domande al dopocena e di riempire lo spazio delle domande con altri cinquanta minuti di conferenza di Pattera hanno impedito una partecipazione che avrebbe sicuramente dato spunti interessanti per tutto il pubblico, scettico o credenti: quella del colonnello Mario Giuliacci, noto meteorologo del Centro Epson Meteo (sue le previsioni meteo al TG5; foto qui accanto, tratta da Wikipedia).

Giuliacci, insieme a un altro collega del Centro, mi aveva infatti dato la sua disponibilità a partecipare telefonicamente al dibattito per rispondere alle asserzioni presentate dai relatori e alle domande del pubblico: durante il convegno, Tom Bosco ha appunto sfidato "qualunque meteorologo" a rispondere alle sue tesi, e questa sarebbe stata l'occasione per raccogliere la sfida e dare al pubblico anche l'altra campana oltre a quella dei relatori.

Io e gli Scettici Allegri avevamo a disposizione tutto il necessario per far ascoltare la telefonata ai presenti. Ma non mi è sembrato corretto abusare della disponibilità di Giuliacci e del collega oltre una cert'ora, per cui pubblico qui il commento del colonnello sul tema generale delle scie chimiche, mandatomi per l'occasione:

Le scie di condensazione sono un fenomeno noto da almeno 60 anni, ovvero da quando gli aerei a reazione si sono spinti fino a quote di 8000-10000 metri ove le temperature abbondantemente sotto zero (fino a meno 50/60 gradi) provocano la immediata condensazione del vapore acqueo emesso come prodotto di combustione sotto forma di nube visibile appunto come scia. Quindi il fenomeno non ha nulla di misterioso né vi sono rischi per la nostra salute.

L’umidità dell’aria a quelle quote è importante ai fini della persistenza delle scie: se l’umidità è molto scarsa, le scie evaporano quasi all’istante; con umidità superiore al 70% le scie invece persistono per vari minuti o ore, a seconda della intensità e della turbolenza del vento nella alta atmosfera. Tuttavia nel costante “chiacchiericcio“ in atto sulle scie di condensazione da almeno 2 anni, destano meraviglia, stupore e anche preoccupazione due aspetti:
  1. La protervia con cui alcuni gruppi insistono nel sostenere una tesi, quelle delle scie chimiche, priva di qualsiasi supporto scientifico, sostenendo addirittura complotti di militari contro il clima e l’ambiente, con i propri governi che sarebbero gli unici a non essere a conoscenza di tali complotti.
  2. Il silenzio sulla vicenda da parte dei supremi organi scientifici nazionali e delle strutture militari chiamate in causa. Un silenzio probabilmente dovuto al fatto che si intende, giustamente, ignorare teorie prive di qualsiasi scientificità, ma che in questa particolare vicenda ovviamente contribuisce ad alimentare la tesi delle scie chimiche.

Bene, sciachimisti: questa è una posizione formale di un meteorologo. Di uno che il cielo lo conosce per lavoro, non per sentito dire. Le "scie chimiche" non hanno nessun supporto scientifico. Tutto quello che avete presentato fin qui come presunta prova è fuffa. Ve la sentite di dargli del bugiardo?

Sciachimismo soft

Tom Bosco è stato estremamente felpato nelle sue affermazioni. Nessuna accusa a piloti e controllori di volo o militari, italiani o stranieri (anche se la loro omertosa complicità è implicita nelle sue tesi); nessun accenno significativo a malattie come il Morbo di Morgellons e altri dogmi dello sciachimismo estremo.

L'unica novità interessante è che Bosco sostiene che alcuni dei fenomeni insoliti che gli sciachimisti osservano in cielo sono sì spiegati dalla meteorologia, e questo parrebbe già un passo avanti, ma sono comunque strani perché sono diventati troppo frequenti. Troppo rispetto a cosa, a quando o a quanto, Bosco non lo dice. Di cifre e dati concreti, manco l'ombra.

È un classico espediente del cospirazionismo: lo Spostamento dei Paletti. Prima sostenevano che i fenomeni che osservavano in cielo erano impossibili da spiegare come fenomeni naturali; poi, a furia di essere sbufalati da chi segnalava che erano invece fenomeni ben noti alla meteorologia e all'aeronautica, hanno cambiato versione. Adesso i fenomeni sono ben noti, ma sono diventati troppo ricorrenti.

