Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2015/12/10
Scoperto un nuovo superpianeta ai confini del Sistema Solare? Calma un attimo
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Probabilmente ne parleranno domani o dopo i giornali e i siti fuffaldini e fufologici, per cui metto qui un paio di appunti preventivi: la presunta scoperta accidentale di un pianeta molto grande ai margini del Sistema Solare da parte di due gruppi di astronomi è tutt’altro che confermata.
Gli articoli scientifici che ne parlano (A new submm source within a few arcseconds of α Centauri: ALMA discovers the most distant object of the solar system e The serendipitous discovery of a possible new solar system object with ALMA) non sono ancora stati validati da colleghi (non hanno subìto peer review) e si basano su un numero limitatissimo di osservazioni (due a testa), che oltretutto sono contraddette da osservazioni precedenti.
Certo, potrebbe trattarsi di avvistamenti reali, e sarebbe affascinante se lo fossero, ma è molto improbabile che lo siano: gli strumenti usati dai ricercatori hanno un campo visivo piccolissimo, per cui le probabilità che capiti un pianeta proprio in quel campo sono scarsissime. Oppure il cielo è pieno di megapianeti e stranamente non ce ne siamo mai accorti.
I tifosi di Nibiru si diano quindi una calmata: nel frattempo tutti i dettagli della questione sono riassunti su Ars Technica e su Slate.
Probabilmente ne parleranno domani o dopo i giornali e i siti fuffaldini e fufologici, per cui metto qui un paio di appunti preventivi: la presunta scoperta accidentale di un pianeta molto grande ai margini del Sistema Solare da parte di due gruppi di astronomi è tutt’altro che confermata.
Gli articoli scientifici che ne parlano (A new submm source within a few arcseconds of α Centauri: ALMA discovers the most distant object of the solar system e The serendipitous discovery of a possible new solar system object with ALMA) non sono ancora stati validati da colleghi (non hanno subìto peer review) e si basano su un numero limitatissimo di osservazioni (due a testa), che oltretutto sono contraddette da osservazioni precedenti.
Certo, potrebbe trattarsi di avvistamenti reali, e sarebbe affascinante se lo fossero, ma è molto improbabile che lo siano: gli strumenti usati dai ricercatori hanno un campo visivo piccolissimo, per cui le probabilità che capiti un pianeta proprio in quel campo sono scarsissime. Oppure il cielo è pieno di megapianeti e stranamente non ce ne siamo mai accorti.
I tifosi di Nibiru si diano quindi una calmata: nel frattempo tutti i dettagli della questione sono riassunti su Ars Technica e su Slate.
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