Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2016/02/12
La vostra prossima suoneria? Createla con le onde gravitazionali
L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2016/02/13 01:00.
Ieri è stato il grande giorno della scoperta delle onde gravitazionali. Una rivoluzione straordinaria per l’astronomia, che ora ha un canale di esplorazione aggiuntivo oltre alla luce, alle onde radio e ai raggi X già usati dai rispettivi tipi di telescopio per sondare il cosmo. Ma a qualcuno è venuta spontanea la solita, inevitabile domanda: in pratica, questa scoperta cosa cambia?
La risposta seria è che è raro che la ricerca di punta porti a risultati pratici immediati, ma lo fa quasi sempre a lungo termine. Per esempio, i raggi X sembravano una bizzarria fino a quando ci si è resi conto che potevano essere usati per la medicina e la chirurgia e le radiografie non sono diventate subito un'abitudine. Le reazioni nucleari sembravano inutili curiosità fino a quando il mondo ha scoperto con orrore che una singola bomba atomica aveva distrutto la città di Hiroshima. E così via.
Ma la risposta meno seria è che stavolta c'è davvero un risultato pratico subito pronto: la suoneria più cool dell'universo. Ieri, infatti, è stata presentata la conversione in suono dell’onda gravitazionale captata. Eccola:
È un suono inquietante e suggestivo, specialmente se si considera la sua origine straordinaria: due lontanissimi buchi neri, corpi celesti alla cui gravità non sfugge neppure la luce, ciascuno trenta volte più massiccio del nostro Sole, che si sono scontrati e fusi insieme un miliardo e trecento milioni di anni fa, liberando in un istante cinquanta volte più potenza di tutte le stelle nell’universo osservabile e creando un’onda che corre fra le stelle da oltre un miliardo di anni, piegando lo spazio e il tempo, ossia la struttura stessa dell’universo, al suo passaggio.
Convertite questo video in un file audio e usatelo come suoneria. Così quando vi chiederanno che cos’è, potrete rispondere con disinvoltura che è il suono dello scontro stellare più potente mai registrato, o se preferite di due stelle giganti che s’accoppiano fino a diventare una cosa sola.
Non vi convince? Troppo nerd? È sempre meglio di quel petulante e onnipresente fischiettìo che si usa di solito per annunciare l’arrivo di un messaggio.
Ieri è stato il grande giorno della scoperta delle onde gravitazionali. Una rivoluzione straordinaria per l’astronomia, che ora ha un canale di esplorazione aggiuntivo oltre alla luce, alle onde radio e ai raggi X già usati dai rispettivi tipi di telescopio per sondare il cosmo. Ma a qualcuno è venuta spontanea la solita, inevitabile domanda: in pratica, questa scoperta cosa cambia?
La risposta seria è che è raro che la ricerca di punta porti a risultati pratici immediati, ma lo fa quasi sempre a lungo termine. Per esempio, i raggi X sembravano una bizzarria fino a quando ci si è resi conto che potevano essere usati per la medicina e la chirurgia e le radiografie non sono diventate subito un'abitudine. Le reazioni nucleari sembravano inutili curiosità fino a quando il mondo ha scoperto con orrore che una singola bomba atomica aveva distrutto la città di Hiroshima. E così via.
Ma la risposta meno seria è che stavolta c'è davvero un risultato pratico subito pronto: la suoneria più cool dell'universo. Ieri, infatti, è stata presentata la conversione in suono dell’onda gravitazionale captata. Eccola:
È un suono inquietante e suggestivo, specialmente se si considera la sua origine straordinaria: due lontanissimi buchi neri, corpi celesti alla cui gravità non sfugge neppure la luce, ciascuno trenta volte più massiccio del nostro Sole, che si sono scontrati e fusi insieme un miliardo e trecento milioni di anni fa, liberando in un istante cinquanta volte più potenza di tutte le stelle nell’universo osservabile e creando un’onda che corre fra le stelle da oltre un miliardo di anni, piegando lo spazio e il tempo, ossia la struttura stessa dell’universo, al suo passaggio.
Convertite questo video in un file audio e usatelo come suoneria. Così quando vi chiederanno che cos’è, potrete rispondere con disinvoltura che è il suono dello scontro stellare più potente mai registrato, o se preferite di due stelle giganti che s’accoppiano fino a diventare una cosa sola.
Non vi convince? Troppo nerd? È sempre meglio di quel petulante e onnipresente fischiettìo che si usa di solito per annunciare l’arrivo di un messaggio.
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