Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2011/07/07
Il Corriere risolve il problema dei rifiuti: ne fa stare tredicimila tonnellate in un solo container
Errore del titolista? Macché: “Per anni oltre tredicimila tonnellate di rifiuti tossici... sono stati lasciati in un container sulla banchina del porto di Palermo”. E ancora: “I magistrati cercheranno di capire perché i liquidi, altamente inquinanti, sono rimasti chiusi in un container senza essere smaltiti”.
Quello non è un container: è un TARDIS. Complimenti alla redazione online del Corriere per la bella dimostrazione di discalculia e grazie a JohnnyWolf per la segnalazione.
Aggiornamento (13:30): l'articolo è stato riscritto e ora parla di “cassone” e non di “container”.
Anonymous Italia, si sa chi è il “capo”
“Decapitazione” di Anonymous Italia: forse è il caso di ridimensionare il trionfo
Intanto che pare rinviata, se non del tutto sgonfiata, la bufera del presunto bavaglio italiano a Internet imposto dall'Agcom (Geekissimo; La Stampa; Tom's Hardware; Agcom), con tanto di improbabili adunanze, torno brevemente sulla vicenda di Anonymous Italia per notare che i toni drammatici usati da alcune testate e l'enfasi data a quest'operazione di polizia sembrano sempre più fuori luogo. Parrebbe quasi che abbiano acciuffato l'Osama bin Laden del ciberspazio, ma non è così, almeno a giudicare da quello che è emerso fin qui.
Il nome anagrafico del presunto “capo” residente in Canton Ticino, in arte phre, è ormai pubblico: l'articolo del Corriere è stato aggiornato per includerlo, rendendo inutile la discrezione della stampa locale, e in lingua inglese ne parla Softpedia.
Non si tratta certo di un maestro della dissimulazione: trovarne numero di telefono, indirizzo di casa e di e-mail, profilo Facebook, whois dell'azienda di famiglia (il cui sito è ora vuoto ma è ancora visibile nella cache di Google) e molto altro è semplice (ringrazio Rodri e un po' di social engineering). Le foto personali, comprese quelle d'infanzia, sono nella Wayback Machine. Non pubblico i dettagli per ovvie ragioni. Siete pregati di fare altrettanto.
Il resto del “gruppo” non sembra messo meglio in quanto a risorse e competenze. La versione originale del comunicato in inglese di Anonymous Italia era un vero disastro. Lo so perché gliel'ho sistemata io, visto che non si faceva avanti nessuno (le parti in rosa qui accanto sono mie).
Quindi adesso tecnicamente faccio anch'io parte di Anonymous, a dimostrazione del fatto che chiunque può entrarvi o fregiarsi di quest'etichetta. Sì, ho aiutato Anonymous: invoco l'attenuante della legittima difesa della lingua inglese.
Invoco anche l'attenuante della reiterazione del crimine contro la grammatica d'Albione, perché prima di pubblicare il comunicato qualcuno ha pensato bene di correggerlo. Si fa per dire. I commenti parlano da soli. Questi sarebbero i pericolosissimi black block digitali?
Mah. Con tutti i criminali informatici veri che ci sono in giro, quelli che rubano soldi reali e truffano le persone, far spendere tempo alla polizia per inseguire questi dilettanti pare un po' uno spreco.
2011/07/05
Anonymous, perquisizioni in Italia e Canton Ticino, il “capo” sarebbe ticinese. No, non sono io
English AbstractItalian and Swiss media are reporting that the leader of an Anonymous branch involved in a series of attacks against prominent Italian websites has been (mis)identified as “Frey”, an Italian national living in Canton Ticino. Thirty-three locations have been searched (32 in Italy, one in Canton Ticino). A press conference of the Italian Police is scheduled for 10:45 am in Rome this morning. Details will follow as soon as they are available.
Stamattina il Corriere e Repubblica parlano di 32 perquisizioni avvenute all'alba in Italia e di una in Canton Ticino (“con l'ausilio della Polizia Cantonale Ticinese”) in merito al gruppo Anonymous e agli attacchi informatici “ai danni di siti istituzionali e di aziende di rilevante interesse nazionale”. “Il capo è il ticinese Frey”, secondo il Corriere, “un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino e il cui cognome, Frey, era anche il nickname usato nelle incursioni informatiche”. Se risultasse vero, “Frey” si meriterebbe subito un Darwin Award (grazie ad Eclipses per la segnalazione).
