Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2015/04/05
La Stazione Spaziale Internazionale mezz’ora fa nel cielo di Lugano
Sembra incredibile pensare che lassù, tra le stelle, c'è una casa nella quale abitano sei persone. Sembra ancora più incredibile che io, come milioni di altre persone, possiamo vederla, fotografarla e condividerne la bellezza in tempo reale. E magari sperare che i suoi occupanti, tramite la labile connessione a Internet della Stazione Spaziale Internazionale, possano vedersi come li vediamo noi, e rendersi ancora più conto di quali cose meravigliose stanno facendo.
Note tecniche: foto scattate in RAW con una reflex Canon 550D, obiettivo 16 mm, ISO 100 f/3.5, 30 sec di posa, messa a fuoco manuale, su treppiedi ma senza telecomando (si nota purtroppo il tremolio dovuto alle vibrazioni del dito sull'obiettivo), elaborate brevemente per esaltarne luminosità e dettagli.
Dopo i cerchi nel grano, gli anelli in cielo
Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “luciano.gad*” e “sud42*” e grazie alle segnalazioni di @Emergenza24 e @kuzz84, ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.
È davvero notevole questo video che mostra un anello incredibilmente compatto e regolare spostarsi in cielo e poi dissolversi progressivamente. Non è un effetto digitale: è un ottimo esempio di vortice anulare o ring vortex (o anche vortex ring), un fenomeno ben noto (checché ne dica Russia Today) che può essere prodotto in vari modi e che incanta per la sua stabilità e durata.
Per esempio, se si verifica un flusso di aria mista a fumo in uscita da un'apertura circolare o cilindrica (un camino, una canna di cannone, un cono vulcanico, come in queste foto eccezionali dell'Etna), l'aria che sta al centro tende a muoversi più rapidamente di quella ai bordi, che è frenata dalla resistenza aerodinamica prodotta dai bordi stessi. L'aria che sta ai lati viene risucchiata e si genera un moto circolare. È lo stesso effetto che produce un fumatore che fa anelli di fumo, ma su scala molto più vasta.
Un altro meccanismo di generazione dei vortici anulari è un'esplosione (intenzionale o meno):
Il fenomeno avviene spesso in modo invisibile e viene rivelato soltanto se ci sono particelle di colore contrastante sospese nel fluido, ed è ben noto ai piloti di elicottero, che lo temono perché un vortice di questo tipo può formarsi invisibilmente intorno al rotore, sottraendo gran parte della portanza.
Un bell'esempio di vortice (quasi) invisibile è in questo video:
La stabilità del vortice anulare, apparentemente innaturale, è in realtà una logica conseguenza di un fenomeno fisico: le particelle di fumo che ruotano intorno alla periferia della struttura riducono l'attrito per quelle che stanno nel nucleo, consentendo alla struttura di spostarsi con poca perdita di massa e di energia cinetica.
Il fenomeno è particolarmente spettacolare in acqua, dove viene prodotto dai sub e (molto intenzionalmente) dai delfini, come si può vedere qui sotto.
Nessun fenomeno ufologico, insomma, ma molta scienza reale e affascinante.
È davvero notevole questo video che mostra un anello incredibilmente compatto e regolare spostarsi in cielo e poi dissolversi progressivamente. Non è un effetto digitale: è un ottimo esempio di vortice anulare o ring vortex (o anche vortex ring), un fenomeno ben noto (checché ne dica Russia Today) che può essere prodotto in vari modi e che incanta per la sua stabilità e durata.
Per esempio, se si verifica un flusso di aria mista a fumo in uscita da un'apertura circolare o cilindrica (un camino, una canna di cannone, un cono vulcanico, come in queste foto eccezionali dell'Etna), l'aria che sta al centro tende a muoversi più rapidamente di quella ai bordi, che è frenata dalla resistenza aerodinamica prodotta dai bordi stessi. L'aria che sta ai lati viene risucchiata e si genera un moto circolare. È lo stesso effetto che produce un fumatore che fa anelli di fumo, ma su scala molto più vasta.