Un'esperienza da fare una volta nella vita. Due no

Il simposio di Lugano è stato decisamente tedioso, ma è stato utile per rendersi conto concretamente di cosa viene detto in raduni come questi: un sacco di aria fritta. Una volta esaminate con occhio distaccato le ore di discorsi, ci si accorge che sono soltanto parole in libertà partorite da un abuso esagerato di paroloni pseudoscientifici, disseminati a casaccio in una narrazione senza capo né coda; che i video sono dilettanteschi e proposti senza alcuno spirito critico; che gli oratori sono prolissi, impreparati e inconcludenti fino all'esasperazione; e che i contenuti concreti sono zero.

Finché non ci si va, non ci si rende conto davvero del vuoto pneumatico che permea questi convegni. Per cui andateci. È l'unico modo per capire perché l'ufologia e lo sciachimismo non vengono presi sul serio: perché di serio non hanno niente, ma proprio niente. Vedere per (non) credere.

Torna all'asta il cappellino indossato da Marcianò

Eccolo qui, nonostante i tentativi di boicottaggio.

L'oggetto alieno è made in Japan?

Dyk74 mi segnala una chicca: secondo lui, i simboli extraterrestri dell'oggetto alieno sono stranamente simili ai caratteri giapponesi in stile Hiragana. Sarà un caso? Noi di Noiager crediamo di no.

2009/04/19

Liveblogging: in diretta dal raduno delle “scie chimiche”

L'articolo è stato aggiornato estesamente dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2022/07/03 (per recupero link obsoleti). Photo credit: AT = Studio Fotografico Andrea Tedeschi, per gentile concessione.

AGGIORNAMENTO POST EVENTUM: La registrazione audio della presentazione di Pattera e Marcianò è disponibile qui.

Domenica 19 aprile, 10.30 circa

Sono a Milano, e grazie al fido netbook (un Acer Aspire One con 3G integrato) vi sto bloggando dalla sala dell'hotel Milton in via Butti, dove si sta tenendo un convegno dedicato, fra le altre cose, alla teoria delle cosiddette "scie chimiche". Dettagli man mano che si evolve la situazione. Se avete voglia di partecipare, l'ingresso è libero e non c'è da accreditarsi.

10:50

Sta parlando Rosario Marcianò. Ospite a sorpresa, Giorgio Pattèra.

Credit: AT.

Pubblico non molto numeroso, considerato anche che almeno una ventina sono miei amici e colleghi. È presente anche l'ormai mitico Vibravito.

Credit: AT.

Riassumo qui per sommi capi oltre tre ore di convegno. Marcianò presenta il fenomeno: sarebbe iniziato verso la metà degli anni 90, perché prima le scie non esistevano proprio, né quelle chimiche né quelle di condensa. L'umidità relativa necessaria per le scie sarebbe tassativamente maggiore del 70% (in barba agli studi di Appleman, che documentano le scie di condensa sin dagli anni Cinquanta, e di tutti i meteorologi passati e moderni).

Gli aerei consumano di più man mano che salgono di quota (sì, ha detto proprio così).

Lo scopo delle scie chimiche è distruggere le perturbazioni dissolvendo i cumuli. Ma servono anche a causare l'Alzheimer e il Parkinson tramite l'alluminio in atmosfera.

10:55

È appena crashato il PC della presentazione. Giuro che non siamo stati noi del Nuovo Ordine Mondiale. Saranno stati i Rettiliani? Saranno i "gigabyte di watt" emessi da HAARP, come ha appena detto testualmente Marcianò?

Credit: AT.

Riparte il PC. A fatica, ma riparte. Parla Pattera (foto qui sotto): sostiene anche lui che l'umidità relativa dell'aria dev'essere superiore al 70%, altrimenti le scie di condensa non si formano, e siccome è raro che l'umidità raggiunga questi valori, le scie di condensa sono rare. Ergo, si sottintende, quelle scie che vediamo sono quasi sempre chimiche.

