Se siete appassionati di Star Trek, questo corto prodotto dai tecnici che hanno lavorato alle incarnazioni più recenti della saga vi farà venire il groppo in gola. Per voi queste immagini non hanno bisogno di spiegazioni: sapete benissimo il contesto, le storie alle quali si riferiscono, e cosa c’è dietro quelle silenziose espressioni.
Se non lo siete, credo che comunque riconoscerete uno dei personaggi più iconici della storia della televisione e del cinema.
Per facilitare il confronto, ecco la scena di Generazioni alla quale si ispira questo corto:
Questa struggente demo, e i venticinque minuti di Harrison Ford che reinterpreta il giovane Indiana Jones nel prossimo film Indiana Jones and the Dial of Destiny, danno la misura di dove siamo arrivati con la grafica digitale e il talento dei tecnici e degli animatori. Possiamo creare nuove storie con i volti degli attori che abbiamo amato e che sono invecchiati o non ci sono più, o ripresentare storie senza tempo con la qualità e i formati di oggi. Forse è un’operazione nostalgia. O forse è un modo per proseguire delle storie che si sono interrotte, spesso troppo presto.
Ecco qualche altro esempio:
Lo stesso gruppo che ha realizzato questo corto ha già creato i set virtuali di tutti i ponti di comando delle varie Enterprise che si sono succedute sullo schermo in oltre cinquant’anni. Tutta la loro produzione è consultabile online presso i Roddenberry Archives e in un canale YouTube da non perdere. In pratica stanno lavorando a una versione preliminare dell’holodeck, realizzando riprese nelle quali le luci e l’inquadratura (o il punto di osservazione) possono essere cambiati a piacimento dopo le riprese.
Qui sotto trovate uno spezzone di una presentazione tecnica del lavoro di ricostruzione dell’intera Enterprise che è attualmente in corso.
Dai commenti arrivati dopo la pubblicazione iniziale segnalo alcuni articoli che spiegano la tecnica mista (attore somigliante, protesi fisiche e rifinitura digitale) usata per realizzare questi risultati: