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Il Disinformatico

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2008/05/31

Telefilm anni ’80 a Gabicce il 6-8 giugno

Doppiatori, auto e nostalgia dei telefilm degli anni 80


Ritorno al Passato è un raduno per chi vuole rievocare o conoscere i miti dei telefilm che imperversavano negli anni 80 e per incontrare i loro doppiatori, conoscere il loro mestiere spesso poco apprezzato, e vedere dal vivo esemplari di auto rese famose da serie TV, come Hazzard, Starsky & Hutch e Supercar, e da film come Herbie e Ritorno al Futuro.

Il titolo della manifestazione allude anche al fatto che include anche il quarto raduno italiano dei fan della trilogia interpretata da Michael J. Fox e Christopher Lloyd.

Trovate tutti i dettagli di come arrivarci e come alloggiare, insieme al programma della manifestazione, qui. Il trailer, doppiato dall'Uomo Ragno, è su Youtube. Io purtroppo non ci potrò essere perché sono prenotato da una conferenza e dal corso d'indagine antibufala del CICAP a Padova, per cui divertitevi anche per me!

2008/05/29

Star Trek: ci ha lasciati Alexander Courage

L'autore del tema di Star Trek non è più tra noi


Alexander Courage, il compositore della conosciutissima musica della Serie Classica di Star Trek e arrangiatore di tanti altri film (da Hook a Basic Instinct a Jurassic Park), è morto all'età di 88 anni il 15 maggio scorso. Lo comunica Film Music Society in un articolo che elenca l'enorme carriera di Courage.

Un momento di grato raccoglimento, e poi cantiamo tutti insieme le otto immortali note della fanfara iniziale?

Go boldly, Alexander!

Autori di NeoOffice a Milano domani HELP!!

Domani ci sarà a Milano un incontro aperto al pubblico con Patrick Luby e Ed Peterlin, gli sviluppatori di NeoOffice: una variante libera e gratuita, supportata dalle donazioni, di OpenOffice.org per il mondo Mac. Uso NeoOffice da anni con molta soddisfazione per tutto il mio lavoro di scrittura, e devo dire che se il computer è abbastanza vivace da reggerne il peso non trascurabile, NeoOffice è assai più usabile e meglio integrato in OS X di quanto lo siano le alternative OpenOffice.org X11 o OpenOffice.org Aqua (beta).

Sono stato invitato anche in veste di interprete e ci sarò, insieme ad Antonio Dini, Lucio Bragagnolo e Fabrizio Venerandi, a partire dalle 18, ma l'evento inizia molto prima, alle 11, e si terrà a Milano presso @Work, in via Carducci, angolo Galleria Borella 3 (fermate MM Cadorna e Sant'Ambrogio). L'ingresso è libero e gratuito.

Il programma completo è disponibile qui (in inglese). E' possibile partecipare anche virtualmente tramite lo stream video in diretta gestito da FreeSMUG, che ha organizzato l'evento.

HELP!!!

Mi si è appena guastata l'auto con la quale contavo di andare a Milano da Lugano, e se uso i mezzi pubblici (treno) ho dei limiti di orario piuttosto pesanti. C'è per caso qualche anima pia ticinese automunita che ha voglia di fare il viaggio insieme? Se c'è, che mi mandi un e-mail al volo, grazie!

2008/05/28

Diretta radio informatica oggi 16:00 a “Megasciallo” (RSI, Rete Uno)

La trasmissione Megasciallo della Rete Uno della Radio Svizzera di lingua italiana si occuperà oggi in diretta, alle 16, di multimedialità, nuove vie dell'informazione e della comunicazione fra persone. Sono stato invitato a partecipare alla trasmissione e sarò in studio insieme al pubblico: un'esperienza nuova che m'intriga moltissimo. Se vi interessa seguire la diretta, lo streaming è qui.

Post eventum

Forse per un mio malinteso, il pubblico (inteso come auditorium di spettatori) non c'era in senso stretto, ma c'erano come ospiti al microfono i giovanissimi Giorgio e Filippo, entrambi tredicenni, che discutevano disinvoltamente e con competenza, fuori onda, di elusione di sistemi antiterrorismo e uso di proxy per schermare il proprio IP. La loro competenza informatica e la maturità con la quale gestiscono e raccontano l'uso delle tecnologie, dal cellulare a Internet all'e-banking, ha affascinato tutti e persino spaventato uno degli ascoltatori che ha partecipato telefonicamente. Lo capisco: alla loro età, la mia massima preoccupazione era quale pezzo di plastica infilare nei raggi della bici cross per farle fare il rumore della moto. Il mondo di oggi è diverso e già a tredici anni servono competenze decisamente superiori.

Se rappresentano l'adolescente quadratico medio, siamo in buone mani (mani più sicure di quelle di tanti adulti ossessionati dalla corsa all'ultimo gadget fine a se stesso): le generazioni future avranno bisogno di tutte le proprie risorse tecniche e mentali per tirarsi fuori dai casini che stiamo lasciando loro in eredità.

Il podcast della diretta, durata circa 50 minuti, sarà disponibile a breve qui nella sezione Megasciallo.

2008/05/27

Antibufala: spot MTV “bandito” sull’Undici Settembre, la soluzione

Risolto il caso della pubblicità di MTV


Adoro quando succedono queste cose: sono la dimostrazione di uno dei miei concetti internettiani prediletti, il cosiddetto "motore di ricerca umano". Google e soci sono una gran bella cosa, ma comportano il rischio che ci si dimentichi che fra i nostri amici e colleghi molto spesso c'è una serie vastissima di competenze e conoscenze alle quali potremmo rivolgerci per saperne di più su tanti argomenti, molto più efficacemente che tramite Google.

Un esempio di efficacia di questo motore di ricerca umano viene dall'indagine che ho avviato qualche tempo fa su un appello che circola sotto forma di presentazione PowerPoint e dice di essere una serie di immagini tratte da uno spot di MTV, che sarebbe stato bandito dal governo USA perché toccava un argomento politicamente sconveniente come l'11 settembre, paragonandolo ad altre tragedie che affliggono il mondo e per le quali non ci si mobilita altrettanto efficacemente.

Ero arrivato a un punto morto: poi una lettrice ha scoperto, grazie ai propri contatti di lavoro, quale agenzia pubblicitaria aveva preparato lo spot e mi ha così permesso di contattarla per sapere come stanno le cose. L'indagine completa è dunque qui e contiene una correzione alle mie prime impressioni.

Antibufala: il terribile appello per Cleto

Appello per bambino affetto da elefantiasi


Mi arrivano numerose segnalazioni di un appello accompagnato da una fotografia terribile, di cui mostro qui accanto solo uno scorcio. Ecco il testo che sta circolando attualmente:

Spero sinceramente che questo piccolo gesto di rinviare questo messaggio possa aiutare questa creaturina; solo una persona senza cuore può cancellarlo senza rinviarlo. Non costa niente e Veramente ne vale la pena diffonderlo.

Grazie per il tuo tempo ed il tuo cuore.

Mi chiamo Cleto e ho 5 anni....aiutami, per favore.

BEBE IMPORTANTE

Me llamo Cleto y tengo 5 años... aydame por favor.

Sinceramente espero que nuestro granito de arena por reenviar esto tan triste sirva para poder ayudar a esta criatura, solo alguien sin corazón puede eliminar este mail, no cuesta nada colaborar; de tantas tonterias que a veces enviamos, esto realmente vale la pena.

Gracias por tu tiempo y por tu corazón.

Solo reenvialo, por caridad. (y dale gracias a Dios si tienes hijos sanos). Cleto es un niño de Bogotá Colombia, cuenta con cinco años de edad y desde los dos años sufre de una rara enfermedad llamada elenfatiasis cumerdi, lo mismo que en sus brazos debido a la gran desnutrición ha sufrido una malformación de sus huesos. Te pedimos de todo corazón tu ayuda.

Cómo?

Reenviando este e-mail a cuantos corresponsales tengas en tu libreta de direcciones. Por cada e-mail que se reenvie, Cleto recibirá una cantidad de dinero la cual se destinara a ayudarlo en su recupoeración y terpias.Cleto mas que nadie y sus padres te lo agradeceran infinitamente. Dios te bendiga.


Questo bimbo della Colombia soffre di una rara malattia che causa delle gravi malformazioni alle ossa.

Rinviando questa mail potrai aiutarlo.

Per ogni mail inviata, la sua famiglia riceverà del denaro per le cure e le terapie.
Per una volta fidiamoci e facciamo del bene.


La storia di Cleto è una mescolanza di vero e falso. La fotografia circola su Internet almeno dal 2002, come documentato da un forum di Snopes.com (contenente la foto integrale, non adatta alle persone sensibili), ed è probabilmente autentica (non ha segni di fotoritocco), ma non c'è alcuna conferma che si tratti del bambino descritto nell'appello. La malattia citata, l'elefantiasi, è reale e produce gli effetti devastanti visibili nella foto, ma non è dovuta alla malnutrizione, bensì ad un parassita. Inoltre non esiste una "elefantiasi cumerdi" come dice invece l'appello.