Non avevo intenzione di interrompere, ma a questo punto Pattera invita esplicitamente il pubblico a contraddire subito eventuali dati errati fra quelli che presenta. Così alzo la mano e gli segnalo educatamente il documento di Appleman The Formation of Exhaust Condensation Trails by Jet Aircraft, che è uno dei testi di base della meteorologia sulle scie di condensazione: qui sotto ne vedete la prima pagina.

Risale agli anni Cinquanta, e già questo contraddice l'asserzione che le scie prima degli anni '90 non esistevano. Cosa ancora più importante, documenta che l'umidità relativa atmosferica può anche essere zero (perché basta l'acqua prodotta nei motori dalla combustione del carburante) e quindi la formazione di scie di condensa non è affatto rara e improbabile come asseriscono i due relatori. Ne ho copia integrale cartacea con me e la mostro, offrendola.

Il documento viene ignorato e rifiutato. Ne prendo atto e li lascio parlare. Questo è l'approccio scientifico di Marcianò e Pattera: rifiutare i dati che non si conformano alla loro tesi.

Pattera presenta un'analisi di acqua piovana: un notevole autogol, perché nelle sue analisi non c'è traccia del bario e dell'alluminio che secondo Marcianò è presente nelle scie chimiche.

Arrivano poi i filamenti misteriosi che piovono dal cielo (che naturalmente non possono, secondo gli sciachimisti, essere prodotti dai ragni migratori, come documentano da anni gli aracnologi come John Jackman, della Texas A&M University, citato qui). Con un "saggio alla fiamma", dice Pattera, da questi filamenti si ottiene un "odore caratteristico di corno bruciato" come quello della cheratina dei capelli (o la tela dei ragni, detto fra noi). Cosa debba significare non è chiaro. Secondo Pattera, i filamenti sono correlati ai passaggi degli aerei e di "oggetti volanti non identificati".

Pattera sostiene che cambiare il tempo meteorologico, come avviene in Cina o in Russia nelle grandi occasioni (Olimpiadi e simili), è uguale a cambiare il clima. Anche a questo servirebbero le scie chimiche. Ma servirebbero anche a riflettere le onde radio per le comunicazioni militari. Decisamente tuttofare, queste scie.

Un concetto nuovo: dice che le scie sospette si distinguono da quelle normali non perché sono persistenti, ma perché si allargano. Il concetto di espansione degli aeriformi gli dev'essere poco familiare.

11:45

Inizia la sessione di domande. Propongo a Marcianò il dibattito faccia a faccia. Rifiuta, perché lui con i "disinformatori" non parla.

Mostro (nelle foto qui sotto, credit AT) immagini d'epoca di scie di condensazione nella seconda guerra mondiale.

Mostro anche un'immagine tratta dagli archivi della rivista Life, datata 20 dicembre 1944 e consultabile qui: è una foto di George Silk, scattata durante la Battaglia delle Ardenne, ed è piena di scie di condensazione. Sbufala totalmente l'asserzione che prima degli anni Novanta le scie non esistevano.

Marcianò risponde che la foto tratta dagli archivi della rivista "è falsa". Dunque anche Life fa parte del Grande Complotto?

Ecco qui sotto la foto di Life, che in originale è a colori (il NWO, purtroppo, non mi ha concesso la stampante a colori per il raduno):

Ecco come la foto viene presentata sul sito della storica rivista:

E non è l'unica immagine di questo genere (ringrazio Simone Angioni, presente ahimè solo via Internet, per aver trovato queste foto e per le consulenze in tempo reale):

Spero che qualcuno nel pubblico si sia posto un paio di semplici domande: perché i relatori non hanno mostrato queste immagini? Ed è davvero credibile che vengano falsificate retroattivamente riviste di più di sessant'anni fa per fingere che le scie esistevano già allora?

Altre domande del pubblico. Alla domanda di una persona su cosa fare per contrastare questo grande avvelenamento, la risposta degli organizzatori è "la democrazia diretta". Già, perché una superorganizzazione che avvelena interi continenti con nonchalance si farebbe intimidire dalla democrazia diretta, invece di tirar fuori il Flit e sbarazzarsi di chi protesta.