Aggiornamento (11:30) Infatti non è vero. Il Corriere del Ticino dice che il cognome di “Frey” non corrisponde al nickname e che la persona in questione sarebbe sotto interrogatorio alla Procura di Lugano (grazie a Motogio perla segnalazione). Altre fonti indicano che anche il nickname Frey è sbagliato (la grafia corretta sarebbe phre).
L'indagine è attribuita al CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia delle Comunicazioni italiana. Nessun accenno ad arresti, per ora: solo perquisizioni e tre persone denunciate (una è minorenne). Sempre secondo il Corriere, “La PolCom é entrata nella sua abitazione [di “Frey”] all'alba per perquisire le macchine da cui sono stati gestiti gli attacchi”.
Per ora non so altro, ma sto chiedendo informazioni. Sul sito della Polizia Cantonale Ticinese non c'è nulla; idem sui siti di SCOCI/KOBIK e di MELANI, sul versante svizzero degli eventi. Tio.ch ripete quanto detto dai giornali italiani, citandoli, e aggiunge che ci sarà una conferenza stampa alle 10:45 di oggi “presso gli uffici del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni a Roma.” Se qualcuno ci può andare e fare un liveblogging o tweetare, mi avvisi.
Aggiornamento (13:00) Tio.ch ha pubblicato altri dettagli, indicando località di residenza e iniziali di “Frey” (ora corretto in “phre”).
Aggiornamento (14:00) Ho passato un po' di tempo a monitorare uno dei canali "ufficiali" di Anonymous. L'impressione è di una piccola brigata di ragazzini armati solo di totale dilettantismo e disorganizzazione: davvero nessun altro, oltre alla persona sotto interrogatorio, aveva la password dell'account Twitter? Gente che fa DDOS senza anonimizzarsi o usare macchine altrui? E non sa come far arrivare un comunicato ai media? O è una finta mirabilmente ben costruita (dubito), oppure non è il caso di vantarsi di aver sgominato una superbanda di cybercriminali.
Aggiornamento (15:00) Questo è il comunicato della Polizia Cantonale ticinese, pubblicato poco prima delle 13: “Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale confermano che oggi, presso il domicilio ticinese di un 26enne cittadino straniero, è stata effettuata una perquisizione da parte degli agenti del Gruppo criminalità informatica (GCI). L'intervento, richiesto tramite rogatoria, è avvenuto nell'ambito di un'inchiesta del Centro nazionale anticrimine informatico (CNAIPIC) della Polizia delle comunicazioni italiana, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. L'indagine si riferisce ad attacchi informatici a danno di siti istituzionali ed aziendali della vicina Penisola. Durante la perquisizione è stato sequestrato materiale informatico che dovrà ora essere analizzato. Nei confronti del giovane il Procuratore Generale John Noseda ha aperto un fascicolo.”
2011/07/06: Il comunicato stampa di Anonymous
Ieri ho contattato una persona che dichiara di essere uno dei membri di Anonymous Italia. Mi ha inviato questo comunicato stampa, che pubblico per completezza d'informazione e per far sentire la voce dei diretti interessati oltre che quella delle autorità.
Per via della natura di Anonymous, questo comunicato non va considerato come punto di vista ufficiale di Anonymous Italia perché non esiste in Anonymous nessuno che decida formalmente tale punto di vista. Rispecchia però buona parte della "filosofia" di quest'associazione amorfa e senza capi, così come emerge dalle sue attività e dalle discussioni che ho seguito.
Faccio un appello diretto ai giornali in modo da arrivare al popolo
Mi firmo come Anon-Divi e vi voglio dire chi noi Anonymous siamo veramente e
perché facciamo tutto questo.
Anonymous nasce come un'idea, un'idea che unisce il popolo mondiale nella
lotta per i diritti umani e per la libertà. Gli stessi ideali che hanno
provocato la nascita di questa nuova fazione di Anonymous.
Operation Green Rights è la sintesi della nostra frustrazione nel vedere la
razza umana schiava del dio denaro, per il quale commette omicidi, sfrutta e
opprime popolazioni e va contro i principi di democrazia e rispetto umano che
dovrebbero essere la base di ogni paese civile moderno. Abbiamo visto guerre
portate avanti per l'oro nero, popoli assoggettati da dittature comode per
accordi commerciali, miliardi spesi per la ricerca bellica e nucleare e fondi
tagliati per la ricerca su energie rinnovabili e petroliere affondate che
causano danni planetari.