Soprattutto, è falso che reinviando l'appello la famiglia del bambino riceverà denaro per cure e terapie: non esiste alcun modo per tracciare un e-mail inoltrato in questa maniera. Di conseguenza, è del tutto fuori luogo fidarsi sperando di fare del bene come propone l'appello.

Il fatto che l'appello non contenga coordinate più precise di un semplice "il bambino Cleto che vive a Bogotà" è un chiaro sintomo che qualcosa non torna: se fosse un appello vero, offrirebbe vari modi per contattare la famiglia o le organizzazioni che l'aiutano. Ma l'appello fa leva, come sempre, sulle nostre emozioni per scavalcare la razionalità e perpetuarsi.

Trovate maggiori informazioni presso Rompecadenas (in spagnolo) e Breakthechain (in inglese).

Windows 7 nel 2010

Saltare Vista e aspettare Windows 7?


Stanno circolando le prime immagini del successore di Windows Vista, denominato per ora Windows 7, e si sa la data prevista (ma suscettibile di slittamenti) in cui uscirà: il 2010, secondo The Inquirer. Ecco qualche immagine: altre sono disponibili presso il blog Wepokers.





Maggiori dettagli sul funzionamento e le caratteristiche di Windows 7 sono raccolte presso Wikipedia, che offre vari rimandi ad analisi tecniche di quello che finora è stato rivelato in merito.

Microsoft supporterà ODF

MS Office avrà ODF: fine dei formati proprietari che aiutano i monopoli? Calma un attimo



Il 21 maggio scorso, Microsoft ha annunciato che il Service Pack 2 di Microsoft Office 2007, previsto per la prima metà del 2009, supporterà anche il formato ODF (OpenDocument), lo standard ISO 26300 utilizzato da vari programmi alternativi alla suite Microsoft, come OpenOffice.org. Gli utenti saranno in grado di "aprire, modificare e salvare documenti usando ODF" e potranno "impostare l'ODF come formato di file di default per Office 2007".

Le versioni precedenti di Microsoft Office, specificamente Office XP e Office 2003, gestiranno ODF tramite un componente convertitore. Nulla è dato sapere per i tanti che usano le numerose altre versioni di Microsoft Office.

Manca insomma ancora quasi un anno prima che diventi realtà una delle richieste più frequenti di chi non vuole essere sottoposto al cosiddetto "vendor lock-in", ossia la dipendenza da uno specifico prodotto: l'uso di un formato che sia utilizzabile appieno anche tramite altri programmi, in modo da non doversi trovare alla mercé dei ghiribizzi del venditore dell'unico software in grado di leggere correttamente i dati generati dagli utenti.

Come già detto in varie occasioni in questo blog, i formati sono una delle chiavi di un monopolio digitale. Se scrivo documenti che posso leggere o modificare soltanto con uno specifico programma (per esempio Microsoft Word, ma anche AutoCAD o Keynote, giusto per fare qualche esempio), perché è l'unico che gestisce correttamente quel formato, quei documenti saranno per sempre accessibili soltanto tramite quel programma. Se quel programma non viene più concesso in licenza, o se la sua licenza aumenta di prezzo, i miei documenti diventano inaccessibili, oppure devo pagare un dazio per leggerli.

Usando un formato aperto, invece, posso scegliere quale programma usare per leggerli. Potendo scegliwre quale programma usare, posso scegliere anche quale sistema operativo adoperare. I formati aperti si traducono insomma in maggiore libertà di scelta e possibilità di risparmio per i consumatori grandi e piccoli.

Il problema di tutta la faccenda sta nella parola "appieno". Come ben sa chi ha trasferito documenti da una versione all'altra dello stesso Microsoft Office, ci sono incompatibilità persino tra versioni differenti di software realizzato dalla medesima società. Anche il mondo open source, che appoggia i formati aperti, ha problemi di compatibilità: aprite un documento in formato ODF usando OpenOffice.org e usando Koffice o Google Docs o uno dei tanti programmi che supportano ODF, e noterete subito che la formattazione perde pezzi per strada.
Quanto sarà completo e trasparente il supporto a ODF in Microsoft Office?

Anche se soltanto l'idea di Microsoft che supporta il formato OpenDocument sembrava eresia e fantascienza fino a poco tempo fa e quindi quest'annuncio è molto significativo, conviene dunque aspettare prima di festeggiare la "resa" di Microsoft: bisogna vedere quanto sarà completo il suo supporto al formato ODF, e poi c'è da tenere presente che Microsoft non ha ancora deciso di abbandonare il formato rivale che aveva proposto, l'Open XML, anch'esso ratificato da poco dall'ISO/IEC fra mille polemiche sulla correttezza della procedura.