Un altro meccanismo di generazione dei vortici anulari è un'esplosione (intenzionale o meno):
Il fenomeno avviene spesso in modo invisibile e viene rivelato soltanto se ci sono particelle di colore contrastante sospese nel fluido, ed è ben noto ai piloti di elicottero, che lo temono perché un vortice di questo tipo può formarsi invisibilmente intorno al rotore, sottraendo gran parte della portanza.
Un bell'esempio di vortice (quasi) invisibile è in questo video:
La stabilità del vortice anulare, apparentemente innaturale, è in realtà una logica conseguenza di un fenomeno fisico: le particelle di fumo che ruotano intorno alla periferia della struttura riducono l'attrito per quelle che stanno nel nucleo, consentendo alla struttura di spostarsi con poca perdita di massa e di energia cinetica.
Il fenomeno è particolarmente spettacolare in acqua, dove viene prodotto dai sub e (molto intenzionalmente) dai delfini, come si può vedere qui sotto.
Nessun fenomeno ufologico, insomma, ma molta scienza reale e affascinante.
Podcast del Disinformatico del 2015/04/03
È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di ieri del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!
2015/04/04
Geek Quiz: come si può scriptare un livetweet per replicarlo?
Si avvicina la ricorrenza del drammatico volo di Apollo 13 e sto pensando di fare un livetweet della missione, come ho fatto per Apollo 11 e (in parte) per Apollo 12. Visto l'impegno necessario, tuttavia, mi piacerebbe poter conservare i tweet per replicarli a richiesta e magari pubblicarli come libro, sulla falsariga di #Houston 70 di Philip Gibson, o come blog illustrato, come il mio Apollo 11 Timeline. Conoscete qualche metodo per replicare un livetweet?
Mi spiego in dettaglio. Ho già tutto il materiale di riferimento e la cronologia della missione. Ho già previsto di preparare in anticipo tutti i tweet della missione e schedularli affinché vengano postati automaticamente in tempo reale con Tweetdeck. Quello che vorrei è la possibilità di creare i tweet in un file unico, con un timecode associato a ciascun tweet. Questo file verrebbe poi dato in pasto a un software che lo leggerebbe e posterebbe i tweet man mano in base al loro rispettivo timecode.
In pratica si tratterebbe di una sorta di script che all'ora X del giorno Y posta il tweet corrispondente a quell'ora che è presente in un file cronologico preconfezionato. Una cosa di questo tipo:
15:43:42 Spento terzo stadio. Apollo 11 è in orbita quasi circolare intorno alla Terra,32° rispetto a equatore, 190km quota.
21:56:00 Apollo 11 è a metà strada:190.549 km dalla Terra, 190.549 km dalla Luna.
15:43:42 Spento terzo stadio. Apollo 11 è in orbita quasi circolare intorno alla Terra,32° rispetto a equatore, 190km quota.
21:56:00 Apollo 11 è a metà strada:190.549 km dalla Terra, 190.549 km dalla Luna.
Esiste già qualcosa del genere?
2015/04/03
Poteva cancellare tutti i video di Youtube e non l’ha fatto: lo ricompensano con 5000 dollari
Giusto un paio di settimane fa vi ho raccontato la vicenda di Laxman Muthiyah, un ricercatore di sicurezza informatica che aveva scoperto che era possibile cancellare qualunque album di foto su Facebook con un semplice comando, lo aveva segnalato ai responsabili del social network ed era stato ricompensato con 12.500 dollari. Adesso arriva un nuovo episodio che dimostra quanto sono fragili i servizi informatici che usiamo sempre più spesso come deposito delle nostre foto, dei nostri contatti e dei nostri video.
Stavolta la falla è emersa in Youtube: l'ha scoperta Kamil Hismatullin, un informatico russo, che si è reso conto che bastava inviare a Youtube una sequenza di caratteri appositamente confezionata per cancellare qualunque video esattamente come se l'avesse cancellato il titolare dell'account Youtube. Prima di spiegarla e illustrarla pubblicamente con un video (mostrato qui sotto), ha informato Google, proprietaria di Youtube, che ha risolto la vulnerabilità e ha ricompensato Kamil con il premio massimo previsto da Google per la scoperta di difetti di questo genere: cinquemila dollari.