Inoltre il global warming, causato da queste politiche, è una realtà di cui
dobbiamo prendere coscienza. I ghiacciai si sciolgono, le maree si alzano, il
buco dell'ozono si allarga, cambia il clima, mutano le condizioni climatiche,
razze animali si estinguono..
Le politiche mondiali attuali di molte grosse multinazionali e di molti
governi stanno calpestando i nostri diritti e quelli di ogni altro essere
vivente, soltanto in cambio di denaro.
Noi di Operation Green Rights diciamo basta a tutto questo!
Noi di Operation Green Rights vogliamo poter donare ai nostri figli una vita
in un mondo civile che li accolga a braccia aperte mostrandogli rispetto per la
vita e per la natura stessa. Vogliamo che la Madre Terra continui a vivere in
salute e a favorire la vita con le sue bellezze. Vogliamo che lo sfruttamento
di popoli e il sangue versato nelle strade in nome dell'avarizia cessino.
Adesso vi risponderò alle domande che sono molto spesso frequenti su
Anonymous.
1.Chi sono gli Anonymous?
Certa gente conosce anonymous come gente che che vuole fare casino in rete
solo per divertimento e per creare disagio alle persone, ma molti in realtà non
sanno che gli Anonymous fanno tutto ciò seguendo un ideale di rivoluzione o
almeno la maggiorparte.
2. Chi può entrare a far parte degli Anonymous?
Chiunque, tutti possono entrare a far parte degli Anonymous, non bisogna
avere conoscenze particolati di informatica, Anonymous non è tutto un "Hacker"
o chissà cosa di pericoloso, come molti credono, ma è una persona come tutti..
che segue degli ideali e che vuole veramente cambiare qualcosa
3. Molti sentono parlare di attacchi DDos effettuati da Anonymous, cos'è DDos?
Il DDos è un "arma, se così si può chiamare in grado di sovraccaricare il
server del sito in modo da renderlo inaccessibile, chiunque persone può usare
questo "programma" anche non avendo un minimo di esperienza informatica, basta
inserire il Link del sito da dossare (ma bisogna farlo in massa) e il gioco è
fatto.
E per ultima cosa voglio proporvi un Manifesto hacker del 1986 di The Mentor:
" Noi esploriamo… e ci chiamate criminali. Noi cerchiamo conoscenza... e ci
chiamate criminali.
Noi esistiamo senza colore di pelle, nazionalità, credi religiosi.. e ci
chiamate criminali.
Si, io sono un criminale. Il mio crimine è la mia curiosità Il mio crimine è
quello di scovare qualche vostro segreto, qualcosa che non vi farà mai
dimenticare il mio nome.
Potete anche fermare me, ma non potete fermarci tutti... Dopo tutto, "Siamo
tutti uguali"
Firmato: Anon-Divi a nome di Anonymous
Tio.ch ha pubblicato un aggiornamento sulla vicenda, con un resoconto di una visita alla località dove risiede Phre. Ticinonews.ch ha invece pubblicato un articolo che contiene anche un'intervista al sottoscritto sull'argomento: il virgolettato che mi viene attribuito è in realtà un sunto di quello che ho detto effettivamente.
Il delirio del giorno, siamo alla frutta: fruttarianesimo toccasana
La dieta Gerson, rigorosamente a base di frutta e verdura crude, ripulisce il sangue da ogni impurità e guarisce da ogni malattia, compreso il cancro. Questo è arcinoto e comprovato, e solo i male informati non lo sanno.
Notate anche la ragione per la quale ha smesso la dieta miracolosa. Grazie a mach10d per la segnalazione.
2011/07/16
Nei giorni scorsi si è affacciata nei commenti una presunta sensitiva o troll che ha dichiarato di essere in grado di prevedere il futuro, specificamente il colore della maglietta che io avrei indossato venerdì 15 (ieri). La sua previsione, pubblicata oggi: "la maglietta è grigio chiara".EPIC FAIL. Quella che ho indossato realmente è quella mostrata qui accanto. La foto è stata scattata poco prima della mia trasmissione presso gli studi di Rete Tre a Lugano, in presenza di testimoni.
