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2019/08/16
Apple, FaceID battuto da un paio di occhiali
Alla conferenza di sicurezza Black Hat di Las Vegas, dei ricercatori della Tencent hanno scoperto e reso pubblica una tecnica che consente di eludere, in certe condizioni, il sistema di riconoscimento facciale FaceID di Apple: mettere alla vittima un paio di occhiali leggermente modificati.
Normalmente FaceID verifica che il proprietario dello smartphone abbia gli occhi aperti, e quindi non stia dormendo, per evitare che qualcuno possa sbloccare il telefonino semplicemente puntandolo sul viso del proprietario appisolato.
Ma questo controllo viene semplificato parecchio se il proprietario indossa occhiali. In questo caso, spiegano i ricercatori, i sensori dello smartphone non estraggono informazioni di tridimensionalità dall’area dell’occhio. Questi sensori, inoltre, si limitano a cercare in quella zona un’area nera (l’occhio) con un punto bianco (l’iride) al centro.
Il risultato è che i ricercatori hanno mostrato che FaceID si può sbloccare mettendo sul viso della vittima un paio di occhiali sulle cui lenti sono stati applicati dei rettangoli di nastro adesivo nero al centro dei quali c’è un pezzetto di nastro adesivo bianco. Lo sblocco consente pieno accesso al contenuto dello smartphone, esattamente come se fosse stato sbloccato dal proprietario.
Può sembrare che questo tipo di vulnerabilità sia sfruttabile solo in circostanze piuttosto estreme: la vittima deve essere in stato di incoscienza tale da non accorgersi che qualcuno le sta mettendo in faccia degli occhiali. Ma ci sono situazioni abbastanza normali nelle quali questo succede, per esempio in seguito a consumo eccessivo di alcolici o all’assunzione di alcuni farmaci o semplicemente perché si ha il sonno pesante.
Il rimedio è piuttosto semplice: se vi aspettate di potervi trovare in una situazione del genere, spegnete completamente lo smartphone o disabilitate lo sblocco tramite riconoscimento facciale.
Normalmente FaceID verifica che il proprietario dello smartphone abbia gli occhi aperti, e quindi non stia dormendo, per evitare che qualcuno possa sbloccare il telefonino semplicemente puntandolo sul viso del proprietario appisolato.
Ma questo controllo viene semplificato parecchio se il proprietario indossa occhiali. In questo caso, spiegano i ricercatori, i sensori dello smartphone non estraggono informazioni di tridimensionalità dall’area dell’occhio. Questi sensori, inoltre, si limitano a cercare in quella zona un’area nera (l’occhio) con un punto bianco (l’iride) al centro.
Il risultato è che i ricercatori hanno mostrato che FaceID si può sbloccare mettendo sul viso della vittima un paio di occhiali sulle cui lenti sono stati applicati dei rettangoli di nastro adesivo nero al centro dei quali c’è un pezzetto di nastro adesivo bianco. Lo sblocco consente pieno accesso al contenuto dello smartphone, esattamente come se fosse stato sbloccato dal proprietario.
Può sembrare che questo tipo di vulnerabilità sia sfruttabile solo in circostanze piuttosto estreme: la vittima deve essere in stato di incoscienza tale da non accorgersi che qualcuno le sta mettendo in faccia degli occhiali. Ma ci sono situazioni abbastanza normali nelle quali questo succede, per esempio in seguito a consumo eccessivo di alcolici o all’assunzione di alcuni farmaci o semplicemente perché si ha il sonno pesante.
Il rimedio è piuttosto semplice: se vi aspettate di potervi trovare in una situazione del genere, spegnete completamente lo smartphone o disabilitate lo sblocco tramite riconoscimento facciale.
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