Contesto appunto il fatto che parlano tanto di democrazia diretta, ma non lasciano parlare né i tecnici che ci sono in sala né coloro che hanno un'opinione diversa (che in realtà non è opinione, ma serie di fatti): bell'esempio di democrazia. Voci del pubblico rispondono che è inutile, perché i tecnici sono stati pagati. Tutti. Altre voci dei presenti chiedono però che si dia spazio anche alle obiezioni documentate di chi è scettico.

Parla un chimico fra il pubblico, ma Marcianò fa polemica sul fatto che il chimico non vuole dare il proprio nome e cognome. La domanda del chimico è tecnica (a che pro usare filamenti eccetera, quando le sostanze restano in sospensione per anni anche senza aiuto filamentoso, come documentato da episodi come le eruzioni vulcaniche?) e risulta semplicemente incomprensibile ai relatori.

A parte i dettagli tecnici, quello che conta è che emerge chiaro il rifiuto di dialogo coerente. Prevedibile, ma le riprese video fatte dai presenti documentano chiaramente l'atteggiamento degli sciachimisti.

Altre domande tecniche mettono in luce l'assurdità chimica della teoria: le sostanze emesse secondo gli sciachimisti dagli aerei non possono essere sparse in forma gassosa. Non è che lo dicono i debunker: è chimica di base, gente. È un esperimento ripetibile. Provate.

Pattera: "I ragni migratori non esistono". Allora gli entomologi sono tutti scemi?

Ricevo via blog da Simone Angioni la segnalazione che Pattera, in un suo recente rapporto, ha concluso che "i filamenti raccolti nelle diverse località del nord Italia a Novembre sono di origine animale e più precisamente presentano un comportamento molto simile a quello dimostrato dalle ragnatele che quotidianamente incontriamo, anche se rispetto a queste ultime possiedono una maggiore tenacità e una maggiore resistenza alla solubilizzazione nei reattivi specifici". Ossia l'esatto contrario di quello che lui stesso ha appena sostenuto. La tenacità differente è appunto quella del filamento più resistente rispetto alla normale ragnatela, chiamato dragline, che i ragni migratori producono per farsi trasportare dal vento. Cito questo brano a Pattera. Gelo in sala.

Ecco lo scambio (e il relativo contorno di accuse, insulti e attacchi) come lo presentano gli sciachimisti:

NOTA: Purtroppo il video non è più disponibile.

Cito Pattera: "Lei sarebbe evidentemente... l'unico scienziato al mondo... avrebbe una cattedra sicura, perché i ragni migratori non esistono". Quando gli chiedo se è disposto a certificare quest'affermazione, Pattera precisa: "Non certamente a 5000 metri di altezza... 7000... quello che è". È una posizione che ha ribadito anche in uno dei suoi documenti di analisi dei filamenti:

"NON SONO sicuramente la produzione (che risulterebbe a livello industriale, fra l'altro, per coprire l'estensione territoriale Vercelli-Milano/Bologna-Ferrara!) delle ghiandole serigene dei cosiddetti "ragni d'alta quota", la cui esistenza (dal punto di vista entomologico) lasciamo appannaggio delle leggende metropolitane, con buona pace del CICAP"

Una persona che si qualifica come biologo nega insomma l'esistenza di un fenomeno naturale che invece è documentatissimo e noto "sin dai tempi di Aristotele" (come segnala l'articolo Aerial Dispersal in a Known Spider Population, Eric Duffey, Journal of Animal Ecology, Vol. 25, No. 1, May, 1956, pp. 85-111; disponibile su JSTOR), citatomi da Angioni.

Basta infatti dare un'occhiata alla letteratura scientifica, e per farlo è sufficiente googlare "ballooning spider" (oltre 1.400.000 risultati) oppure consultare Wikipedia, che offre citazioni di varie pubblicazioni oltre al Journal of Arachnology: una, due, tre. O consultare Microscopy UK, che nota che Darwin li raccolse in mezzo all'Atlantico. O magari sentire un esperto, come l'aracnologo Carlo Pesarini, come ha fatto Angioni. Le specie che hanno questo comportamento sono decine: Tapinocyba praecox, Erigone dentipalpis, E. atra, Bathyphantes gracilis, Meioneta mollis, Stegodyphus dumicola, Stegodyphus mimosarum... giusto per citarne alcune. Hanno nome, cognome e pedigree, insomma: altro che "leggende metropolitane". Questo è il livello di preparazione degli "esperti" sostenitori delle scie chimiche.