2011/07/04
Le cose che non colsi - 2011/07/04
Furti lunari, riciclaggi al cinema,Google + e altro ancora in breve
Transformers 3, Michael Bay ricicla le riprese di The Island. L'ultimo, fragoroso film di Bay riutilizza inequivocabilmente delle riprese già viste in un altro film dello stesso regista. La prova video è su Slashfilm.
Astronauta lunare "manolesta"? Andiamoci piano. Il Messaggero ha definito in questo modo Edgar Mitchell a proposito della vicenda della cinepresa usata sulla Luna e messa recentemente all'asta dall'astronauta. La NASA dice che è sua, ma Mitchell ce l'ha da quarant'anni e dice che la NASA gliel'aveva regalata. I dettagli sono su Complotti Lunari.
Rubare una sessione Facebook, Twitter, Youtube, Amazon con un telefonino Android. Lo fa Faceniff: una sorta di Firesheep per Android. Imparate a usare HTTPS per le vostre sessioni, altrimenti rubarvi la sessione è troppo facile se siete collegati via Wifi.
Roaming cellulare, calano i costi; saranno zero nel 2015. Dal primo luglio c'è un ulteriore calo delle tariffe di roaming, imposto dalla Commissione Europea. Gli operatori non potranno addebitare più di 35 eurocent al minuto di ricarico per le chiamate uscenti fatte in roaming e più di 11 eurocent per le chiamate ricevute (IVA esclusa). Prima i massimi erano rispettivamente 39 e 15 centesimi. Limiti più severi anche per il roaming dati, con un massimo di 50 eurocent/megabyte, contro gli attuali 80. Entro il 2015, la Commissione prevede di azzerare i costi di roaming (BBC; Punto Informatico).
Ingrandire senza pixelloni. Normalmente ingrandire esageratamente un'immagine produce artefatti che la rendono inguardabile e inutile, ma nel caso di certa grafica si possono quasi fare miracoli. Date un'occhiata a cosa riesce a fare Microsoft quando fa ricerca.
Bitcoin, anatomia di un collasso monetario virtuale (ma non troppo). La valuta non ufficiale di Internet è stata oggetto di un attacco informatico che ne ha fatto precipitare il valore quasi a zero. Non è un bell'inizio per una moneta basata esclusivamente sulla matematica e sulla sicurezza informatica (BBC).
Lucchetti Kensington per computer: un modello HP si apre picchiettandolo con un cacciavite. Demo devastante, con video, di come siano pensati male certi lucchetti che dovrebbero garantire la sicurezza dei computer negli uffici e nei luoghi pubblici ma si aprono in quindici secondi senza chiave. Basta qualche colpetto con un cacciavite (Forbes).
Google +, arrivano subito spam e falle di privacy. Lo spam usa come esca una mail che sembra uno degli ambitissimi (a quanto pare) inviti al social network di Google (Sophos). Invece la falla riguarda la possibilità di "ricondividere" un elemento altrui (foto, post, eccetera) anche al di fuori della cerchia inizialmente autorizzata dal creatore dell'elemento (ZDNet).
Nuovo look per Gmail. Bianco e minimalista come Google+ e il nuovo Calendar: se vi interessa vederlo e usarlo in anteprima, aprite Gmail, cliccate sull'ingranaggio in alto a destra, scegliete Impostazioni Gmail, Temi e poi Anteprima (Dense) o Anteprima.
2011/07/01
Disinformatico radio del 2011/07/01: Google+, sicurezza, scie chimiche
La puntata di stamattina del Disinformatico radiofonico è disponibile temporaneamente come podcast qui. I temi e i relativi articoli di supporto sono questi: un virus "indistruttibile" permette di fare i conti in tasca al crimine digitale; il calo degli attacchi basati sull'Autorun; la riduzione dello spam, che era arrivato a 230 miliardi di mail al giorno; i volantini sulle "scie chimiche" di Lugano; eGoogle +, il social network proposto da Google.
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Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più disponibili. Vengono ripubblicati qui per mantenerli a disposizione per la consultazione.
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Virus "indistruttibile", i conti in tasca ai criminali online
Quattro milioni e mezzo di computer nel mondo sono portatori di quello che alcune fonti chiamano un po' allarmisticamente un virus "indistruttibile", denominato TDSS. Gli esperti di sicurezza di Kaspersky hanno pubblicato un'analisi di TDSS, che iperboli a parte è davvero tosto: usa la cifratura per comunicare con i suoi padroni occulti, ha un rootkit per tentare di nascondersi agli antivirus una volta che si è insediato e ha persino un proprio antivirus incorporato, perché una volta che si è preso un computer non vuole concorrenti in coabitazione.
