Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2013/12/31
”Il televisore che vi ascolta”: in tempi di sorveglianza pervasiva, vantiamocene pure
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “buon12*”.
Neanche Orwell aveva avuto il coraggio di immaginare che invece di farci imporre un teleschermo che guarda e ascolta in casa da uno stato totalitario ossessionato dal controllo, come descritto nel suo profetico libro 1984, saremmo stati noi stessi a installarcelo in casa, pagandolo di tasca nostra e oltretutto vantandoci di averlo fatto.
Un “televisore che vi ascolta e vi capisce”, che riconosce i gesti e le voci ed è collegato a Internet: lo strumento perfetto per il monitoraggio domestico. Sono paranoico? No, perchè è già successo.
Ho già parlato (Borsa della Spesa, pag. 20) dei televisori Samsung che potevano essere controllati via Internet (articolo; video). Ora è il turno dei televisori LG, che trasmettono alla casa produttrice in Corea non solo i nomi dei file video che guardate, ma anche i nomi dei file (non necessariamente video) condivisi sulla rete domestica, e informano la LG ogni volta che accendete o spegnete il televisore (Ars Technica). E dato che queste informazioni sono trasmesse in chiaro, facilitano inoltre il lavoro degli intrusi.
La LG, in altre parole, si è arrogata il diritto di sapere quando e quanto guardate la TV e che video guardate. E la pubblicità esalta queste caratteristiche. “Possibilità illimitate”: sì, ma di farsi i fatti degli altri. Qui non stiamo parlando di NSA o altri grandi ficcanaso di stato, ma di un'azienda che si prende il diritto di sapere cosa facciamo. No, no, no e ancora no: quello che faccio io con il mio televisore, quello che leggo e quello che guardo, sono e devono essere fatti miei. Non è questione di non avere niente da nascondere: è un diritto fondamentale della libertà civile. Se non vi è chiaro il concetto, se vi sembra retorica esagerata, non dovete fare altro che pubblicare nei commenti qui sotto la vostra cronologia completa di navigazione. Con nome e cognome.
Se avete una Smart TV, non collegatela a Internet. O imparate a bloccare i pacchetti di dati in uscita dal televisore spione.
Neanche Orwell aveva avuto il coraggio di immaginare che invece di farci imporre un teleschermo che guarda e ascolta in casa da uno stato totalitario ossessionato dal controllo, come descritto nel suo profetico libro 1984, saremmo stati noi stessi a installarcelo in casa, pagandolo di tasca nostra e oltretutto vantandoci di averlo fatto.
Un “televisore che vi ascolta e vi capisce”, che riconosce i gesti e le voci ed è collegato a Internet: lo strumento perfetto per il monitoraggio domestico. Sono paranoico? No, perchè è già successo.
Ho già parlato (Borsa della Spesa, pag. 20) dei televisori Samsung che potevano essere controllati via Internet (articolo; video). Ora è il turno dei televisori LG, che trasmettono alla casa produttrice in Corea non solo i nomi dei file video che guardate, ma anche i nomi dei file (non necessariamente video) condivisi sulla rete domestica, e informano la LG ogni volta che accendete o spegnete il televisore (Ars Technica). E dato che queste informazioni sono trasmesse in chiaro, facilitano inoltre il lavoro degli intrusi.
La LG, in altre parole, si è arrogata il diritto di sapere quando e quanto guardate la TV e che video guardate. E la pubblicità esalta queste caratteristiche. “Possibilità illimitate”: sì, ma di farsi i fatti degli altri. Qui non stiamo parlando di NSA o altri grandi ficcanaso di stato, ma di un'azienda che si prende il diritto di sapere cosa facciamo. No, no, no e ancora no: quello che faccio io con il mio televisore, quello che leggo e quello che guardo, sono e devono essere fatti miei. Non è questione di non avere niente da nascondere: è un diritto fondamentale della libertà civile. Se non vi è chiaro il concetto, se vi sembra retorica esagerata, non dovete fare altro che pubblicare nei commenti qui sotto la vostra cronologia completa di navigazione. Con nome e cognome.
Se avete una Smart TV, non collegatela a Internet. O imparate a bloccare i pacchetti di dati in uscita dal televisore spione.
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