E sul fatto che i ragni migratori possano raggiungere i 5000 metri, ossia 15.000 piedi circa:

To reach new locations the spider travels by a means of transportation known as "ballooning". A spiderling or spider throws out streams of silk. These threads form a sort of "flying carpet." It rises on warm currents of ascending air, and spiders and spiderlings are borne aloft and scattered far and wide. Sometimes they go as high as 14,000 to 15,000 feet and travel hundreds or even thousands of miles [Will Barker, Winter-Sleeping Wildlife (New York: Harper and Row, Pubs., 1958), pp. 94-96, citato qui].

Ballooning spiderlings can ascend over 15,000' and have been sighted landing on ships sailing the mid-Pacific [Intelligent Controls for Spiders].

Glick (1939), who collected airborne spiders up to 15,000 feet above the ground... [Factors Influencing The Aerial Dispersal of Spiders (Arachnida: Araneida), K.V. Yeargan, Department of Entomology, University of Kentucky, in Journal of the Kansas Entomological Society, Vol. 48, no. 3, July 1975 (immagine qui sotto, tratta da qui)].

Ma Pattera nega tutto questo.

Dopo altre domande del pubblico, Pattera mostra una schermata e mi chiede se si tratta del documento che gli ho citato. Gli rispondo che a quella distanza non vedo: "I miei impianti bioplasmatici mi impediscono di vedere fin là, chiedo scusa". Pattera sostiene che ho citato un'indagine del 2002: no, il suo testo che gli ho citato è fresco di produzione e parla del 2008.

Proseguono le domande del pubblico, poi si stacca per pranzare.

Il Pranzo degli Scettici Allegri

Uno dei relatori, Paolo Franceschetti, viene a fare due chiacchiere con noi durante un'allegra pizzata in compagnia (perché siamo scettici, ma siamo scettici allegri) e si sganascia a sentire la storia dei miei presunti "impianti bioplasmatici" e le altre tesi proposte dagli sciachimisti (foto qui sotto).

Mi colpisce molto il tono astioso di una signora che credo faccia parte dell'organizzazione del convegno e che è presente nella stessa pizzeria. Ci vede ridere e si rivolge a me, seccata, dicendo più o meno "Ma voi siete proprio così sicuri di avere ragione?" e si porta via Franceschetti, come se fraternizzare con il nemico fosse proibito.

No, signora, non siamo sicuri di avere ragione: siamo sicuri che le cose che sostengono gli sciachimisti non hanno senso. È diverso. Noi abbiamo dalla nostra duecento anni di chimica, gli esperti dei settori toccati dalle asserzioni sciachimiste, e montagne di documentazione. Voi avete soltanto aria fritta. Per cui ci ridiamo sopra.

Venirvi a sentire, vedervi così seri, compresi e infervorati per la catastrofe imminente (che però non arriva mai), è un passatempo, non è una lotta. Di tutte le teorie strampalate che ci sono in giro, quella delle scie chimiche è la più demenziale, con i suoi milioni di ipotetici partecipanti al complotto, e quindi è anche la più divertente. E noi ci divertiamo. Se nel divertirci riusciamo anche ad evitare che qualcuno si faccia rovinare la vita dalle vostre paranoie, tanto meglio.

Seconda parte: i nanocosi e gli "insetti chimera"

Alle 14:35 rientriamo a sentire il proseguimento del discorso di Marcianò. Ci perdiamo il primo pezzo per qualche foto di gruppo, anche per ricordare una giornata in cui molti di noi finalmente si sono visti di persona per la prima volta.

The Happy Skeptic Society. Credit: AT.

Entriamo in sala tutti con in testa il cappellino della CIA (a fine articolo trovate un paio di video). Visto che rifiutano il dialogo, l'ironia di un'obiezione silenziosa è l'unico approccio possibile: una risata vi seppellirà, direbbe qualcuno. Potete intuire le espressioni dei presenti.