Allarmi a parte, l'analisi di TDSS getta luce sulle cifre in gioco nel business illecito del malware (il software ostile): gli affiliati al circuito TDSS ricevono da 20 a 200 dollari per ogni 1000 installazioni del programma malefico, a seconda di dove si trova la vittima. Il valore di mercato, per così dire, dei 4,5 milioni di computer infettati è stimato a circa 210.000 franchi.
Quello che sorprende è la velocità di propagazione: quasi tutte le infezioni risalgono a non più di tre mesi fa. Gli antivirus più aggiornati lo riconoscono se lo incontrano prima che si installi, ma una volta installato è troppo tardi: diventa invisibile. Prudenza, quindi!
Windows, l'Autorun fa meno paura
Microsoft ha annunciato un successo sul fronte della sicurezza per gli utenti Windows: sta diventando meno popolare l'uso di trappole informatiche basate sull'Autorun, che fino a poco tempo fa era uno dei metodi preferiti dai malfattori digitali. L'Autorun è quella funzione così comoda di Windows che permette di inserire in un computer un CD o una penna USB e avviare automaticamente la procedura d'installazione di un programma residente su quel supporto esterno. Una soluzione usatissima dai produttori di programmi legittimi, che così facilitano il lavoro degli utenti, ma altrettanto usata dai malintenzionati: uno dei virus più dannosi degli ultimi tempi, Conficker, era basato proprio sull'Autorun.
Ma tempo addietro Microsoft ha pubblicato e distribuito un aggiornamento che sostanzialmente impedisce ai programmi ostili di sfruttare l'Autorun per installarsi automaticamente senza il permesso dell'utente. Il rimedio è servito: rispetto a un anno fa, il numero di infezioni riscontrate nei computer sottoposti a verifica è calato del 59% per Windows XP e del 74% per Windows Vista.
Questo non significa che possiamo abbassare la guardia e inserire disinvoltamente nei nostri PC Windows qualunque penna USB trovata in giro o affidataci dagli amici; restano comunque consigliabili una scansione con un antivirus aggiornato e una particolare attenzione ad eventuali richieste di installazione che dovessero comparire sullo schermo. E naturalmente bisogna installare gli aggiornamenti di Windows quando Microsoft li rende disponibili.
Buone notizie: cala lo spam
La società di sicurezza informatica Symantec segnala una buona notizia sul fronte dei fastidi internettiani: il llivello dello spam è calato drasticamente negli ultimi mesi. Un anno fa era arrivato al 90% di tutta la mail, ma ora è sceso al 75%. Questa riduzione ha ridotto del 60% il volume totale delle mail in circolazione, contribuendo a ridurre gli intasamenti delle reti e il carico sui server della Rete.
Lo spam era arrivato a cifre incredibili: 230 miliardi di messaggi pubblicitari indesiderati ogni giorno a luglio 2010. Oggi si attesta a una cifra più modesta, ma comunque impressionante, di 39,2 miliardi.
La ragione di questo gradito abbassamento sarebbe fondamentalmente doppia: l'eliminazione di una botnet (un insieme di computer infettati e comandati a distanza), denominata Rustock, e la chiusura del circuito Spamit, dedito alla vendita di farmaci di natura discutibile e senza licenza. Fa impressione il fatto che due organizzazioni possano causare, da sole, così tanti danni a tutta Internet.
Ma Symantec fa notare che il risultato è dovuto in parte anche a un cambio di strategia da parte dei criminali informatici, che stanno cambiando il modo in cui usano le loro botnet, passando dalla disseminazione dello spam agli attacchi a siti specifici finalizzati a paralizzarne l'attività (i cosiddetti denial of service).
L'utilizzo delle botnet sta cambiando, ma resta invariato il loro principio di fondo: esistono perché gli utenti si lasciano infettare e non tolgono le infezioni, grazie in parte alle vulnerabilità dei sistemi operativi e dei programmi che usano ma anche a comportamenti incauti e alla scarsa attenzione alle regole della sicurezza. Essere vigili nell'uso del computer non serve soltanto per proteggere se stessi: è necessario per il bene comune.