Complimenti a Hismatullin per la scoperta del baco, ma soprattutto per la sua capacità di trattenersi dall'usare il suo straordinario potere per cancellare i video che gli stanno antipatici o per compiere estorsioni: per esempio, avrebbe potuto cancellare Gangnam Style e i suoi due miliardi di visualizzazioni come se niente fosse. In effetti l'informatico russo ha ammesso che delle 6-7 ore spese a indagare questa falla, almeno un paio le ha trascorse a lottare contro la tentazione di cancellare tutti i video di Justin Bieber, ma alla fine “nessun video di Justin Bieber è stato maltrattato”.
Stavolta la falla è emersa in Youtube: l'ha scoperta Kamil Hismatullin, un informatico russo, che si è reso conto che bastava inviare a Youtube una sequenza di caratteri appositamente confezionata per cancellare qualunque video esattamente come se l'avesse cancellato il titolare dell'account Youtube. Prima di spiegarla e illustrarla pubblicamente con un video (mostrato qui sotto), ha informato Google, proprietaria di Youtube, che ha risolto la vulnerabilità e ha ricompensato Kamil con il premio massimo previsto da Google per la scoperta di difetti di questo genere: cinquemila dollari.
Complimenti a Hismatullin per la scoperta del baco, ma soprattutto per la sua capacità di trattenersi dall'usare il suo straordinario potere per cancellare i video che gli stanno antipatici o per compiere estorsioni: per esempio, avrebbe potuto cancellare Gangnam Style e i suoi due miliardi di visualizzazioni come se niente fosse. In effetti l'informatico russo ha ammesso che delle 6-7 ore spese a indagare questa falla, almeno un paio le ha trascorse a lottare contro la tentazione di cancellare tutti i video di Justin Bieber, ma alla fine “nessun video di Justin Bieber è stato maltrattato”.
WhatsApp attiva le chiamate vocali, ma solo per Android e BlackBerry
Se usate WhatsApp su Android o BlackBerry, provate ad aggiornarla e a vedere se ora include l'icona delle chiamate vocali: dovrebbe farlo dalla versione 2.12.19 in poi.
L'agognata funzione, promessa mesi fa, è stata disponibile finora soltanto usando tecniche piuttosto complesse ed è stata oggetto di truffe che promettevano fraudolentemente l'attivazione anticipata delle chiamate: ora viene attivata automaticamente in modo progressivo, con grande gioia degli utenti, come annunciato da WhatsApp stessa.
Restano esclusi dalla festa per ora coloro che usano dispositivi non Android (per esempio iPhone o Windows Phone): dovranno aspettare ancora qualche settimana, stando alle dichiarazioni di Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, a meno che se la sentano di affrontare le acrobazie di un jailbreak.
Come per qualunque app di messaggistica, va ricordato che i servizi di WhatsApp sono gratuiti soltanto se ci si collega a Internet tramite Wi-Fi o se si ha un contratto che include la trasmissione dati a forfait; inoltre, se si è all'estero o comunque in roaming, valgono le costose tariffe di roaming dati. Controllate bene le vostre condizioni di contratto prima di scatenarvi a sperimentare le chiamate vocali.
L'agognata funzione, promessa mesi fa, è stata disponibile finora soltanto usando tecniche piuttosto complesse ed è stata oggetto di truffe che promettevano fraudolentemente l'attivazione anticipata delle chiamate: ora viene attivata automaticamente in modo progressivo, con grande gioia degli utenti, come annunciato da WhatsApp stessa.
Restano esclusi dalla festa per ora coloro che usano dispositivi non Android (per esempio iPhone o Windows Phone): dovranno aspettare ancora qualche settimana, stando alle dichiarazioni di Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, a meno che se la sentano di affrontare le acrobazie di un jailbreak.
