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2015/10/02
Arriva OS X 10.11 El Capitan: aggiornamento utile ma non rivoluzionario
Poche ore fa è stato reso disponibile OS X El Capitan, ossia la versione 10.11 del sistema operativo per computer Apple. Sono circa 6 gigabyte da scaricare e installare per ottenere varie migliorie di sicurezza e di funzionamento, ma nulla di sensazionale.
Va installato? Certamente, se è compatibile con il vostro Mac (i modelli degli ultimi sei anni lo sono) e se le vostre applicazioni sono compatibili con El Capitan; in ogni caso è prudente fare prima di tutto una copia di sicurezza dei vostri dati, come consueto. Ma non c'è assolutamente fretta.
Le novità più appariscenti sono la suddivisione rapida dello schermo in due finestre (split screen) come in Windows, la ricerca che consente domande in linguaggio naturale (per esempio “immagini di ieri”) e una grafica più veloce. La tendenza generale è quella di somigliare sempre più a iOS, il sistema operativo per tablet e smartphone di Apple.
Molti troveranno utile l'ingrandimento automatico dell'icona del cursore a forma di freccia quando si agita il mouse o si sposta rapidamente il cursore, mentre il nuovo design della “pallina” (l'equivalente Mac della clessidra di Windows) probabilmente non cambierà la vita a nessuno.
Si può nascondere automaticamente la barra dei menu (in Preferenze di Sistema - Generali) e si può scavalcare il Cestino (eliminando subito i file invece di parcheggiarli nel Cestino) come si fa già in Windows: nel Finder, si seleziona il file e si premono contemporaneamente i tasti Opzione, Comando e Cancella.
Se vi state chiedendo il perché del nome El Capitan, si tratta di una formazione rocciosa situata nel parco nazionale di Yosemite, negli Stati Uniti, e rispecchia la recente tendenza di Apple a usare nomi di luoghi per le versioni dei suoi sistemi operativi: la 10.9 era Mavericks (una celebre zona per fare surf in California) e la 10.10 era Yosemite (il suddetto parco).
Anche se le novità tecniche sono poco vistose, c'è un grosso vantaggio nel passare alla nuova versione di Mac OS X: tutti sanno come pronunciare correttamente El Capitan, mentre con la 10.10 erano in molti a storpiarne il nome pronunciandolo Yose-mait invece di Yo-semiti.
Va installato? Certamente, se è compatibile con il vostro Mac (i modelli degli ultimi sei anni lo sono) e se le vostre applicazioni sono compatibili con El Capitan; in ogni caso è prudente fare prima di tutto una copia di sicurezza dei vostri dati, come consueto. Ma non c'è assolutamente fretta.
Le novità più appariscenti sono la suddivisione rapida dello schermo in due finestre (split screen) come in Windows, la ricerca che consente domande in linguaggio naturale (per esempio “immagini di ieri”) e una grafica più veloce. La tendenza generale è quella di somigliare sempre più a iOS, il sistema operativo per tablet e smartphone di Apple.
Molti troveranno utile l'ingrandimento automatico dell'icona del cursore a forma di freccia quando si agita il mouse o si sposta rapidamente il cursore, mentre il nuovo design della “pallina” (l'equivalente Mac della clessidra di Windows) probabilmente non cambierà la vita a nessuno.
Si può nascondere automaticamente la barra dei menu (in Preferenze di Sistema - Generali) e si può scavalcare il Cestino (eliminando subito i file invece di parcheggiarli nel Cestino) come si fa già in Windows: nel Finder, si seleziona il file e si premono contemporaneamente i tasti Opzione, Comando e Cancella.
Se vi state chiedendo il perché del nome El Capitan, si tratta di una formazione rocciosa situata nel parco nazionale di Yosemite, negli Stati Uniti, e rispecchia la recente tendenza di Apple a usare nomi di luoghi per le versioni dei suoi sistemi operativi: la 10.9 era Mavericks (una celebre zona per fare surf in California) e la 10.10 era Yosemite (il suddetto parco).
Anche se le novità tecniche sono poco vistose, c'è un grosso vantaggio nel passare alla nuova versione di Mac OS X: tutti sanno come pronunciare correttamente El Capitan, mentre con la 10.10 erano in molti a storpiarne il nome pronunciandolo Yose-mait invece di Yo-semiti.
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