Volantini sulle "scie chimiche" a Lugano
La settimana scorsa vari ascoltatori di Rete Tre hanno segnalato dei bizzarri volantini anonimi, affissi in vari punti di Lugano, che parlavano di “scie chimiche nel Luganese” rilasciate da “aeroplani attrezzati all'erogazione di sostanze chimiche”. La tesi di complotto delle cosiddette “scie chimiche” (secondo la quale le scie bianche lasciate dagli aerei non sarebbero fatte di ghiaccio d'acqua come dicono piloti e meteorologi, ma sarebbero irrorazioni intenzionali di veleni d'ogni genere fatte da misteriosi aerei segreti) è un classico di Internet che risale al 1995, quando fu inventata da un conduttore radiofonico americano, Bill Brumbaugh, sulla base di fantomatiche analisi del carburante degli aerei.
Oggi il mito delle “scie chimiche” è popolare su Internet ed è alimentato dalla poca conoscenza dei meccanismi meteorologici e del mondo dell'aeronautica. Le scie di condensazione sono il normale prodotto della combustione del carburante degli aerei, la cui reazione chimica produce grandi quantità d'acqua, che alle temperature gelide presenti in quota può condensare in ghiaccio. Tutto qui.
Oggi ci sono a disposizione metodi per verificare direttamente che le scie che si vedono in cielo, per quanto possano sembrare bizzarre a chi non è esperto, sono prodotte dai normali aerei di linea: un buon telescopio o teleobiettivo permette di riconoscerne le insegne e siti come FlightRadar24.com consentono di tracciare in tempo reale i voli su tutta l'Europa. Ci sono anche i siti degli "sciachimisti pentiti", ossia di utenti che hanno creduto inizialmente a questa tesi di complotto ma hanno fatto le proprie verifiche e hanno capito di aver preso un granchio.
In realtà queste teorie estreme distraggono da un paio di fatti concreti ben più significativi e interessanti: oltre all'inquinamento prodotto dai motori, il volo degli aerei di linea causa veri e propri "buchi" nella coltre di nubi preesistente e può scatenare nevicate locali a causa del brusco cambiamento di temperatura prodotto dalle ali che fendono l'aria, secondo l'autorevole rivista Science di luglio. Inoltre la rivista Nature Climate Change riferisce che le scie di condensazione, essendo vere e proprie nuvole artificiali, alterano la distribuzione naturale dei cirri e quindi hanno un effetto significativo sul clima. Ma ce l'hanno perché sono fatte d'acqua, non perché sono velenose.
Google+? È Facebook senza essere Facebook
Pochi giorni fa Google ha presentato Google+ (si pronuncia "Google Plus"), un social network che consente di condividere foto, messaggi e commenti integrando anche i servizi tradizionali di Google e una chat video. Il debutto di Google+ viene visto come un nuovo tentativo di competere con Facebook, che oggi dichiara oltre 500 milioni di utenti, dopo i flop di Google Buzz e Google Wave.
Alcuni commentatori, come il vignettista Randall Munroe di Xkcd.com, hanno liquidato scherzosamente Google+ con una battuta: è come Facebook, ma non è Facebook. In altre parole, Google+ sarebbe meno intrusivo e meno complicato e ricco di trappole antiprivacy rispetto al rivale, basandosi su "cerchie" (Circles) di amici, grazie alle quali sarebbe più facile condividere informazioni solo con gruppi specifici di conoscenti.
Iscriversi per ora è possibile solo su invito da parte dei privilegiati che hanno ricevuto a loro volta un invito da parte di Google: una scelta progettata per creare interesse e curiosità, che però ha scatenato subito i truffatori della Rete, che stanno creando siti e mail-esca che promettono inviti a Google+. Se ricevete un invito, verificatelo con il mittente, altrimenti state alla larga.
Un'altra cosa alla quale conviene fare attenzione è la serie di regole sulla privacy: prima di accettare di esporsi su qualunque social network, sarebbe saggio leggerne le condizioni d'uso. Nel caso di Google Plus, come segnala Naked Security, bisognerebbe leggersi le condizioni di servizio generali di Google, le norme di privacy di Google+, le norme sui contenuti e i comportamenti degli utenti e persino le norme di privacy sul pulsante Google +1. E ci sono anche norme di privacy separate per l'uso di Google+ sui dispositivi mobili. Tutti questi documenti sono consultabili in italiano qui. Buona lettura, e occhio agli inviti fasulli.