Credit: AT.

Simply irresistible. Credit: AT.

Prima che qualcuno obietti che una silenziosa goliardata come questa è poco seria, provocatoria e fuori luogo, suggerisco di vedere il trattamento riservato a noi dagli organizzatori ancor prima del convegno (immagine qui sotto). E saremmo noi quelli poco seri?

Finora nulla di nuovo: Marcianò sta soltanto presentando immagini satellitari che secondo lui mostrano scie chimiche. La sala mi sembra più piena di stamattina. Marcianò non spiega la cosa fondamentale, come mi fa notare uno degli amici presenti: ma a che diavolo serve, ai militari, prendersela con i cumuli e distruggerli? Cos'avranno fatto i cumuli, poveretti, per meritarsi l'ira del Nuovo Ordine Mondiale?

Marcianò sostiene che i tecnici delle radiosonde (che vengono lanciate periodicamente in aria con piccoli palloni per rilevare le condizioni meteorologiche in quota) hanno iniziato ad alterare i dati pubblici da quando lui ha iniziato a studiare il fenomeno. Il mondo gli ruota intorno, insomma.

La gente, dice, viene obbligata a "chiudere i finestrini" degli aerei di linea per non vedere fuori l'irrorazione in corso (dove ci starà, tutta la roba chimica, se l'aereo è pieno di passeggeri?).

Cita "150 scienziati" (o 650, devo riascoltare la registrazione) che non sposano l'idea dell'effetto serra. Curioso come gli scienziati siano perfettamente affidabili quando fa comodo alla tesi preconcetta, ma siano tutti venduti quando dicono qualunque cosa contraria alla tesi stessa.

Clamoroso: ripete il "gigabyte di watt" emessi da HAARP. Ma allora non è un lapsus.

Adesso anche le scie evanescenti, non solo quelle persistenti, sono chimiche.

Cita il meteorologo Gunther Tiersch come testimone autenticatore delle scie chimiche: peccato che Marcianò traduca "scie chimiche" quando in realtà Tiersch parla di "linee a forma di serpente probabilmente diffuse nel pomeriggio a circa 5-6 km di quota sul Mare del Nord da un paio di aerei, aerei militari, e non hanno niente a che vedere col tempo". Si tratta infatti di chaff (un prodotto antiradar in uso da decenni, che ha la particolarità appunto di creare falsi echi radar che sembrano enormi nuvole sugli schermi dei radaristi). Non solo si ignorano concetti aeronautici militari di base, ma siamo di fronte alla falsificazione della traduzione.

Marcianò sostiene che Tiersch è stato silurato per aver ammesso l'esistenza delle scie chimiche. Ma basta una ricerca in tempo reale su Google per vedere che in realtà è ancora in servizio come meteorologo, sempre alla TV tedesca ZDF, come si può leggere qui e vedere qui sotto.

Viene proiettato un filmato che presenta l'accordo Italia-USA per "manipolazione di ecosistemi terrestri". Ma non viene detto che l'accordo parla di esperimenti su piccoli appezzamenti di terreno, non di cambiamento del clima planetario.

Interviene dal pubblico Franco Scarpa, militare. Dice che non tutto quello che viene fatto dai militari viene divulgato. Ma che novità. Tiene quasi una conferenza personale, e gli organizzatori lo lasciano parlare (ben diversamente da quello che fanno con le varie persone che osano fare obiezioni alle tesi presentate). Il raduno diventa sempre più curioso: un militare viene in sala e viene osannato. Ma i militari non erano tutti cattivi e costretti al silenzio? E se questo militare è al corrente di terribili segreti, perché continua a fare il militare?

Marcianò sostiene che a bordo degli aerei ci sono motori elettrici che emettono gas di scarico e fanno quindi scie. Giuro. Si riferisce alle APU (Auxiliary Power Unit), che sono sì motori ausiliari, ma mica elettrici: sono a turbina.

Racconta che sopra casa sua passa continuamente sempre lo stesso aereo che rilascia scie misteriose a bassa quota. E ci sono addirittura due tipi diversi di aerei chimici: prima passano quelli di un tipo, che "ripulisce" il cielo, poi arriva il secondo che spruzza. Curiosamente, nonostante Marcianò disponga di una telecamera con uno zoom da 40x, le sue immagini degli aerei "a bassa quota" sono sgranatissime e gli aerei sono piccini piccini.