Nel frattempo, però, si tratta sicuramente di un buon passo nella direzione giusta. Se Microsoft vuole togliersi di dosso la nomea (peraltro giuridicamente accertata) di monopolista aggressivo, deve abbracciare gli standard aperti, anche perché i consumatori stanno cominciando a rendersi conto che esistono soluzioni alternative. Del resto, qualitativamente la sua suite è in grado di competere più che alla pari con i prodotti alternativi anche senza bisogno di ricorrere al trucchetto dei formati proprietari.

Trovate alcuni commenti sulla vicenda presso The Register, la ODF Alliance e la BBC.

Nuovo sbarco su Marte, con inevitabile complotto

La Phoenix atterra su Marte


La sonda automatica Phoenix è riuscita a posarsi correttamente sul suolo marziano domenica notte e ha già iniziato a inviare le prime immagini. Una di queste, in particolare, sta cominciando a far mormorare gli appassionati di misteri e cospirazioni (cliccatevi sopra per ingrandirla):



Se guardate appena sotto l'orizzonte, leggermente a destra della mezzeria, trovate una forma decisamente anomala:



E' una torre di cristallo aliena? Un riflesso del sole sulla cupola trasparente della tuta di un marziano che sta venendo a vedere chi gli è arrivato in casa? Come avviene sempre in questi casi, la fantasia di chi non ha fantasia si scatena secondo i soliti, stanchi binari. E' con tutta probabilità un semplice difetto di acquisizione dell'immagine, di quelli osservabili in altre foto marziane, dovuti a un picco localizzato di luminosità o a un'interferenza elettromagnetica più intensa della media.

La superficie di Marte è esposta alle radiazioni provenienti dal Sole molto più di quella terrestre, e queste radiazioni possono interferire con i sistemi elettronici delle sonde (che sono progettate per sopportarle solo fino a un certo limite). Le fotocamere digitali della Phoenix, come in tutti i veicoli che l'hanno preceduta, non sono pensate per scattare foto ricordo, ma per sopravvivere a mesi di viaggio nel vuoto dello spazio, al freddo estremo di Marte (-133°C) che farebbe schiattare una fotocamera normale, e per acquisire immagini in bianco e nero, pensate più per ottenere misure e rilievi che per emulare Ansel Adams.

Le foto a colori che vengono mostrate sono infatti una composizione di più foto in bianco e nero scattate attraverso appositi filtri per ottenere qualcosa che somiglia al colore naturale: non sono uno scatto singolo.

Anche le forme poligonali visibili sul terreno hanno un'aria misteriosamente regolare, ma in realtà sono prodotte dal periodico congelamento e scioglimento dell'acqua nel sottosuolo marziano, esattamente come avviene sulla Terra. Anzi, Phoenix è stata mandata in quella zona, verso il polo nord di Marte proprio perché queste forme poligonali sono state viste dalle sonde orbitanti e sono sintomo di presenza d'acqua. Phoenix ha un braccio lungo oltre due metri che verrà usato per scavare e cercare quest'acqua, così importante per alimentare le speranze di trovare vita su Marte.

Per saperne di più sulla tecnologia di questa sonda "riciclata" (fatta in gran parte con componenti provenienti da missioni annullate o fallite, da cui il nome Phoenix, fenice, per ricordare il mitico uccello che risorgeva dalle proprie ceneri), ecco qualche coordinata:

  • La sezione del sito della NASA dedicata alla Phoenix, con splendide animazioni (questa, in particolare, sembra il trailer di un film);
  • La straordinaria foto della Phoenix mentre scende appesa al proprio paracadute, scattata dalla sonda automatica orbitante Mars Reconnaissance Orbiter: un'operazione di altissima precisione che dimostra quanto si possa fare con i sistemi automatici;
  • Un'altra sezione del sito NASA dedicata alla sonda, con un contatore per seguire il poco tempo (tre mesi circa) a disposizione della sonda prima di spegnersi per mancanza di energia solare ed essere probabilmente sommersa dall'espansione delle calotte polari marziane.
  • Il sito dell'Università dell'Arizona che raccoglie le foto trasmesse dalla sonda;
  • e le pagine dell'Università di Neuchâtel dedicate al potente microscopio a forza atomica realizzato per la missione, che è frutto della collaborazione di numerosi paesi.
Buona fortuna, Phoenix!