Repubblica: Neil Armstrong è morto, Michael Collins pure
Morti Neil Armstrong e Michael Collins (Apollo 11): garantisce Repubblica
“Buzz Aldrin, unico sopravvissuto della missione che mise piede sulla Luna nel 1969, compare anche di persona ad avallare la trama”.In altre parole, Neil Armstrong e Michael Collins sono morti, secondo Aldo Lastella sull'edizione cartacea di Repubblica di ieri (nella recensione di Transformers 3). Guardare almeno su Wikipedia, prima di scrivere simili stupidaggini, proprio no?
Oltretutto Lastella non ha notato che nell'edizione italiana non si parla di “dark side of the moon”, grazie al lavoro dei doppiatori italiani.
Il giornalista di Repubblica si consoli: anche il Corriere aveva pubblicato la stessa castroneria nel 2009 (grazie a Rodri per la segnalazione).
Gli unici che non si consolano sono i lettori dei giornali. Che si chiedono sempre più spesso perché pagano per leggere balle.
2011/06/30
Debutto su Kindle. Senza DRM
“Luna?” in edizione Kindle, senza lucchetti. Editori di carta, tremate
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Nelle ultime settimane mi sono divertito un po' a esplorare il mondo degli e-book. Amo la carta e gli attuali lettori di e-book non mi ispirano, ma so che ad alcuni piacciono per la loro compattezza e praticità. Così ho convertito il mio ultimo libro, “Luna? Sì, ci siamo andati!”, per la piattaforma Kindle: operazione non banale ma fattibile. Già che c'ero, sono andato fino in fondo e ho fatto la trafila (gratuita ma anch'essa non banale) per distribuirlo in tutto il mondo tramite Amazon.
Questo rende incredibilmente semplice scaricare “Luna?” per chi ha un Kindle: è nel catalogo di Amazon.com, Amazon.co.uk e Amazon.de (non in quello di Amazon.it) e viene consegnato gratuitamente e immediatamente via Wifi o rete cellulare (per i Kindle 3G). Anche in roaming non si paga nulla. Vuol dire che se siete in vacanza all'estero e volete leggere un libro appena uscito, potete comperarlo e leggerlo subito stando in spiaggia sotto l'ombrellone. Questo è il potere dell'e-book, quando è fatto bene. Per chi non ha il Kindle, c'è il software per iPhone, Android, Mac e Windows.
Tecnicamente, insomma, Amazon ha un pacchetto completo di soluzioni allettanti e pratiche (a patto che vi piaccia leggere un libro su un display), meno restrittive di quelle di Apple. Però i libri digitali hanno il difetto gravissimo di essere lucchettati, giusto? No. Durante la procedura per diventare autore/editore su Amazon ho scoperto che si può scegliere di vendere un e-book tramite Amazon senza lucchettarlo. Cosa che ho fatto subito: “Luna?” per Kindle è senza DRM, come tutto quello che pubblico. È liberamente copiabile, come dice la sua licenza Creative Commons.
L'altra scoperta molto interessante, per chiunque voglia diventare autore, è che anche vendendo a cinque euro Amazon offre royalty paragonabili e a volte superiori a quelle di un normale editore cartaceo. Il mondo dell'editoria tradizionale farà bene a seguire con attenzione questo modello commerciale e a imparare in fretta, perché rischia di esserne mangiato. L'idea dominante attuale degli editori tradizionali è vendere gli e-book stralucchettati (per paura della pirateria) e a prezzi vicini a quelli dell'edizione cartacea, perché il cliente – secondo loro – deve pagare il privilegio e la comodità della consegna immediata.
È un'idea idiota. I lettori non sono stupidi: a questi prezzi non comprano l'e-book, ma lo piratano (alla faccia degli inutili lucchetti del DRM). O comprano il libro su carta. Con queste politiche dei prezzi si affossa il mercato del libro digitale.
Questo è un mondo nuovo e servono modelli commerciali nuovi. Per cui vi propongo il mio: se volete darmi da mangiare e incentivarmi a scrivere ancora su questo e altri argomenti, comprate il mio e-book su Kindle. Se lo fate entro fine luglio, su Amazon.de lo pagherete due euro e 43 cent ($5,75 su Amazon.com) a titolo promozionale e come beta test (segnalatemi eventuali magagne, mi raccomando). Da luglio in poi costerà 5 euro su Amazon.de, ossia un quarto di quello che costa su carta.