I controllori di volo "hanno una cognizione esatta" di quello che sta succedendo, dice, ma negli aeroporti ci sono aerei che, a suo dire illegalmente, sono senza insegne e senza identificazione. Dunque i controllori sono omertosi complici, presumo. E con loro l'ENAV, i militari italiani, la NATO, i chimici di tutto il mondo, i geologi, i giornalisti delle reti televisive... si fa prima a elencare chi non fa parte del complotto.

"Le scie di condensazione sono un fenomeno raro, rarissimo" che non supera il 3%, dice sempre Marcianò.

Poi fa sentire una registrazione interminabile di una telefonata all'aeroporto Fellini in cui una voce alterata digitalmente lamenta sorvoli di aerei e riceve risposta da una persona imprecisata che parla di aerei scuola o simile. Chi sia questa persona, con che qualifica e con che competenza risponda, non è detto. Ma questa, per lui, è una prova schiacciante.

Marcianò sostiene che ci sono alcuni controllori di volo che hanno confermato le sue tesi, ma non fa nomi. "Questi controllori di volo confermano tutto, ma non possono parlare". Se la prende con Voyager perché per l'80% la trasmissione è stata gestita dall'ENAV e dai militari.

La Russa, dice Marcianò, "mente sapendo di mentire" (testuale) negando l'esistenza di un accordo Italia-USA sulle "sperimentazioni climatiche". Accuse pesantissime. "Quando qualcuno ha la coda di paglia, fa sparire i documenti", aggiunge.

15:40

Si passa alle conseguenze (asserite) delle scie chimiche. Marcianò parla di metalli elettroconduttivi trasportati dai polimeri emessi sotto forma di scia chimica. All'alba le scie sono a est, poi si spostano, perché i polimeri si orientano elettricamente se sottoposti a luce ultravioletta, e vengono integrati con nanopolimeri. Tutto questo funge da vettore per "nanostrutture intelligenti" e la "polvere intelligente". "Questa non è fantasia, è realtà", precisa Marcianò.

Dice che già nel 2003 i militari USA riuscivano a introdurre nanosensori nei corpi dei nemici per poterne monitorare gli spostamenti in Afghanistan e in Iraq. Lo stesso sistema, dice, viene usato per controllare la popolazione civile anche in Occidente "attraverso la dispersione di nanosensori". Ma allora lui come fa a essere immune? Se c'è questa fortissima congiura del silenzio, come mai lui è ancora libero di parlare? Sarà mica in realtà in combutta con i militari USA per screditare il movimento?

15:50

Arriva, finalmente, il Morbo di Morgellons. Siamo in chiusura, gli organizzatori gli hanno già detto che il tempo è scaduto, ma Marcianò non molla. I "nanosensori sono ovunque, nel cibo, nell'acqua, ognuno di noi ne ha respirato a iosa". Ci sarebbero 2500-3500 casi al giorno di Morgellons solo negli Stati Uniti (vale a dire circa un milione di casi l'anno: un'epidemia biblica, una strage, chissà come mai non ce ne siamo ancora accorti). Le nanosonde (o nanosensori che dir si voglia, tanto ormai siamo alla fiera delle parole in libertà) replicano RNA e DNA e creano "insetti chimera" che emergono dalle ferite dei malati.

Come contrastare tutto questo? Eliminare i metalli delle scie chimiche si può tramite i metodi di un medico giapponese (il cui nome non viene detto), che usa l'alga spirulina per purgare i metalli dall'organismo, dice Marcianò. Anche l'Agrobacterium presente negli OGM serve da vettore del Morgellons. Avete capito? Tutto questo supercomplotto planetario che coinvolge i militari di ogni paese (tranne la Bolivia, ha precisato Marcianò a inizio conferenza) e va avanti da più di un decennio con centinaia di voli giornalieri e milioni di tonnellate di robaccia spruzzata si può fregare con la spirulina che si compra in farmacia. Geniale.

15:55

Fine conferenza. Applauso del pubblico.

