Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2014/07/25
Regole di sicurezza informatica semiserie per luddisti digitali
SecMeme, un sito dedicato ai memi umoristici riguardanti la sicurezza informatica, ha pubblicato l'immagine di un bizzarro articolo di giornale che propone una serie di regole di sicurezza informatica un po' particolari.
Sembra una di quelle liste classiche di consigli pratici: una “guida su come gestire quel virus informatico letale che ti sta venendo incontro”. Poi la si legge e si capisce che è un po' diversa:
1. Compra una penna e un taccuino.
2. Compra un diario vero e un giornale vero.
3. Vai a fare acquisti in un negozio reale.
4. Comprati un'enciclopedia le cui voci non possono essere cambiate per divertimento dalla gente.
5. Procurati degli amici veri.
6. Vai a un negozio di scommesse e perdi tutti i tuoi soldi.
7. Comprati un po' di riviste per adulti come si deve.
Ovviamente è una presa in giro, ma ha un fondo di verità: in effetti la maggior parte dei problemi informatici deriva dai comportamenti degli utenti, che usano Internet come diario personale, s'informano e fanno acquisti su siti totalmente inattendibili, usano impropriamente Wikipedia come fonte primaria, si confidano con sconosciuti e usano siti discutibili sui computer che poi adoperano anche per lavoro.
Sembra una di quelle liste classiche di consigli pratici: una “guida su come gestire quel virus informatico letale che ti sta venendo incontro”. Poi la si legge e si capisce che è un po' diversa:
1. Compra una penna e un taccuino.
2. Compra un diario vero e un giornale vero.
3. Vai a fare acquisti in un negozio reale.
4. Comprati un'enciclopedia le cui voci non possono essere cambiate per divertimento dalla gente.
5. Procurati degli amici veri.
6. Vai a un negozio di scommesse e perdi tutti i tuoi soldi.
7. Comprati un po' di riviste per adulti come si deve.
Ovviamente è una presa in giro, ma ha un fondo di verità: in effetti la maggior parte dei problemi informatici deriva dai comportamenti degli utenti, che usano Internet come diario personale, s'informano e fanno acquisti su siti totalmente inattendibili, usano impropriamente Wikipedia come fonte primaria, si confidano con sconosciuti e usano siti discutibili sui computer che poi adoperano anche per lavoro.
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