2008/05/23

Saluti dal raduno Star Trek

Sticcon, attori e fan di Star Trek a Bellaria


Due righe veloci dalla Sticcon, uno dei raduni annuali dello Star Trek Italian Club, che è iniziata ieri e terminerà domenica a Bellaria (Rimini) e avrà fra i suoi ospiti gli attori Robert Picardo (il Dottore Olografico), Vaughn Armstrong (una dozzina di ruoli in varie serie di Star Trek) e Brent Spiner (l'androide Data), per i quali avrò il piacere di fare la traduzione simultanea.

La convention include nel programma anche alcune conferenze scientifiche, come quella molto intrigante sulla fusione nucleare low-cost, tramite polywell, proposta dal fisico Bussard recentemente scomparso: ha tutte le caratteristiche, fin troppo belle per essere vere, di tante pseudomacchine per la generazione di energia. Perfettamente pulita, economica, portatile, senza radiazioni, senza scorie; ricicla e ripulisce persino le scorie delle centrali nucleari tradizionali.

C'è persino una "teoria di complotto", secondo la quale la big science, la scienza dei grandi investimenti politicizzati per garantire posti di lavoro agli elettori, osteggia la sperimentazione dei polywell perché costa relativamente poco rispetto agli immensi investimenti (con relativo indotto) necessari per progetti di fusione come ITER. La differenza rispetto ai vari sistemi di moto perpetuo o energia generata dal nulla è che il polywell è partito da un'idea di un pilastro della fisica come Bussard, ha dei prototipi concreti e viene discusso pubblicamente. Sarebbe interessante capirne di più, per cui se avete competenze nel settore, fatevi sentire.

Insomma, se vi interessano Star Trek e la fantascienza in generale (c'è qui anche una DeLorean come quella di Ritorno al Futuro, film che avrà a breve un raduno apposito), fate un salto al Centro Congressi di Bellaria. L'ingresso è a pagamento.

Ah, e a proposito di fantascienza, se vi interessa sapere com'è Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, l'abbiamo visto ieri sera (con una proiezione a dir poco avventurosa): senza infamia ma anche senza lode, ben fatto ma un po' a corto dei grandi temi, delle battute, delle allusioni e dei giochi di sguardi che rendevano così gradevoli e classici i tre film precedenti della saga. Nessun fan di Indiana Jones può perderselo, ma non è all'altezza dei capitoli precedenti.

Qualche foto del raduno messa online di corsa:


Brent Spiner e Vaughn Armstrong



Brent Spiner dietro le quinte della sessione fotografica



Robert Picardo


Post eventum


I tre attori ospiti sono stati tutti divertenti, ricchi di spunti e gentilissimi: superato il disorientamento iniziale dovuto all'abitudine ai ritmi frenetici e ai fan invadenti delle convention di altri paesi, hanno girato serenamente per la Sticcon e deliziato con una visita a ogni singolo tavolo della cena di gala. Operazione non banale, visto il numero dei partecipanti. E l'aggettivo "legendary" (leggendario) usato da Vaughn Armstrong durante un'informalissima chiacchierata notturna per descrivere l'ospitalità offerta dalle convention italiane è sicuramente una grande soddisfazione per chi si fa in quattro per organizzarle (e anche per chi vi partecipa).

Il doppiatore Marco Mete (la voce di Brent Spiner, ossia Data in Star Trek) si è confermato un cordialissimo intrattenitore oltre che maestro di doppiaggio, presentando al pubblico una lezione dal vivo di come si doppia uno spezzone di Star Trek usando come doppiatori improvvisati alcuni membri del pubblico. E' stata un'occasione divertente ed educativa per imparare ad apprezzare meglio il lavoro difficile e spesso dimenticato dei doppiatori italiani. Spero di potervi presentare presto uno spezzone della lezione.

Fra l'altro, Mete mi ha confermato che anche il doppiaggio di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo è stato realizzato nelle stesse condizioni demenziali di molti altri film recenti, ossia senza consentire ai doppiatori di vedere le immagini: hanno avuto soltanto un video nel quale era mascherato tutto tranne le bocche degli attori. Come si fa a dare la giusta intonazione, se non si capisce nemmeno cosa sta succedendo? Infatti i risultati si vedono: il doppiaggio di IJeiRdTdC (che titolo inutilmente prolisso) è piatto e l'accento russo dato a Cate Blanchett sembra tratto di peso da un cartone animato di Vladimiro e Placido.

Ma per tornare a Star Trek, il prossimo appuntamento è già definito: sarà con René "Odo" Auberjonois, a Riccione, il 21-23 novembre 2008.
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