Applausi. Credit: AT.

Il convegno va avanti, dopo una pausa, con massoneria e signoraggio, argomenti che riempiono maggiormente la sala ma che non c'è tempo di affrontare ora. L'indigestione di antiscienza è stata già pesante così. Io e gli amici ci fermiamo per la durata della pausa a discutere con i presenti. Alcuni sono aperti e hanno dubbi legittimi che derivano dalla non conoscenza dell'aeronautica e della meteorologia. Altri sono convinti di sapere tutto e non gradiscono affrontare la realtà tecnica dei fatti.

Discussione post-relazione. Credit: AT.

C'è un mio faccia a faccia animato con Marcianò, di cui potete vedere qualche eloquente spezzone più sotto. Gli viene consegnato il Perlone di Perle Complottiste e chiesta una foto con il cappellino della CIA.

Il certificato del Perlone. Credit: AT.
Rosario Marcianò. Credit: AT.

18:50

Sono rientrato adesso al Maniero Digitale dopo un'altra allegra chiacchierata con gli amici che erano al raduno. Aggiungerò dettagli man mano che rivedo le riprese, ma volevo chiudere per ora con una riflessione generale sul convegno: che vita interiore grama devono avere quelli che credono a queste immaginarie catastrofi annunciate. Sapere (o credere di sapere) che c'è un piano segreto con migliaia di cospiratori che avvelenano la popolazione al ritmo di 2500 persone al giorno, e che non c'è nulla da fare perché i cospiratori sono decine di migliaia, sono ovunque e sono potentissimi, dev'essere deprimente fino alla disperazione.

Forse è per questo che sono volati insulti nei confronti miei e di altri che osavano proporre dati che smentivano le tesi sciachimiste. Non ci odiano per quello che diciamo. Ci invidiano perché siamo allegri e abbiamo una vita, mentre loro hanno soltanto menagrame profezie di morte. Che tristezza.

Post Eventum

Un utente del forum di sciechimiche.org ha pubblicato un resoconto che (per chi ne dubitasse) conferma le mie descrizioni dell'affluenza di pubblico, degli strafalcioni di Marcianò, e di altri episodi del convegno.

Ecco due video della pacifica incursione silenziosa con i cappellini CIA, seguita dalle parole di Marcianò nei miei confronti, che tolgono ogni speranza a coloro che, in buona fede, pensavano di poter organizzare un dibattito. Grazie a ilpeyote per lo splendido video realizzato a tempo di record. Il video è stato rimosso a causa di lamentele infondate dei soliti noti, che molto democraticamente cercano di tappare la bocca a chiunque sveli le loro bugie, inventandosi inesistenti violazioni di copyright e/o della privacy (come documentato più dettagliatamente qui). Fatica censoria inutile, data la facilità con cui si possono ricaricare i video. Eccolo qua:

Ed ecco un paio di foto del faccia a faccia fra me e Marcianò a fine conferenza, quando gli ho mostrato la schermata del sito della ZDF che documenta che Tiersch non è affatto stato silurato come ha detto lui:

Credit: m.agno*****.
Credit: AT.

Guardate questo video della discussione, in cui manda via in malo modo una persona che ha osato chiedergli conto dei video in cui dice di mostrare aerei che fanno scie sotto le nuvole quando in realtà si vede bene che stanno sopra. Ecco all'opera la cordialità e la tolleranza degli sciachimisti:

Poi Marcianò si rivolge a me, dicendo che gli unici interlocutori che accetta sono il "colonnello Costante De Simone" e il "maggiore Guido Guidi". Non è dato sapere perché.

2009/04/23 - Altre chicche dal convegno di Milano

Ho messo all'asta su eBay il cappellino indossato da Marcianò: il ricavato andrà interamente in beneficenza per AMREF e RAWA. Il relatore Paolo Franceschetti scherzosamente teorizza una verità inconfessabile: gli sciachimisti sono in combutta con la CIA e con me per fare depistaggio e farsi pubblicità.

Ecco la consegna del Perlone a Marcianò e l'immortale esclamazione di Franceschetti al destinatario dell'ambito riconoscimento: "Basta dire ca**ate!":

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