Come per qualunque app di messaggistica, va ricordato che i servizi di WhatsApp sono gratuiti soltanto se ci si collega a Internet tramite Wi-Fi o se si ha un contratto che include la trasmissione dati a forfait; inoltre, se si è all'estero o comunque in roaming, valgono le costose tariffe di roaming dati. Controllate bene le vostre condizioni di contratto prima di scatenarvi a sperimentare le chiamate vocali.
Carcerato manda via mail un falso ordine di scarcerazione: lo rilasciano
Credit: Wikipedia. |
Secondo quanto racconta la BBC, il ventottenne ha usato un telefonino, che si era procurato illegalmente, per creare un nome di dominio molto simile a quello usato dal tribunale per la corrispondenza ufficiale. Come intestatario del dominio ha usato il nome di un vero funzionario del tribunale.
Fatto questo, ha creato una casella di mail su quel dominio e l'ha usata per inviare al servizio di gestione dei carcerati una mail falsa nella quale ordinava la propria scarcerazione. I dipendenti del carcere hanno eseguito l'ordine senza batter ciglio e Moore è stato rilasciato dal carcere.
La sua libertà ottenuta via mail è durata poco: l'uomo si è costituito tre giorni più tardi. Secondo le autorità inquirenti, la sua impresa è un caso di “inventiva criminale straordinaria, doppiezza e creatività”. Ma sembra che nessuno si sia chiesto perché il carcere accetti ingenuamente ordini di scarcerazione inviati tramite semplici mail non autenticate.
Moore, fra l'altro, non era nuovo a questo genere di tecnica: aveva già usato quattro identità differenti per fingersi membro del personale di varie banche per convincere alcune grandi organizzazioni a mandargli ingenti quantità di denaro, riuscendo a intascare quasi due milioni di sterline (circa 2,8 milioni di franchi svizzeri o 2,7 milioni di euro). Come sempre, per una truffa di successo non basta che ci sia un dritto: serve anche che dall'altra parte ci sia un pollo.
Come scaricare e stampare in 3D un attrezzo davvero spaziale
Avete una stampante 3D e un po' di tempo libero per Pasqua, ma non sapete cosa stampare? Potreste stampare un attrezzo che ha volato nello spazio: anzi, più precisamente un attrezzo che è stato creato nello spazio.
Si tratta di una chiave a cricchetto, come quella mostrata qui accanto: è il primo attrezzo al mondo a essere stato teletrasmesso dalla Terra verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove è stato stampato.
A bordo della Stazione c'è infatti una stampante 3D, che ha già stampato degli oggetti di prova per capire come l'assenza di peso influenza la loro formazione; ma i file di stampa di questi oggetti erano già a bordo ed erano già stati provati a terra sulla medesima stampante che ora è nello spazio, mentre questa chiave è stata progettata dopo il lancio della stampante: anzi, è stata progettata, qualificata, collaudata e stampata nello spazio in meno di una settimana.
La stampa 3D è una risorsa importante per i viaggi spaziali, soprattutto quelli verso lo spazio profondo, perché permette di creare sul momento i pezzi che servono e che non possono essere spediti da Terra. Ma stampare nello spazio comporta sfide inedite: per esempio, la chiave a cricchetto deve essere completamente chiusa in modo da non avere parti mobili che possano fluttuare.
La chiave misura 11,4 cm per 3,3, è costituita da 104 strati di plastica ABS ed è stata stampata in quattro ore, ma non è stata usata a bordo: è stata riportata a terra per un esame dettagliato e per il confronto con un esemplare stampato sulla Terra. Potete comunque vederne una copia in azione in questo video. La NASA ha reso disponibile per lo scaricamento il suo file di stampa, per cui potete replicarla sulla vostra stampante 3D.
Fonti: 3Ders.org, NASA, MadeInSpace, TechRepublic.
Si tratta di una chiave a cricchetto, come quella mostrata qui accanto: è il primo attrezzo al mondo a essere stato teletrasmesso dalla Terra verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove è stato stampato.
