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2015/10/06
Migliaia di foto delle missioni lunari Apollo arrivano su Flickr. Ma non sono inedite e non le pubblica la NASA
Moltissimi lettori mi hanno segnalato la pubblicazione di un enorme archivio di fotografie delle missioni lunari Apollo su Flickr (circa 8400, destinate ad aumentare), scattate negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, e se ne sta parlando un po' dappertutto. Mi manca il tempo di raccontarvi in dettaglio la storia che c'è dietro questa pubblicazione, ma vorrei chiarire un paio di punti che sembrano aver tratto in inganno molti lettori.
Primo, le foto non sono inedite. Sono tutte disponibili da anni su vari siti (e prima ancora erano disponibili su pellicola facendone richiesta alla NASA): la novità è che ora sono disponibili in un modo molto più accessibile e spettacolare. C'è veramente da perdersi nello sfogliare immagini che restituiscono una visione a volte intima del viaggio nello spazio, come i selfie fatti a bordo dagli astronauti mentre si fanno la barba o guardano fuori dai finestrini verso l'Universo.
Secondo, non è la NASA a pubblicarle, ma un privato cittadino, Kipp Teague, collaboratore della NASA. Kipp è conosciutissimo fra gli addetti ai lavori e gli appassionati per il suo contributo all'Apollo Lunar Surface Journal di Eric Jones. Ma non si tratta di iniziative coordinate o finanziate dalla NASA, i cui continui tagli di bilancio e la cui dipendenza burocratica dal governo federale statunitense paralizzano moltissime iniziative di condivisione e comunicazione: sono sforzi privati di singoli cittadini che decidono di offrire il proprio tempo e denaro per mettere a disposizione di tutto il mondo gli immensi e labirintici archivi della NASA.
La vera novità è che mai prima d'ora queste foto erano state messe online tutte in un unico luogo, con questa risoluzione altissima e in forma grezza, non elaborata, mostrando le scansioni originali delle pellicole usate nello spazio. Noterete i colori sbiaditi rispetto a molte versioni disponibili altrove: ora potete cimentarvi anche voi nel restauro partendo dalle scansioni master, come in questi esempi.
Buona visione, e buon lavoro!
Fonti aggiuntive: Gawker, BBC.
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