Mi sono venduto ad Amazon, allora? No. Le edizioni precedenti (leggermente meno aggiornate) di “Luna?” continuano ad essere scaricabili gratuitamente in formato PDF ed EPUB. Per caricarle sul vostro e-reader (software o hardware) dovete procedere manualmente; con l'edizione Kindle no. Lascio a voi la scelta. Buona lettura.
Aggiornamento: nella versione iniziale di questo articolo avevo scritto che il prezzo su Amazon.com era 3,24 dollari, perché è quello che risulta a me, ma i lettori mi dicono che a loro risultano $5,75. Consiglio quindi caldamente di confrontare i prezzi sui vari Amazon prima di procedere all'acquisto, perché sembra che la possibilità di comperare e i prezzi dipendano dal paese di residenza che avete specificato nel vostro account su Amazon.
Le cose che non colsi - 2011/06/29
Le cose che non colsi: asteroidi e astronauti, citazioni ed eccitazioni
L'asteroide 2011MD che stava per “abbattersi” sulla Terra il 27 giugno scorso secondo certi giornali catastrofisterici è stato osservato e misurato dagli astronomi. Immagini e dettagli sono su Astronomy Now.Nel giro di un mese, Buzz Aldrin divorzia, subisce una causa di lavoro dalla moglie e partecipa alla prima di Transformers 3. A 81 anni. Andare sulla Luna, in confronto, dev'essergli sembrato un gioco da ragazzi (Complotti lunari).
Grazie a tutti coloro che mi hanno segnalato che sono citato da Umberto Eco. E grazie a Eco per la citazione, naturalmente (L'Espresso).
Adam Savage di Mythbusters interpreta Gollum cantando I Will Survive di Gloria Gaynor. Bonus: Neil Gaiman (Youtube).
A Lazise (Verona) lo schermo municipale informativo nella piazza centrale proietta video porno presi da Youporn. Una bella lezione di sicurezza informatica per chi ha allestito l'impianto, ma non ho capito come fa l'autrice dell'articolo, Annamaria Schiano, a sapere che gli autori della lezione sono “un gruppetto di sedicenni” (Corriere della Sera).
Perché si trova sempre una sola scarpa sul ciglio della strada? Uno dei misteri che mi attanaglia da anni viene indagato da The Straight Dope.
Volete fare uno scherzo e spaventare i vostri amici? Mandateli a Narc.oti.cz. Se sono particolarmente bisognosi di una lezione di sicurezza, invitateli a verificare presso IsMyCreditCardStolen.com che la loro carta di credito non sia stata rubata dagli hackeracci cattivi. Buon divertimento.
2011/06/29
Transformers 3, edizione italiana migliorata rispetto all’originale
Andate a vedere Transformers 3? Fra un kaboom e l'altro, notate il doppiaggio
Oggi esce anche in Italia Transformers 3. È pieno di chicche e apparizioni a sorpresa per gli appassionati di fantascienza e di astronautica (non rivelo nulla per non guastarvi la sorpresa), ma nell'edizione italiana ce n'è una che gli astrofili apprezzeranno: la vicenda ha parecchio a che fare con la Luna. In originale gli attori parlano di lato oscuro della Luna (dark side of the Moon). Ma questa è una stupidaggine astronomica in tutti i sensi, perché la Luna non ha un lato oscuro (con buona pace dei Pink Floyd). Tutta la sua superficie viene illuminata prima o poi nell'arco del mese che la Luna impiega a girare intorno alla Terra.
La chicca supplementare è che in italiano questa stupidaggine è stata corretta, grazie alle insistenze di chi ha diretto il doppiaggio, e si parla quindi giustamente di “faccia nascosta” della Luna. Almeno così mi dicono le mie fonti. Se riuscite a verificarlo fra un'esplosione e l'altra, me lo segnalate?
Se non resistete e volete sapere tutto in anteprima, trovate tutti gli spoiler (anche sulle apparizioni a sorpresa) presso USA Today, Boston Globe, Moviehole, Comicbookmovie. Qui sotto c'è il trailer italiano. Buon kaboom.
Un ultimo consiglio per i complottisti undicisettembrini: lo so che la tentazione sarà forte, ma non citate Transformers 3 per mostrare come crollano davvero i grattacieli. Gli ingegneri strutturisti vi prenderanno a sberle. Il resto del mondo vi riderà in faccia.