A bordo della Stazione c'è infatti una stampante 3D, che ha già stampato degli oggetti di prova per capire come l'assenza di peso influenza la loro formazione; ma i file di stampa di questi oggetti erano già a bordo ed erano già stati provati a terra sulla medesima stampante che ora è nello spazio, mentre questa chiave è stata progettata dopo il lancio della stampante: anzi, è stata progettata, qualificata, collaudata e stampata nello spazio in meno di una settimana.
La stampa 3D è una risorsa importante per i viaggi spaziali, soprattutto quelli verso lo spazio profondo, perché permette di creare sul momento i pezzi che servono e che non possono essere spediti da Terra. Ma stampare nello spazio comporta sfide inedite: per esempio, la chiave a cricchetto deve essere completamente chiusa in modo da non avere parti mobili che possano fluttuare.
La chiave misura 11,4 cm per 3,3, è costituita da 104 strati di plastica ABS ed è stata stampata in quattro ore, ma non è stata usata a bordo: è stata riportata a terra per un esame dettagliato e per il confronto con un esemplare stampato sulla Terra. Potete comunque vederne una copia in azione in questo video. La NASA ha reso disponibile per lo scaricamento il suo file di stampa, per cui potete replicarla sulla vostra stampante 3D.
Fonti: 3Ders.org, NASA, MadeInSpace, TechRepublic.
Antibufala Classic: torna il “terrorista di buon cuore”
Credit: Wikipedia. |
La versione attuale parla di un episodio che sarebbe successo, dice la voce narrante, “alla figlia di una collega di mia madre”. Già questa fonte assolutamente vaga, di quarta mano, dovrebbe far riflettere sull'attendibilità della storia, ma la paura fa mettere da parte il buon senso.
Secondo il racconto attuale, la fantomatica figlia della collega della madre del narratore ha notato che a un uomo era caduto il portafogli per strada e gliel'ha raccolto e restituito. L'uomo, dall'aspetto arabo, per sdebitarsi le ha confidato che il primo maggio non sarebbe stato saggio prendere la metropolitana. La deduzione è inevitabile: lo sconosciuto, commosso dal suo gesto, l'ha avvisata di un attentato imminente. Ma si tratta semplicemente dell'ennesima variante di un copione bufalino già visto mille altre volte nel campo delle leggende metropolitane: una persona fa un favore a un'altra persona, che per ricambiare la avvisa di stare lontano da un certo posto perché lì succederà qualcosa di orribile.
La stessa storia circolava a dicembre 2014 riferita a Sydney per l'ultimo dell'anno, probabilmente ispirata dall'attentato al Lindt Café: una donna musulmana, chiacchierando con un correligionario incontrato per strada, ne riceveva l'avviso a non andare a Sydney il 31 dicembre.
Un allarme molto simile a quello attuale di Milano era comparso nel 2011, sempre riferito a Milano:
«Una ragazza ha trovato un portafoglio sul sedile, quando i passeggeri scendevano. Sapeva di chi fosse, e così l'ha restituito. Il signore arabo, l'ha ringraziata molto e prima di uscire dalla metropolitana è tornato da lei e le ha detto, visto che lei gli ha fatto un grande piacere lui ne faceva uno a lei: "Non prenda la metropolitana a Milano a maggio, succederà qualcosa di veramente brutto, mi raccomando mi ascolti"»
Snopes segnala che nello stesso periodo anche a Parigi circolava un allarme analogo, con la variante che la persona che trovava il portafogli era un uomo e l'attentato sarebbe avvenuto l'indomani nella metropolitana parigina.
All'inizio del 2009 la città coinvolta era New York: una donna di religione ebraica aveva dato una mancia a un tassista musulmano, che per ringraziarla le aveva raccomandato di non andare a Manhattan il 7 gennaio (New York Daily News).
A marzo del 2004 circolava invece questa variante, riferita a un'hostess dell'Alitalia, alla quale veniva preannunciato un attentato per Pasqua di quell'anno nella metropolitana di Roma e Milano:
Ciao ragazzi
questo non è uno scherzo.
Oggi ho saputo dalla mia collega che un'hostess dell'alitalia (il marito della mia collega lavora per l'alitalia), in un volo per il marocco, la ragazza ha trovato un portafoglio sul sedile, quando i passeggeri scendevano. Sapeva di chi fosse, e così l'ha restituito.
Il signore arabo, l'ha ringraziata molto e prima di uscire dall'aereoporto è tornato da lei e gli ha detto, visto che lei gli ha fatto un grande piacere lui ne faceva uno a lei: 'Non prenda la metropolitana a Roma o a Milano a Pasqua, succederà qualcosa di VERAMENTE BRUTTO, mi raccomando mi ascolti.'
Ragazzi, fatelo girare il più possibile a tutte le persone che conoscete, Pasqua viene di 11 aprile ed il fatto non è irrilevante.
FATELO GIRARE E' IMPORTANTISSIMO.
Né a Roma, né a Milano vi furono attentati o altre cose "veramente brutte" il giorno di Pasqua del 2004.
Nel 2002 la storia era riferita a Lione: un'amica a una stazione della metropolitana della città trovava un portafogli, ne identificava il proprietario (un arabo) e lui per ringraziarla le consigliava di non andare al centro commerciale e alla stazione il 15 dicembre 2002.
Nel 2001 il racconto parlava di un'amica in una metropolitana francese che scorgeva per terra un portafogli e vi trovava dentro un documento d'identità la cui foto corrispondeva a un uomo di colore seduto non lontano; l'amica gli restituiva il portafogli e lui la ringraziava dicendole di evitare i mezzi pubblici il giorno di Halloween.
Sempre nel 2001 veniva presa di mira la città britannica di Birmingham per la data del 6 ottobre, suscitando così tanta preoccupazione da indurre la polizia a smentire l'allarme.
Anche l'FBI si è trovata a dover sbugiardare la diceria a metà ottobre del 2001: stavolta si trattava di un uomo arabo che aveva avvisato la moglie di non volare l'11 settembre e di non andare in nessun centro commerciale il 31 ottobre di quell'anno e poi era scomparso.
La leggenda metropolitana circolava comunque già prima degli attentati dell'11 settembre 2001: per esempio, nel 2000 raccontava che una donna aveva aiutato un uomo a pagarsi da mangiare e per questo era stata ricompensata con il monito di non recarsi al centro commerciale Trafford Centre nel mese di marzo. L'uomo, diceva il racconto, aveva un leggero accento irlandese.
I casi sono due: o i terroristi di tutto il mondo hanno un'anomala propensione a perdere il portafogli davanti alle signore e a contar balle su attentati che poi non avvengono, oppure tutte queste storie sono bufale che attingono alle nostre paure. Secondo voi?
Fonti aggiuntive: Hoaxbuster.com (via Attivissimo.net).
2015/04/02
Disponibile LibreOffice 4.4.2
Oggi The Document Foundation ha annunciato la disponibilità di LibreOffice 4.4.2, con una cinquantina di patch rispetto alle versioni 4.4.0 e 4.4.1. I dettagli delle novità introdotte sono nel change log qui e qui.
La versione 4.4.2 è disponibile per lo scaricamento gratuito multipiattaforma e multilingue qui.
LibreOffice è software libero, usa standard aperti ed è sostenuto dalle donazioni di chi lo adopera e di chi sostiene l'importanza di avere software liberamente ispezionabile e utilizzabile, in modo che i documenti che creiamo siano veramente nostri e non siano vincolati all'uso di un software di cui qualcuno può decidere arbitrariamente il destino.
La versione 4.4.2 è disponibile per lo scaricamento gratuito multipiattaforma e multilingue qui.
LibreOffice è software libero, usa standard aperti ed è sostenuto dalle donazioni di chi lo adopera e di chi sostiene l'importanza di avere software liberamente ispezionabile e utilizzabile, in modo che i documenti che creiamo siano veramente nostri e non siano vincolati all'uso di un software di cui qualcuno può decidere arbitrariamente il destino.
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